C’è sempre una prima volta

No, cioè… Dopo che persino il sottoscritto – per una settimana sprovvisto di donna di servizio – ha cucinato e caricato in lavastoviglie piatti e bicchieri di una cena tra sette persone e lavato a mano quelli che non ci entravano, e fatto salvo il diritto per la donna alla lavastoviglie e ad un congruo numero di Quattro salti in padella nello scomparto frigo, quali sarebbero le altre rivedicazioni del femminismo?

(Visited 77 times, 1 visits today)

13 Commenti

  1. Non so cosa stia facendo d’interessante questa Valentina con l’altra mano, ma le conviene metterla sulla joypad: le ho appena spaccato Gullo..

  2. Rinuncio tranquillamente al diritto alla lavastoviglie (che non ho) se però concedete ad una donna quello di non essere etichettata come “forte” e “speciale” non dico solo, ma anche perché sa fare alcune cose ritenute prettamente maschili… e la piantiate di pensare che il lavoro sporco (= le faccende domestiche) stia alle donne, così come il pugilato e gli speciali di penthouse dopo mezzanotte, a voi. ;o) Ci state?

    Lancio a tutti una proposta indecente a tema: chi viene a fare rafting con me? E’bellissimo, ma ci son ben poche donne, quasi nessuna e anche pochi uomini (… codardi!…)

    Ricordo che le donne scarseggiano alquanto anche fra fumettari e copy: mestieri che feci dalla verde età di 22 anni, con un ottimo cv. Quindi, solidarizzo con Valentina. E’difficile ti credano se racconti che ha osato e ce l’ha fatta perché se lo meritava. Specie se è femmina, giovane, magari pure carina, in gamba (il talento ce l’ha di certo, cc lo prova. Conosco chi ci lavora e vi confermo quanto ha detto Mr. GN…) e persino – sacrilegio! – brava con la playstation. Ma che è? Una marziana?:o)

    Altroché antifemministi: siete antisportivi, voi! La verità è che non riuscite a digerire la sola idea che lei vi stracci in campo vostro… e quindi, denigrate l’avversario. Pfui.

    Mr. GN, in fondo, è molto più femminista di quanto non lo sia chi insinui o pensi che Valentina è arrivata là dov’è solo perché femmina, e non perché brava (temo, molti più di Fumato). E’un po’meno femminista, forse, quando l’ammira spassionatamente perché giovanissima e soprattutto brava come un maschio, essendo un mostro a playstation…;o))) Ma dopotutto, chissenefrega? Magari, lei è pure più brava di lui a cucinare… eh, eh!

    E poi… quanto al farsi strada perché si è femmine: non discriminiamo alla rovescia, please… od ogni maschio che non venga promosso sul campo per non avere scelto le scorciatoie giuste, potrebbe incazzarsi. Con ragione (v. il post “Davide vs Goria”). L’invidia – ma anche il sofà sbagliato per fare carriera – si sa, è un pessimo viatico. Io sono per la parità dei sessi, ove possibile, con alcune sostanziali piccole differenze. Una è quella che sapete tutti.
    Mi spiego…

    Dopotutto, perché mai dovremmo diventare stronze per emulazione maschile, visto che a volte riusciamo benissimo a esserlo per virtù innata? Che bisogno c’è?;o)

    Se per ottenere una doverosa e sperata collaborazione domestica dal proprio partner bisogna arrivare a invocare il femminismo, mi sta anche bene, con buona pace di Betty Friedan che probabilmente mi strangolerebbe: il fine giustifica i mezzi. Preferirei una presa di coscienza spontanea, dati i tanti segnali subliminali che spesso vi lanciamo (“… per favore, PUOI cambiare il rotolo di carta igienica quando l’hai finito, luce dei miei occhi, amore della mia vita? Ora serve a me e NON c’è. Grazie!”) ma insomma… il che dimostra quanto noi wonder women domestiche siamo già abbastanza straordinarie, nella nostra più bieca ordinarietà. Alla faccia della Vezzali!

    Il problema maggiore sta nel trasformare quest’ultima nostra intima e radicata convinzione in un modo gentile e incisivo per farvi collaborare permanentemente (NON occasionalmente) alla vita domestica, senza per questo farvi sentire Ercole reduce dalle dodici fatiche e sentirci dire da voi: “Tanto, lo fai sempre tu! Chi sono mai io, per rompere la tradizione?”. Collaborare, gioco di squadra: la teoria dei giochi! A beautiful mind! Ecco, quella lì. Se ognuno ha come obiettivo l’irraggiungibile massimizzazione dei cazzi suoi, minimizza il benessere collettivo. Se invece ognuno si concentra su un obiettivo raggiungibile e coopera con l’altro senza pestargli i piedi (leggi: a me la spazzatura, a te i piatti. A te i letti, a me lo stiro) si massimizza il benessere collettivo. Ci vuole tanto? Un nobel per l’economia?

    La prossima volta, dico a Russell Crowe che mi venga a lavare i piatti. So già che uno come lui lavora a maglia, quindi mai disperare…;o)))

    Non mi sta bene, invece, che l’essere femmina equivalga a doverti saper tenere in perfetto ordine la casa. A chi mi chiede di spolverare, io rispondo solo col mio nome e numero di matricola. Se poi alla lunga mi verrà l’allergia agli acari, è affar mio. Nessuna di noi, se potesse, sbrigherebbe le faccende domestiche per vocazione naturale, credo. A meno che non soffra di una perversione particolare (conosco donne che amano andare in casa altrui solo per verificare quanta polvere ci sia e poi spettegolare indegnamente. Altro che DH!).

    Quindi… per concludere. Io protesto vivamente e rivendico:

    a) il diritto delle donne con famiglia a esercitarsi con la playstation, prima e dopo cena!Un’ora ogni giorno, intensivo. Ogni tre, mantenimento. Col cakkien che riusciranno mai a diventare campionesse e a stracciarvi, senza questi presupposti! E’una bieca discriminazione, altroché!

    b) il dovere delle donne che non hanno famiglia (come me) di lasciar perdere punto croce, lavoro a maglia, telenovelas, buona cucina, corso di danza, oroscopi, giornali femminili e gossip dal parrucchiere. E basta parlare anche delle nostre cose e dei filtranti seta ultra, sennò Asmodeo s’incazza. (Visto il nick, meglio evitare). Da domani, tutte sotto a Pro Evolution.
    E-S-E-R-C-I-Z-I-O!!! Raus!!!

    c) il dovere di rammentare a voi tesori che, comunque, togliere i capelli dal lavandino, farsi una lavatrice o una stiratina sono piacevolissime trasgressioni e la sede naturale dei pedalini frolli non sta sotto il tappeto. In tal caso, credo che andremmo molto + d’accordo, gli sceneggiatori di DH si sparerebbero e forse Mr. GN (ma non solo lui) non si sentirebbe poi così eroico. Vero, Mr. GN?;o)))

    P.S.: Lascia perdere i quattro salti in padella: pasta molisana/campana trafilata al bronzo, o strangozzi umbri. Cuoci per benino, condisci con un filino di olio tartufato o di tartufetta e funghi, un po’di ricotta fresca… oppure, olio di olive taggiasche con una manciata di pinoli tostati tritati, basilico fresco (ligure, se puoi) e due foglioline di mentuccia spezzettati. Su entrambi, una spolveratina finale di pepe tricolore, parmigiano o pecorino… e poi mi dici!!!

  3. ciao a tutti! visto che si sta parlando di me trovo doveroso intervenire. Ah, sono Valentina, quella della Playstation. Non mi butto dentro il discorso femminismo-maschilismo perchè non ne uscirei più. volevo semplicemente rispondere a Fumato (bel nome, complimenti!): il mio cognome è praticamente sconosciuto, nel senso che per mia sfortuna(o forse no) non ho genitori, fratelli, zii, ecc importanti, famosi o nel mondo dello spettacolo. Cavolo fumato, hai toppato! Nessuno mi ha dato la famosa “mano” a cui alludi. Libero di non crederci eh! Per quanto riguarda la play, credo che il saper giocare sia dovuto a un fratello e molti amici maschi… e poi, diciamo la verità, qualsiasi ragazza se passasse davanti allo schermo il tempo che ci passate voi uomini, vi batterebbe. Non ci vuole la laurea per imparare a giocare! Ma noi sappiamo impiegare meglio il nostro tempo!
    Ciao!
    iao!

  4. Vale, nemmeno io mi butto nella mischia per quanto rigurda il femminismo, sono troppo occupato a suddividere il tempo che la mano deve dedicare al joystick e ad un’altro oggetto più personale.
    Mi sorge spontanea una domanda. In cosa avrei toppato ? Nel chiedere si avevi parenti influenti, nel chiedere che tipo di curriculum si deve avere per provarci con la Magnolia o per aver semplicemente posto due domande?
    Cavolo Vale, non ti alterare!

  5. “se passasse davanti allo schermo il tempo che ci passate voi”..

    metti già le mani avanti, eh?!..
    vabbè vabbè..

  6. beh fumato, io penso che se qualcuno che neanche ti conosce venisse a dirti che tu lavori dove lavori solo per le tue conoscenze e basta, o comunque mettesse anche solo in dubbio questa cosa, non credo che ne saresti molto contento. poi ognuno è libero di pensare quello che vuole, questo è ovvio, però almeno la possibilità di non essere d’accordo con te dammela. grazie!

  7. Non conoscendoti viene il dubbio, è chiaro che se ti conoscessi non avrei alcuno.
    … Nel senso buono ovviamente …
    ;)

  8. Gianluca, Fumato ci sta provando con la Vale!:o))))

    … VA-LE! VA-LE! VA-LE!…

  9. ok fumato, tutto a posto. spero che i tuoi dubbi siano stati risolti. e se non è così ti dico di fidarti della mia parola, per quanto poco può valere visto che non mi conosci. vedi tu!
    buona giornata a tutti! continuate a scrivere eh!
    Ciao ciao

  10. ok Vale, tutto a posto. Comunque non hai risposto a tutte le mie domande, ma sei libera di non farlo. Buona giornata a tutti! Continuate a scrivere eh!

1 Trackback / Pingback

  1. my url

I commenti sono bloccati.