Ergastolano, anzi no

Ho l’impressione che sia sfuggito a molti. Per cui lo riporto qui: è stato annullato l’ergastolo comminato a Bernardo Provenzano, latitante da quarant’anni, mandante o esecutore di un totale di 127 omicidi. L’annullamento riguarda inoltre altri 38 imputati accusati di omicidi commessi nell’ambito delle lotte di mafia.

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50 Commenti

  1. Hanno fatto bene ad annullarlo, e bene faranno a rifare il processo, perchè la sentenza era irregolare. Ma sono cose che a una persona che faccia un post del genere non puoi spiegare. Puoi solo batterti perchè l’educazione civica e le norme basilari dello stato di diritto vengano insegnate nella scuola dell’obbligo.

  2. Non mi sembra che Giulia Blasi si sia abbandonata a chissà quali proclami, ha semplicemente riportato la notizia,senza commenti.
    E’ sufficiente riportare una notizia per essere definiti come minus habens incapaci di afferrare concetti elementari concetti giuridici?

  3. Non mi sembra che Giulia Blasi si sia abbandonata a chissà quali proclami, ha semplicemente riportato la notizia,senza commenti.
    E’ sufficiente riportare una notizia per essere definiti come minus habens incapaci di afferrare elementari concetti giuridici?

  4. Scusa Facci, come fai a sapere che era irregolare? Avevi già studiato il caso, suppongo, visto che ovviamente le motivazioni non si conoscono ancora. Che poi il post in questione sia di una superficialità spaventosa è un altro fatto.

  5. Il post in questione riprende una notizia, non fa un’analisi.
    Sta ai profondi conoscitori della materia fornire un commento informato dei fatti.

  6. da http://lanazione.it/art/2005/04/20/5374506

    ” Quello che colpisce nel dispositivo con il quale i supremi giudici di Palazzaccio hanno reso nota la loro decisione letta pubblicamente in aula alla presenza degli avvocati della difesa, e ‘ il riferimento all’articolo del codice di procedura penale che tratta della «forma del provvedimento del giudice».

    Un articolo, il 125, che dispone fra l’altro che le sentenze e le ordinanze dei giudici devono essere motivate pena la nullità di esse. Potrebbe essere, dunque, proprio la mancanza di una motivazione organicamente illustrata, in ordine alle responsabilità degli imputati, la ragione che ha portato gli alti giudici della Cassazione alla determinazione di chiedere che venga rifatto il processo per numerosi imputati coinvolti nella cosiddetta operazione tempesta, la guerra di mafia che ha comportato numerose morti fra gli anni settanta e gli anni novanta. ”

  7. AGGHIACCIANTE. decisamente.
    Com’e’ sorprendente del resto anche leggere commenti cosi’ ARROGANTI nei confronti dell’autrice del post che, tendenzialmente, riporta una notizia.

    [ma perche’ la gente e’ cosi’ tanto incazzata mi domando?….
    vorra’ dire che sono avvocati..chissa’…]

  8. Sapere che esistono ancora sentinelle del mattino come Giulia mi conforta. Dormo più tranquillo. Continua così Giulia. Combatti contro tutte le ingiustizie.

    Corri raggazza laggiù
    Con trenta lampi di blu
    Corri in aiuto di tutta la gente
    dell’umanità
    Va Giulia
    cuore e acciaio
    Va Giulia

    e soprattutto … trasformati in un razzo missile possibilmente con circuiti di mille valvole e … tra le stelle
    Sprinta e va

  9. Scarpantibus, alla tua età è giusto che tu sappia che il testo non dice “con trenta lampi di blu” ma “vola tra lampi di blu”.

    (e comunque continuo a non spiegarmi il perchè di tanta acrimonia per una segnalazione che più asettica non si poteva. Poi ognuno può trarre le proprie conclusioni, la mia è che la malizia è negli occhi di attacca in questo modo gratuito)

  10. macchè acrimonia … è che questi ggggggiovani di sinistra cresciuti a cartoni animati giapponesi sono patetici … il giorno prima sproloquiano sugli orrori di abhu grahib e il grande satana ma se si osa annullare un ergastolo a un mafioso che ne avrà già una ventina si stracciano le vesti .. chiamasi demagogia … per ottenere un posto in TV peraltro
    Qualcuno piuttosto ha visto Un giorno in pretura con il processo a Cutolo e a come lo Stato ha liberato Cirillo?
    Se vogliono fare informazione si sbattano in giro sui, luoghi, sui fatti, su quello che succede … e non a sbatacchiare il polpastrelli della tastiera senza senso

  11. “La Suprema Corte, infatti (i giudici sono stati in camera di consiglio una settimana, dal 13 aprile a oggi) sembra aver applicato la sua stessa giurisprudenza più recente: quella secondo la quale gli uomini di Cosa Nostra non possono essere considerati e, quindi, “condannati” come facenti parte di un’organizzazione o di una “cupola” responsabile di tutti i delitti.

    Per ogni delitto, le procure avrebbero dovuto dimostrare i rapporti precisi tra assassino e mandante: altrimenti il mandante va considerato innocente. In quel periodo, poi, Riina prendeva le sue decisioni consultando poche persone della cerchia ristretta dei corleonesi; non è quindi dimostrato, secondo la VI sezione, che Provenzano e altri condannati abbiano partecipato a quelle scelte di morte. Stesso discorso per i capi mandamento che, in molti casi hano ricevuto mandati di cattura per delitti compiuti mentre erano in carcere. Per la Cassazione, se un uomo è in galera, non può essere mandante di un delitto per il solo fatto di comandare una cosca. Secondo i pentiti e secondo i magistrati che li avevano condannati, invece, anche dalla prigione, certi personaggi potevano prendere decisioni importanti, anche “condanne a morte”.”

    L’articolo completo: http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/cronaca/provenzano/nulergast/nulergast.html

  12. Perchè sorprendersi? Mi sembra più scandaloso avere Berlusconi come primo ministro…o Calderoli al governo.

  13. Penso che gliene fregherà il giusto visto che è latitante da quarant’anni (o giù di lì) e che riesce anche ad andare a farsi curare all’estero a spese della ASL di competenza!
    Comunque hai ragione. Ne hanno parlato poco nonostante sia una notizia importante.

  14. ho l’impressione che sia sfuggito a molti: quest’anno, a Pasqua, la qualità degli ovetti Kinder era decisamente inferiore rispetto agli anni trascorsi.

  15. Falcone e Borsellino teorizzarono che la mafia esiste e che c’è un’organizzazione chiamata Cosa Nostra all’interno della quale vengono prese collettivamente delle decisioni. Questa teoria, all’epoca, non era affatto scontata: molti pensavano che la mafia fosse un residuo arcaico, e che ci si trovasse in realta’ di fronte a casi di comune gangsterismo. I processi a carico di mafiosi prima di allora si chiudevano per lo più con decine di assoluzioni per “insufficienza di prove” (vedi Catanzaro).
    La recente sentenza della Cassazione non muove da fatti nuovi o dall’individuazione divizi formali, ma semplicemente dal rigetto della tesi falconiana. Bin Laden, dice la Cassazione, è colpevole degli omicidi che personalmente ha compiuto, non di quelli compiuti da Al Quaeda. Non si discute sul garantismo, insomma, ma sull’esistenza o meno di Cosa Nostra come realtà organizzata.
    La corte di Cassazione, in teoria, avrebbe il compito di vigilare sulla forma e la regolarità delle sentenze. Non di giudicare nel merito. Purtroppo ha finito di fatto per configurarsi come un vero e proprio terzo grado di giudizio, oltretutto discriminatorio verso i condannati più poveri, che raramente sono in grado di permetterselo.
    Mi chiedo se l’esistenza di una Corte di Cassazione così debordante dai propri compiti sia coerente – al di là del deplorevole caso in questione – con l’ordinato svolgimento della funzone giudiziaria.
    ricc
    (grazie, Giulia)

  16. “Mi chiedo se l’esistenza di una Corte di Cassazione così debordante dai propri compiti sia coerente – al di là del deplorevole caso in questione – con l’ordinato svolgimento della funzone giudiziaria”

    Riccardo, premetto che io sono profondamente ignorante di giurisprudenza. Ero convinto che la Cassazione avesse solo il ruolo di revisionare i processi per accertarne il corretto svolgimento.
    Quindi, probabilmente, il problema non sta nella visione che la Cassazione ha della Mafia, ma nella legislazione relativa ai crimini mafiosi.
    Il che, mi pare, è molto peggio.

  17. Riccardo, uno dei motivi per cui si può ricorrere in Casaszione è l’erronea applicazione della legge, cioè quella viziata da una interpretazione inesatta. Ed è di quello che ha discusso anche questa volta la Casaszione senza entrare nel merito. Il caso in esame è dibattuto da sempre a proposito dell’associazione a delinquere. Purtroppo capisco che il senso comune conduca a scandalizzarsi di fronte a certe decisioni o motivazioni, ma, come ama ripetere un giudice da me conosciuto, “il diritto è un’ altra cosa”

  18. La disonestà è Orioles che s’inventa letteralmente che cosa dovrebbe essere la Cassazione, che dimentica il concetto costituzionale di responsabilità penale personale, che confonde gli anni Ottanta con glianni Sessanta, tira in ballo Bin Laden per giustificare l’abominio giuridico derlla responsabilità oggettiva e naturalalmente – naturalmente – tira in ballo Falcone e Borsellino comodi per oni bisogna, giacchè a tutt’oggi c’è chi ha il coraggio – il coraggio – di sollevare di peso il cadavere di Falcone per cercar di gettarlo, come un sacco, ai piedi dei propri avversari politici. Falcone che pure era favorevole alla separazione delle carriere, come questo governo; era per il controllo istituzionale sull’’attività del pubblico ministero, come questo governo; denunciava il correntismo politicizzato del Csm, come questo governo. Non solo. Negava l’esistenza di terzi livelli mafiosi, incriminava i pentiti quando li riteneva calunniosi, lamentava certa cultura del sospetto e dubitava del feticismo di certa obbligatorietà dell’azione penale. Sparisci, Orioles.

  19. Il mitico Filippo Facci perde colpi! Ti ricordo che qui non siamo in una chat per adolescenti dove puoi insultare a piacimento quelli che tu, a tuo insindacabile giudizio, non ritieni all’altezza del tuo formidabile genio. Abbassa la cresta ogni tanto, e prima di spararle grosse spegni il pc e vai a scopare, che magari ti rende meno checca isterica. Che ne dici, riesci a farlo?

  20. Di fronte a una critica così argomentata non posso che arrendermi. Pc tua sorella: io ho mac.

  21. Anche col Mac puoi trasferirti caro Facci. Che ti costa lasciare il blog? Cos’è, ti sei affezionato? Ripeto: hai frainteso il senso di questo blog. Ma probabilmente hai frainteso tante altre cose. Ti lascio coi tuoi dubbi esistenziali: andare a cagare subito o aspettare che gli altri mi dicano chiaro e tondo che ho rotto il cazzo?

  22. Non fare il fighetto con me, Facci. Sei tu quello che si deve informare, prima di sputare sentenze. Quando crepi salutami Bettino Il Ladro.

  23. Giulia, perché hai l’impressione che sia sfuggito a molti?.. perché molti non ne parlano?.. e di cosa dovrebbero parlare, se non si sanno le reali motivazioni?.. se non abbiamo capito la notizia nella sua totalità?.. infatti tu dici che Provenzano è il mandante o esecutore di 127 omicidi.. più mandante che esecutore, perché mandante indiretto.. in quanto, come disse la sentenza di ergastolo, era ed è il padrino di uno cosca molto sanguinaria.. pare però sia stata attuata una recente giurisprudenza, che richiede invece un rapporto diretto tra mandante ed assassino.. ovvero: si può condannare come mandante chiunque sia al momento il capo dell’organizzazione a cui l’assassino fa riferimento?.. se rispondiamo facilmente di sì, come verrebbe anche a me, potremmo non accorgerci di sviluppi futuri ben peggiori di un rifacimento del processo.. se una Giovane Marmotta ammazza un boy-scout, il mandante è il Gran Mogol?..
    La notizia, come l’hai data tu, oltre ad essere un pochino saccente, è anche piuttosto inesatta..
    (oh Giulia, con la stima di sempre!..)

  24. Secondo me è tutta una manovra dei giudici comunisti per arruffianarsi i siciliani e scalfire il 62 su 62 per le prossime elezioni. Ecco cos’è.

  25. Mi sembra che l’ultimo intervento di Facci sia molto preciso, anche se io non ho le conoscenze necessarie per confermare o meno le cose dette su Falcone.
    In ogni caso mi sembra molto preoccupante che si neghi il fatto che “anche dalla prigione, certi personaggi potevano prendere decisioni importanti, anche “condanne a morte”.” Del resto era proprio per quello che erano nate misure detentive speciali e piu’ restrittive per i BOSS mafiosi, ai quali questi si sono sempre fortemente opposti.

    Non capisco solo perche’ vi divertiate cosi’ tanto ad insultarvi a vicenda. COn delle cadute di stile davvero impressionanti tra l’altro.

  26. SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!! gliene hanno annullato uno…gliene rimangono 29….voi allarmisti ogni tanto?noooo

  27. Vedete a quel coglione di Facci girano le palle perchè tutto ciò che tocca fallisce: ha leccato il culo a Bettino e sappiamo come è andata a finire, lo ha leccato al Berlusca ed è un altro fallimento totale. E’ un povero fallito che non ne ha mai azzeccata una. Fa solo pena (e con tutto quello che fuma chissà come puzza).

  28. Caro Facci, il fatto che tu vada a Mac dimostra che in fondo, quando ragioni con la tua testa, sei un ragazzo intelligente. Perciò mi piacerebbe polemizzare con te – ma con te, non con i tuoi padroni. In fondo anche tu hai antipatia per la mafia, sai a che serve la Cassazione, non conti cazzate su Falcone ecc. Peccato che non puoi dirlo per ragion di 27. Forza, prova a dire un pensiero tuo, con parole tue: vedrai che è divertente anche se sul momento ti sconvolgerà un po’.

  29. Ma qualcuno si ricorda che i giudici decidono in base alla legge e solo in base a quest’ultima?! Se hanno annullato qualcosa vuole dire che c’è una legge che lo permette(siccome non conosco ancora le motivazioni non so quale)! Se sono tutti fuori i criminali è perchè ci sono delle leggi che vogliono così!La magistratura non fa altro che obbedire a quanto è uscito dal Parlamento!!!In questo particolare periodo si da un po troppo la colpa alla magistratura(che fa cmq la sua parte).

  30. Orioles, mi spiace se ti sei offeso. In fondo, se non altro per passione, confrontato col 90 per cento di coloro che scrivono qui, sei pur sempre un gigante. Ma darmi del servo ti fa fare solo brutta figura con chi sappia un minimo, per quanto riguarda le mie posizioni e le mie battaglie, come stanno effettivamente le cose. Visto che perlomeno, in questo sito di caccole, hai la forza di un nome e un cognome, impara a delegittimare i miei argomenti anzichè me.

  31. se non erro – parlo da studentella umile, correggetemi se sbaglio – gli ultimi orientamenti giurisprudenziali non negano l’esistenza di un’organizzazione criminale, tutt’altro; imputano però i delitti eccellenti solo a quei soggetti dell’associazione che abbiano effettivamente partecipato, a titolo di concorso materiale e/o morale, alla commissione di tali fatti criminosi. In soldoni: il *solo* far parte dell’associazione quale vertice di essa non implica, di per sé, la presunzione “iuris et de iure” che si sia deliberato, che si sia compiuto, che si abbia istigato altri alla commissione del delitto eccellente, e così via dicendo per tutte le possibili forme di concorso nel reato; è materialmente possibile che un determinato membro dell’organismo deliberativo (la cupola, o comunque si chiami) del sodalizio mafioso non abbia partecipato alla decisione o abbia manifestato dissenso, che non sia stato informato oppure sia stato informato e non abbia espresso/potuto esprimere un parere. Di conseguenza, non è sufficiente essere membro formale dell’organismo deliberativo del sodalizio per essere responsabili in via automatica del delitto-scopo, ma è necessario altresì dimostrare che vi si abbia preso parte secondo le norme stabilite dalla legge (110 c.p. e seguenti, tenendo fermo l’art. 27 Cost.)

    quindi, a mio modestissimo parere né le tesi “falconiane”, né le tesi attuali disconoscono la presenza di un’organizzazione criminale. Semmai la differenza è che oggi si tende ad essere più rigorosi nel valutare la responsabilità dei capi. A voi il giudizio sull’opportunità o meno di questo orientamento.

    (personale osservazione: fortunatamente la responsabilità penale è responsabilità quantomeno colpevole. E questa regola vale per me, per noi, per tutti. :-) Mi rendo conto però che l’applicazione di queste regole possa sembrare aberrante, in certi casi, soprattutto perché la questione non è semplice da afferrare e soprattutto in presenza di informazioni (ancora) parziali. La mia non è un’osservazione polemica e, se possibile, perdonate il tono saccentello. Il discorso credo sia articolato e meriti ulteriore approfondimento; prima di addentrarci in qualsiasi ipotesi bisognerebbe inoltre verificare le motivazioni della Corte. Poi magari la Cassazione ha motivato in tutt’altra maniera e questo pippone giuridico è perfettamente inutile! :D )

  32. (anzi, come si dice dalle mie parti, “macari ‘i pulici hann’a tussi”; anche le pulci hanno la tosse). Buona giornata a tutti.

  33. Molto interessante, Edy.
    Questo mi ha suscitato però una serie di domande.
    Sappiamo, per esempio, il ruolo che hanno gli avvocati della mafia. Spesso hanno il compito di proteggere interi blocchi dell’attività criminale, e nel contempo sono la garanzia che il loro cliente non riveli informazioni sensibili.
    Lungi da me dire che tutti gli avvocati dei mafiosi assolvono a questi compiti, oppure criminalizzare l’intera categoria, ma si è riscontrato che in alcuni casi questo avviene.
    E’ capitato anche che, tramite il lavoro degli avvocati, una cosca mafiosa decidesse di sacrificare un suo membro (facendolo condannare) per il bene di tutti gli altri.
    Anche nei processi di Mani Pulite ci sono stati casi con dinamiche simili.
    Mi pare che le leggi che citi possano in qualche modo essere strumentalizzate per facilitare il compito di questi avvocati. Questo significa far condannare la manovalanza, quando è inevitabile, e proteggere il famigerato “Terzo Livello” di cui parla anche Falcone (eh, scusate, quest’uomo è come il prezzemolo).

    D’altro canto, come spieghi, ci sono solide motivazioni a favore di una legge (o complesso di leggi) del genere.

    Ora, il problema principale è capire qual’è il male minore.

  34. Edi, lo sfottò non era diretto a te. La tua analisi magari è discutibile ma è molto puntuale ed articolata.

  35. Cara Edi, la tua sintesi mi trova (quasi) d’accordo, ma rafforza la mia critica verso l’operato della Cassazione. Il punto infatti e’ esattamente questo: il giudice di merito, in primo e in appello, valuta – sul merito – in un modo; la Cassazione valuta – sempre sul merito – in un altro modo. Io ritengo che la Cassazione non abbia, di massima, titolo per valutare sul merito, e su un merito tanto specifico come l’identificazione delle responsabilità di fatto all’interno di Cosa Nostra; su cui Falcone, per esempio, non emetteva pareri arbitrari ma sintetizzava una serie di investigazioni e analisi che la Cassazione “cassa” allegramente.
    Vogliamo considerarla come un ulteriore grado d’appello? In tal caso bisognerebbe dirlo, però, e proclamare di essere l’unico paese al mondo con una giustizia a _tre_ scalini. Naturalmente, per equità, il terzo grado di giudizio andrebbe sempre concesso anche al ladro di biciclette; solo a Provenzano, e a chi in genere ha i soldi per permetterselo, non sarebbe giusto. Questo sul piano tecnico. Sul piano “politico” (non nel senso dei partiti: nel senso dei valori) e’ indubbio che si puo’ liberamente scegliere fra la posizione di Falcone e quella di Carnevale: a condizione pero’ di assumersene pubblicamente la responsabilita’ (“Secondo me Cosa Nostra, o Al Quaeda, non e’ un’organizzazione strutturata) e di portarla in sede politica, non giudiziaria. La scelta _politica_ fatta arbitrariamente dalla Cassazione e’ irrituale e – en passant – e’ antigarantista rispetto alle vittime di Provenzano, che hanno pur diritto a una giustizia non inficiata da considerazioni _politiche_ che la Cassazione non ha alcun diritto di fare.

  36. Io mi chiedo (da cinquantenne annoiato) come è possibile che tu, Facci, ti perda nel rispondere a questa autentica massa di imbeccilli che hanno incorporato tanta bile da offoscurgli i sedimenti di un cervello mai compiuto.
    L’idiota di turno si gingilla con “Salutami Bettino il ladrone”, quando io ho deciso di non appartenere più a quella sinistra proprio per quel motivo. Non averlo fatto morire, dico morire, a casa sua. E tu ci parli. Non farti mandare in culo anche da me, Facci, che ti stimo.

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