50 Commenti

  1. Lo Stato italiano nel 1999 ha sostanzialmente abrogato il reato di vilipendio della religione cattolica (una norma fascista che risale a quando c’era la religione di Stato) e il paradosso è che ora hanno incriminato Roberto Calderoli perché avrebbe offeso la religione islamica. La Corte Costituzionale ha lasciato in vigore il “vilipendio contro la religione e i culti ammessi” e se Calderoli non rischierà la galera è solo perché la normativa sui reati di opinione, promulgata il mese scorso, ha depenalizzato un reato per il quale è prevista al massimo una contravvenzione di 5.000 euro.
    Resta il fatto: il leader leghista è stato incriminato per gli stessi supposti reati per i quali Adel Smith denunciò per esempio Oriana Fallaci, e la prima osservazione da fare, dunque, è che il quoziente democratico del nostro Paese si sta ritorcendo sempre più palesemente contro se stesso. Esponenti provenienti da nazioni non democratiche possono usare le nostri leggi democratiche per denunciare comportamenti per noi consueti e per loro intollerabili. Adel Smith, ricordiamo, denunciò Oriana Fallaci cercò di impedire l’affissione del crocifisso impugnando meramente le nostre leggi. La denuncia contro Calderoli è però una libera iniziativa della Procura di Roma, il che prefigura invece una crescente e ipersensibilità delle nostre istituzioni giudiziarie rispetto al totem del multiculturalismo: un’inchiesta per vilipendio come quella della Procura capitolina, invero, sarebbe parsa risibile sino a poco tempo fa.
    Questo è un pericolo, perché ci manca solo che l’Occidente cominci a punirsi attraverso delle sedute giudiziarie di autocoscienza. Ma c’è un secondo pericolo ed è rappresentato dalla tentazione di ricambiare questi comportamenti con la stessa moneta giudiziaria, o peggio con un rinnovato orgoglio cattolico che si metta in competizione con quell’orgoglio musulmano che un certo islam vorrebbe imporci in casa nostra. Sarebbe un grave errore rispondere all’alterigia religiosa delle teocrazie reiventandoci un’alterigia tutta nostra, appunto una rinnovata religione di Stato. Il cattolicesimo è parte imprescindibile della nostra cultura, e però appare sufficiente che sia regolato dal diritto positivo come tutto il resto. Per rimettere a posto gli Adel Smith basta la legge corrente: meglio se bilanciata da una sensibilità mediatica che a personaggi del genere non offra spazi mediatici sproporzionati. Ma il ritorno ai valori di cui parla il centrodestra non consiste nell’estendere anche al cristianesimo quell’intolleranza dimostrata dagli islamici (e a ruota da grande parte di noi, in questi giorni) nei confronti di vignette satiriche che restano legali, piacessero o meno. La civiltà di un popolo si misura anche dall’ampiezza del suo diritto naturale: inasprire il reato di bestemmia e di vilipendio religioso, come invocato da alcuni, significherebbe retrocederci nella direzione di chi la divisione tra Stato e religione non l’ha ancora culturalmente metabolizzata, giacchè l’immagine di un giudice che difende la parola di dio in tribunale va giusto nella direzione delle teocrazie che dovremmo esorcizzare. Un giudice, in tribunale, dovrebbe difendere noi. Su Repubblica di ieri si legge del leader degli integralisti islamici di Londra, Anjem Choudary, secondo il quale Calderoli “merita solamente di essere ucciso” e secondo il quale le violenze termineranno “quando la condanna sarà eseguita come è successo in Olanda con Teo Van Gogh. Siamo decine di musulmani in Europa, anche in Italia ci saranno mujaheddin disposti ad eseguirla”. Ecco, piacerebbe sapere se la magistratura italiana o internazionale non pensa che costui andrebbe chiuso in una cella. Non la stessa di Calderoli, nel caso.

    ***

    Non mettendo i commenti nel post precedente, come previsto, ne ho privatamente ricevuti di assai civili.
    Ora anche gli straccioni del pensiero possono finalmente dare spettacolo.
    Forza. Su.

  2. Troppo tardi, la libertà di parola non è una cosa che puoi togliere quando ti da fastidio e ridare quando ti va o per ripicca.

  3. Calderoli ha commesso un errore politico e politicamente ne ha pagato il prezzo. Ma appunto: non imputiamo al leghista la responsabilità sostanziale degli eventi. Sarebbe sovrastimare lui (indossava una MAGLIETTA) e sottostimare la gravità di quanto accaduto.
    Ora pure l’accusa di vilipendio alla religione (e qui tenersi salvata una copia del relativo passaggio nel suddetto post a futura memoria). E poi cos’altro, rivelargli che in realtà è adottato ed è figlio di terroni?
    Perdonate il sarcasmo. Ma è a voler sottolineare la messa al patibolo del dentista provetto, mentre c’è gente che assalta ambasciate, ammazza qualche cristiano e poi, nome e cognome, minaccia di morte l’ex ministro. Che poi a dirla tutta anche Calderoli le sue sparate gravi e minacciose contro gli immigrati le ha pur fatte. Ma la differenza c’è: Calderoli non è uno da prendere sul serio.

    Insomma. Facci c’ha ragione. E questo giro molta e molto elegantemente.

  4. I suoi insulti, Facci, arrecano prestigio ai destinatari. Svicoli sempre così, è un buon allievo di Giuliano Ferrara.

    PS: Sì, nei consessi democratici non dovrebbe essere permesso ai membri di amputare la democrazia, ma forse per lei queste son sciocchezzuole.

  5. viva la liberta’ di espressione (tranne nei commenti ai post di ff, portare di verita’ dispensatore di giustizia)

  6. parte prima: livello umano
    su questo piano possiamo affermare che è diritto di un credente ritenersi offeso e chiedere le scuse.
    Su questo piano è anche legittimo eventualmente non chiedere scusa.
    Ma su questo piano è l’UOMO che si sente offeso: non può chiedere di limitare la libertà (non solo di espressione) e ancor meno la vita altrui.
    I diritti tra uomini non sono pari?
    Quello di un credente dovrebbe essere superiore?

    parte seconda: livello divino
    qui potremmo ritenere che offendere una divinità (o LA Divinità) sia ben più grave.
    Ma CHI può dire che Dio sia offeso? L’uomo?
    Con che diritto? E con che diritto possiamo affermare che Dio esista, che Dio sia offeso?
    Non con il diritto che regola la nostra società.
    A meno che non vogliamo cambiare questo stato di cose.Ci conviene? Lo vogliamo?

  7. Scusate, di solito non intrometto le mie 4 idee tra Voi egregi pensatori, ma voglio inserire il mio povero concetto: secondo me stiamo perdendo di vista un fatto importante : i leader integralisti (e ho scritto “leader integralisti”,apposta prima che qualcuno mi faccia la lezioncina su “sei razzista,non sono tutti così” vogliono solo farci appendere ad un albero, nel caso ci vada di lusso, e fare quel cazzo che vogliono a casa nostra. Parlo come un leghista ? Amen. Non lo sono, ma la penso così. Se siete così tolleranti pigliate e fateli scoppiare a casa vostra. Calderoli ha fatto una pirlata vera , e qui si vede TUTTO il limite della lega e dei suoi ministri. Ma il prossimo passo quale sarà, far togliere la minigonna alle ragazze “perchè a loro dà fastidio” ? O togliere le Madonnine dalle strade “sennò si urtano” ?Ma VAFFANCULO !!!!

  8. Il fattaccio si poteva evitare se il giornalista davanti a Calderoli avesse detto, per una volta, la pura verita’:
    ‘Ma smettila di fare il buffone, cretinetti!’

  9. Facci, io sono pienamente d’accordo sui principii alla base dell’esibizione di Calderoli (per quanto sono sicuro che gli obiettivi dell’ex-ministro fossero altri che non la rivendicazione di un diritto e di una libertá che sono e restano sacre e guai a chi ce le tocca!)

    Peró insisto: possibile che di fronte alla prospettiva di contribuire in maniera “significativa” al gran casino internazionale e di esporre italiani in terra islamica a ritorsioni e violenze -seppur strumentali e pianificate- un ministro della Repubblica Italiana abbia pensato “STI CAZZI”(nell’accezione romanesca)??!!

    Possibile che nel computo metrico delle responsabilitá, alla voce “Italiani a Tripoli, Bengasi, Algeri e via mezzalunando” non si sia assegnato il giusto valore?

    Ci saranno pure principii ed affermazioni da difendere con i denti, ma in questo momento io devo preoccuparmi di come blindare un’abitazione. E non é piacevole, ecco…

  10. Zuck,
    cretinetti a chi? a Calderoli, ovviamente. Uno è leghista e allora è cretino, razzista, ignorante.
    A ruota libera. Si giustifica il genocidio di cristiani perché i poverini sono stati offesi dalle vignette. Ma come siamo messi, ragazzi, ci crediamo davvero a questa storiella, o facciamo finta? Spero nella seconda.
    E chi è felice per l’incriminazione di Calderoli per vilipendio alla religione islamica, sarà certamente favorevole all’apertura di un fascicolo per ogni bestemmia udita in pubblico.
    Ma vaffanculo.
    Su Vanity Fair ho visto che il 71% degli italiani (con la minuscola) ritiene che debba essere limitata la libertà di satira. Quale sarebbe stata la percentuale un anno fa?
    Siamo un popolo di merda, arrivati ad ammirare i culi all’aria islamici.
    Rivaffanculo.

  11. chiedo scusa. sono luca, quello di prima. in questo momento non è bello dire ciò che si pensa. magari poi ci tocca blindare la casa. meglio calare le braghe, fare sorrisi di circostanza, compiacere questi grandi uomini, che ci hanno insegnato tutto, e hanno il pieno diritto di continuare a farlo.
    mi prostro, culo all’aria, di fronte a loro.
    p.s.: sono stato bravo, mi è concessa la vaselina?

  12. io l’unico vilipendio che sarei disposta a riconoscergli è quello della costituzione. che lì mica solo calderoli, ci finirebbe in galera.

  13. raccoss, ho letto vanity fair mentre facevo coda davanti a un ambulatorio in ospedale. per rimediare leggerò Giulietto Chiesa per le prossime tre settimane. basterà?

  14. Onestamente non capisco a cosa serva tutta questa aggressività nell’affrontare i tuoi lettori se non ha scatenare ulteriore aggressività.
    Evidentemente ognuno si diverte o si soddisfa come può.
    Mi metto volentieri dalla parte degli straccioni del pensiero.

  15. e anche da quella degli straccioni della lingua italiana: “ha scatenare”. mamma mia

  16. Feroce, pensi davvero che quell’acca fuori posto sia frutto di ignoranza della lingua italiana e non di un refuso? mamma mia, pensando agli straccioni dell’ipotesi, questa volta lo dico io!
    Un evviva per la maestrina dalla penna rossa, certi cotributi allargano il cuore.

  17. A proposito di leggi e blasfemia ecco cosa è accaduto recentemente in Inghilterra:

    La Repubblica

    Religioni il diritto alla libertà di parola
    salman rushdie
    14-02-2006

    CONCEDETEMI per favore, in questo periodo tormentato, di assaporare per un attimo una vittoria di stretta misura ma importantissima per la libertà di parola. Dopo una lunga campagna che ha visto il Pen, l´associazione degli scrittori, sotto la guida di Lisa Appignanesi assieme ai suoi alleati in entrambe le camere del parlamento britannico e ad un nutrito gruppo di personaggi del mondo dell´arte, tra cui il commediografo Rowan Atkinson e il direttore del National Theatre Nicholas Hytner, contrapporsi al governo britannico, tristemente famoso per l´ostinatezza con cui rifiuta di capire le tesi altrui, l´esito definitivo del voto alla Camera dei Comuni è andato a favore della nostra istanza. Le due votazioni tenutesi ai Comuni la settimana scorsa, che inseriscono nel disegno di legge sull´odio razziale e religioso emendamenti volti a rafforzare la tutela della libertà di espressione e a abrogare i reati di oltraggio, ingiuria e condotta imprudente rappresentano un trionfo delle libertà democratiche sull´opportunismo politico. L´esito è stato descritto dalla stampa per lo più come uno smacco per il primo ministro Tony Blair, assente in aula mentre il suo governo veniva battuto per un voto, sconfitta che la sua presenza avrebbe potuto evitare. Per quanto si sia tentati di godere delle disgrazie altrui, questa versione dei fatti non coglie il principio in gioco. Che il governo non abbia colto il punto non sorprende. Concedendo suo malgrado che il disegno di legge emendato diventi legge, il governo ha ammesso di aver imparato una sola lezione dalla propria sconfitta. Cioè che il primo ministro probabilmente farebbe meglio a stare inchiodato al suo posto quando la sua prossima controversa proposta, sull´istruzione ad esempio, sarà messa al voto. E forse davvero dovrebbe farlo. Dopo il voto ai Comuni Hanif Kureishi ha definito l´esito «una grande vittoria ottenuta dagli scrittori e dagli intellettuali unendo le forze». Philip Pullman ha evidenziato la necessità di vigilare costantemente. Atkinson ottimisticamente lo considera un risultato che premia tutti. Hanno ragione tutti, in modi diversi, ma Pullman è quello che più si avvicina alla verità: «Quelli che giudicano la libertà un lusso molle… torneranno un giorno da un´altra direzione per distruggerla», ha detto. «Quelli di noi che sanno che è una dura necessità devono essere pronti ad accoglierli». Il mio stato d´animo a caldo, subito dopo il voto, era di gratitudine per il sistema parlamentare in cui i membri della Camera dei Lord hanno combattuto una grande battaglia e alla fine un numero sufficiente di membri dei Comuni si è persuaso ad unirsi a loro. A freddo però la sensazione che predomina in me è di immenso sollievo. Abbiamo vinto per un pelo e se i capigruppo del Labour avessero fatto meglio il loro lavoro oggi non ci troveremmo nella posizione in cui ci troviamo. In un paese privo di costituzione scritta, tuttavia, l´atto sull´odio razziale e religioso emendato fornisce ora una formulazione giuridicamente vincolante, estremamente ampia e profonda, della libertà di parola in Gran Bretagna. A meno che non sia dimostrabile l´intenzione di suscitare l´odio i cittadini britannici hanno ora il diritto riconosciuto dalla legge di esprimere le loro opinioni, indipendentemente dalla misura in cui esse possano risultare offensive per altre persone. Il cosiddetto “diritto a non essere offesi” che non è mai realmente esistito, è stato abrogato per legge. Può darsi che la Gran Bretagna, quasi per caso, abbia acquisito qualcosa di molto simile ad un suo Primo Emendamento, uno sviluppo inatteso che potrebbe rivelarsi la cosa più valida emersa da questa lunga e talvolta amara lotta. Il progetto di legge era chiaramente concepito come tentativo di placare i musulmani britannici allontanatisi dal partito laburista perché aveva appoggiato la politica del presidente George W. Bush sull´Iraq, ma anche alcuni musulmani sono giunti alla conclusione di non desiderare la presunta tutela di questa legge, che poteva finire per limitare impropriamente la loro libertà di espressione. Un governo guidato da un leader “credente” come Blair cercherà sempre istintivamente di pacificare le fazioni religiose. Tuttavia è possibile che il governo, ricorrendo al genere di politica di tutela delle minoranze che ha tormentato la scena politica indiana, abbia perso il passo con i britannici. È forse il momento di prendere l´iniziativa, in poche parole. Hytner ha già suonato la prima nota di una nuova campagna. «Il governo dovrebbe ora mostrarsi all´altezza della situazione», dice, «e dimostrare la sua dichiarata opposizione alla discriminazione religiosa abrogando le leggi sulla blasfemia». Da come si sono inchinati alla religione sia Blair che il ministro degli esteri Jack Straw non si direbbe, ma una delle caratteristiche più accattivanti della vita nella Gran Bretagna contemporanea è che, fatta eccezione per la minoranza musulmana, i britannici sono diventati un popolo fortemente laico, nella cui visione del mondo la fede religiosa non gioca un ruolo ampio o centrale. Il concetto che sia ancora possibile essere incarcerati per blasfemia contro la Chiesa d´Inghilterra è una risibile assurdità per gran parte dei cittadini del paese dei Monty Python. Il fatto che questa tutela si applichi solo alla cristianità è una chiara anomalia e altre confessioni religiose sono solite esigere pari tutela. Un´ampia maggioranza di britannici, immagino, sarebbe d´accordo a rovesciare i termini della questione: la soluzione ovvia è pari assenza di tutela per tutti. Ora che abbiamo assistito al lieto fine, relativo, dei tre distinti tentativi del governo britannico di far approvare varie versioni di quello che è divenuto il disegno di legge sull´odio razziale e religioso, senza che il governo apparentemente si sia reso conto del danno che esso poteva arrecare alla libertà di parola in Gran Bretagna, come sarebbe bello vedere che il New Labour, con tutti i suoi discorsi sulla modernizzazione del paese, facesse qualcosa che renda realmente più moderna la Gran Bretagna. Che ne dice Mr. Blair? Dopo tutto, come è scritto su una maglietta inviatami a suo tempo da un sostenitore, «la blasfemia è un reato senza vittime». (Traduzione di Emilia Benghi)

  18. salman rushdie, grande articolo, oltre che il solito grande coraggio.
    Laicità prima di tutto: proprio ora sarebbe il momento di battersi per questo.
    via i crocifissi da tribunali, scuole e ospedali pubblici.
    e naturalmente basta con i condizionamenti, le pressioni, i ricatti, ormai non più tanto mascherati, che ci vengono da più o meno graditi ospiti islamici.
    schiena dritta e sguardo fiero. o è troppo banale?

  19. C’entra poco con il tono della discussione, ma io sono delle sue parti e il Calderoli lo conosco bene.. Sapete che si è sposato con il rito druido? Sapete che quando non era al governo era un mangiapreti? sapete che lui ha proposto, ai tempi del “ce l’ho duro”, di cacciare il papa via da Roma? Si è sempre detto di religione druida, com’è che adesso difende i cristiani?
    una cortesia: non nella stessa frase libertà e Calderoli, per favore; la Padania il giorno dopo i fatti di Libia ha glissato, il sito della lega nord non ha neppure riportato la notizia, aprendo con un pezzo sull’inno tirolese, ma andiamo…

  20. Il crocefisso non è un simbolo clericale.
    La foto di Ruini è un simbolo clericale.

    Il crocefisso è rappresenta le nostre radici giudaico-cristiane e occidentali: quindi non deve turbare nessuno il fatto che sia esposto in luoghi pubblici.

  21. Non voglio fare lezioni a nessuno, posso solo notare alcune cose:
    Non sto con Calderoli perchè anche se voleva difendere la nostra cultura e non sono guadagnare 4 voti, le sue azioni sono assolutamente inutili, e considerando che è stato anche uno dei maggiori difensori di Fazio e Fiorani, complice ( con suo tornaconto economico ) di una delle pricipali cause del degrado economico italiano, il vizio, di fronte ai problemi concreti di cercare scorciatoie e soluzioni di comodo.
    Per combattere la decadenza della nostra civiltà di fronte ai barbari che stanno alle porte non serve a niente gridare e cercare scappatoie, ma serve agire concretamente, ognuno nelle proprie possibilità.
    Tutti gli idioti, ignoranti, fomentatori di odio, capaci solo di insultare, che adesso prendono come esempio Voltaire dovrebbero ricordarsi ( anche se sinceramente dobito l’abbiano mai letto ) come terminava il Candido.
    Ognuno torni a coltivare il proprio giardino
    Insisto: forse sono troppo vicino alla cultura protestante che fa dell’America un paese ancora vivo, ma l’etica del lavoro che sento profondamente mia mi fa pensare che un ministro deve fare il ministro, non il pagliaccio in televisione.

  22. Io sono una persona semplice.

    Io non voglio che Calderoli venga denunciato, no. Assolutamente. Quello che voglio – meglio, vorrei – è che si rendesse conto che il suo gesto è stato ‘sbagliato’ in quanto ministro. Non si difende le radici cristiane offendendo l’Islam, secondo me. Ma Calderoli fa finta di non capirlo, naturalmente. E sinceramente, dare la colpa a Calderoli dei morti mi pare un pò così…non lo sto difendendo, si badi bene; è vero che il suo gesto è stata benzina sul fuoco, ma ho paura, temo, a dirla tutta, che la shirt del dentista sia stata più una scusa che una causa. E questo, se fosse vero, sarebbe più grave – perchè vorrebbe dire che, a differenza di ciò che dice il Silvio, ce l’hanno con noi, e pure parecchio. Non che creda a mister B, naturalmente – è solo che forse la situazione è più grave di quanto si pensi. Questo, mi fa paura. Non Calderoli con la maglietta.

    Non so. Condannare Calderoli per la maglietta? Inutile e anche insensato. Vederlo scusarsi coi diretti interessati, finalmente consapevole di ‘aver esagerato’, mi piacerebbe:-)

  23. facci, tu dai ragione ad un imbecille che sfortunatamente è un rappresentante del nostro paese.
    un paese che ha, aveva, rapporti commerciali e culturali con svariati paesi a maggioranza mussulmana.
    ministro anche di cittadini italiani mussulmani.
    è stato stupido soprattutto perchè l’ha fatto per i suoi 4 voti senza minimamente interessarsi alle conseguenze.

    libertà d’espressione? ma è libertà d’espressione anche ruttare a tavola con la regina elisabetta? scorreggiare davanti al dalai lama? fare le corna ad un vertice europeo?

    lo si può fare, ma chi lo fa non sa fare il ministro.
    se nella libertà di espressione ci sono anche sfumature razziste poi, non è che non lo sa solo fare, non ne è degno.

    sei diventato veramente di bocca buona filì, e le tue arrampicate sugli specchi per giustificare un, mi ripeto, imbecille razzista, sono patetiche.

    risorgi ti prego

  24. Di molti di voi disprezzo l’irrilevanza.
    Qualunque cosa accada, voi sarete spettatori. Europa 2006 come Weimar 1938. Qualunque cosa accada, voi la subirete.
    Io possono anche essere niente, ma non sono mai restato a guardare in vita mia.
    Voi siste quelli che se domani ammazzano Calderoli diranno che se l’era cercata. Dal basso del vostri nick anonimi. L’importante è che non tocchino il vostro blogghino, il vostro tostapane, la vostra Domenica sportiva.
    Spettatori. Sinchà lo zapping, il cambiare canale quando non vi piace, vi sarà permesso.
    Spero per sempre.

  25. Volevo aggiungere un commento: la denincia di Adel Smith nei confronti della Fallaci non puo essere presa come esempio dato che la stessa Fallaci ha denunciato per diffamazione e portato in tribunale Massimo Fini solo perchè si è permesso di dire una cosa evidente, anche per me, che la Fallaci è una scrittrice scadente, che dice poche cose, con molte parole e in maniera ambigua e poco chiara, esattamente il contrario di quello che deve essere un grande scrittore, che dice molte cose, con poche e semplici parole.
    Io non sono uno scrittore, scrivo malissimo e lo ammetto, ma leggo abbastanza per rendermi conto che persone come Facci, la Fallaci e Rushdie usano la provocazione per rimediare alla loro mediocrità letteraria.

  26. A silvè, ma che stai a dì?
    Calderoli ha sbagliato per eccesso, non certo per difetto.
    Il suo gesto è una coglionata, ma chi se la prende solo con Calderoli, di fronte agli islamisti che assaltano le ambasciate, è veramente miserevole.
    Facci ha ragione da vendere.

    Solidarietà totale al ministro, che adesso viene chiamato persino in tribunale.
    E’ a dir poco SCANDALOSO.

  27. filippo facci mi fa schiattare dal ridere e anche pensare …
    le molte risposte mi fanno sempre pensare e poco ridere

    secondo me il facci si diverte a vederci correre in giro come galline nell’aia all’arrivo del temporale …
    detto questo le sua amare conclusioni sono verissime …
    abbiamo la sindrome dello struzzo
    e io mi sento alquanto focomelico perchè non so che fare ….
    se non urlare più vignette più deficenti che parlano perchè sono un sintomo di libertà che quelli ceh si ritengono intelligenti spesso avvelenano il mondo e la persecuzione di certi personaggi li rende più interessanti e la censura li rende appetibili …

  28. jinzo, calderoli ha insultato un simbolo religioso gratuitamente e come rappresentante del governo.
    non ha difeso il cristianesimo nè attaccato il terrorismo.

    facci, il fatto che tu stia citando weimar 1938 a difesa di calderoli ti dovrebbe far riflettere.
    secondo me stai già riflettendo.
    anche perchè quando inizi a dire che siamo tutti stronzi, che tu ti sei fatto il culo nella vita e che siamo vigliacchi perchè tutti anonimi, vuol dire che hai finito le cartucce.

    è il caso di essere intellettualmente onesti in questo periodo filippo, perchè è vero che è un periodo pericoloso e la storia, che citi, dovrebbe insegnarci come uscirne.

  29. oh, filì, e mi fai il piacere di non buttarla in caciara quando sei in difficoltà?
    non siamo a porta a porta, tu non sei brunetta e noi non facciamo campagna elettorale.

  30. Il ragionamento di Filippo Facci lo trovo, questa volta, pienamente condivisibile. Addirittura, nel commento di apertura ai commenti, lo trovo pacato ed equilibrato. Anche se poi nei commenti ai commenti non riesce a rinunciare, as usually, ad essere antipatico e cafone come un integralista islamico od un calderolo padano, ma pazienza, non si può pretendere troppo.

  31. credo che sia troppo tardi fare osservare una cosa semplice: l’islam vieta la raffigurazione del profeta (ed ovviamente di Alah) e la considera blasfema (anche quando fosse fatta con tutte le buone intenzioni). chi pubblicò le vignette lo sapeva? facciamo finta di no. ma Calderoli era tenuto a saperlo. le manifestazioni sono state tutte strumentalizzate, certamente, ma anche le vignette forse sono state pubblicate con lo stesso spirito.
    la libertà di espressione ha dei limiti che non dovrebbero arrivare all’insulto personale, nè allo sfregio della religione. se io insulto Facci lui mi può querelate… e la mia lebertà dov’è?

  32. credo che sia troppo tardi fare osservare una cosa semplice: l’islam vieta la raffigurazione del profeta (ed ovviamente di Alah) e la considera blasfema (anche quando fosse fatta con tutte le buone intenzioni). chi pubblicò le vignette lo sapeva? facciamo finta di no. ma Calderoli era tenuto a saperlo. le manifestazioni sono state tutte strumentalizzate, certamente, ma anche le vignette forse sono state pubblicate con lo stesso spirito.
    la libertà di espressione ha dei limiti che non dovrebbero arrivare all’insulto personale, nè allo sfregio della religione. se io insulto Facci lui mi può querelare… e la mia libertà dov’è?

  33. “jinzo, calderoli ha insultato un simbolo religioso gratuitamente e come rappresentante del governo.
    non ha difeso il cristianesimo nè attaccato il terrorismo”.

    Infatti ha sbagliato e ha pagato.
    Ora però, visto che gli islamisti stanno assediando le ambasciate, mentre Calderoli è sotto accusa, è il caso di schierarsi dalla parte dell’Occidente.
    Cioè dalla parte di una civiltà in cui si può persino bestemmiare, senza che vengano bruciate delle ambasciate.
    L’Islam invece se la prende con i governi, se qualche privato pubblica delle vignette…

    Mi sembra molto significativo il trafiletto presente sul sito dell’opinione:

    “L’ignobile strumentalizzazione elettorale del caso Calderoli da parte dell’Unione di Romano Prodi rende evidente la sproporzione tra la parziale esibizione di una maglietta e le manifestazioni di protesta nei paesi arabi sfociate in incidenti, violenze, devastazioni e decine di morti. La conseguenza è che il centro sinistra perde il consenso di chi non vuole piegarsi ai ricatti dei terroristi e degli estremisti. La Lega cavalca l’istintiva reazione negativa degli italiani alle violenze gratuite. E l’ex ministro rischia di trovare nuovi e sempre più numerosi imitatori.”

  34. quanto poi alla libertà di opinione, oltre a difendere quella espressa, preoccupiamoci anche di far parlare quelli che non possono. la situazione dei media italiani è mefitica, la fetta posseduta da Berlusconi è pesantemente condizionante, le voci fuori dal coro stentano a farsi strada. Che me ne frega della libertà di espressione se poi al dunque, il nostro facendo pesare la sua posizione di padrùn, si impone in tutte le trasmissioni mediaset? come fanno i periodici non intruppati a farsi strada se pure un giornale come il foglio, grazie ad un artificio legal-parlamentare, si becca il finaziamento per la stampa politica?
    facci combatti anche per questi aspetti della libertà di opinione.

  35. jinzo, se vuoi mettere sullo stesso piano dei manifestanti estremisti con un ministro estremista fai pure.
    ricordati però che ai manifestanti hanno sparato

  36. Che l’Islam vieti la raffigurazione del Profeta e di Allah è l’interpretazione dottrinale integralista, ma l’accordo nel mondo islamico non c’è sull’argomento. Tanto è vero che l’iconografia di Maometto è piuttosto ricca e prodotta anche da autori musulmani (persiani e arabi). Lo ricordava qualche giorno fa (con tanto di documentazione fotografica) Magdi Allam. Caduto il velo ipocrita dell’oggettiva offensività delle vignette, resta la violenza di chi vuole imporre la propria visione del mondo (teocratica) anche a chi la fede musulmana non ce l’ha. Il resto son chiacchiere da radical chic innamorati del relativismo culturale e del pensiero debole. Mthrandir

  37. Ho capito, io che vivo con la famiglia a Beirut o Tripoli sono una pedina sacrificabile nel nome della crociata per la libertá di espressione (gestita goliardicamente con una t-shirt e buona dose di gigioneria) dell’ex-ministro Calderoli.
    E sia chiaro che non faccio la vittima, ma francamente stento a capire se questo é un ministro che ha a cuore il mio/suo popolo, il mio/suo Paese.

    E poi uno si chiede perché noi lavoratori espatriati non rientriamo in Italia, bah…

  38. le poche moschee che ho visto non hanno una sola immagine da nessuna parte, solo decorazioni geometriche. dobbiamo pure imporre loro il nostro gusto iconografico o dichiararli integralisti perchè sono contro le raffigurazioni? suvvia…

  39. la vera risposta a Facci, però sta altrove. i grandi della terra hanno voluto la globalizzazione: c’erano i mezzi per farla e sarebbe serviva a ravvivare i mercati ormai stagnanti. come residuo spurio della globalizzazione c’è anche questo: un rutto in Danimarca può provocare un incendio in Medio Oriente. D’altra parte se si uniscono in vasi comunicanti realtà completamente differenti, civiltà con diversissimi modi di vedere e diversi livelli di libertà, il risultato è un continuo movimento di flussi, spesso tumultuosi.
    dobbiamo fare i conti con realtà diverse (che non conosciamo) e trovare nuovi modi per dialogare, senza perdere d’identità e sempre imporre i nostri modelli.

  40. Domanda: ma chi parla di Islam sa di cosa sta parlando?

    O meglio ancora, prendiamola larga.
    Si dice “l’Islam” come un blocco compatto.
    Su questa base allora i cristiani son tutti uguali, c’è “il cristianesimo”.
    Bene, ora mettetemi assieme il pensiero di: metodisti, mormoni, battisti, cattolici, ortodossi, anglicani, protestanti, valdesi, calvinisti, coopti e dell’altra dozzina o giù di lì di correnti cristiane.

    Se riuscite a farlo o siete la reincarnazione di Gesù o avete dimenticato qualcosa e badate bene che dire “credon tutti in Dio e Gesù” non è una soluzione.

    Se non riuscite, voi che, come me, vivete nella parte del mondo dove il cristianesimo è radicato, non vi sembra, a questo punto, presuntuoso parlare di “islam” come se fosse una cosa sola quando in realtà è più frammentato del cristianesimo?

    Poi parlate pure di “inciviltà” sull’assaltare le ambasciate (in compenso qui da noi è civilissimo andare allo stadio per scatenare scontri e bruciare auto e menare la polizia e spaccare vetrine e inneggiare al nazifascismo e auspicare il ritorno alla purezza della razza…)

  41. ” Tanto è vero che l’iconografia di Maometto è piuttosto ricca e prodotta anche da autori musulmani”

    E questo non ti suggerisce che le reazioni violente non siano dovute a ” chi vuole imporre la propria visione del mondo (teocratica) anche a chi la fede musulmana non ce l’ha., ma a strumentalizzazioni da entrambe le parti?

    Guarda, leggiti quello che scrive Simona, giusto per capire che non sai nemmeno di che parli.

    ” relativismo culturale e pensiero debole”, ma va là.

I commenti sono bloccati.