Agnelli o pecore? Effetto Lapo alla Camera: spariti i franchi tiratori

Lia Celi

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Sconvolti dallo scandalo Elkann, i pochi parlamentari della Cdl ancora prigionieri nel tunnel dell’indipendenza rinunciano all’ultima riga di democrazia e votano compatti la riforma elettorale berlusconiana. Inutili i tentativi dei pusher dell’opposizione, che offrivano emendamenti di costituzionalità a prezzo stracciato. “Il Cavaliere è stato chiaro – rivela un sospetto franco tiratore -: se ci turiamo il naso adesso, potremo sniffare poltrone per altri cinque anni”. In caso di bocciatura della legge, il ministro delle Riforme Calderoli aveva predisposto un’irruzione in aula dei Nuclei Antidroga: “Sarebbe stato un risultato stupefacente”. Alcuni politici, in evidente crisi d’astinenza, sono stati visti infilare la testa nei water di Montecitorio: “E’ qui che hanno buttato il bipolarismo, forse non hanno ancora tirato lo sciacquone”. Ricoverato in overdose un insospettabile onorevole di An che aveva assunto clandestinamente del maggioritario puro in compagnia di due noti trasformisti brasiliani. Casini rassicura sulla segretezza del voto parlamentare: “Se non fosse segreto, nessuno avrebbe avuto la sfacciataggine di eleggere uno come me alla presidenza della Camera”. Prevenzione antidroga in vista del passaggio della legge al Senato: Pera allontanato da palazzo Madama.

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7 Commenti

  1. Non pensate subito alla censura, è stato un errore mio. Ho per errore cancellato l’intero post e ho dovuto reinserirlo, purtroppo perdendo tutti i commenti.

  2. A proposito (o forse no), perché nel post di Facci non si possono inserire commenti?

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