?!?

Danielewski.jpgVa bene.
Adesso, domani, quando vi garba o capita, fate un salto in libreria.
Prendete questo.
Sì, prendetelo.

(Trovate una sedia, una poltroncina, insomma, vedete voi. Qualcosa che vi faccia mantenere l’attenzione dritta, secca sull’oggetto che avete davanti per cinque – sette minuti almeno).

Apritelo, sfogliatelo.
Poi – poi ditemi.

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2 Commenti

  1. VN, la prossima volta puoi porre la domanda direttamente a un’agenzia di traduzione, non ti farà pagare otto caratteri (o quello che è nella lingua d’arrivo); ti sarà data una risposta anche se non prometti di affidare loro un lavoro.

  2. hola
    sono il responsabile dell’edizione italiana di house of leaves/casa di foglie

    ho amato molti dei libri che pubblico (palahniuk, eggers, gaiman, sedaris etc etc) ma questo è di gran lunga il mio figlio prediletto (e non perché ogni scarrafone è bello etc etc.).
    Trattatelo bene e provate a leggerlo.
    E’ qualcosa di eccezionale.
    Probabilmente non è perfetto, anzi certamente non è perfetto ma quando l’ho letto la prima volta anni fa (tra altre moltissime impressioni) mi ha ricordato alcune delle cose migliori di terry gilliam che è capace di usare gli effetti speciali non in modo fine a se stesso ma per rendere più completa, più ricca, più “verosimile”, l’esperienza di chi vede i suoi film.
    Casa di foglie è un horror? un romanzo post-moderno? un’avventura esistenziale?
    E’ questo e molto altro. Di certo è un’esperienza di lettura assolutamente unica.
    Segnalo una bella recensione di Tommaso Pincio sul manifesto della settimana scorsa.

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