50 Commenti

  1. Il mio disprezzo più totale nei confronti di una mente non libera. Vignette a senso unico. Siniora la settimana scorsa dichiarava di non potere fare nulla nei confronti di Hezbollah e oggi li ringrazia. Per cosa li ringrazia per usare i libanesi come scudi umani, per lanciare i razzi in Israeli nascosti tra i civili in modo da dare la colpa ad Israele?
    Il bombardamento di Qana è una tragedia, ma questa vignetta serve a gettare un po’ di luce in questo dramma? Quando vedrò anche una vignetta sull’Iran o sulla Siria cambierò idea. Chiedo nuovamente a gran voce, ma questo qua chi lo paga?

  2. quando si mandano al governo dei terroristi che dichiarano formalmente di volere la distruzione di un altro popolo, invece di processarli ed eventualmente metterli dentro, poi possono darsi queste terribili conseguenze

  3. la ricchezza di argomenti di quest’ultimo commentatore e’ appassionante, ma non ho capito l’ultima ardita metafora

  4. Allora caro M, come dice un mio amico: è ora che la gente di Israele (quella che vive col terrore del razzo artigianale sulla propria abitazione e ogni tanto muore secondo un’ottica random e manda i suoi riservisti al fronte) si faccia sentire e prenda le distanze dall’azione criminale del suo governo.
    Questo è da tempo – da molto tempo – in balia delle prospettive miopi (e assassine) dei suoi generali e non si può immaginare che Olmert, l’urlante Peretz o la patetica Lipi Zivni siano in grado di opererare una scelta autonoma dalla fascia guerriera senza un imponenete appoggio della popolazione.
    Ehud Barak, a suo tempo, mandò deliberatamente a monte i negoziati con la Siria e in buona parte vanificò gli sforzi pelosi di Clinton per la Palestina, massimamente per questione di poltrona e di sondaggi, che neppure lo premiarono (incapace su tutta la linea).
    La questione demografica in Palestina è una “bomba” ad orologeria e addirittura Sharon dovette suo malgrado prenderne atto. Il problema non è Hezbollah. E non sarà il miraggio del “nuovo medio oriente” immaginato vassallo degli USA e dello Stato ebraico che potrà risolvere una situazione incancrenita in cinquant’anni di follia col vile beneplacito, interessato, dell’occidente.
    Le prospettive violentemente oniriche di Ben Gurion hanno trovato sbocco nella Nakba, 1947-1949, e l’alternativa israeliana sembra oggi insistere sulla possibilità di un sistematico annichilimento della componente araba all’interno del paese (il che dovrebbe ricordare qualcosa).
    Avrebbe potuto “funzionare” nel medioevo, non ha funzionato nel 41-45, non funzionerà nel terzo millennio.

  5. Ok M. se proprio ci tieni, vaffanculo pure te. A proposito, grandiosa ed argomentata la tua giustificazione ad un massacro di 60 persone tra cui 37 bambini. Bravo e coraggioso, ma non dici parolacce, sei un galantuomo perbacco.

  6. E vaffanculo agli Hezbollah che si nascondono dietro alla popolazione civile, doppio vaffanculo a Siniora che li ringrazia invece che di combatterli. Questi morti potevano essere evitati.

  7. DanieleT tu che sai tutto perchè non mi commenti la risoluzione dell’Onu? Vuoi che ti rinfreschi la memoria?

    LA RISOLUZIONE 1559 DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA

    Il 2 settembre 2004, con 9 voti a favore (Angola, Benin, Cile, Francia, Germania, Regno Unito, Romania, Spagna, Stati Uniti), nessuno contrario e 6 astensioni (Algeria, Brasile, Cina, Filippine, Pakistan, Russia), veniva approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite le risoluzione 1559. Questo il testo integrale:

    Il Consiglio di Sicurezza,
    richiamando le sue precedenti risoluzioni sul libano, e in particolare le risoluzioni 425 (1978) e 426 (1978) del 19 marzo 1978, la risoluzione 520 (1982) del 17 settembre 1982, e la risoluzione 1553 (2004) of 29 luglio 2004 nonché le dichiarazioni del suo Presidente sulla situazione in Libano, e in particolare la dichiarazione del 18 giugno 2000 (S/PRST/2000/21);
    ribadendo il suo forte sostegno per l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendneza politica del Libano entro i suoi confini territoriali internazionalmente riconosciuti;
    sottolineando la determinazione del Libano a garantire il ritiro dal Libano di tutte le forze non libanesi;
    profondamente preoccupato per la continua presenza in Libano di milizie armate, che impediscono al governo libanese di esercitare la sia piena sovranità su tutto il territorio libanese;
    ribadendo l’importanza di estendere il controllo del governo libanese su tutto il territorio libanese;
    consapevole delle imminenti elezioni presidenziali libanesi e dell’importanza che si tengano elezioni libere e corrette conformemente alle leggi costituzionali libanesi elaborate senza influenze né interferenze straniere;
    1. ribadisce il suo appello per il rigoroso rispetto della sovranità, integrità territoriale, unità e indipendenza politica del Libano sotto la sola ed esclusiva autorità del governo del Libano su tutto il Libano;
    2. chiede il ritiro dal Libano di tutte le forze straniere ancora presenti;
    3. chiede lo scioglimento e il disarmo di tutte le milizie libanesi e non libanesi;
    4. sostiene l’estensione del controllo del governo del Libano su tutto il territorio libanese;
    5. dichiara il proprio sostegno a un processo elettorale libero e corretto per le imminenti elezioni presidenziali condotte secondo le leggi costituzionali libanesi senza influenze né interferenze straniere;
    6. chiede a tutte le parti interessate di cooperare pienamente e urgentemente con il Consiglio di Sicurezza per la piena attuazione di questa e di tutte le risoluzioni relative al ristabilimento dell’integrità territoriale, della sovranità e dell’indipendenza politica del Libano;
    7. incarica il segretario generale di riferire al Consiglio di Sicurezza entro trenta giorni sull’applicazione ad opera delle parti di questa risoluzione e decide di rimanere attivamente impegnato su questa materia.

  8. ripeto, se un popolo sceglie di mandare al governo dei terroristi che dichiarano al mondo la loro volonta’ di distruggere un altro popolo, e non solo, questi terroristi attaccano anche, puoi rischiarne anche 60.000 di persone massacrate

    l’alternativa che gli israeliani si lascino distruggere per non fomentare l’odio nei loro confronti mi sembra poco praticabile, sinceramente

  9. Marta, le risoluzioni dell’Onu? Mi chiedi di commentarti TUTTE ma proprio TUTTE le risoluzioni dell’Onu??
    Meglio che mi taccio, sennò poi si ha da ridire sulla mia educazione civica.
    Saluti

  10. DanieleT, Sono sicura che commenteresti solo quelle che ritieni vicine alla tua posizione. La retorica è nota. Abbiamo già dato.

  11. Marta: spiegaci tu perché con un nemico aggressivo e bellicoso come Israele, che ti ha devastato 3 volte nell’arco di trent’anni, in un paese praticamente privo di esercito, i guerriglieri di Hezbollah avrebbero dovuto disarmarsi prima di ricevere garanzie sostanziali di non essere mai più attaccati; cosa sono, fessi come i liberali del governo in carica che si sono fidati di occidentali e americani per poi essere puntualmente scaricati come da copione? L’unica condizione possibile per un loro disarmo sarebbe stato l’essere sostituiti da una analoga forza di deterrenza nei confronti di Israele e cioè la formazione di un esercito nazionale libanese vero in cui confluire. O l’unica condizione ‘equa’ a loro concessa sarebbe quella di offrirsi inermi ai colpi di testa della potenza militare regionale?

    Marina: per forza i conti non ti tornano. Ti sei riempita la testa con la teoria di comodo secondo cui l’unico vero fattore scatenante sono le mire degli Hezbollah manovrati da fuori, in assenza dei quali sarebbe pace e armonia. Era ben chiaro da principio invece che per tutto il Libano, compreso il governo pro-occidentale e le componenti cristiane, il nemico e l’aggressore era e rimane Israele, non certo le milizie (pur con tutti i distinguo del caso).

  12. Ma di cosa cazzo stiamo parlando? Vittime CIVILI libanesi circa 750, vittime TOTALI israeliane circa 60, sfollati libanesi circa 800.000 (fonte ansa).
    Buona casetta di marzapane avariato M. Marina & Marta. E buonanotte, a tutti noi che possiamo.

  13. ecco, adesso Hezbollah sono diventati “guerriglieri”, mica terroristi

    dialogo impossibile

  14. Eggià perché aggiungere l’etichetta di terrorista chiarisce automaticamente ogni cosa, senza bisogno di affannarsi in una spiegazione.

    M prova invece a dare un obiettivo conto dello svolgimento dei fatti, non ricorrendo a questo espediente (o al limite provando ad argomentarlo) e vedrai che non sarà tutto così semplice e lineare.

    Comunque HA è incluso nella lista delle organizzazioni terroristiche solamente per USA, Canada e Israele, dico per completezza e tua informazione, visto l’uso disinvolto che fai del termine.

  15. Scusate, ma voi, se uno si fa scudo di un innocente, gli sparate coi bombardieri e l’artiglieria pesante ? Ah…
    O magari Hezbollah dovrebbe caricarsi in spalla i razzi ed andare a spararli in mezzo al deserto così almeno siam sicuri che l’esercito colla stella di David quando li bombarda non centra una scuola ? Che poi, sicuri, è tutto da vedere…

    Gli scudi umani…
    Come mai ‘sta genialata non è mai venuta in mente a nessuno prima di questi anni ?
    Hiroshima, Nagasaki, Dresda: colpa di tedeschi e giapponesi che usavano i civili come scudi umani…
    Non riesco però a trovare un’applicazione del teorema degli scudi umani a quel che è successo sempre lì, vicino a Beirut, nel settembre di 24 anni fa…
    Dopotutto l’ha detto Olmert che ad Israele servono 15 giorni per ‘finire il lavoro’…
    … finire il lavoro…
    Questi hanno imparato davvero bene dagli aguzzini dei loro padri…

  16. “Scusate, ma voi, se uno si fa scudo di un innocente, gli sparate coi bombardieri e l’artiglieria pesante ? Ah…”

    In effetti, invado il Libano con truppe via terra (e voi non protestate per favore, lo faccio per non usare l’artigliera pesante), stano uno ad uno con i soldati gli Hezbollah (vabbeh, devo passare casa per casa, ad ogni angolo un conflitto a fuoco ma non voglio usare l’artigliera pesante).
    Naturelmente perdo soldati e faccio tante vittime civili che si trovano fra le mie pallotole e quelle degtli Hezbollah ai quali non frega una emerita mazza….ma per favore!

    “O magari Hezbollah dovrebbe caricarsi in spalla i razzi ed andare a spararli in mezzo al deserto così almeno siam sicuri che l’esercito colla stella di David quando li bombarda non centra una scuola ? Che poi, sicuri, è tutto da vedere…”
    Vedi sopra, a Hezbollah non ferga una mazza di coinvolgere i civili. Li usa coem scudi ed ora il domandone:
    – SAPU, la volta che ti bombardano la casa, usando una postazione missili fra i civili, che fai?

  17. Chiedo: uno stato può accettare di essere colpito quotidianamente da missili o addirittura subire incursioni nelle quali vengono uccisi o rapiti i propri soldati?
    Sì?
    Beh, allora addio e grazie di tutto il pesce!

  18. “Questi hanno imparato davvero bene dagli aguzzini dei loro padri…”

    Immagino che il pensiero continui consequenzialmente con “…sarebbe stato meglio se Hitler avesse finito il suo sporco lavoro.”

  19. la mia amica è rientrata di Gaza due giorni fa, magari poi vi faccio fare un resoconto da lei sugli strumenti di pace&dialogo del governo israeliano da quelle parti. E mi dispiace per chi attacca con la solita retorica del senso di colpa dei campi di concentramento: non c’entra una mazza ed è stupido e superficiale legare la shoa ai bombardamenti in Libano.
    Dato di fatto: il governo israeliano (CHE NON SONO GLI EBREI IN SENSO LATO) attua una politica di annientamento del nemico, palestinesi di solito. O chi c’è a tiro. Piccolo aneddoto:3 anni fa il governo decise di “marchiare” i prigionieri politici con numeri sul braccio. La follia, direte voi??!! A quei signori sembrava normale, furono le associazioni di sopravvissuti ai campi di concentramento a levare una voce sdegnata e a far fallire la proposta.

  20. ciao Sapu,
    penso che sia una posizione ragionevole sia essere d’accordo con te sia non esserlo su quasi tutto quello che hai detto. Quando poi parti con la menata che gli israeliani(non solo il governo, perche` sono tutti compatti adesso) sono i nuovi nazi etc…
    non fai che screditare le tue opinioni. Possibile che(non solo da parte tua) non si riesca a evitare di paragonare tutto cio` che israele fa alla (scientificamente pianificata) uccisione di
    6.000.000 di ebrei innocenti(e con loro omosessuali, zingari etc…), non cogli il senso, non della sproporzione, ma dell’assurdita` del paragone?
    spero di si e che la tua sia solo un’iperbole dettata dallo schock per i morti civili libanesi.

  21. Vorrei capire perchè qui tutti parlano partendo dalle loro ideologie ed i loro schieramenti, mostrando una chiara ignoranza di tutti i fatti.

    Voi che accusate Israele con tanta veeemenza, perchè non mi commentate il fatto che il giorno 19 luglio è arrivato in Libano un carico autotrasportato che comprendeva nuovi missili per gli Hizbollah, non solo i soliti Katyusha, ma anche i missili a lungo raggio i Zelzal i Fajr3 e i Fajr5 in grado di arrivare fino a Tel Aviv?
    Se leggeste la stampa internazionale lo sapreste.

    Come mai non è stata pronunciata una sola parola contro Iran e Siria?

    Forse perchè le posizioni contro Israele sono pregiudiziali a prescindere?

    Il dubbio rimane.

  22. Forse hai ragione, Linnap: la risposta giusta e proporzionata di Israele per il rapimento di due suoi militari (Israele, che mai si sognerebbe di rapire -che so- dei palestinesi e sbatterli in carcere) è radere al suolo il Libano coi bombardieri.
    Dopo questa fine analisi su come si conduce una campagna militare di autodifesa, attendo altri lumi: com’è che ‘sti Hezbollah stanno in Libano ma ‘non gli frega un’emerita mazza’ dei libanesi tra cui, evidentemente, non hanno amici o parenti o conoscenti, non hanno una casa o una vita, vivono allo scopo di distruggere Israele ?
    Voi, sostenitori della dottrina degli scudi umani, che cazzo di riscontri avete di questo ? Ma ci credete davvero ?!
    Certo, comodo crederci.
    Necessario confidare che gli Hezbollah (ma poi, diciamocelo: un pò tutti i libanesi, i palestinesi, gli irakeni, gli iraniani, etc) perchè altrimenti è impossibile spiegarsi la questione
    Ma crederci vuol dir avere problemi ben più grossi che l’ignoranza della questione mediorientale…

    La volta che mi bombardano la casa, chiedi, Linnap ? In Italia ?!
    Cioè, noi italiani stiamo tenendo una condotta simile a quella di Israele ?!
    In tanti anni non me n’ero mai accorto, ero rimasto a quello che diceva che eravamo in mano ai comunisti, ma quello confronto a te è un dilettante…

    Chiedo: uno stato che da decenni manda quotidianamente i suoi soldati fuori dal proprio territorio ad ammazzare, sequestrare civili (probabilmente tutti ‘terroristi’, anche i minori) et similia, ma cosa si aspetta ?
    Che quelli che affligge si consegnino volontariamente per farsi ammazzare ?

    Murmur, per avermi dato del nazista ti meriteresti una risposta a tono.
    Sul tono di quel che ha detto Materazzi a Zidane.
    E null’altro.

    Matteo, ma cos’è ‘sta paura di parlare di nazismo ?
    Ma tutto quel che resta del nazismo sono i sei milioni di morti ebrei ?
    E polacchi, zingari, gay e tutti gli altri ?
    E le rappresaglie uno dei nostri dieci dei vostri ?
    E gli ‘oppositori’ rapiti e spariti ?
    Io sto parlando di metodi, e li chiamo nazisti: ti dà fastidio il termine ?
    Vuoi chiamarli comunisti, sovietici, cinesi ?!
    Per me va bene, basta chiarirsi: quel che fa Israele non ha analogie (analogie, non identità) con nulla nella storia ?

    Rino, ho cercato “Zelzal Fajr3 Fair5” su google ma mi dà Zero Risultati…
    ‘La stampa internazionale’: più precisamente ?
    Btw, fortunatamente (o per la perizia balistica di Israele) queste armi non sono state utilizzate. Come le famigerate armi di distruzione di massa…
    Che non sian state pronunciate parole come Iran e Siria non mi sembra verosimile.
    Tutto il resto di conseguenza…

  23. quoto Sapu in toto (almeno saremo in due a dividere la nostra ostile ignoranza prevenuta…) aggiungendo che governo ed esercito israeliano non è sinonimo di ebreo, e detesto che si tiri fuori la questione dei campi di concentramento come scudo morale: 3 anni fa, quando il governo israeliano propose la brillante idea di tatuare i prigionieri politici palestinesi, la voce sdegnata che fece fallire la proposta venne guarda caso dai reduci ebrei dei campi nazisti. E’ stupefacente scoprire che l’essere degli stronzi assassini è una questione trasversale eh…

  24. Rino: a me pare che a Israele sia concessa qualsiasi cosa a prescindere, senza limite. Si parla di una risposta sproporzionata, ma mi pare più preciso dire senza limite. Cioè non c’è considerazione di ordine strategico, umanitario, non c’è disastro procurato coi bombardamenti, non c’è richiamo degli alleati di fronte a cui si fermino. Hanno raso al suolo mezzo Libano, senza infliggere colpi significati a Hezbollah, ma devastando in compenso tutto il resto, ivi compreso la parte più sviluppata e dinamica del paese. Ora saranno costretti a continuare a lungo indipendentemente dai risultati, solo per non dare l’impressione di battere in ritirare. Si ritrovano prigionieri della loro stessa reazione e dei piani elaborati dai comandi militari, che ormai tengono in pugno la classe politica: non a caso qualche editorialista israeliano ha cominciato a fare riferimento al concetto di “trappola”.

    Non è stata pronunciata una sola parola contro Iran e Siria? Ma scusa se sono anni che vengono indicati come orchestratori delle trame più perverse nell’area. Fin da subito si è puntato il dito contro di loro come veri mandanti dell’escalation e si è elaborata la teoria della proxy war, cioè di un attacco a Israele per tramite del Libano e degli Hezbollah. Purtroppo è una teoria parziale e debole, perché se è vero che le milizie vengono sostenute ed armate da fuori, allo stesso modo in cui Israele lo è dagli Stati Uniti, non è vero che Hezbollah sia un corpo estraneo dentro la società libanese, privo di una sua struttura, di un suo insediamento e di sue motivazioni. E’ un’idea ingannevole che non aiuta a capire quello che sta succedendo.

    A tutti quelli che “tu cosa faresti se ti lanciassero i missili in casa”, vorrei ricordare un piccolo dettaglio. Ci sono due versanti in questo scontro e dall’altra parte ci sono i libanesi che ne hanno subite di cotte e di crude dai democratici amici israeliani. Dal Libano si sono ritirati dopo decenni di un’occupazione avente per scopo, ancora una volta, l’annientamento dell’OLP e l’hanno fatto solamente quando la presenza si era fatta insostenibile e troppo onerosa. Non è Israele in quel contesto un ignaro attore che d’improvviso e senza motivo si trova proditoriamente minacciato da un nemico.

    Prima di agire a quel modo dovrebbe interrogarsi se l’opzione di un attacco militare indiscriminato possa essere portata avanti all’infinito e senza conseguenze, visti i precedenti.

    Invece siete tutti lì ad aizzare un contendente senza pensare e con la stessa foga di chi è coinvolto in prima persona, mentre la prima cosa che serve (serviva?) ad Israele sono consiglieri un po’ più lucidi e distaccati di quanto essa non sia.

  25. ciao valentina,
    che essere degli stronzi sia una cosa trasversale son d’accordo :-)
    Ricordo a te e a tutti quelli che(spesso a ragione) mettono in guardia dal non distinguere israele e governo di israele che pero` questa volta israele e` unita come non mai, anche intellettuali di solito(amos oz e molti altri) molto critici si sono espressi a favore dell’operazione in libano, cos’e`, e` aumentata improvvisamente la percentuale degli stronzi assassini o questo ti suggerisce qualcos’altro?

  26. Matteo: un paese in guerra ha una reazione istintiva di compattamento. Che la minaccia di Hezbollah sia vissuta in tutto il paese con grandissimo allarme è poco ma sicuro. E più per il valore simbolico che per la reale consistenza: anzi inizialmente questo è stato determinante. Il blitz e il rapimento dei soldati ha creato scalpore perché ha colto un esercito la cui fama di imbattibilità è un elemento importantissimo di deterrenza impreparato. E il fatto che sia avvenuto nel pieno del massacro su Gaza, mettendo oltretutto in luce un’inedita volontà dei libanesi sciiti di fare fronte comune coi palestinesi, ha risvegliato la paura di essere oggetto di un attacco concentrico da più paesi contemporaneamente. Insomma se non fosse avvenuto nel contesto di fibrillazione che si è aperto dopo la vittoria di Hamas, l’episodio non avrebbe provocato questa reazione e non sarebbe esploso in una guerra, tant’é che un paio di anni fa Hezbollah portò a termine un altro rapimento che si concluse con uno scambio di prigionieri mediato dai tedeschi.

    Quindi la società israeliana è compattamente schierata di fronte alla minaccia (cosa peraltro che sta avvenendo anche in campo libanese), ma in realtà sotto la superficie le motivazioni di questo atteggiamento sono molto distinte tra popolazione, governo ed esercito. Mentre per i cittadini si riaffaccia il fantasma del ’73, per il governo è un’occasione di mostrarsi all’altezza della sfida e per l’esercito è un’opportunità di impegnarsi finalmente in uno scontro aperto mettendosi in competizione col potere politico e potendo attuare piani di ritorsione militare preparati da lungo tempo.

    Che l’opinione pubblica appoggi la risposta militare, non ne dimostra la fondatezza o ragionevolezza. Ci dice invece che c’è una popolazione mobilitata perché profondamente spaventata (a ragione o meno che sia), un governo senza polso a cui la situazione sta sfuggendo di mano e un esercito profondamente motivato a mettere in atto la sua visione su come impostare i rapporti con i vicini, che forse è l’unico soggetto freddamente consapevole del gruppo.

    Gli intellettuali? Amos Oz in particolare? Ti consiglio di fare un giro su blogsearch per sentire che si dice in giro dello scrittore “pacifista”.

  27. Antonio, capisco che gli intellettuali si usano solo quando si e` d’accordo con loro, leggiti questo se non ti piace Oz, chissa` cosa si dice in giro di cattivo su quest’altro, sul fatto che anche la sinistra israeliana sia schierata, Peretz, etc…

    http://www.wittgenstein.it/post/20060714_70477.html

    hai pero` ragione nel dire che essere in guerra, avere l’impressione di essere in trappola abbia l’effetto di compattificare, in altre occasioni non sarebbe successo, e questo non ti dice nulla?
    sbaglia forse il popolo israeliano ad essere spaventato e temere se ha hamas e hezballah ma soprattutto un iran quasi atomico (con siria asservita) che dicono beatamente di volerli cancellare dalla mappa? cosa dovrebbero fare, chiedere aiuto al prode Annan?
    Poi, ancora con questa storia che in israele
    comandano solo i militari… c’e` qualcosa di vero
    si, ma ti sei chiesto come mai?? in un paese in cui tutti sono costretti a fare il militare(per sopravvivere, non divertirsi) uomini 3 anni e donne 2(non sono sicuro se donne 2 o 1.5) sono, o sono stati, tutti militari. Il fatto che una buona percentuale dei premier sia stata in posizioni militari di primo livello(non Olmert) ne e` una conseguenza quasi immediata, non e` una scelta di israele. Naturalmente i piani di ritorsione militare preparati da lungo tempo, il fatto che il governo veda tutto questo come occasione di…. i militari come opportunita` di… sono tue elucubrazioni a cui magari aggiungere qualche dato di fatto. Io non ce li vedo ne` Olmert ne i militari tutti vogliosi di essere attaccati per mettersi alla prova o realizzare chissa che, e non li vedo nemmeno vogliosi di scendere in guerra e invadere il sud del libano per questi motivi, penso si preoccupino solo di sopravvivere, sara` che sono un illuso, fai tu….

  28. Matteo M (e a tutti), permettimi una domanda per assurdo: come commenteresti l’uso da parte di Israele di un’atomica su Beirut?
    In altri termini: quand’è che la reazione diviene “spropositata”?

  29. Inutile discuterne. E’, come sempre, colpa di Israele, paese guerrafondaio e per di più appoggiato dagli Usa. Basterebbe tanto così – basterebbe la voglia di sedersi al tavolo di pace con Hezbollah, e tutto sarebbe risolto. E invece no: gli israeliani vogliono combattere, uccidere e morire. Va così dal ’48, in fondo.

  30. “Il problema non è Hezbollah. E non sarà il miraggio del “nuovo medio oriente” immaginato vassallo degli USA e dello Stato ebraico che potrà risolvere una situazione incancrenita in cinquant’anni di follia col vile beneplacito, interessato, dell’occidente.”

    Ah ah! Forte! Il problema non è quello. Di conseguenza il problema è: Israele? Oppure la presenza di un regime democratico in mezzo ai tagliagole? Capisco la scocciatura, mi si incancrenisce la zona. Oppure l’ottusa volontà degli ebrei? Pensa che questi, invece di pregare cinque volte al giorno col culo all’aria o vivere sottomessi al grande impero islamico o mettersi in fila per entrare nei forni vogliono (pensa tu!) fare i vassalli del mondo libero, vivere come gli ammeregani, ascoltare musica, studiare, lavorare, spendere e scopare come gli pare.

    A questi commentatori voglio chiedere: tutta farina del vostro sacco, o state scopiazzando dal Mein Kampf?

  31. Credo che uno dei pochi commenti intelligenti e completi lo abbia fatto Sapu..
    Magari vi pagano pure per fare certi commenti idioti e carichi di odio…cos’è il complesso di persecuzione ebraica che vi fa parlare??
    Ma lasciamo perdere Mein Kampf e cazzate simili…
    Giorno dopo giorno vengono lanciati appelli alla tregua e al cessate il fuoco, e qual’è la risposta di Olmert?
    …..il silenzio fragoroso delle bombe…

    Vi basti questo, menti ottuse…

  32. @Valentina
    E’ suo il commento “il governo israeliano attua una politica di annientamento del nemico, palestinesi di solito. O chi c’è a tiro”? In questo caso è un onore essere mandati a quel paese da lei. E spero che il paese non sia Israele, visto che ci sparano a vista…

    @federico
    “lanciati appelli alla tregua” non vuol dire proprio niente. Il cessate il fuoco si intende solo per l’esercito israeliano, ovviamente, nel frattempo dall’altra parte qualsiasi individuo può continuare (senza nessuna repressione da parte del governo e della popolazione) a lanciare missili sui centri abitati, come avviene adesso ed è avvenuto nei giorni scorsi. Si parlerà di guerriglieri, atti isolati, ci sarà sempre il genio di turno che verrà a spiegarci che il problema non è quello. Di nuovo, farsi chiamare mente ottusa da certi commentatori è un onore.

  33. caro Luca, Le parlo per esperienza personale, e non in senso figurato… cari saluti

  34. Ma con che sicurezza individuate il bene e il male!
    Io vedo almeno 6 soggetti coinvolti, e di questi solo un paio li ritengo più o meno innocenti.
    Mi fa paura chi vede tutta la colpa in Israele tanto quanto quelli che vedono tutta la colpa nella parte opposta; perchè sono quelli pronti a giustificare TUTTO.

  35. Zephyr, non ci fare caso, questi sono cresciuti a forza di filmettoni americani sugli indiani e i cowboys, ed a turno si identificano negli uni (John Wayne) o negli altri (Kevin Costner). L’idea che il mondo sia un tantino piu’ complicato non li sfiora neppure. Mica sono diversi dai loro avversari. Ma la colpa e’ mi che sto qui a leggere ste cazzate, mavaffanculo va…

  36. quello che ha fatto la vignetta sembra che abbia pure lui le sue certezze, pero’, dato che non ne tira mai fuori una sui kamikaze palestinesi o sull’Iran eccetera; cos’e’, c’ha la creativita’ a senso unico? le certezze sono buone o cattive a seconda di come sono orientate?

  37. Voglio capire il punto di vista di John Wayne, per cui vorrei mi fosse spiegato nella pratica come questa asserzione di Olmert troverà soluzione:”Continueremo finché non cesserà la minaccia hezbollah”. Ok, ma cosa (anzi come) intende per cesserà? Vorrei capire, in soldoni, come si quantifica la cosa. grazie e senza polemica please!
    Perchè chiaro che neanche a me piacerebbe m’arrivasse un missile sul kibbutz, questo è chiaro!

  38. non entro nel merito della cronaca visto che di giudici e giudicanti ce ne sono fin troppi. volevo solo dire che, per quello che vedo, sta vignetta fa schifo.

  39. Probabilmente significa indebolire Hezbollah cosicchè una missione internazionale, magari coadiuvata dall’esercito libanese, possa imporne lo scioglimento. Sempre che l’Onu decida per una missione vera. In caso contrario ci penseranno da soli.

    ps Ciao, M.

  40. Caro M., l’unica mia certezza è che quando mio figlio di 4 anni (vedendo per error di zapping e per pochi secondi, le immagini da Cana ier sera al tg1) mi ha domandato: – perché i loro genitori non li hanno salvati? – mi sarei voluto sotterrare. E mi vergogno, come genitore, come italiano, come europeo, come uomo, profondamente. Per la nostra ignavia colpevole, per le nostre certezze pelose. Io sto dalla parte di tutte le vittime (specie quelle civili, specie con tutti i bambini), indegnamente certo, ma cercando anche in una vignetta motivi di discussione e riflessione. Come già ricordato ho amici ebrei, islamici, etc. e ciò, lungi da essere un certificato di obiettività, è comunque una buona palestra di riflessione, scontro di idee ma anche di inaspettate convergenze antiintegraliste da ogni parte . Tutti gli amici ebrei che ho sentito in questi gg hanno condiviso quel senso di vergogna di cui sopra, sgomenti per l’escalation dissennata dell’esercito e del governo israeliano. Peraltro concordano sul carattere controproducente dell’azione israeliana, che ha il “merito” di rafforzare tutti gli integralismi. Di Amos Oz (con il quale potrò ora non essere d’accordo, o no?) ebbi modo di apprezzare recentemente il suo: “Contro il fanatismo” che “consigliai” anche qui su Macchianera esattamente un anno fa, insieme al libro di Suad Amiry: “Sharon e mia suocera, diari di guerra da Ramallah, Palestina”, satira da Ramallah: “Forse un giorno riuscirò a perdonarvi di averci tenuto sotto coprifuoco per trentaquattro giorni consecutivi, ma non riuscirò mai a mandare giù che ci abbiate costretti a vivere con mia suocera per quelli che, allora, ci sono sembrati trentaquattro anni.” . Del libro di Oz mi piace invece ricordare un passaggio che sottoscrivo: “Nel mio mondo, la parola compromesso è sinonimo di vita. E dove c’è vita ci sono compromessi. Il contrario di compromesso non è integrità e nemmeno idealismo e nemmeno determinazione o devozione. Il contrario di compromesso è fanatismo, morte.”. Lo confesso, ho sempre amato il compromesso nella sua accezione “vitale”, odiato chi lancia razzi e bombe. Ma pare che quel compromesso si allontana sempre di più, come si allontana una vita decente per i Palestinesi e il progetto di due popoli due stati, passando anche per la carneficina di Cana.

  41. Caro Mauro, ferma restando la tua liberta’ di fare vignette su quello che ti pare, vedere ogni tanto una vignetta di segno contrario al solito sarebbe la conferma concreta delle tue parole qui sopra; cosa pero’ che non avviene mai. A meno di credere che dall’altra parte non ci siano o non ci siano stati bambini morti, questo e’ invece il segno della tua parzialita’, del fatto che dei bambini morti non ti importa una sega a meno che non siano del colore giusto. Il resto sono chiacchiere pacioccose che tutti siamo buoni a fare in certe circostanze.

  42. M., a parte che l’espressione “vignetta di segno contrario” è satira allo stato puro, sei anche molto disattento, ma forse perchè sei troppo impegnato a “battagliare” di qua e di la. Buon divertimento.

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