Punta paracula

Pier Ferdinando Casini: “I paragoni con le elezioni europee e regionali sono impropri: nel mio partito il 75% degli elettori dà la preferenza a un candidato, arrivare allo stesso risultato senza voti di preferenza equivale a triplicare il risultato elettorale”.
Il presidente della Camera (del quale siamo convinti collazionatori di battute), in un’altra occasione, aveva anche detto che nella Cdl non conta chi piglia più voti, ma chi ha l’incremento maggiore.
Insomma dal combinato disposto delle due dichiarazioni possiamo far discendere che: a) se la Cdl vince le elezioni; b) se l’Udc mantiene gli stessi voti delle Europee; c) se Forza Italia raddoppia i suoi voti, allora è meglio che Berlusconi si rassegni a starsene a casa perché la poltrona di presidente del Consiglio spetterebbe a Casini.
Il che ci pare un discorso da punta paraculetta e decisamente democristiana.

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9 Commenti

  1. Ddai, aiutiamolo a leggere il primo capoverso del programma che ha firmato ieri:
    ai sensi dell’art. 14 bis del T.U. D.P.R. 30 marzo 1957 n. 361 e successive modificazioni il seguente programma elettorale, nel quale dichiarano che il capo unico della coalizione è SILVIO BERLUSCONI nato a Milano il 29 settembre 1936.

  2. Nato a Milano il 29 Settembre 1936.
    1936… Il nuovo che avanza.
    29 Settembre:
    e parlo, rido e tu,
    tu non sai perché,
    t’amo, t’amo e tu,
    tu non sai perché…
    parlo, rido e tu,
    tu non sai perché…

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