Altri modi di morire per un italiano

Beppe GrilloUn copia & incolla (parziale, perché il resto è giusto che lo leggiate sul suo sito) dal blog di Beppe Grillo.
Tutti i morti sono uguali, si dice. Eppure muoiono in maniere diverse.

…Il militare italiano Nicola Calipari si è buttato sulla “non incorporata” Giuliana Sgrena per proteggerla dalla mitraglia statunitense.
I soldati di Bush gli hanno “incorporato” una raffica di mitra, uccidendolo.

“Noi siamo spendibili, gli ostaggi no” aveva dichiarato il militare.

Come muore un italiano lui non l’ha detto.
Ma lo ha fatto vedere.
Un vero eroe italiano.

(Beppe Grillo, 5/3/2005)

Per dire: è probabile, ad esempio che, come Borsellino, Nicola Calipari (per la storia che ha avuto, per il mestiere che faceva) fosse di destra. Ci sta. Magari poi non è vero, ma è possibile. Eppure, oltre che possibile, è anche ininfluente.
Perché il vero problema è che uno deve saperseli scegliere, gli eroi. Per quel che han fatto, e non per qualcosa (inutilmente di destra o di sinistra) che han detto prima di crepare.

(Visited 79 times, 1 visits today)

18 Commenti

  1. Ultimamente quando ho qualche dubbio, quando le paranoie cercano di uscire dal sacco, quando sono tentato di credere alle versioni ufficiali, bé… mi faccio un giretto nel sito di Salvatore Stefio e mi consolo. Pensare che Borsellino o Calipari siano di “destra” come Stefio mi sembra una follia, occhei, Stefio è un caso umano, ma tant’è. Sinceramente, e non credevo sarebbe mai accaduto, mi manca la destra vera, quella che in Italia non c’è mai stata, quella dei Borsellino, quella che non ha nulla a che vedere con i neoconi. La vorrei, la combatterei, ma la vorrei. Se i vari Forza Italia Alleanza Naz eccetera avessero la metà delle crisi della sinistra, se cominciassero a pensare a una rifondazione ad un recupero dei valori della destra, ne guadagneremmo tutti qualcosa. Invece ci tocca tenerci questi…

  2. Gianlù, non è il caso. I morti sono morti e basta. Si vive in modi diversi, si muore e basta. Rispettiamo la memoria di ‘sti cristi sacrificati sull’altare degli interessi particolari.

  3. Ma mi spieghi il significato di questo post?
    L’unica conclusione plausibile che ne traggo la conoscevo già. La demenza senile di Beppe Grillo.
    Ma che dobbiamo fare? Sceglierci gli eroi leggendone il curriculum ? Ma quali eroi, poi.

  4. “Per dire: è probabile, ad esempio che, come Borsellino, Nicola Calipari (per la storia che ha avuto, per il mestiere che faceva) fosse di destra. Ci sta. Magari poi non è vero, ma è possibile. Eppure, oltre, che possibile, è anche ininfluente.
    Perché il vero problema è che uno deve saperseli scegliere, gli eroi. Per quel che han fatto, e non per qualcosa (inutilmente di destra o di sinistra) che han detto prima di crepare.”

    Però su Quattrocchi avete riversato fiumi di veleno, non tanto perchè fosse di destra ma- adesso è oltremodo chiaro- perchè non fu ucciso dagli assassini yankee ma dai partigiani irakeni.
    Fate davvero schifo.

  5. Insisto sulla stessa linea editoriale di ieri: che generazione del cazzo.
    Boll diceva di non sopportare i protestanti perchè stanno sempre a pasticciare con la loro coscienza, io non sopporto certi italiani ideologizzati che pasticciano uguale e giudicano (esattamente come una commissione d’esame) della morte altrui..
    Mai visto nulla di più penoso di questo dibattito per stabilire chi è il morto eroe e chi il morto stronzo.

  6. Alcune cose non tornano, o tornano troppo, in questa faccenda.
    I proiettili calibro 5.56 mm dei fucili americani sono in grado di trapassare come burro tutte le parti di un’auto normale (ad eccezione di alcune zone del blocco motore)
    Ai check point, sulle jeep “Humvee” e su tutti i blindati di pattuglia sono montate mitragliatrici pesanti (cal .50) capaci di fare scempio di qualsiasi cosa, riducendo ad un colabrodo un’auto non corazzata. Le foto pubblicate da alcuni siti mostrano immagini di irakeni uccisi dagli americani perchè non si erano fermati al controllo. Tutti gli irakeni sono colpiti da un singolo colpo alla testa spesso sparato con una mitragliatrice: la testa è aperta come un cocomero maturo, esplosa. I parabrezza sono bucati da massimo 10 colpi, le auto non sono crivellate, i cadaveri semi-decapitati sono ancora compostamente seduti al volante.
    Ora le considerazioni:
    – Se i militari USA avessero sparato 300/400 colpi con armi spalleggiabili di piccolo calibro sull’auto il cadavere di Calipari non sarebbe stato colpito una sola volta, e precisamente alla testa.
    – Se i militari USA avessero sparato 300/400 colpi con armi di grosso calibro, come fanno il 90% delle volte, sull’auto allora non ci sarebbe stato neanche un sopravvissuto.
    I militari USA hanno agito in modo scomposto, diverso da tutte le altre volte tanto che se fosse stata davvero un’auto kamikaze, il guidatore sarebbe riuscito a farsi esplodere comunque nonostante tutto quel bordello.
    Qualcosa non torna: o nelle dichirazioni della Sgrena, o in quelle del medico ufficiale che ha fatto l’autopsia su Calipari, o nelle dichiarazioni del comando USA.
    Ci vuole verità.

  7. Che Calipari fosse probabilmente di destra e la Sgrena certamente di sinistra non è IL fatto, che è il suo sacrificio per lei, ma sicuramente ne amplia ancora, se possibile, il VALORE, in un’Italia dove destra e sinistra si scannerebbero spesso volentieri, se non a fatti certamente a parole.

  8. Ridurre tutto a destra e sinistra.
    Che schifo.
    Qui si parla di un funzionario dei servizi segreti italiani che viene ucciso per proteggere una giornalista italiana appena liberata dal fuoco inspiegabilmente aperto contro la loro auto.
    Di cosa parlate??
    Spero si faccia chiarezza (anche se sono convinto che non si arriverà alla verità, come il passato insegna) e che si taccia dell’appartenenza politica di Nicola Calipari, lui si morto da eroe,

  9. Ridurre tutto a destra e sinistra.
    Che schifo.
    Qui si parla di un funzionario dei servizi segreti italiani che viene ucciso per proteggere una giornalista italiana appena liberata dal fuoco inspiegabilmente aperto contro la loro auto.
    Di cosa parlate??
    Spero si faccia chiarezza (anche se sono convinto che non si arriverà alla verità, come il passato insegna) e che si taccia dell’appartenenza politica di Nicola Calipari, lui si morto da eroe.

  10. La destra e la sinistra in certi casi è meglio usarle per farsi le seghe (non solo mentali).
    Almeno si impiega il tempo in maniera più piacevole e si acquista maggiore disinvoltura nella specifica attività manuale.
    Perchè se ciò che prevale è proprio ciò che le persone fanno, non solo in una occasione, ma in tutta la vita, certi distinguo fanno venire il voltastomaco.
    O servono solo a chi ha necessità di farne, di distinguo.

  11. Caro Gianluca,
    credo che nn sia IL MOMENTO x fare POLEMICHE, caro gianluca.
    l’atto eroico in sè, nn ha NIENTE a che vedere con essere di DESTRA o di SINISTRA!!! è generosità umana, GRATIUTA che nn si può categorizzare!

  12. Ma perché io interpreto il post di Gianluca – e quello di Grillo – in maniera completamente diversa da quella che i facili polemisti sciorinano qui?

  13. ma mica per caso l’operazione è stata affrontata con eccessiva leggerezza? perchè non andare prima all’ambasciata. nessuno ha il coraggio d idire che magari mettere fretta al povero caligari sia stato un errore. a chi avrebbe giovato qeusta fretta?

I commenti sono bloccati.