16 Commenti

  1. “ci ha portato ad avere una classe di lavoratori addormentati sul posto fisso garantito”

    Volevo risponderti con un lungo post argomentato poi ho ripensato al mio ultimo lavoro: contratto interinale per un lavoro da svolgere in “una decina di gg lavorativi”. Faccio il lavoro, anche 11 ore al giorno poichè avevo preso in mano un progetto già in ritardo, finisco in 7 giorni et voilà, mi pagano solo i sette gg.
    Quindi: con tutta la simpatia ma va a cagher!Te e le tue sciocchezze sul posto fisso ed i lavoratori addormentati. Qui quello che dorme sei tu!

  2. Ho dimenticato di aggiungere la faccina :) , l’ultima mia frase è ironica naturalmente.
    Non voglio offendere.

  3. uhm,
    io a 25 anni ho mollato il mio primo posto fisso per un’altro per il momento non fisso ma che lo sarà presto spero. fortuna forse, ma come diceva il buon vecchio sig. montana tony, ci vogliono le “palle”. tu, mi sa, hai dormito e non te ne sei neanche accorto; gli arrivati sono già partiti, da un pezzo..

    :O

  4. sono finito a parlare dei miei ca**i, colpa tua linn, mi ci hai trascinato, chiedo scusa per la divagazione.

  5. “per il momento non fisso ma che lo sarà presto spero. ”

    Ma allora al posto fisso punti anche tu?

    ” tu, mi sa, hai dormito e non te ne sei neanche accorto; gli arrivati sono già partiti, da un pezzo..”

    Lascia perdere, non ti avventurare in sciocche frasi (ed io che mi ero preoccupato di averti offeso), certe battute lasciale ai film ed ai Tony Montana (complimenti per la scuola di pensiero).

  6. mi pareva di essermi chiamato fuori dal personale, ti lascio la mia email se vuoi spiegarmi come si sta al mondo.
    purtroppo l’argomento é:

    Brontolario di Brontolo
    Camera con lista
    Ai Ds la camera.
    A Bertinotti il cesso.

    e a tal proposito 50epassa commenti sono troppi

  7. Non volevo andare troppo sul personale, il mio esempio (in negativo) sul lavoro era solo per meglio spiegare la mia posizione.
    Poi ho chiuso con una frase forse troppo personale ma che ho voluto chiarire essere ironica.
    Tu mi hai risposto un po’ duramente tirando in ballo : Tony Montana, le palle, e una filosofia un po’ spicciola (a mio modesto parere) sul lavoro.
    E finiamola così.

  8. “Che quella delle sinistre sia una vittoria di Pirro lo sanno tutti e per primi i suoi elettori: basta navigare fra blog e siti internet per trovare un deserto di macerie, depressioni e rabbie, oltre alla devastante incapacità di capire quel che è successo.”

    Polo Guzzanti, Il Giornale n. 93 del 20-04-2006

  9. Incredibile sta Linnap, è uno dei massimi esempi viventi delle inculate di Treu e Biagi, e passa la vita a combattere Rifondazione e votare per Treu e Biagi. Perc he cosa poi, per la storia ripetuta centomila volte di Cuba? Ma che cazzo c’entra poi? La nostra storia è il comunismo, non Cuba. Che farsi inculare alla lunga faccia anche piacere? Avevano ragione i compagni nel 46, il diritto di voto alle donne è stato un grosso errore…

  10. Incredibile sta Linnap, è uno dei massimi esempi viventi delle inculate di Treu e Biagi, e passa la vita a combattere Rifondazione e votare per Treu e Biagi. Perc he cosa poi, per la storia ripetuta centomila volte di Cuba? Ma che cazzo c’entra poi? La nostra storia è il comunismo, non Cuba. Che farsi inculare alla lunga faccia anche piacere? Avevano ragione i compagni nel 46, il diritto di voto alle donne è stato un grosso errore…

  11. prima cosa: sono di sesso maschile, quindi il mio nick è da declinare al maschile . E comunque spero che il discorso sul voto alle donne sia solo una battuta visto che è stata una grande conquista.
    – seconda cosa: ho parlato di Cuba per mettere in luce alcune contraddizioni di Rifondazione, molto intransigente da un parte e piuttosto deboluccia da un’altra. Era solo un dannato esempio.
    – terza cosa: la legge Biagi non mi piace, và migliorata ma indietro non si torna. Quello che manca totalemnte nella mobilità attuale in campo lavorativo e tutta quella serie di reti di protezione che in altri paese, con un mercato del lavoro ben più mobile, sono garantiti. Quello che sto governo del cazzo non ha fatto è una serie di riforme al riguardo, più altre a costo zero (gli ordini professionali ad esempio).
    – Quarta ed ultima: il comunismo appunto. La mia opinione è che sia un ideologia vecchia, comunque sbagliata, da abbandonare per sempre. Insistere è solo una perdita di tempo. Altri sono i valori da portare avanti, fra questi da difendere sempre metterei per primi democrazia e libertà (che, scusa se ci ritorno, mancano a Cuba appunto e questo dovrebbe essere chiaro ai dirigenti di Rifondaziuone qaundo troppe volte hanno fatto finta di niente pur di essere accanto a Castro).

  12. Vi prego di leggere questo racconto,spero ke azzittisca qualcuno…. Oggi avendo da rispettare una scadenza lavorativa mi sono messa come solito di fronte al computer.
    Mentre cercavo di rispettare un linguaggio tecnico che si deve quando si scrivono certi elaborati ho ripensato alla notizia data in tv legata alla ricorrenza della morte di Marco Biagi. La voce dell’inviato parlava dei cortei organizzati in sua memoria, dipingeva il consulente del lavoro come un’anima pia che nonostante avesse radicalmente cambiato il concetto di lavoro era stato freddato in mezzo alla strada come una qualsiasi vittima da trafiletto di cronaca nera.
    Le immagini però non mostravano un corteo di gente comune, anzi in realtà non mostravano nessun corteo, nessuna fila di giovani percorreva le vie di Bologna, nessuno aveva in mano un qualche manifesto per ricordare che era stato ammazzato un uomo, l’artefice della riforma del lavoro. Nessuno tra le migliaia di lavoratori a progetto aveva avuto la sensibilità di ricordarlo.
    In compenso c’erano tanti rappresentanti della politica, di ogni sponda e chi non era presente mandava a dire di quanto il dolore fosse ancora forte per la perdita di una figura così importante.
    Cazzate e ipocrisia.
    La verità è che quella legge è stata un totale fallimento e nessun giovane italiano riesce ad andare oltre lo sdegno per la modalità con cui al consulente è stata data la morte. Vogliamo parlare di chi si trova a fare i conti con l’insoluta precarietà del mondo del lavoro, precarietà figlia legittima di quella riforma? Precarietà che pur avendo cambiato aspetto, perché ora pare regolamentata dal temine “contratto a progetto”, ci rende una nuova massa di schiavi?
    Per un periodo, dopo la laurea mi ero convinta che sarei divenuta padrona del mio lavoro, certo, avrei dovuto lavorare in maggior misura rispetto ad un impiegatuccio statale, avrei dovuto accettare l’idea che anche tra i giovani imprenditori esiste una fetta di persone di sinistra, ma sapere che il mio prodotto finale sarebbe diventato un bene per la comunità mi rasserenava la coscienza.
    In fondo accettare di mettersi in proprio, diventare imprenditori di se stessi corrispondeva al totale abbattimento dell’alienazione del lavoratore nel sistema capitalistico. Oggi invece, a poco tempo dalle elezioni non mi chiedo più chi sarà a vincerle e se le cose cambieranno, oggi so solo che la destra ha già vinto e che in giro ci sono troppi assunti con ridicoli contratti a progetto.
    La destra ha vinto dal giorno in cui con la scusa della flessibilità lavorativa (donne avrete tempo per accudire i vostri figli) ci ha convinto a disdegnare il posto fisso, quando ci ha ingolosito con la sua denuncia dei redditi…ha vinto soprattutto quando ha preso in prestito alcuni capisaldi di fine anni ’70 e li ha utilizzati per dirci: basta con i dipendenti servi dello stato, largo ai giovani imprenditori. In fondo chi non cederebbe alla proposta del diavolo di sentirsi importante, di valere qualcosa?
    Oggi li chiamano giovani imprenditori…vengono promessi loro una serie di sgravi fiscali…si dice che abbiano un gran numero di committenti. Mah…io vedo solo schiavi assunti per portare a termine un progetto e vecchi padroni che hanno fatto un lifting e che si fanno chiamare committenti

  13. Cmq, Brontolo non c’ha azzeccato manco per il cazzo, visto che la camera se la sta arredando Fausto. Uno su cui si può sempre contare, a destra.

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