Non partire, Adriano

Esercitazione per l’esame di giornalismo. Il candidato consideri la notizia secondo la quale Beethoven fu avvelenato da cure di piombo che gli causarono orribili disturbi.

Consideri poi che il musicista aveva subito una perdita dell’udito aggravata da farmaci sbagliati e da apparecchi introdotti da medici incapaci.
Consideri poi che Bach e Haendel furono accecati completamente perché operati alla cornea con un ferro appuntito.
Che a sei anni Paganini fu dato per morto per un morbillo e che dentisti incompetenti gli estrassero tutti i denti della mascella inferiore (senza anestesia) e che infine agonizzò per dosi massacranti di mercurio, ciò prima di sviluppare una ritenzione urinaria mal curata con dei cateteri sicchè sviluppò una cistite e un’orchite, e fu sottoposto a salassi con sanguisughe.
Consideri poi che Von Weber morì di tubercolosi a 39 anni e che suo figlio, grande promessa artistica, ne morì a 19 anni.
Che Mozart lo sappiamo.
Che Schubert morì di sifilide a 31 anni.
Che Chopin morì di una malattia polmonare a 39 anni, che Bizet stessa cosa a 36 anni, che Pergolesi stessa cosa a 26 anni, che un altro musicista contemporaneo di eguale valore artistico, Adriano Celentano, sta benissimo: e però ha dichiarato che vorrebbe tornare nell’Ottocento.
Ciò posto, il candidato ha 67 minuti per affrontare il seguente tema: quando teme che sarà approntata, stando al progresso scientifico, una macchina del tempo?

(Visited 78 times, 1 visits today)

24 Commenti

  1. Curioso: un racconto di R. Silverberg (autore di fantascienza) del 1981, “Gianni”, fa proprio il contrario, portando Pergolesi nel nostro futuro prima che muoia. E il buon GB, ribelle dei suoi tempi, cosa fa? Si converte alla pop music e muore di overdose…

    La morale? Per me, se mandiamo Adriano nel passato, ce lo rimandano indietro di corsa perché dopo dieci minuti sta sulle palle anche a loro…

  2. I 67 minuti stanno a significare che a F.F. Adriano sotto sotto piace: quando lo ascolta un anno passa in un attimo!

  3. bellisismo … fantastico me la sono risa di gusto …
    cmq ci sono molti come celentano che vorrebbero stare in poltrona con la luce come nell’800m senza considerare che per poter vivere così dovevi essere ricco sfondato senno i libri non avresti nemmeno saputo come aprirli.
    C

  4. Si potrebbe illuminare il palcoscenico con del fosforo bianco.
    Un giusto compromesso tra il suo protagonismo e le nostre esigenze.

  5. L’ultimo commento di VIS è del cinismo intelligente che io adoro di più. Complimenti anche a Filippo Facci per le 20 righe sfiziose.

  6. Celentano. Uno che finalmente mette d’accordo bloggers sinistroidi e destrorsi: sta sul cazzo a entrambi.

  7. più che altro quello che mi colpisce è che la gente un tempo raggiungeva la maturità artistica e umana molto molto prima di oggi. oggi a 40 anni sei ancora giovane, ancora emergente…

  8. celentano è la talpa!
    non è un musicista, non è morto giovane.
    m’immagino adriano nell’ Ottocento, che invita ad un suo show Garibaldi e ogni volta che questo tenta di dire qualcosa, lo interrompe e gli fa: no, perchè tu sei forte. anzi noi due siamo forti. anzi, no, tu sei forte. e il pubblico scappa a vedere l’ opera. al primo teatro regio sottocasa.

  9. Allo stato attuale della scienza una macchina del tempo è impossibile da costruire. Richiederebbe o velocità prossime alla luce o la capacità di resistere alla gravità di un buco nero.

    In linea teorica una macchina del tempo sarebbe comunque inutilizzabile. Secondo gli studi di Gott, Thorne e Hawkings un viaggio nel tempo è fisicamente possibile , ma realizzabile unicamente entro l’orizzonte temporale dell’esistenza della macchina del tempo stessa.
    Se anche noi la costruissimo oggi non potremmo comunque tornare nell’Ottocento.

    L’unica speranza è di imbattersi in un wormhole temporale già esistente due secoli fa, situato in ingresso ed uscita sulla terra, abbastanza grande per passarci, abbastanza stabile da non collassare al nostro ingresso o ucciderci.

    Statisticamente, anche fosse provata l’esistenza dei wormholes, è immensamente più probabile vincere al 4.815.162.342 di euro al superenalotto con i numeri 4 8 15 16 23 42.

    Non li potrai usare per tornare nell’Ottocento però ti ci puoi comprare Google.

    Forse.

  10. Pergolesi non si convertiva alla pop ma ad una evoluzione dell’heavy metal di gran moda.

  11. Li riconosci subito.
    Vestono in maniera ricercata. Amano affabulare indi spiegare che non vivono il loro tempo. Perche’ non è il loro, ti spiegano. Avrebbero prediletto un primo Settecento o un tardo o tardissimo Ottocento. E naturalmente sono appassionati di musica: certo, quelli erano tempi. Che musica, che uomini, che civilta’.
    Distruggeteli. Fateli a pezzi. Lasciate loro immaginare tutta la musica che abbiamo perso appunto perche’ il progresso non c’era. Parlategli di medicina.
    Se facessero spallucce, lorsignori che vivono un tempo sbagliato, fate loro ascoltare lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi. Guardateli rabbrividire. Spiegate loro che Pergolesi a 26 anni non c’era gia’ piu e dedicate il loro silenzio a tutta la musica che abbiamo perso.

  12. Grazie Epimenide, erano tre anni che cercavo di ricordarmi chi aveva scritto quel racconto.

  13. Beh io potrei dire, tanto per spezzare una lancia in favore del bel tempo andato, che Telemann morì nel 1767 a 86 anni, Rameau 3 anni prima a 81, Reincken, compositore tedesco, addirittura a 99 nel 1722 Haendel alla rispettabile età di 74 ecc. mentre Gershwin a 39, seppur vissuto nel tecnicamente e medicalmente rivoluzionario ventesimo secolo. Meglio prima o adesso? Mah, Glenn Gould disse che Mozart morì non troppo presto, ma troppo tardi…

  14. Scherzi a parte, i compositori citati da Facci hanno avuto abbastanza tempo per esprimere il loro talento, è preoccupante invece che il 90% degli occidentali, cioè di coloro che hanno a disposizione ogni mezzo di comunicazione, non conoscano affatto le opere dei grandi in questione! Eh sì, è questa la vera perdita…

  15. L’8×1000 ALLA RICERCA SCIENTIFICA.

    La legge 20 maggio 1985 n. 222, che ha istituito l’8×1000, non consente di fare una scelta diversa dalle religioni e dallo Stato. Per questa limitazione, circa 22 milioni di contribuenti non devolvono a nessuno il proprio 8×1000 dell’Irpef perché non condividono nessuna delle attuali opzioni di scelta disponibili. Quindi, la proposta di legge formulata dal giornalista Enzo Mellano, vuole consentire alla maggior parte dei contribuenti italiani, circa il 60 per cento, di non essere più orfani della libertà di fare una scelta laica e, volendo, di devolvere il proprio 8×1000 alla ricerca scientifica. A tale scopo, la proposta prevede che alle attuali opzioni di scelta, religioni e Stato, si aggiunga la ricerca scientifica. Ovvero l’aggiunta di un’altra casella su cui apporre la firma appunto per la ricerca scientifica.

    E nel pieno rispetto delle convinzioni e delle scelte altrui, vale la pena ricordare che mentre in una religione si identifica solo una parte più o meno cospicua dei cittadini, nella ricerca scientifica si identifica tutta la collettività, nella speranza di trarne beneficio con risposte capaci di migliorare la qualità della vita. Perciò anche chi sceglie e continuerà a scegliere la Chiesa, ha interesse a firmare la petizione in atto.

    LA RICERCA SCIENTIFICA MERITA PIU’ ATTENZIONI PER GARANTIRE PIU’ CERTEZZE ANCHE A TE. Se vuoi poter scegliere di devolvere il tuo 8×1000 alla ricerca scientifica FIRMA LA PETIZIONE per modificare la legge.

    Per aderire e saperne di più vai sul sito http://www.clubfattinostri.it/8×1000.
    Per chiarimenti rivolgiti al promotore, il giornalista Enzo Mellano.
    Aderisci anche tu e fai il PASSAPAROLA. Non devi inviare soldi.
    Il Promotore

I commenti sono bloccati.