Osserviamo, ma con la schiena rasente al muro

Osservatorio sui diritti dei minoriEnzo Biagi, Maurizio Costanzo, Beppe Severgnini.
Sono i nomi di tre giornalisti che appaiono nella homepage dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori. Stanno lì, nella colonna di destra della pagina, a significare: “Vedete? Pure loro avallano le nostre tesi”.
Quali siano queste idee andiamo a dirlo. L’Osservatorio sui Diritti dei Minori, pur non raggiungendo i livelli del Moige, è un autoproclamatosi “Comitato Scientifico” capace di sostenere tesi come queste:

“La presenza di minori nel contesto di una coppia di due persone dello stesso sesso va decisamente evitata. Noi crediamo in modo fermo e deciso che un bambino abbia, pedagogicamente, bisogno di elementi contrapposti per determinare un naturale equilibrio e uno sviluppo armonico. L’amore e la motivazione sono alla base.”

(Antonio Galliano, Dir. gen. Osservatorio sui Diritti dei Minori,
Virgilio, 18/10/2005)
“I bambini non hanno capacità di discernimento e emulano le scene che vedono in Tv. L’omosessualità, pur essendo una condizione rispettabile, è sicuramente innaturale.”

(Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori)
“L’omosessualità è una condizione che va rispettata, ma ai bambini occorre far vedere, ai fini psicopedagogici, un maschio che si fa la barba e una femmina che si fa la ceretta perchè l’educando possa discernere i rispettivi ruoli secondo natura.”

(Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori)

Enzo Biagi, Maurizio Costanzo, Beppe Severgnini.
Mi chiedo: hanno ancora voglia di citare nei propri pezzi Antonio Marziale, quasi fosse uno che ha qualcosa di intelligente da dire?
Mi chiedo: sono sicuri di voler ancora vedere i propri nomi su quella pagina?

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29 Commenti

  1. Naturalmente il fatto che la maggior parte delle violenze su minori avvengano in famiglia è solo un effetto collaterale, l’importante è che i bambini imparino a distinguere la differenza tra la rasatura della barba di papà e la ceretta della gambe della mamma…

  2. Quello che penso e ho scritto del Moige lo sapete, ma ‘stavolta le frasi non le trovo paragonabili a quelle lette altre volte. Sono all’acqua di rose, in confronto.

  3. Più che una condanna delle coppie omosessuali, mi sembra una dura presa di posizione contro il pelo:
    “ai bambini occorre far vedere, ai fini psicopedagogici, un maschio che si fa la barba e una femmina che si fa la ceretta”.
    Che poi, letto così, maschio sembra piuttosto “macho”, e “femmina” mi fa pensare a “esemplare femmina” di una qualche specie di mammifero. Il risultato devastante potrebbe essere un bambino gay che depila il suo cane.

  4. Osservatori o guardoni?
    Scommetto che sarebbero capaci di trovare dei sottintesi sessuali anche in parole come “tronchetto della felicità” e “cavallo di troia”…
    … Dio ci guardi da chi ci osserva… :o(((((((

  5. Si fanno forti della deriva populistica che si attua appena si parla di “categorie protette” per avere accesso privilegiato ai media e poter così dire la loro, anche quando parlano di temi a loro poco consoni.
    Il punto non è proteggere i minori, ma sfruttarli per arrivare in televisione e poter dire che “gay è male”.

  6. “Un maschio che si fa la barba e una donna che si fa la ceretta”??? Ma questo è puro conformismo maschilista! Cioè la donna per il piacere dell’uomo deve togliersi i NATURALI peli superflui, mentre se uno diventa omosessuale quello è INNATURALE e non va bene. Questa gente che si proclama “paladina dei minori” è di una ignoranza assassina, è gentaccia fascista, va maledetta duramente, offesa e moralmente colpita profondamente. Anche se queste azioni sono anch’esse giudicabili fasciste.

  7. In questo caso le frasi mi paiono tutto fuorchè clamorose.
    La 3a però ha un chè di comico tipo : “l’uomo che sputa per terra grattandosi il pacco e la donna geisha”; o ancora meglio sembra, come dice Roberto, una discriminazione verso “il pelo”.

  8. In questo caso le frasi mi paiono tutto fuorchè clamorose.
    La 3a però ha un chè di comico tipo : “l’uomo che sputa per terra grattandosi il pacco e la donna geisha”; o ancora meglio sembra, come dice Roberto, una discriminazione verso “il pelo”.

  9. Anch’io sono d’accordo che proveninete dal Moige abbiamo letto ben di peggio.
    Ma non ho mica capito cosa c’entri il Moige con l’Osservatorio sui Diritti dei Minori.

  10. Concordo con Facci, nonostante Moige e Osservatorio siano dei ricettacoli di bacchettoni medievali rompipalle e che pretende di decidere per gli altri (tipica, e inevitabile, distorsione portata dalla religione cattolica), le frasi riportate sono Disneyland, in confronto al solito.

  11. Chissà come ci dobbiamo comportare con la scena in cui Pozzetto ne “Il Ragazzo di Campagna” si fa la barba con il depilatore da donna tenendo le gambe ben divaricate.

  12. PS: e con gli sportivi che si fanno la ceretta? Anche loro sono culattoni degenerati depilati da non far vedere? Vietiamo le olimpiadi?

  13. Pelo a parte, non capisco il punto.
    E’ vero, e chi educa lo sa e lo vede, che un bambino deve avere una presenza maschile vera ed una femminile vera per potere crescere bene: una madre che lo stringa a sè e gli insegni l’affetto e un padre che gli insegni il distacco e a cavarsela. Ci sono studi e documenti indiscutibili su questo. E’ come è fatto l’essere umano, mica opinioni.
    Che i bambini imitino la TV è innegabile, come sa chiunque ha figli e gli permetta di vedere le Tartaruge Ninja. Lo fanno anche gli adulti…!
    E, mi spiace, ma l’omosessualità è innaturale (sì, conosco tutte le obiezioni, e ribadisco: è innaturale). Quantomeno, con essa figli non se ne fanno.
    Quindi, dove sta lo scandalo, dove sta il problema?

  14. Innaturale è grammaticamente sbagliato. Innaturale vuol dire che non succede in natura, e lo sai che non è vero.
    Tu vuoi dire che l’omosessualità non è procreativa in natura, che è un discorso giusto. Poi però mi spieghi come ti poni nel momento in cui la tecnologia supererà questo scoglio. Siccome l’intelligenza e la creatività dell’uomo sono “naturali”, allora sarai costretto a dire che il creare un figlio al di fuori della classica ciulata diviene anch’esso un processo naturale.
    Sul fatto che la mamma insegna l’affetto e il papà il distacco, ti volevo far notare che ci sono culture in cui questo non avviene. La mamma protettiva e il padre distaccato è un comportamento medio di alcuni paesi latini, e neanche di tutti.
    PS: quando sento questi discorsi mi viene in mente la frase di Pozzetto in “La Patata Bollente”.

  15. “Ci sono studi e documenti indiscutibili su questo”
    Studi di chi? Di Alberoni e Crepet? Psicologia fai da te? Fonti please.
    Point one. Figura paterna e materna sono dei concetti che esulano dal sesso e dai legami di sangue.Altrimenti i figli di primo letto , gli orfani , o i figli di genitori separati sono disadattati.E ugualmente disadattati i figli con un padre affettuoso e una madre autoritaria.Non Regge.
    Point two.I bambini imitano la tv.anche gli adulti.soprattutto i messaggi ripetuti e psicologicamente violenti.Come la pubblicità.soprattutto con l’uso di animali.
    Meglio le tartarughe ninja di Porta a Porta.
    L’omosessualità è.stop. e resta.stop.
    Il non voler vedere atteggiamenti omosessuali è solo conformismo.
    End Point. Mai citare la natura come giustificazione ,poichè l’uomo ha sempre manipolato le leggi della la natura , dall’allevamento all’uso di medicine , modificando non solo il proprio habitat ma quello di tutte le specie

  16. In effetti il Moige, in quanto a scempiaggini, batte 3-0 qualunque altra associazione con analogi fini (vedere per credere il “corso d’educazione sessuale” – in 43 lezioni!- presente sul loro sito: http://www.genitori.it).
    Inoltre, a parte Biagi (tuttora in esilio in una dacia nei dintorni di Sofia), gli altri due “garanti” dell’Osservatorio sui diritti dei Minori, acclarati prìncipi di qualunquismo e banalità mediatica, sono in quanto tali perfettamente adatti al ruolo riservato loro dall’esimio Doktor Marziale (per la serie: ognuno ha gli estimatori che si merita).

  17. Oooops! “AnalogHi fini” e non “analogi fini”! Asino! (me lo dico da solo).

  18. Sono in crisi d’identità: non mi depilo da qualche settimana. Credo che diventerà omosessuale per questo. Omosessuale maschio, intendo.

  19. (Diventerò, io. O il mio gemello cattivo. Non so. L’ho detto che non mi depilo da un po’.)

  20. Ma il signori si ricordano cosa voglia dire essere bambini? e poi ci vogliono dei padrini così pomposi per un iniziativa così ?

    misteri della vita

  21. Berlicche hai ragione, anche gli adulti imitano la tivù.. prendi te per esempio: hai preso una tua personalissima opinione e l’hai fatta diventare una Verità, “mica opinioni”.. come una qualsiasi opinionista televisiva, di quelle che si trovano nei vari Processi del Lunedì o I Fatti Vostri..

  22. Parafrasando Woody Allen: non discutete con Berlicche, potrebbe non notare la differenza fra voi e lui…

  23. “la presenza di minori in coppie dello stesso sesso va evitata”: il dibattito sotteso da questa frase fa così ridere? Ha davvero un esito così scontato? Mi sembra che su un tema come questo la gay-a ironia di Macchianera sia solo prova di scarsa intelligenza e di una concezione superficiale di “progresso”.

  24. Sono appena tornata dal Libano, dove ho visitato i campi profughi palestinesi. Le condizioni in cui vivono i loro bambini, rappresentano la principale delle violazioni ai loro diritti: essere semplicemente un bambino che mangia almeno due volte al giorno, che beve acqua potabile e non mischiata con gli scarichi delle fogne, e di più, non dover portare un fucile a tracolla a dieci anni, per difendere un fazzoletto di putrida terra che neanche gli appartiene. Ben venga qualunque osservatorio, qualunque realtà tenga acceso un riflettore su questa indecente realtà, su quella meraviglosa bambina di quattro anni che vedendo le caramelle nella mia borsa, si è seduta sulle mie ginocchia, le ha indicate con timidezza con dignità e timore; le ha indicate con il suo piccolo ditino sporco, magro e congelato per il freddo, e quando ne ha avuta più di una, ha fatto cenno di no, che solo una era per lei, le altre le ha date a tutti gli altri bambini che erano lì a giocare su quel prato. Su un campo in realtà, il campo di Sabra e Chatila: discarica, prato incolto, cimitero di loro parenti massacrati senza che nessuno sappia assicurargli che un giorno non tocchi pure a loro.

  25. Il commento criptico qui sopra era una correzione a una risposta che, evidentemente, è stata filtrata. Questa è il quarto tentativo, fatto togliendo i link. Ci riprovo.
    ***
    Non è farina del mio sacco. Posso citare (mettete www davanti) zenit.org/italian/visualizza.php?sid=6854, oppure (mettete sempre www davanti) claudio-rise.it/etica/volto.htm; se necessario posto altri link.
    Che un asino voglia volare è innaturale. Lo puoi agganciare ad un deltaplano e buttarlo da un dirupo, ma non se la caverà troppo bene.
    Fabrizio, di quali culture parli?
    Stiamo parlando di bambini, non di belle figurine o teorie (grazie, Laura2). Si può crescere anche senza genitori, ma mancherà sempre qualcosa, qualcuno non ci insegnerà qualcosa. Una femmina che fa la parte del maschio, un maschio che fa la parte della femmina non sono semplicemente attrezzati, per quanto facciano, per quanta buona volontà ci mettano, perchè non sono la “cosa originale”.
    Siamo seri con noi stessi. Pensate a vostro padre e vostra madre, uomo e donna: pensate se ne fosse mancato uno, chi vi avrebbe dato quello che da loro avete avuto, che vi hanno insegnato?
    E se non li avete avuti, quanto avete desiderato che ci fossero?

  26. Il commento criptico qui sopra era una correzione a una risposta che, evidentemente, è stata filtrata. Questa è il quarto tentativo, fatto togliendo i link. Ci riprovo.
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    Non è farina del mio sacco. Posso citare (mettete www davanti) zenit.org/italian/visualizza.php?sid=6854, oppure (mettete sempre www davanti) claudio-rise.it/etica/volto.htm; se necessario posto altri link.
    Che un asino voglia volare è innaturale. Lo puoi agganciare ad un deltaplano e buttarlo da un dirupo, ma non se la caverà troppo bene.
    Fabrizio, di quali culture parli?
    Stiamo parlando di bambini, non di belle figurine o teorie (grazie, Laura2). Si può crescere anche senza genitori, ma mancherà sempre qualcosa, qualcuno non ci insegnerà qualcosa. Una femmina che fa la parte del maschio, un maschio che fa la parte della femmina non sono semplicemente attrezzati, per quanto facciano, per quanta buona volontà ci mettano, perchè non sono la “cosa originale”.
    Siamo seri con noi stessi. Pensate a vostro padre e vostra madre, uomo e donna: pensate se ne fosse mancato uno, chi vi avrebbe dato quello che da loro avete avuto, che vi hanno insegnato?
    E se non li avete avuti, quanto avete desiderato che ci fossero?

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