Citofonare G Neri

Il nome sul campanello è sempre un rischio. Per questo, sul citofono dei miei appartamenti ho sempre lasciato il numero dell’interno desiderato. Quando i miei amici venivano a trovarmi, si dimenticavano ogni volta quale fosse il numero, perciò dovevo escogitare alcuni trucchetti per facilitarne la memorizzazione. Anni fa, per esempio, abitavo al 68. Agli amici dicevo: è il numero della vostra posizione preferita – 1. La vecchietta che abitava all’89 non ha mai ricevuto tante visite inaspettate come in quel periodo.

Ora, poiché è passata la proposta di legge che autorizza i figli a ereditare il cognome del padre o quello della madre oppure quello di entrambi, ho deciso di rinunciare al cognome paterno e acquisire quello patrigno. Più sintetico, più ricordabile e piacevolmente generico, alla stregua di un Rossi o un Bianchi. Il portinaio del mio nuovo appartamento si rifiuta di cambiare la targhetta sul mio campanello finché non vedrà il nome Gaia Neri impresso sulle buste delle bollette. L’omonimia con il padrone di questo blog è del tutto casuale.

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22 Commenti

  1. io ho il 42 (che come Risposta mi sembra un ottimo numero) però i miei amici non se lo ricordano mai. Forse devo cambiare amici.
    (ma che posizione è l’88? sesso di gruppo?)

  2. “Agli amici dicevo: è il numero della vostra posizione preferita – 1. La vecchietta che abitava all’89 non ha mai ricevuto tante visite inaspettate come in quel periodo.”

    è troppo bella, meriti un applauso!

  3. bel pezzo

    non ho partecipato al delurking day proprio perchè avevo fiducia in un tuo post prossimo venturo

    way to go, G.Neri

  4. Numero della posizione preferita 90 (69)
    meno uno 89 (68)

    ergo tu abitavi al 68 (pare giusto)
    ma la vecchina abitava all’89 (quindi giusta la prima versione)

    cosa centra il 91?

    quasi me li gioco al lotto
    una cosa è certa: è il modo più sicuro per far incazzare degli amici che vengono a trovarti (anche perchè in questo delirio numerico, come ti trovano?)

  5. Vi odio tuttiiiiiii… Era giusto prima!

    Adesso il post resta così com’è, anche se è sbagliato. Non riesco a reggere lo sforzo intellettuale di rifare il calcolo, poiché a malapena riesco a contare fino a uno.

  6. Rimangio quanto scritto: secondo il post la posizione preferita sarebbe la 92 – il che è evidentemente impossibile, visti i danni che produce ai menischi di quello alla base della piramide.

  7. Veramente era scritto a modo mio. Poi ci ho ripensato e ho fatto un apocrifo di Gramellini misto Serra.

    O si dice apogrifo? No, mi pare apocrifo. Credo.

  8. L’Apogrifo me lo immagino tipo bestiolona volante sputafoco, metà Ape e metà Grifone. Chissà dove ho messo le pastiglie contro gli attacchi di luminescenza.

  9. Considerato che il grifone è metà leone e metà aquila, l’apogrifo consisterà in metà ape, un quarto di leone e un quarto d’aquila. Meno uno.

  10. Io non ho figli. Che qlo per loro! pensa: avrebbero dovuto scegliere tra Bianchi (io) e Rossi (mio marito) :p

  11. Da me, alle elementari, c’erano un Neri (io), un Rossi, un Bianchi e un Verdi, nella stessa classe.
    Di tanto in tanto la maestra diceva: “Oggi interroghiamo… tutti i colori”.

    Poi – ma questo non c’entra – c’era uno che si chiamava Cotrozzi Manfredi, e io fino a non molto tempo fa ho creduto che Cotrozzi fosse il nome e Manfredi il cognome.

    Un’infanzia difficile.

  12. Noooo Manfredi è un nome bellissimo, almeno per me che vengo dalla città dove il fantasma di Manfredino di Svevia, alto biondo e bello, vaga disperato senza che il suo corpo abbia avuto degna sepoltura

  13. L’ultima che ha affermato che l’omonimia era del tutto casuale è poi stata incriminata per concussione. ;-)
    Oltretutto, se non fosse cosi’ casuale risolveresti il problema mettendo sulla targhetta: “citofonare G.Neri presso Worldpress”

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