Ave Clemente, pieno di grazia, facci anche l’altra

Scriveva il gran visir di tutti i blogger qualche giorno fa:

Basterebbe un segnale, un piccolo gesto. Tipo prendersi un anno – al massimo, ed è già troppo – per far sì che il Presidente della Repubblica e il Ministro della Giustizia arrivino finalmente a concedere una grazia che tutti quelli che a parole dicono di volere non si sono sentiti nella condizione di poter accordare.
Quel giorno, dovesse mai presentarsi, sarà sufficientemente chiaro che avevate ragione voi, che chi vi scrive è stato un idiota, ha sbagliato e avrebbe dovuto votarli.

Beh, viene da dire che il buongiorno si vede dal mattino:

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50 Commenti

  1. Infatti ho appena letto il titolo su Repubblica.it e sono subito passato a vedere che dice Neri adesso.

  2. beh, che dire…che: “avevamo ragione noi. neri è stato un idiota e ha sbagliato: avrebbe dovuto votarli” (cit.)

  3. Gianluca, ora come minimo dovresti spogliarti di tutti i tuoi averi (magari cedendoli al gatto Will) e poi rinchiuderti in un monastero dell’ordine dei Bordoniani scalzi…

  4. Per la precisione, non è stato un grande sforzo!
    L’iter della grazia era già completato con Ciampi, era Castelli che non voleva controfirmare.
    L’altra grazia a cui ti riferivi non è mai stata chiesta dall’interessato, e ciò rendeva difficile concederla. Se la chiede ora che è cambiato il governo, bene, ma sembra tutto un pò troppo propagandistico

  5. Dai Poppi, è un bel giorno, period.
    E il compagno Vladimir Ilyich Mastella ha promesso l’altra grazia per quest’anno. E se lo dice un bolscevico come lui, c’è da credergli.

  6. E’ tutto un po’ propagandistico. Eh già. Come la tesi del Rocca per cui la colpa della sospensione del procedimento non andava attribuita a Castelli ma alla mancanza di coraggio di Ciampi.

    Tempo qualche mese e ripenseremo increduli al fatto che solo fino a ieri abbiamo dovuto battagliare con siffatti ragionamenti al limite della sanità mentale, che in sostanza hanno consentito che per 5 anni rimanesse tutto terribilmente immobile.

  7. Antonio, c’è un link all’articolo di Rocca? O è rintracciabile in qualche modo? Oddìo, questa la voglio proprio leggere.

  8. Io credo che oggi dovremmo sentirci tutti molto stronzi. E che se passa l’altra si dovrebbe fare il fioretto che al prossimo giro si vota tutti Udeur.

  9. Scusatemi, ma i problemi della giustizia in italia si riducono solamente alla grazia a Sofri e Bompressi? E per questo lui sarebbe già diventato ai vostri occhi un grande ministro della giustizia? ( certo sempre meglio di Castelli, ma la mossa propagandistica del vecchio uomo Dc è palese e lampante).
    Io penserei piuttosto alla situazione delle carceri, alla riforma e ai tanti signor nessuno che aspettano anni per avere un giusto processo e una sentenza….

  10. castelli non sarà stato un grande ministro della giustizia, ma io sottoscrivo parola per parola:

    “Ingiustizia è stata fatta – dice il leghista Castelli -, anzi con questa grazia concessa a una persona condannata per un vile omicidio e che ha trascorso pochissimi anni in carcere la sinistra ha commesso una duplice ingiustizia”. La prima, secondo l’ex Guardasigilli, “nei confronti delle vittime del terrorismo e dei loro parenti che vedono che chi è stato condannato per aver ucciso un uomo dello Stato viene liberato in piena violazione del principio della certezza della pena”. La seconda “nei confronti di tutti quei detenuti che nelle medesime condizioni di Bompressi hanno chiesto la grazia e se la sono vista negare”.

    qua si dimentica che stiamo parlando di uno condannato con sentenza definitiva, da una pletora di magistrati che nonostante la fortissima pressione innocentista non hanno potuto fare a meno di condannarlo…

  11. A., non se l’è dimenticato nessuno. La grazia si applica solo a condannati definitivi, ai quali i giudici non hanno potuto fare a meno di comminare una condanna. Lo sapevamo tutti.
    E la questione delle vittime del terrorismo, un fenomeno vinto storicamente politicamente e militarmente, È proprio un pagliativo.
    Pensi che tenendo in carcere i Bompressi o ai domiciliari i Moretti diamo questa fantastica lezione ai gggiovani?
    Di nuovo, 30 anni fa succedevano ‘ste cose.
    Se oggi non abbiamo un colpo d’ala e non lavoriamo di amnistie e grazie, non potrenmo mai avere la verità storica, raccontata dai molti che sono in carcere e dai molti che in carcere non ci sono. E che magari all’epoca stavano nei servizi segreti…

  12. In effetti A., che cosa illogica dare la grazia a chi è stato condannato. Pensa che strumento utile sarebbe se si potessero graziare le persone assolte.

  13. Allora, facciamoci un po’ di chiarezza.
    Primo. Io non mi sono mai apertamente espresso a favore della grazia. Non perché sia contrario. Ma perché non me la sento fino in fondo. Insomma, mi asterrei.
    Secondo. Allo stato della legge, anzi, della Costituzione attuale la pena è considerata in chiave rieducativa, non punitiva.
    Anche qui io non sarei d’accordo. Secondo me la pena dovrebbe avere anche l’accezione di “risarcimento sociale” ed espiazione. Ma, così non è.
    E’ rieducativa.
    Che Bompressi e Sofri, FOSSERO ANCHE PIENAMENTE COLPEVOLI, siano “rieducati” a me pare inoppugnabile.
    Ergo, allo stato della Costituzione, la loro pena non ha più concetto di essere.
    Fine dell’arringa.

  14. Certo che non avete proprio imparato niente di come si vive al mondo! Aveva per caso il Neri fatto nomi precisi sugli auspicabili beneficiari di questa grazia? No davvero!
    E adesso, grazie alla vostra ansia di rivincita, il Neri potrà tranquillamente sostenere che si riferiva al suo amico Amdul detenuto per spaccio.
    …’dioti, tzè!

  15. Già che ci siamo, rivolgiamo anche un pensiero a Giuseppe Pinelli, volato fuori dalla finestra per colpa di un “malore attivo”, e a Pietro Valpreda, che, innocente, si è fatto tre anni di carcere?

  16. Proporre non una ma 2 grazie come primo atto non la chiamerei scelta popolare , il popolo vuole altre cose. Sanno a memoria il diritto divino ma scordano sempre il perdono.
    Da Mastella no , non ce lo aspettavamo. Deo Gratias.

  17. Francamente non le capisco molto queste scarcerazioni, cmq mi adeguo. Ma mi chiedevo, ma a Mastella chi scrive i testi, Paperino???

  18. Faccio un’ultima considerazione, visto che il Sign. Darwin sta postando da un paio di giorni su questo argomento avendo una visione della faccenda a senso unico.
    Vorrei farle notare la sensibilità politica ed umana nei confronti della famiglia Calabresi.
    La vedova del commissario ha avuto la notizia della concessione della grazia a Bompressi dalle agenzie di stampa. Nè il Quirinale, nè il ministro della Giustizia ha ritenuto opportuno e doveroso informare la famiglia preventivamente con una telefonata.
    Inoltre vorrei ricordare il differente atteggiamento di Bompressi rispetto a Sofri. Mentre il primo, dopo il processo di revisione, ha preso atto della condanna, non è ricorso in Cassazione ed ha presentato la domanda di grazia, il secondo è ricorso alla Corte Suprema e non ha mai presentato domanda di grazia.
    I due casi sono ben diversi e quindi non accomunabili in un unico discorso…
    Ribadisco che mi pare una forzatura che il primo provvedimento del ministro della Giustizia sia la grazia a Bompressi.

  19. ahem, Fabrizio… ti farà piacere sapere che le cure palliative non hanno niente a che vedere con la paglia.

  20. Vi leggo solo ora e vi rispondo collettivamente riproponendovi il mio interrogativo iniziale: non comprendo questo smodato entusiasmo per la grazia ad un killer, le cui cattive condizioni di salute sono oltretutto autoindotte.
    fabrizio mi pare di capire che veda in ciò un momento di riappacificazione nazionale, ma lo strumento idoneo è in tal caso l’aministia, non la grazia ad personam (e ad capocchiam).

  21. A., non credo che l’aministia possa coprire in un colpo tutti i reati degli anni 70. Penso che possa coprire la banda armata, le rapine e i falsi ideologici.
    Per gli omicidi passati in cassazione la vedo difficile proprio. Per questo penso che la grazia possa dare un supporto..
    Fox, chiaro che i due casi sono diversi da punto di vista processuale. Non lo sono dal punto di vista storico. Anzi, a loro si possono aggiungere almeno un altra trentina di casi (di terroristi sia di dx che di sx) che potrebbero beneficiarne.
    Potrebbe essere un passo per la analisi storica di quegli anni. E se non lo facciamo in 5-10 anni, penso che perderemo la maggior parte dei protagonisti…
    Ovviamente sul fatto che l’informazione non sia stata data privatamente alla famiglia mi trovi assolutamente d’accordo.

  22. ma è possibile che da anni, tirando in ballo tre Guardasigilli e due Presidenti della Repubblica (come minimo) ci sia un tale accentramento di attenzione politica e mediatica per questo dannato caso singolo?

    Cazzo, viviamo in un mondo dove ogni giorno, senza una riga che sia una di commento passano porcate di ogni tipo a carico dell’ordinary people e poi da dieci anni dibattiamo su Saofri e sembra ormai la prova del fuoco di chiunque rivesta la carica di Ministro di Grazia e Giustizia,

    Porca puttana, nessuno che abbia detto bao, per fare un esempio, sul fatto che a giorni si riunisce il Nucleo di valutazione voluto da Dini nel ’95, incaricato di verificare se la durata della vita sia aumentata e nel caso (ovvio) diminuire le pensioni future in ragione di questo aumento della durata della vita
    Milioni di persone che oggi lavorano e già sono destinate a 500 euro al mese si vedono misurare la durata dell’agonia per poter usarla a scopo di ulteriori tagli del reddito della vecchiaia, e tutti zitti, porca zozza.
    Ma se maestrino a pensare, peraltro stimabile, per carità, non ottiene ‘sto cazzo di grazia, tutti a dire, ribadire, accapigliarsi, uspicare.
    Dio bono, in Italia è pazzesco come gli inquilini del piano di sopra abbiano tutta e solo loro l’attenzione e per glia altri solo merda.
    E non ditemi cje Sofri e pensioni non c’entrano, perchè non è vero. C’entra un sistema che da chiunque sia condotto ti tiene a tutta forza concentrato sulle questioni di pochi eletti e degli altri se ne sbatte le balle.

  23. Ed invece te lo dico: “Sofri e pensioni non c’entrano”, perché:
    a) non sono di competenza dello stesso dicastero;
    b) quand’anche, per assurdo, lo fossero, occuparsi di una cosa non implicherebbe l’impossibilità di occuparsi dell’altra.
    Il “benaltrismo” è sovente una scusa per non fare nulla: c’è sempre qualcosa di meglio o di più importante da fare.

  24. Piti, con la grazia l’argomento finalmente smette di diventare argomento di discussione e rimane più tempo per le altre urgenti questioni, anche se non c’entra niente.

  25. ad per|sò|nam

    loc.agg.inv., lat.

    di carica o titolo, conferito solo a una data persona | estens., espressamente dedicato a una particolare persona

  26. dopo Mastella nuova icona della sinistra, Schifani e Elio Vito si candidano come nuove icone dei cartoni animati.

  27. Mio padre 64 anni, malato, tentato più volte il suicidio, dopo 10 anni dal fallimento aziendale è stato arrestato, solo lui e non i suoi soci, e non gli concedono nemmeno i domiciliari, nessuno si interessa a lui perchè non abbiamo soldi e nel carcere di Opera che DOVREBBE avere una clinica per curarlo gli danno tranquillanti…
    Giustamente si concede la grazia a degli assassini però.

  28. Laura mi spiace sinceramente per tuo padre ma sono due cose diverse.
    E’ inutile adesso fare la lista delle carcerazioni ingiuste o delle ingiustizie da cui siamo afflitti per un modo o per l’altro tutti noi, la grazia a Sofri e Bompressi ha un significato politico molto forte e non ha niente a che vedere con la giustizia intesa come giusta pena comminata a chi ha commesso un reato.
    La notizia della grazia, in questo caso, non riguarda il soggetto che ne sarà il beneficiario, ma l’epoca che lui ha rappresentato e la terribile parentesi di quegli anni che con questa grazia potrebbe essere finalmente chiusa.
    Errori che non devono essere dimenticati, errori da ambo i lati che ognuno può valutare con la propria coscienza, ma che non riguardano più né Sofri né la famiglia Calabresi vittime entrambe di un sistema e di un modello sbagliato. Ed è su questo che bisogna concentrarsi.

  29. Non sapevo che la grazia a Bompressi e lo dico con tutto il rispetto fosse una priorità del nuovo governo. Ne approfitto quindi per segnalare anche il problema dei posti garage in esubero di via C. battisti a Novara, magari è già nell’agenda dei primi cento giorni ma non si sa mai.

  30. “Il “benaltrismo” è sovente una scusa per non fare nulla: c’è sempre qualcosa di meglio o di più importante da fare.”

    Già. In effetti la sinistra ha usato moltissimo il “benaltrismo”, quando era all’opposizione.

  31. “né Sofri né la famiglia Calabresi vittime entrambe di un sistema e di un modello sbagliato”

    ?!?

  32. “la grazia a Sofri e Bompressi ha un significato politico molto forte e non ha niente a che vedere con la giustizia intesa come giusta pena comminata a chi ha commesso un reato.
    La notizia della grazia, in questo caso, non riguarda il soggetto che ne sarà il beneficiario, ma l’epoca che lui ha rappresentato e la terribile parentesi di quegli anni che con questa grazia potrebbe essere finalmente chiusa.”

    Col cazzo!Qui si parla di persone condannate per omicidio, il tuo ragionamento suona molto male.
    Si vuole mettere su un altro piano omicidi che tali rimangono, non c’era una guerra civile nel paese ma solo bande di criminali (rosse e nere, criminali rimanevano) che uccidevano. Quella stagione si é chiusa con l’arresto e le condanne ai protagonisti di quel sanguinoso periodo (qualcuno é riusciuto a scappare). Il resto sono ragionamenti e distinguo che con la giustizia hanno poco a che fare.
    Per conto mio Sofri dovrebbe rimanere dove stà, la grazia non l’ha mai chiesta.
    Questa frase: “Laura mi spiace sinceramente per tuo padre ma sono due cose diverse.” dimostra la scarsa attitudine al concetto dio giustizia, per il padre di Laura niente grazia (a almeno arresti domiciliari) pew Sofri, condannato la grazia nonostante non l’abbia richiesta…vogliamo aggiungere anche brioche a capuccino!?

  33. Due cose.
    La prima è che definire “bande di criminali” gli anni del terrorismo significa chiudere gli occhi di fronte ad un periodo storico che pur con i suoi errori ha comunque rappresentato un’epoca le cui conseguenze hanno cambiato anche la nostra vita.
    Per fare un paragone con i giorni nostri sarebbe come limitarsi a definire “bande di criminali extra-comunitari” la portata di un fenomeno (quello appunto dell’immigrazione clandestina) che ha prima di tutto un valore politico e sociale enorme.
    Ci sono reati che sono solo l’appendice violenta di un’epoca storia e che per far fronte ai quali, si creano leggi apposite che decontestualizzate da quel periodo storico, perdono vigore.
    Se l’omicidio, tanto per dire, resta un reato comunque, le leggi antimafia hanno una loro funzione “sociale” (prima che giuridica) solo finchè esisterà la mafia.
    La giustizia, in un paese civile, non può rappresentare una vendetta personale (per quella è sufficiente la legge del taglione) ma deve interpretare il comune sentire di giustizia del suo popolo.
    La seconda è che portare ad esempio i propri casi personali, di cui per altro si sa troppo poco per poter dare una valutazione oggettiva, non serve a niente. Primo perchè seguendo il tuo ragionamento,quello secondo il quale chi è stato condannato è giusto che sconti la sua pena, il babbo di Laura non ha diritto ad alcuna clemenza. Secondo perchè nella vita c’è sempre chi sta peggio e chi sta meglio, questo genere di paragoni sono inutili

  34. Prima cosa: considerare gli omicidi perpetrati negli anni di piombo come un’appendice di fenomeni sociali o meno é una tua abberazione. Omicidi erano e tali sono rimasti. L’omicidio é un reato. Non ci sono pi§ gli anni di piombo?Bene, ma omicidi sono stati e come tali sono stati giudicati.

    “La seconda è che portare ad esempio i propri casi personali, di cui per altro si sa troppo poco per poter dare una valutazione oggettiva, non serve a niente”.
    A si?Perché il caso Sofri non é un caso personale?
    E hai ragione, si conoscono troppo poco certi casi e forse troppo di Sofri.

    “Secondo perchè nella vita c’è sempre chi sta peggio e chi sta meglio, questo genere di paragoni sono inutili”

    Ma che cazzo di ragionamento é?Assomiglia al “io sono io e voi non siete un cazzo”.
    Chi stabilisce che il caso Sofri ha più rilevanza di quello del padre di Laura?Tu?
    Chi stabilisce che il padre di Laura, in carcere per reati amministrativi (non ha ammazzato nessuno, ne ha organizzato nulla per uccidere qualcuno), ha meno diritto di quella clemenza che molti invocano per Sofri (da lui mai richiesta)?
    Scegli ti che stà peggio o meglio?
    Perché la grazia a Sofri dovrebbe chiudere…cosa poi?Mentre una giustizia più clemente per il padre di Laura no?

    Torno poi sulle “bande criminali”: si può inficchettare quanto si vuole quegli anni ma i fatti parlano di azioni omicide, gambizzazioni e rapine. Atti criminali e nient’altro. Il voler cercare di dare una diversa interpretazioni alle azioni dei terroristi rossi o neri che fossero vuol dire legittimare il loro punto di vista che vedevano nelle loro azioni una sorta di guerra civile intrapesa contro lo stato….

  35. Linnap, il tuo ragionamento filerebbe se quegli atti fossero stati compiuti solo ed esculsivamente dalle bande criminali di cui parli.
    In realtà, per giochi di omertà incrociate, ci sono in giro decine di persone e di servitori dello stato che hanno partecipato attivamente. E sai a cosa mi riferisco.
    Per cui con una grazia+amnistia si potrebbe avere il grosso vantaggio di conoscere la verità storica sul periodo.

  36. Fabrizio hai ragione ma non credo che una amnistia possa portare a galla certe “deviazioni” di quegli anni. L’unica via percorribile é la più difficile: indagare, incriminare e, se ci sono le prove, condannare.
    Secondo te amnistiare convincerebbe qualche protagonista “occulto” degli anni di piombo a parlare, a denunciare?Io non credo proprio.
    L’amnistia, le grazie da concedere anche a chi non ne ha fatta richiesta fanno parte di una certa sottocultura dei “compagni che hanno sbagliato”, di chi vuole fare dei distinguo.
    Inoltre credo che questo porterebbere ad una pericolosa legittimazione di certi comportamenti avvenuti in quegli anni (da tutte le parti).
    Mi spiace ma, quando era bambino, c’era un partigiano come Presidente della Repubblica e se non sbaglio di grazia ai terroristi non voleva sentire parlare (ne concesse una, ad una terrorista malata, credo quasi per sbaglio).

  37. Oi oi oi oi.
    Indagare e incrimianere. Uhm, e come fai se una parte di quelli che dovrebbero fare quel lavoro, fossero coinvolti? Sia a livello operativo che a livello militare?
    Anch’io sono stato contrario per tanti anni, e condividevo la posizione di Pertini. Il problema è che ora sono passati tanti anni, e mi piacerebbe avere la verità storica; che mi sembra decisamente più importante di quella giuridica.
    E questo prima che, uno dopo l’altro, i personaggi chiave scompaiano.
    Ti ricordo che già un paio di politici non ci sono più. Che uno, quello con più scheletri nell’armadio, sta più di là che di quà.
    Che i tanti terroristi condannati all’ergastolo e in semi libertá, sono ormai più che sessantenni. E si sono fatti buoni 15 di carcere durissimo.
    Che il “quarto uomo” è scomparso per infarto.
    Se non prendiamo ‘sta decisione entro questa legislatura, ce ne giochiamo la metà. Potremmo avere un’occasione unica per sapere la verità su tanti avvenimenti.

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