Il taccuino

Avevo 17 anni e lui 24. Solito bar, seduti.
A un certo punto estrasse ancora una volta quel suo misterioso taccuino.

Ma che ci scrivi nel taccuino?
«Niente»
Ho capito, ma che sarà mai? Robe di lavoro che non puoi dirmi?
«Ma no»
E che cos’è? Dài.
«Ma niente, una cazzata mia»
E dimmela, che te ne frega?
«E’ una cazzata, ti dico»
Non ho dubbi. E allora dimmela.
«…»
Dimmela.

Disse: «Io sul taccuino mi segno le seghe»


Eh? Cosa?
«Mi segno le seghe»
Che seghe?
«Le mie, che seghe mi devo segnare?»
Non lo so.
«Ti spiego. E’ una mia piccola mania. Io ero uno di quei tipi meticolosi che segna sull’agenda tutto quel che fa. Poi col tempo mi sono stufato e ho smesso di segnarmi più o meno tutto, tranne una cosa»
Le seghe.
«Le seghe. Nel taccuino tengo segnati gli appuntamenti dello studio e a piè di pagina metto un pallino ogni volta che mi masturbo»
In studio?
«Ma no, in generale»
«Ho capito. Senti.
«Eh?»
Perché ti segni le seghe?»
«Una mania, te l’ho detto, una deformazione professionale da due soldi. Sono giunto a elaborare un grafico mensile e annuale con tanto di riepilogo finale delle pippe. Tutto su sistema excell. Ho notato che l’impennata si registra nei mesi di luglio e agosto e che il dato è costante negli anni: il picco quindi è col caldo, probabilmente per un preponderante fattore di vasodilatazione. Tieni conto che i dati sono proiettati su una base temporale più che affidabile»
Cioè? Quando hai cominciato?
«Nel 1978»
«Eh? Ti conti le seghe dal ‘78?
«Sì». Rise. E mi fece dare una veloce sbirciata.

Su giovedì hai quattro pallini, che è successo?
«Ma no, magari li segno alla fine della settimana e non mi ricordo i giorni precisi, metto solo i pallini complessivi ».
Delle seghe.
«Sì»
E d’estate ci ammazziamo dalle seghe, ho capito. Anche a me mi pare che d’estate me ne faccio di più. Non so se però c’entri la cosa della …»
«vasodilatazione»
Ecco. Secondo me è anche per altre cose. Potrebbe essere che in luglio e agosto è più facile che vada in ferie, quindi si è più rilassati e si ha tempo per il passatempi preferiti. Potrebbe essere, se ci si masturba a letto, che d’estate il ricorso alla pratica sia semplificato dalla mancanza d’impicci e piumini e coperte eccetera. Potrebbero essere un sacco di cose.
«Certo. Ma io credo che il fattore della vasodilatazione sia essenziale per quanto poggia su due fattori»
Dov’è che poggia?
«Primo: da giugno in poi si esce di più, si va più in giro, le donne si scoprono e lasciano immaginare: e gli uomini immaginano. La masturbazione maschile, prima che per necessità fisiologica, si muove per stimoli: e le donne fanno volentieri la loro parte coi loro vestitini leggeri e sulfurei».
Vero. Un altro mio amico diceva sempre che giugno è il mese delle tette: figurarsi di che cosa lo sono luglio e agosto.
E l’altro fattore?
«E’ più complicato e irrisolto. Cioè: il fattore ambientale e l’estate e i vestitini contano eccome, tuttavia non bastano a spiegare una sorta di esplosione sensuale delle donne soprattutto in luglio»
In luglio?
«Sì. Il perché non si sa, Non è chiaro. Ormoni? Retaggi genetici? Resta che in luglio e agosto si scopa mediamente anche di più, quindi bisognerebbe capire se le seghe solitarie aumentano perché aumenta anche il sesso, oppure aumentano e basta».
Ho capito.

Avevo 17 anni e lui 24. Solito bar, seduti.

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37 Commenti

  1. C’è chi si conta le scopate, e chi si conta le seghe.

    A me però rompono enormemente le palle quei tizi che , la sera, sulla strada statale che percorro tornando a casa, vanno piano per guardarsi/contarsi le puttane.

  2. Un’idea geniale. Dici che se comincio a vent’anni suonati una proiezione retrospettiva sarà abbastanza fondata per essere pubblicara su Nature?

  3. Si capisce finalmente perchè, a volte, Facci scrive delle pippate pazzesche.
    Però sta storia di incolpare gli amici per i propri peccati, non sta bene, ed è sgamatissima: Facci confessa.

  4. il tuo amico doveva essere quello che nella rubrica “personali” di secondamano lasciava il misterioso annuncio che cominciava sempre così:”amante delle statistiche basse cerca…”

  5. ma ddai, nel 1984 non usavamo excel neanche al politecnico di torino, figurati se poteva usarlo l’amico seg***olo del FiFi!

  6. Post assolutamente reale.

    La teoria di un mio amico (che usava Lotus 123 per la stessa conta, ma lui faceva anche i grafici di successo con le donne – quesi tutti piatti, by the way) è che a luglio si inizia ad andare al mare ma non ci si è ancora fatti l’occhio alle donne in costume da bagno.
    Quindi i primi giorni di mare l’ormone si fa sentire, complici anche le pubblicità sempre più eccitanti della Bilboa Cadey.

    Poi ad agosto si è ormai assuefatti a tutta quell’esposizione di grazie femminili e il consumo cala un po’, anche perché l’afa non invoglia.

  7. maddai ma mica è vero…. (nel senso che magari è solo un racconto….)
    cmq io ho avuto un amico che metteva una bandierina su ogni paese, città, nazione, che conquistava (donne), era arrivato a 150 bandierine! (a 27 anni)

  8. Aaantò, fa callo!

    Chi glielo spiega agli uomini che tutte le donne, comprese mamme, nonne, zie, sorelle e mogli sono solite a masturbazione notturna e privata e che si distinguono dagli uomini solo perché non ne parlano sapendo di afflosciare il loro orgoglio?

    (noto che anche la categoria dei giornalisti sotto lotta sindacale si fa le seghe…mentali. Scherzo, ovviamente)

  9. Le donne non parlano (ne parlano meno) di masturbazione per ragioni culturali. Un secolo fa era sufficiente che una donna rivelasse un nervosismo eccessivo per rischiare di essere sottoposta a clitoridectomia. Negli Stati Uniti, non in Africa. Sono lezioni che t’insegnano la discrezione intorno a certi argomenti.

  10. Sono argomenti sui quali, in questo millennio, la discrezione cede il passo all’esternazione. Sono temi complessi come il genere umano e mutevoli nel tempo, è forse per questo che non esistono corsi di specializzazione. La frivolezza è una chiave come molte altre degna d’attenzione, con tutto il rispetto per le donne che se la passano peggio di noi.

  11. Lexi, avrei dovuto visitare il tuo blog prima di scrivere perché, in effetti, non ci sarebbe stata risposta.

  12. i primi due paragrafi sono discretamente ispirati da un brano de ‘Il primo cerchio’ di A. Solzenitsyn. Nulla di male, ma sarebbe stato ancora più elegante citare esplicitamente la fonte

  13. Facci, il brano è chiaramente ispirato a Melissa P. e al suo “Cento pugnette prima di andare a dormire”, sarebbe più elegante che tu la citassi.

  14. si tratterà solo di un archetipo aleggiante nelle stanze mentali di Facci, allora.

    a proposito, Facci, forse mi ha scambiato per un’altra persona: non siamo mai stati, per fortuna, insieme a pranzo.

  15. Quando Filippo Facci scoprirà che c’è differenza tra un giornalista con le palle e un provocatore isterico sarà troppo tardi per rimediare.

  16. Qualche giorno fa avevo scritto un post in cerca di una seria motivazione per l’acquisto di un taccunino. Ne avevo visto uno di bellissimo ma mi pareva che il fattore estetico non fosse sufficiente a giustificare l’acquisto.
    Adesso, dopo questo post, tutto mi è molto più chiaro: noi donne vi facciamo vedere il nostro bel taccuino e voi vi ci fate sopra le pippe.
    Tutto sommato la vita è sempre molto più semplice di quanto si pensi.

  17. “Non disprezzate la masturbazione: è sesso con qualcuno che amate veramente”.
    “Ma, Boris… sei stato grandioso! (N.d.A: lei è la baronessa russa che elogia le prestazioni di Boris/Woody in “Amore e Guerra”)… Come fai?”
    “Oh, mi esercito molto da solo…”
    (Woody Allen)

    Lexi… il tuo blog è un eccellente cocktail fra “Beverly Hills 90120”, “Cruel Intentions”, “Cosmopolitan”, “Memorie di Paris Hilton davanti al focolare” e “Come fare a spendere 10mila $ la settimana. Datemi una buona idea, please”. Attendo curiosa la tua disamina sociopolitica dell’11 settembre 2001: “Le due torri abbattute. Contro il simbolo del fallocentrismo occidentale. Peccato, però”
    Curioso come per parlar di seghe, se ne facciano così tante, a volte, eh?

    Se è per quello, poi, Kellogg (quello dei corn flakes) aveva impiantato – credo a Chicago – una clinica salutista alla fine del secolo scorso dove maschietti e femminucce pur di non toccarsi proprio lì, venivano sottoposti a supplizi atroci tipo imbragature sadomaso ed elettrochoc persino -ci fecero anche un film, carinissimo, con Anthony Hopkins nel ruolo di Kellogg “The Road to Wellville” e Matthew Broderick in quello di un suo paziente, Will Lightbody (!)
    ————————————————-
    cito:
    William Lightbody: If this is the healthiest place on Earth, why is everybody dying?!
    (…)
    George Kellogg: You have a very nice body, Mrs. Nicebody.
    Eleanor Lightbody: Lightbody, Mrs. Lightbody.

  18. sinceramente non ne capisco l’utilità, ma è senz’altro un’idea molto originale…chi ci avrebbe mai pensato?quest’uomo è la creatività in persona…

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