Liberitutti.

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I frutti e l’albero: cinque anni di governo alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa“. Questa la formula messianica scelta dal signor B. per diffondere le proprie gesta politiche nell’ennesimo opuscolo. Il target – termine che piace tanto ai maestrini del marketing – deve essere stato mirato.
Solo qualche giorno fa Don Diego – con il quale credo di essere politicamente e forse anche culturalmente distante – scriveva da queste parti un bel pezzo riguardo la volgare presenza politica nelle chiese d’Italia (e non mi si racconti la storia delle specificità locali); il titolo Cesare e il Tempio dice tutto.
Ora apprendo dalla Misna la nuova mossa del signor B. che, per eleganza e correttezza, rimane "signor B". Ma se pensate a lui chiedetevi perché.
Intendiamoci: tenendo a mente le più o meno ostentate nostalgie per la Democrazia Cristiana, non mi sono sorpreso; nel paese in cui il centro-sinistra nutre di diventare centro e, dovesse avanzare qualcosa, anche sinistra tanto per dare un pizzico di colore, non rimango sbigottito; in un paese nel quale le campagne elettorali sono più volgari di gran parte degli stessi protagonisti – il che è da intendersi come miracolo – non mi agito per questo. Perché sorprendersi? Perché qui, perché adesso, perché con questo Presidente del Consiglio?

In fondo credo bastino le parole del parroco di Antrosano Don Aldo Antonelli, il quale ha ricevuto la missiva – forse solo lui, forse no – rispedendola poi al mittente. Non mancando di aggiungere:

Sono abituato a dare alle parole il loro peso per cui per chiamarla "onorevole" dovrei coartare la mia coscienza […] Si tenga pure, signor B., la sua presunzione di coerenza con la "dottrina sociale della Chiesa". Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti, e non siamo usi a svendere per un piatto di fagioli il nostro patrimonio religioso, culturale, sociale ed umanistico.


Esulando dai frutti e dall’albero geneticamente modificati, di Don Antonelli mi sento di riportare anche un altro grido gentile, di quelli che mancano a questo piccolo paese. Un grido necessario se un Papa ti guarda negli occhi e ti dice «Che Dio benedica l’America» (intendendo quella del Nord, come si usa) oppure «Bandire Dio dalla vita pubblica non è tolleranza, ma solo ipocrisia».

Fa male, ferisce a sangue e toglie speranza il silenzio venale di una gerarchia capace solo di gridare all’untore. Che non viene neppure sfiorata dal dubbio dell’immoralità devastante che la attraversa mentre fa incetta di regalie e di privilegi mentre i semplici fedeli e i cittadini sono chiamati a rinunce e sacrifici. Meno ci scandalizza, anche se dentro morde lo sdegno, la blandizie di un governo aduso a carezzare il clero e bastonare il popolo. Non più,
quindi, «Libera Chiesa in Libero Stato», ma «Piccolo Stato in infida chiesa».
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6 Commenti

  1. La politicizzazione della chiesa in Italia è pericolosa, ma ancora più pericolosa è la strumentalizzazione che tenta di farne il nano-massone-divorziato nella speranza di attirare voti.

  2. Sventolare al vento finti interessi cattolici. È quello che fa mister B. durante le sue convetion o lo stesso mister C. (sinonimo plurale di Chaos) quando parlano di assisstenza alle famiglie, riscatto dalla povertà e altre cose del genere. Intano il paese si è fermato. Forse sta aspettando che certa gente lasci la scena politica. Almeno spero.

  3. è esattamente ciò che fece bush durante la sua campagna. è descritto con particolare ferocia da luttazzi. chi avesse voglia di leggere può farlo sul suo libro “bollito misto con mostarda”
    ciao a tutti e scusate per la pubblicità al libro, ma dovevo in qualche modo segnalarlo
    ciao
    ale

  4. N, evidentemente non ne hanno fatto una versione pdf.

    Sotto il testo completo della lettera del parroco.

    ***

    Signor Bondi,
    sono abituato a dare alle parole il loro peso per cui a chiamarla “onorevole” dovrei coartare la mia coscienza.
    Ho ricevuto l’inverecondo opuscolo che lei, immagino, ha inviato a tutte le parrocchie d’Italia.
    Glielo restituisco senza nemmeno sfogliarlo e le ricordo che le parrocchie non sono discariche di rifiuti né postriboli nei quali si possa fare opera di meretricio.
    Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti, e non siamo usi a svendere per un piatto di fagioli il nostro patrimonio religioso, culturale, sociale ed umanistico che voi in cinque anni di malgoverno avete dilapidato.
    Avete fatto razzia di tutto. Avete dissestato la finanza pubblica, avete ridotto alla fame gli enti locali da una parte e foraggiato, dall’altra, gli enti ecclesiastici cercando di comprarvi il nostro silenzio se non addirittura la nostra compiacenza.
    Avete popolato il Parlamento di manigoldi, ladri e truffatori. Di 23 parlamentari condannati in via definitiva più della metà (13 per la precisione) fanno parte del vostro gruppo. Avete fornicato con il razzismo della Lega e con il fascismo di Rauti. Con voi i ricchi sono diventati più ricchi ed i poveri più poveri. Il vostro “Capo” in cinque anni ha quadruplicato il suo patrimonio, mentre le aziende del paese andavano in crisi. Solo l’elettromeccanica, nell’ultimo quadrimestre del 2005, ha perso il 7,1% del suo fatturato.
    I nostri pensionati, da qualche anno in qua, non solo non riescono più ad accantonare un soldo, ma hanno incominciato a rosicchiare il loro già risicati risparmi.
    Avete speso energie e sedute-fiume in parlamento per difendere a denti stretti le “vostre” libertà mentre il paese rotolava al 41° posto quanto a libertà di stampa e pluralismo di informazione, dopo l’Angola.
    Avete mercificato i lavoratori e ipostatizzato le merci.
    Si tenga pure, signor Bondi, la sua presunzione di coerenza con la “dottrina sociale della Chiesa”. Noi preti vogliamo tenerci cara la libertà di lotta e di contestazione contro la deriva liberista, populista e plutocratica della vostra coalizione.

    Aldo Antonelli
    (Parroco)

    Antrosano, 1 Marzo (Mercoledì delle ceneri) 2006

  5. la Chiesa troppe volte però si è messa in vendita -nonostante le belle parole di Don Aldo- per un piatto di fagioli

    troppe volte ha più o meno esplicitamente appoggiato personaggi e aree politiche dedite alla corrutela, all’interesse personale losco, allla mortificazione delle parti meno fortunate della società

    e lo ha fatto per avere aiuti pubblici per le proprie scuole o per mantenere una legisòazione il più restrittiva possibile in materia di famiglia, di procreazione e sessualità in genere

    se Bondi manda un opuscolo, un vergognoso, squallido e menzognero opuscolo del genere

    non si può dire che lo faccia senza aver avuto in passato infiniti segnali concreti di appoggio

    diciamo che molta parte della Chiesa ignora la dottrina sociale della Chiesa
    d’altra parte il venerato Karolone fu molto spinto, in questo senso, a partire dalla demolzione della teologia della liberazione

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