Andreas’s brain

Che la provocazione di Umberto Eco, lasciare l’Italia in caso di vittoria della sedicente CdL, sia forte non ci sono dubbi. Ma che un giornale, peraltro finaziato con soldi nostri in quanto rappresentante di un movimento politico creato all’uopo, se ne esca oggi con una frase di questo genere:

Potremmo dirci perfettamente sereni, se non fosse che fino al 10 aprile avremo ancora tra i coglioni Umberto Eco.

la dice lunga su quanto non si capisca l’importanza del mercato dei cervelli. Gli Eco, i Giacconi, i Rubbia, i Modigliani e la quantità enorme di “cervelli” che lascia da decenni l’Italia non è solo una perdita per il nostro paese.
Queste persone vanno ad arricchire culturalmente altri paesi che li accolgono a braccia aperte. Nel conto, è un cervello che perdiamo, uno acquisito da uno stato estero e quello del Feltri che rimane. Quando il dieci aprile Eco si toglierà dai coglioni, l’Italia avrà -3 sulla tabella dei cervelli.

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50 Commenti

  1. ..se il 10 aprile Eco dovesse fare i bagagli, speriamo che non sia il solo, e che con lui si levino (questi sì) dai coglioni tutti gli attuali dirigenti dell’attuale opposizione.
    forse il paese non uscirebbe indenne da altri 5 anni di vandalismo politico (come pronostica Eco), ma almeno fra 5 anni qualcosa cambierebbe..

  2. Dopo aver reso l’illecito lecito per legge (come scrisse Dante a proposito di Didone), si pretende anche che intellettuali, registi …, e noi, si stia lì a guardare.
    Normalizzare. Questa è la parola d’ordine. Di coloro che si ritengono “liberal”, ma solo se non esci dal coro.

    Guai a chi si indigna, a chi si schiera …

    Come se, vedendo un ladro che scippa una vecchietta, dovessi dire “Beh, se lo blocco poi lo scippatore si mette a strillare che è una congiura”.
    Aldo

  3. E’misurabile la povertà intellettuale di chi prende sul serio ciò che sul serio non va preso?
    Sono come quelli che prendono fischi per fiaschi e forse dunque son solo fessi.
    Però si capisce al volo, senza bisogno di chiamarsi Darwin, che la “versione di Andrea” non è fatto per essere serio. Allora cosa spinge carletto, oltre la banalità, a moraleggiare su una battuta? La piccolezza?

  4. Dopo aver reso l’illecito lecito per legge (come scrisse Dante a proposito di Didone), si pretende anche che intellettuali, registi …, e noi, si stia lì a guardare.
    Normalizzare. Questa è la parola d’ordine. Di coloro che si ritengono “liberal”, ma solo se non esci dal coro.

    Guai a chi si indigna, a chi si schiera …

    Come se, vedendo un ladro che scippa una vecchietta, dovessi dire “Beh, se lo blocco poi lo scippatore si mette a strillare che è una congiura”.
    Aldo

  5. Ma era una battuta.
    Su una persona che, in effetti, un pelino supponente e spaccamarroni lo è per davvero.

  6. carletto ti chiami darwin ma l’evolucione si è fermata prima di te.perchè non espatri anche tu?

  7. Ma era una battuta.
    Su una persona che, in effetti, un pelino supponente e spaccamarroni lo è per davvero.

  8. un “cervello” acuto avrebbe evitato di schierarsi in maniera così sguaiata, che vada pure se ne sente la necessità, ma non usi questa cosa come fazioso ricatto elettorale

  9. Leggo tutti i giorni l'”Andrea’s version” sul Foglio on-line. Per due motivi fondamentali: a. è gratis; b. quel fondo rappresenta perfettamente la destra cafona, carogna, strafottente ed irrispettosa che finge di essere satirica (il che mi fa sentire sempre migliore di quel che sono). Beh, quasi sempre questi fondi finiscono con “peccato che questo ci resti sui coglioni”. Una volta è Prodi, l’altra volta Eco, l’altra ancora D’Alema, insomma: a costui stanno sui coglioni tutti quelli che non la pensano come lui.
    Per fortuna è ben ricambiato.

  10. Eco è l’unico, in Italia, che ha avuto il coraggio di dire qualcosa che molti pensano. Ricatto elettorale? Di che?
    Maniera sguaiata? Non se ne può più di buonismo a tutti i costi. Il cervello acuto è anche quello che si stanca del compromesso e dice quello che pensa senza mezzi termini.

    Luttazzi, nel suo spettacolo, sostiene che quando dice una delle sue cose, invece di impegnarsi per ribatterle, che tanto la verità è evidente a tutti, conviene rispondere: “ciucciami il ca**o” (parole sue, non mie).
    Spero proprio che Prodi, a questo benedetto confronto, ne segua il suggerimento :)

  11. Caro Pius, quello che spinge Carletto è la stanchezza di vivere in un paese in cui la classe dirigente attuale ama, con orgoglio, mettersi una mano sul pacco e ruttare in faccia alla gente.
    Un paese in cui qualunque discorso non riesce ad andare oltre la volgarità del più infimo Bar Sport. Un paese dove in una scazzotata tra bambini delle elementari senti argomentazioni più serie e circostanziate che non quelle che escono dal governo.

    E guarda che se a uno come Calderoli riesci anche a perdonarlo (poverino, non ci arriva) i vari foglianti che amano fare gli anti-intellettuali della domenica (ma l’antiintellettualismo è una cosa seria) fai più fatica.
    Insomma, lo stile italiano che vince nel mondo.

  12. Che a fare le pulci a Eco, a proprosito di supponenza (vero z88), sia gente tipo tal Ferrara, a beh, allora….lasciamo perdere poi il “tra i coglioni” perchè è istigazione….

    Comunque sulla frase “incriminata”:
    In compenso, lei non ci priverà della sua concittadinanza, non andrà all´estero come farebbe se vincesse Berlusconi?
    «Guardi che mi hanno fatto pronunciare una specie di minaccia di cui in fondo non importerebbe niente a nessuno. In realtà io stavo parlando a una platea a cui ho detto, ventilando altri cinque anni di sfacelo, “pazienza per me che sto andando in pensione e potrei pure andarmene all´estero, ma la maggioranza di voi in questo paese deve vivere”».

    Il testo completo lo trovate qui:
    http://www.libertaegiustizia.it/primopiano/pp_leggi_articolo.php?id=445&id_titoli_primo_piano=1

  13. Dopo l’editoriale di Mieli di ieri si invita addirittura a boicottare il Corriere. Qua i cervelli in esilio sono tanti, e da anni. E non sono solo i grossi nomi che se ne vanno ad impoverirci. Ma la miriade di ricercatori, neolaureati, gente volenterosa che spesso a malincuore lascia il Paese per trovare miglior fortuna all’estero. Gran tristezza.

  14. Eco è un pelino supponente e spaccamarroni? Cose analoghe per il post di qualche mese fa su Rubbia ho dovuto leggere.
    Ragazzi, ma non vi passa neanche per la mente che queste persone siano dal punto di vista cerebrale nettamente al di sopra della media? Certo che se uno è un genio, è apprezzato nel mondo, ha avuto anche un Nobel (come 3 dei 4 citati), possa essere uno che si incazza a vedere la situazione italiana del 2006?
    Ricordatevi la Germania di Hitler e la persecuzione fatta agli scienziati di razza diversa. E provate a fare uno più uno sul perchè gli USA hanno quella supremazia scientifica da decenni.

  15. Eco, come Mieli, se vuole fare politica si butti in politica; un cervello, un intelletuale, per essere puro dovrebbe evitare inutili faziosità, tutto li. Troppo facile parlare da super partes e invece essere faziosi per interessi personali; ne va della credibilità del “cervello” stesso che, per conto mio, in questi casi è già andata.

  16. Ma cos’é l’Italia? Perchè scandalizzarsi tanto se uno decide di lasciare una terra perchè gli gira così? L’Italia è una cosa fatta dagli Italiani e se gli Italiani hanno deciso di vivere così (non solo votando la sedicente CdL…il parlamentarismo porta con sè il peccato originale del trasformismo e dell’opportunismo, i partiti di “sinistra” non sono poi così più onesti di Forza Italia e Figli), beh, sono affari loro. Del resto la sopraffazione sul prossimo e l’idolatria verso il potente sono nel DNA dei popoli latini. Abbiamo poco da lamentarci. Non aspettiamoci sempre che il politico dia il buon esempio: perchè non lo farà mai. Il Sig. B. non sta di certo lì per me o per Neri. E non credo che il Sig. P. abbia intenzioni molto più sane. Pensiamo ad iniziare dal nostro recinto. Umberto Eco faccia un po’ come gli pare

  17. Fabrizio, lasciando perdere il paragone con Hitler e la Germania nazista, che mi sembra un filo fuori proporzione, voglio chiarire: non ho detto che non è un genio. Ho detto che è (ovviamente: sembra a me) un pelino supponenete e spaccamarroni. Penso che i 3 aggettivi possano coesistere, visto che si parla di esseri umani e non di infallibili supereoi.
    E poi comunque quella del giornalista del Foglio era una battuta. Volgare, magari, ma pur sempre una battuta, scritta in uno spazio appositamente creato per le battute.
    Che facciamo, lanciamo una fatwa?

  18. Eco ha copiato il Nome della Rosa e per questo è stato “cancellato” da tutte le cattedre universitarie. Questo lo sanno i suoi colleghi, ma la gente no.
    (Non a caso è l’unico “gran cervello” che non gode della stima dei colleghi e non ha nessuna cattedra; come mai?).

    Se questo me lo chiamate un cervello da salvaguardare…

  19. Massì, bravi, è grazie a voi che ci ritroviamo berlusconi da una parte, e un’opposizione ridicola dall’altra. Bravi.

  20. Qualcuno spieghi a Ove@ che i cittadini possono parlare e fare politica senza per questo doversi “buttare in politica”.
    Qualcuno spieghi che nei paesi anglosassoni, primi fra tutti negli USA tanto amati da Berlusconi (e da me), è la norma che un giornale dichiari quale sarà la linea editoriale alla vigilia di elezioni.
    Qualcuno spieghi che non si capisce xchè i vari Feltri, Belpietro, Ferrara, Giordano, Fede e simili, tutti direttori di testate nazionali (NON di partito, forse il Foglio si), possano apertamente e faziosamente parteggiare per una parte senza che nessuno dei vari Ove@ dica loro sia meglio che si diano alla politica.
    Qualcuno invece spieghi a me xchè chi parteggia per il centrodestra, abiutato ad accettare ogni cosa dai suoi esponenti senza un’ombra di dubbio o crtitica (mentre nel centrosinistra siamo campioni nel macerarci su tutto) rompa così i coglioni senza ritegno….e senza argomentazioni.

  21. Ove, quindi ti senti di censurare l’impegno politico di Einstein, del gruppo che sviluppò l’atomica, della Hack, …
    Guarda che gli scienziati NON sono un potere dello stato; sono cittadini. Che hanno il diritto di incaxxarsi.
    @Medo: Eco rettoreggia ormai. C’ha più di 70 anni…

  22. Medo, a me risulta che Eco sia tuttora titolare della cattedra di semiologia presso l’Università di Bologna, non riesco a trovare informazioni sul presunto plagio, mi dai qualche link?

  23. certo, non sono politici, sono intelleuttuali o comici o attori, registi, siete voi sinistroidi a caricare di significato il loro peso politico che per me è nullo in quanto non politici; la loro opinione vale tanto come quella di un compagno di bevute al bar; invece la sinistra cavalca le opinoni dei vari luttazzi, moretti, parietti, afef, chiunque basta che parli di sinistra; nessuno a destra da peso a ciò che dice Fede, solo voi ci badate.

  24. Ah questa poi, il cervello puro non deve fare politica? E questa da dove arriva, dal “manuualetto del Fassista perfetto, a pane e moschetto”? Dovremmo mettere un bel cartellino nelle università, come quello di buona memoria, nei bar, con scritto:”Qui non si fa politica”?! Ma io mi chiedo: chi spara queste assurdità, lo fa inconsapevolmente o c’è una regia per la diffusione di insulsaggini ad libitum? Un disegno politico? Un complotto? La strategia della tensione del proencefalo?
    Debbo dire poi, che questa destra ha sviluppato una capacità (questa sì, ammiorevole) di creare leggende urbane inestirpabili…Eco ha copiato Il Nome Della Rosa? Sì? E da chi? Ricordo peraltrro che girava la stessa voce su Castelli Di Rabbia di Baricco, ai tempi…facciamo così, mettiamoci d’accordo: tutte le opere prime romanzesche da centinaia di migliaia dii copie di tiratura, sono un plagio. Così andiamo tutti a casa felici e tranquilli…

  25. la cosa peggiore non è neanche tanto che se ne vada Eco (potremmo continuare a leggerlo, dopotutto era improbabile riuscire ad incontrarlo di persona), ma che rimanga un Feltri (dovremo continuare a leggerlo, dopotutto è improbabile avere la possibilità di incontrarlo di persona… :-)

  26. Ove, se ti rileggi il post, io parlavo di MERCATO di cervelli.
    Quelli che sono andati via, sono andati via. Sono stati “comprati” da un altro paese. E non li vedi più.
    MERCATO, ok? Robba di destra, per tornare alle tue categorie. L’Italia sta perdendo soldi, diritti di autore per i libri, contratti con le aziende.
    Pensaci.

  27. mercato, non credo che il caso di Eco sia paragonabile alla fuga dei ricercatori universitari e degli scienziati causata da una strutturale mancanza di fondi per la ricerca, lui ha detto semplicemente, come una fancillo da giardino d’infanzia, che se vince la cdl non gioca più. Pensaci

  28. Ah, quindi per te esiste solo il problema dei gggiovani ricercatori. Non di quelli con esperienza.
    Non di quelli che possono guidare team di ricerca. OK. Grandioso.
    PS: che poi i cervelli se ne vadano solo per mancanza di fondi per la ricerca, è una tua opinione. Ti assicuro che molti se ne vanno anche per incompatibilità sociale. E soprattutto, chiediti perchè non tornano.
    Pensaci.

  29. E va bene, solitamente Eco è abbastanza misurato, anche nelle sue Bustine. Però quest’uscita mi dà fastidio.
    Che cavolo vuol dire se perde me ne vado? Che dobbiamo votare centro-sinistra per farlo restare qui?
    E poi uno che dice così sapendo che la destra perde o che se invece vincesse non andrà da nessuna parte, mi sembra un gran bischero, scusate il termine.
    Un’intervento che poteva essere condivisibile rovinato dal solito “se perdiamo scappo”.
    Beh, per quanto possa stimare Eco, a me uno che dice così ispira solo di rispondergli “Vai. Ciao.”.
    Uguale uguale a Bocca nel 94 e nel 2001: invece è sempre qui e si firma pure antitialiano.
    Che poi tanto a loro in definitiva non cambia proprio nulla, né se vince la destra né se vince la sinistra. E nel caso se ne vadano -poretti- nella cacca lasciano il resto di noi pirla che stiamo qua a dire che c’ha ragione.

  30. uhm, io non ho parlato di differenze tra giovani o vecchi ricercatori, basta che leggi sopra; io ho parlato delle differenze tra uno che se ne va perchè i suoi perdono le elezioni, cosa normale in democrazia se si è guidati da prodi, e altri, scienziati o ricercatori esperti o meno, che se ne vanno per motivi seri, perchè impossibilitati a svolgere il loro lavoro.

  31. Pensate, invece, solo per un istante, quanto sarebbe bello:

    – Se Forza Italia perdesse.
    – Se non ci fosse più nessuna ragione per l’esistenza di Forza Italia, perché il suo leader sarebbe solo un pensionato di lusso con alcune pendenze giuridiche, screditato politicamente all’estero e in patria.
    – Se dunque questo leader perdesse i mezzi (e anche i motivi) per finanziare, con sua moglie come prestanome (e con i nostri soldi) un giornaletto querulo e supponente che in edicola non si fila quasi nessuno.
    – Se quindi di colpo svanisse l’esigenza di riempire ogni giorno quattro facciate querule e supponenti.
    – Se in pratica Marcenaro, e Ferrara, e compagnia cantante, si trovassero di colpo per strada: non all’estero (dove non saprebbero che fare: che mercato vuoi che ci sia in Europa o negli USA per qualche querulo ex trombone di provincia), no, semplicemente sulla stessa strada dove siamo noi e voi in questo momento.

    Ci avete pensato (anche solo per un momento?) Bene.
    Adesso riaprite gli occhi. Tutto questo potrebbe essere vero, un giorno. Da chi dipende?
    Magari da noi.

  32. Leo, a me basta pensare a quanto sarebbe bello vedere il TG4 con Emilio Fede che annuncia la vittoria di Prodi, e quanto sarebbe bella la conseguente conferenza stampa dello sconfitto Berlusconi…

  33. Chi ha detto la cazzata che Eco ha copiato il nome della rosa e che è stato radiato dalle cattedre, legga pure.
    Sono di Bologna e studio con un professore che è stato collaboratore di Eco. E’ vero che non insegna più a Scienze della comunicazione, ma il motivo è semplice, ha aperto la Scuola di alti studi umanistici, una scuola post-laurea. E’ considerato il principale intellettuale italiano al mondo, è considerato il più brillante intellettuale del mondo (in generale) dopo Chomsky. Ha ricevuto più di trenta lauree honoris causa. Solo chi è Bondi, o alla sua stessa faccia di culo può dire che Eco è colpevole di “insipienza politica e intellettuale” (citazione reale), o accusarlo di avere copiato il più bello e innovativo romanzo di fine Novecento.
    Sempre per chi ha detto la cazzata suddetta, in sunto: SUCCHIAMI IL CAZZO (cit).

  34. Forse sarebbe meglio che espatriasse (definitivamente) chi estrapola una DA UNO SCRITTO IRONICO, che parla d’altro, UNA BATTUTA (DICO UNA BATTUTA), si monta un film tutto suo (forse dopo lunghe piste…), s’indigna e ci serve un bel post fumante e maleodorante.

    Se in pericolo ci sono i “cervelli”, l’autore del post si tranquillizzi.

  35. Ma allora ci fate eh. Ve l’ha riportato linnap là sopra cosa ha detto Eco, è anceh sull’intervista a Repubblica pubblicata oggi:
    «Guardi che mi hanno fatto pronunciare una specie di minaccia di cui in fondo non importerebbe niente a nessuno. In realtà io stavo parlando a una platea a cui ho detto, ventilando altri cinque anni di sfacelo, “pazienza per me che sto andando in pensione e potrei pure andarmene all´estero, ma la maggioranza di voi in questo paese deve vivere”».
    Ma se non leggete checcazzo ci possiamo fare noi?

  36. Carletto

    Mi piacerebbe sapere che ti ha fatto Berlusconi; l’avversione politica non può spiegare il tuo odio.

    Ogni argomento, sillaba, sospiro è buono per innescare una tiritera contro il cavaliere.

    Non ti rendi conto che sei malato?

    Neanche curzio maltese è così ossessionato.

    Che ti ha fatto il cav? Diccelo, è ora.

    Ti ha licenziato? Non ti ha dato la precedenza? Ti ha trombato la moglie? Piersilvio ce l’ha più lungo?

    Dai, diccelo.

  37. Una ragione in più per andare a votare.
    Si levi alto il grido: Umberto Eco fuori dai coglioni!!!!

  38. Anch’io ho cercato con curiosità qualcosa sul plagio di Eco e non è uscito fuori una beata fava.
    Anche se non un link, qualcuno (magari lo stesso medo)ci dica sommariamente come dovrebbe essere andata, chi è stato il plagiato, etc etc etc…

  39. Giovannino, mi spieghi da cosa deduci che mister Carletto darwin sia ossesionato da Berlusconi? Certo lo critica, ma come è normale che si faccia di una persona così in vista (credo che sia Presidente del Consiglio e capo della maggioranza di governo e candidato come Presidente del consiglio alle prossime elezioni etc etc). Cmq, ognuno è libero di dire ciò che crede…

    Anche io vorrei inoltre avere più notizie sul presunto plagio di Eco, perchè non ne so nulla e anzi mi risulta parecchio stimato in ambiente accademico (ma non sono un umanista). Quindi, chi ha fatto tale affermazione, dovrebbe documentarci, non essendo la cosa preclara…

  40. chi ha fatto tale affermazione è tipicamente un inutile provocatore, lo dico per chi non lo sapesse.
    Ci sono voci di corridoio che dicevano che non l’avesse scritto di suo pugno il Nome della Rosa, ma son malignità. Eco stesso allude (non si sa se è un trucco letterario o meno) ad un manoscritto che avrebbe rinvenuto, da cui si è ispirato per il romanzo. E questo è quanto. Eco ha più di una cattedra, che forse adesso ha lasciato per incarichi più grossi, ma su questo non sono ben documentato.

  41. la leggenda del plagio ha preso piede perchè “il nome..” è l’unico successo letterario di Eco, il resto sono saggi poco più che pallosi. Il dubbio è legittimo, è come se Mozart avesse scritto solo il “requiem”, o Hemingway solo “per chi suona la campana”

  42. ..ah, confermo che personalmente mi reputo un inutile provocatore, ma la mia inutilità è tranquillamente paragonabile alla tua abbo, peraltro meno brillante e che sa di saccenteria tipicamente ulivista.

  43. Giovanni’, a parte che qui si parlava di un articolo su un giornale.
    Se in generale vuoi capire perchè ce l’ho col peronismo berlusconiano, leggiti l’articolo della Stampa scritto da Ricolfi. Leggiti le ultime righe.
    Ti ci faccio un bel post schematico nei prossimi giorni, per sapere cosa ti tocca.
    A te, a tua moglie e al pisello lungo di Dudi. Perchè io, mio caro, non vivo dove vivi tu.

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