Si chiama “fuoco amico” perché ci vogliono bene

Facciamo finta: il Papa, dopo una lunga degenza, lascia il policlinico Gemelli.
Mentre sta uscendo, un americano gli fa lo sgambetto.

Giuliana Sgrena è libera. A un mese esatto dal sequestro, avvenuto il 4 febbraio, la giornalista del Manifesto è stata liberata. Grande gioia e sollievo per un momento atteso da tempo, ma anche preoccupazione per le condizioni della reporter. Giuliana sarebbe ricoverata nell’ospedale militare americano di Bagdad per una ferita alla spalla riportata durante uno scontro a fuoco scoppiato poco dopo la sua liberazione.
Secondo quanto riportato dal direttore del Manifesto, Gabriele Polo, la giornalista era in macchina con alcuni agenti dei servizi segreti italiani, stava andando a Bagdad, quando un blindato americano ha illuminato la macchina con un faro: un uomo del Sismi è rimasto ucciso per proteggere la Sgrena. Si tratta di Nicola Calipari, ex funzionario della Polizia di Stato, da oltre un anno passato ai servizi segreti. Un altro agente sarebbe ferito.

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50 Commenti

  1. Bongo: no, non le hanno torto un capello, l’hanno solo mostrata umiliata e in lacrime a pregare in ginocchio di lasciarla in vita e di non decapitarla come altri loro degni compagni hanno fatto con poveri disgraziati, giornalisti, camionisti, ingegneri o “mercenari” che fossero. Anche alla sua famiglia non hanno torto un capello, glieli hanno solo imbiancati in un mese di ricatto odioso e mostruoso. Adesso che hanno preso i soldi e che l’hanno lasciata libera il loro crimine è forse meno disgustoso?

    Per Carlos: mi spieghi come si concilia la storia delle tue dittature amiche con delle elezioni che hanno fatto vincere un esponente decisamente antiamericano?

  2. Infamia sulla politica italiana che dai tempi di Giolitti non è cambiata.
    Infamia sul maccartismo ridicolo dell’antifrastica Casa delle Libertà, che trova ancora menti fertili su cui far presa e devastarle negli inutili ed antichi simboli di patria, onore, eroi, fede ed altra chincaglieria indottrinante che già troppe volte hanno incendiato il mondo.
    Infamia sui deputati di ogni colore che, su centinaia che sono, nessuno mi rappresenta.
    Infamia sui militari di ogni paese, di quelli con la foto di Mussolini dentro all’armadietto, il crocefisso al collo ma senza il CERVELLO sotto l’elmetto.
    Ha ragione Genna nel suo intervento su Carmilla: la liberazione della Sgrena è l’episodio PERFETTAMENTE rappresentativo della situazione che si è creata.
    E la destra lasci perdere il comunismo e la sinistra lasci perdere l’antiamericanismo.
    Di eterna contestazione non si può vivere, ma di cieco servilismo si MUORE!
    I contestatori sono quelli che, a prescindere dalla ragion di Stato e dai dollari, analizzano e si chiedono se, DIO PORCO, questa può essere una situazione normale o no.
    Prima però che sia troppo tardi, prima di riuscire a giustificare tutto, prima di non accorgerci più di niente…

  3. Sempre più vergogna nell’essere italiani: seguiamo la Lioce per anni con delle spie, le si permette di portare a termine piani eversivi ritenuti utili dal Sisde e dai massimi sistemi politici, poi non avvertiamo il Comando USA che un auto italiana con agenti e ostaggio sta per arrivare al check-point. Gli italiani mi fanno ridere. Gli americani per me manco esistono.

  4. …ah, già, e infamia anche sul comunismo che dopo aver conquistato il Palazzo D’Inverno ne ha fatto il centro di un macchina di morte imperialista e totalitari, facendo sedere sul trono dello zar nuovi assassini ammantati delle ceneri del povero Marx…anche se non c’entra un cazzo con l’argomento principale, siamo tutti d’accordo?

  5. Vi riporto una notizia che ho trovato sul blog di Scaccia (http://pinoscaccia.splinder.com/)

    New York Times: due “incidenti” simili

    Nella scorsa settimana la strada che porta da Baghdad all’aeroporto internazionale e’ stata gia’ teatro di due “incidenti” causati dalle forze americane che hanno aperto il fuoco contro veicoli civili. Lo riporta il New York Times, secondo il quale la sparatoria di ieri solleva dubbi sulle regole di ingaggio adottate dai soldati americani. “Le forze armate americane” si legge sul quotidiano, “non hanno mai diffuso statistiche riguardo il numero di incidenti in cui le truppe hanno aperto il fuoco su veicoli innocui, ma ne sono avvenuti e ci sono stati anche dei morti, come testimoniato da reporter e fotografi”. A gennaio i militari della 25ma divisione di fanteria aprirono il fuoco conttro un’auto con a bordo sette persone, tra cui cinque bambini. Secondo i soldati il guidatore, rimasto ucciso insieme a una donna, aveva ignorato i colpi di avvertimento sparati dal checkpoint. Un bambino era rimasto ferito. Riguardo l’incidente di ieri, il comando militare ha sottolinetao che l’auto su cui si trovva la Sgrena viaggiava a grande velocita’, ma secondo il New York Times il 5 febbraio i soldati spararono contro un camion che trasportava guardie di sicurezza occidentali e andava a una velocita’ di appena 10 chilometri orari. Nessuno dei colpi, che raggiunsero il parabrezza e uno sportello della cabina, ando’ a segno.

  6. Ultime dal mondo:
    “Clamorosa notizia! Pare che in guerra circolino armi di vario calibro fra le mani di diciannovenni in divisa e fanatici di Allah che le usano a loro discrezione e, incredibile ma vero, a volte si muore anche!”.
    Durante l’intervento angloamericano in Iraq del 1991 bisognò sistemare sul tetto dei mezzi della coalizione un panno arancione fosforescente per evitare di spararsi a vicenda, dopo il sussguirsi di numerosi tragici “errori”.
    Tali errori si sono ripetuti anche nel secondo intervento angloamericano in Iraq (non era un tank USA che aveva sparato contro l’hotel dei giornalisti?)e succederanno sempre.
    Resta da vedere chi stavolta ha pestato la proverbiale merda.
    Per fortuna sia noi che i cittadini americani abbiamo delegato il nostro voto dentro a una cabina insieme alle nostre responsabilità: ora è solo una questione di cronaca nera da approfondire a “Porta a Porta”.

  7. Correva l’AD 1998, era febbraio, ne son morti 20 e non mentre andavano in macchina all’aereoporto di Babilonia ma mentre andavano a sciare. Corre l’anno 2005 di tre non si sa nulla, non sembrano comunque in carcere e uno è stato promosso da capitano a maggiore.

    Questa era la storia del rodeo tra i cavi della funivia del Cermis.

    Quindi, e questa è una proposta, semplice, attuabile, soprattutto tra due governanti che si tengono a braccetto e forse limonano anche dietro i cespugli di Camp David:

    Carro armato numero? Bene, dichiarare il nome del comandante, del conducente, dell’addetto agli armamenti and so on. Arresto, estradizione in Italia, processo, condanna, pena e risarcimento.

    Tutto il resto, le fanfaronate TV, gli ambasciatori scomodati alle 20.30 del venerdì romano, le telefonate di Bush, i rammarichi sono solo SEGHE.

    Non ammetto repliche del tipo, il diritto internazionale prevede X, la convenzione di Ginevra Y, gli accordi bilaterali Z, non mi frega, da chi esporta da terra italiana a suo piacimento il mullah di qua, da chi importa arabi in terra cubana per chiuderli nei pollai, da chi uccide 18000 civili in una guerra, nessun trattato o regola è vincolante.

    Quindi senza stare di nuovo a dare colpe a destra e manca ci diano da processare quei 4/5 soldati e che la giustizia per una volta faccia davvero il suo corso.

  8. Sergius: ammesso e non concesso che convenga andare a tutta velocità verso l’aeroporto, tu non avviseresti tutti quelli che possono essere da quelle parti con tutti i dati possibili dell’auto che stai usando?

    @.MAU.
    Capiamoci Mau.Sicuramente se A ha sparato a B,essendo A e B alleati,vuol dire sicuramente che qualcosa non ha funzionato. Converrai su questo spero.
    Poi circa l’avvisare,non è cosi semplice:o la tua macchina è unica e distinguibile o non si puo certo aspettarsi che un checkpoint ignori ad esempio tutte le mercedes solo perche hai avvisato che arrivi in mercedes.
    L’obiettivo per chi è di guardia è difendere _prima_di tutto l’areoporto.Il trasporto della Sgrena è un problema nostro.
    Alla fine credo che verra fuori che il marines ha agito sotto stress.
    Non certo xche ha ricevuto l ordine di far fuori la Sgrena…

  9. (Apcom) – “Stai attenta, perché ti vogliono ammazzare”: questo hanno detto i rapitori di Giuliana Sgrena mentre la liberavano. Lo racconta Pier Scolari, il compagno di Giuliana, riportando le parole che gli ha riferito la giornalista del Manifesto. “O è stato un agguato” commenta Scolari, “o erano
    tre ragazzini” che non sapevano quel che facevano, ma “Quel che è peggio delle due ipotesi non si sa”.

    Pier Scolari aveva già detto oggi parlando ai giornalisti fuori del Celio: “Penso sia stato un agguato, ci sono alcuni elementi per dirlo. Oppure siamo in mano a dei deficienti e a dei ragazzini terrorizzati che sparano su chiunque”. A chi gli chiedeva per quale motivo pensasse a un agguato Scolari aveva
    detto che “Giuliana aveva avuto alcune informazioni e i militari americani non volevano che ne uscisse viva”.

    Secondo quanto ha raccontato ai giornalisti Pier Scolari il mezzo sul quale viaggiavano Giuliana e i tre agenti “era arrivato a 700 metri dall’aeroporto avendo allertato tutti, i militari italiani e americani, e aveva già passato dei controlli, quando, dietro una curva è stato illuminato da un faro e investito da una miriade di colpi. In quel momento Calipari si è buttato sopra il corpo di Giuliana”.

    Tutto questo è avvenuto in diretta telefonica con Palazzo Chigi, ha aggiunto Scolari, “fino a quando i militari americani hanno staccato i cellulari impedendo che la comunicazione, non con me,
    ma con Palazzo Chigi, proseguisse”.

    Giuliana Sgrena da parte sua, sia parlando con la vedova di Nicola Calipari, Rosa Maria che è andata a trovarla al Celio, sia con alcuni giornalisti, ha parlato di una “pioggia di fuoco” che si è scatenata sulla vettura da parte dell’esercito americano. “Non andavamo molto veloci, date le circostanze. L’autista non riusciva nemmeno a spiegare che eravamo italiani”. –

  10. Dopo le frasi pronunciate al tg, i casi sono due: o il marito della Sgrena è è un povero pazzo piscopatico oppure è un lettore del Manifesto.

  11. Gianfilippo,
    Probabile che Pier Scolari abbia ecceduto.
    Però, prima di parlare, provaci tu a stare un mese in attesa di sapere se la tua compagna di una vita tornerà a casa viva oppure decapitata (ricordati della fine che ha fatto pochi giorni fa quella giornalista irachena).
    E se, dopo aver saputo che era viva, che stava bene e che stava tornando a casa, ti fosse capitato (in diretta) quanto è capitato a lui, non saresti anche tu in po’ incazzato con gli americani?

    Stefano.

  12. sergius, non ho mai scritto che gli americani volessero uccidere la Sgrena. Il mio pensiero è che non bisogna mai pensare a chissà quali scenari, sottovalutando la stupidità umana.
    Ciò detto, secondo te avere uno stupido ragazzino stressato che non ha ascoltato gli ordini (o all’aeroporto di Baghdad ci sono centinaia di auto l’ora in arrivo?) e prima ha sparato trecento colpi poi si è chiesto che cosa fare, è qualcosa che si può lasciare stare come “tragica fatalità”?

  13. Mettetela come vi pare, ma i soldati americani che hanno ucciso Calipari (e tutti gli altri civili di cui non si sa nulla) sono solo dei volgari assassini che coprono lo schifosissimo furto di petrolio perpetrato ai danni del popolo iracheno. Altro che tragica fatalità. Tenetevela pure la vostra democrazia, stupidi sceriffi di merda.

  14. @.MAU.
    Hai pienamente ragione sul fatto della componente umana.
    IMHO la questione sta tutta li. La tensione fa brutti scherzi a volte. Non dimentichiamoci che
    dal punto di vista del marines, quelli potevano benissimo essere gli ultimi secondi di vita.
    Esattamente quello che è successo a centinaia di suoi colleghi che poco prima di morire avevano giusto visto una macchina avvicinarsi.

  15. @stefano
    Non era uno sfogo, era un attacco,anche a voce si capiva che diceva “amerikani”.
    E poi, incazzato per cosa? Ai suoi cari gli americani non avevano fatto nulla.
    Molto piu credibile che fosse un po di malumore perchè ora il palcoscenico lo deve un po abbandonare.
    Ha lo stesso sguardo delle Lecciso, diciamocelo un abuona volta.

  16. Signori miei, leggo i vostri commenti e becca veramente male.
    In mancanza (almeno) di una versione ufficiale o dei risultati di (almeno) un inizio d’indagini, ci si sbizzarrisce in teorie/certezze che servono solo a vomitarsi ingiurie addosso.
    Che generazione del cazzo.

  17. @Sergius,
    Tu dici “…ai suoi cari gli americani non avevano fatto nulla…”.
    Ma le hai lette le notizie?
    Nel caso tu non lo abbia fatto ti fornisco un breve aggiornamento: una pattuglia di soldati americani ha aperto il fuoco contro l’automobile che trasportava Giuliana Sgrena, appena liberata, e tre agenti del SISMI; uno degli agenti (Nicola Calipari) è morto, e gli altri tre sono stati feriti, la Sgrena ed uno degli agenti (un maggiore dei carabinieri) in modo non grave (e sono stati subito rimpatriati), l’ultimo pare sia piuttosto grave (è in ospedale a baghdad).
    Pier Scolari è il compagno di Giuliana Sgrena, e quindi al di là delle diatribe su errore o agguato (che personalmente ritengo molto improbabile) è incontestabile che gli americani hanno sparato “ad uno dei suoi cari” e l’hanno ferita (forse a te farebbe piacere se qualcuno sparasse alla tua moglie/fidanzata/compagna o altro, ma io mi incazzerei non poco … e anche mia moglie).
    Quindi ritengo comprensibile che Pier Scolari sia piuttosto incazzato.

  18. @stefano

    Mi incazzerei sicuro se invece che sana, per colpa di XXX si facesse del male VOLENDOLE fare male.
    In questo caso sinceramente non riesco a convincermi che hanno sparato per far fuori la Sgrena.
    C’erano metodi piu collaudati e efficaci, che so, un po di esplosivo ai lati della strada.

    Ritornando al nosto Pier.Ti ricordo che li,di default chi viene rapito viene pure sepolto e spesso in due parti distinte.Fosse successo anche in questo caso converrai che pochi si sarebbero sorpresi.
    Per cui gia il solo fatto che un ostaggio torni VIVO sarebbe di per se piu che sufficiente a fare i salti di gioia e godersi la persona cara.
    Lui no,lui ha la piazza da tenere calda.

    E si che altri, anche senza americani, non sono stati cosi fortunati.

    Ciao
    //S

  19. Sto ascoltando E.Lutwack a canale 5. E’ imperdibile: si sta arrotolando su se stesso mentre s’arrampica su specchi cosparsi d’olio.
    Considerando la boria che di solito lo contraddistingue nel dare ironicamente della merda a chi si ostina a non capire la concretezza della politica internazionale degli Usa, direi che stavolta il governo USA ha davvero combinato un casino che potrebbe avere esiti non prevedibili.

  20. @Sergius
    Sono d’accordo sul fatto che con tutta probabilità è stato un errore e non certo un agguato. Difatti non ho mai detto di ritenere Scolari nel giusto. Trovo solo che sia comprensibile che Scolari sia incazzato, e ritengo probabile che le sue dichiarazionii siano ascrivibili a questo e non ad un’asserita “voglia di visibilità” (e trovo francamente meschino accusarlo di una cosa simile in queste ore, con la sua compagna ancora in ospedale).
    In sostanza, ti sto dicendo di aspettare a giudicare Scolari.

  21. @stefano

    Ok.Provero a darti ascolto e mettero in stand-by le mie impressioni su Scolari.
    Il tempo ci dira se il suo era un moto emozionale o faceva di proposito il surfista usando come tavola la sua compagna.

    Stiamo a vedere insomma.

    Ecco..invece il padre mi è simpatico.Mah.

  22. Certo che sti’ merikani hanno davvero una pessima mira eh !! Centinaia di colpi e non sono nemmeno riusciti a far fuori la Sgrena! Dice il compagno della Sgrena che è stato un agguato. Quindi i merikani volevano accoppare la Sgrena ma poi ci hanno ripensato e l’hanno portata in ospedale. Incostanti st’ merikani ! Adesso oltre le sante Simone avremo pure santa Sgrena. Intanto un povero sbirro, per salvare lei, ci ha rimesso la ghirba. Prepariamoci agli sproloqui su quelle anime pie dei “resistenti” irakeni.

  23. Egregio Sig. Seminara,
    A meno che lei sia nato dopo l’aprile 2001 lei ha già vissuto sotto un governo di sinistra.
    Detto questo, ho già letto molti suoi interventi (non mi pare che macchianera li censuri poi molto), e mi incuriosisce che Lei non riesca a scrivere un commento senza infarcirlo di insulti verso i “comunisti”, evidentemente suoi avversari politici, cosa che non va molto bene in un forum.
    Absit iniuria verbis, ma credo proprio che Lei sia un Troll (in senso internettiano).

  24. Ma sbaglio o a memoria d’uomo la liberazione delle Simone era attribuita a Maurizio Scelli con tanto di telecamere, tramonto arabo etc…? Ora leggo che anche in quel caso fu fondamentale l’opera dell’agente SISMI sacrificatosi, e il tutto torna poiché ieri una delle Simone c’era e confermava.

  25. Credo che qualunque ricostruzione dell’accaduto fatta in questa sede sia fuori luogo.
    La verità non verrà mai fuori.
    Si possono solo fare alcune osservazioni basate sul poco che si pensa di sapere…
    Si è detto che gli americani non sapevano chi c’era su quell’auto.
    La domanda è : perchè avrebbero dovuto saperlo ?
    Se un’operazione è segreta, significa che è S-E-G-R-E-T-A. Non è che Calipari fosse andato a prendere un chilo di carote e dovesse avvisare mamma-USA di quando rientrava a casa…cosa avrebbe dovuto fare, mentre era nel rifugio dei tagliagole irakeni ? Avrebbe dovuto dire “Un attimo ragazzi che faccio uno squillo agli USA per dirgli che sto uscendo dal vostro nascondiglio e vado all’aeroporto…”.
    In secondo luogo mi sembra molto strano che in un auto su cui viaggiavano 4 persone (dunque incompatibile con la modalità dell’auto-kamikaze)crivellata di 300 colpi, si morta una sola persona…
    In terzo luogo è grottesca la richiesta di spiegazioni agli USA con Berlusconi che convoca l’ambasciatore a Palazzo Chigi (è come se avesse convocato sè stesso).
    Concludo dicendo che molto probabilmente finirà come col Cermis : i soldatini saranno richiamati in USA e nascosti per un po’ e noi saremo rimborsati del “sinistro” con una cifra poco superiore ai 5 milioni di euro sborsati per liberare la Sgrena…

  26. @Doc
    Alcune considerazioni
    1 – Una mitragliatrice spara circa 5-600 colpi al minuto (dipende dal modello, ma questa è di solito la cadenza media), e sparando a raffica non è un’arma molto precisa; 300 colpi sono quindi cica 30 secondi di fuoco (e credo che per calcolare il numero dei colpi sparati si siano basati su questo) ed è improbabile che tutti abbiano colpito l’auto;
    2 – dalle ultime ricostruzioni, la pattuglia era davanti al veicolo; quindi i proiettili devono aver colpito soprattutto il blocco motore, che è abbastanza spesso da deviarli.

  27. La tua spiegazione mi tranquillizza moltissimo.
    300 colpi invece di 500 sono una passeggiata di salute…

    Ecco cmq la notizia dell’autopsia di Calipari:

    Roma, 6 mar.-(Adnkronos) – ”Nicola Calipari e’ stato colpito al capo in regione parieto-occipitale con un colpo d’arma da fuoco che poi e’ uscito poco sopra l’orecchio sinistro. Un colpo da destra a sinistra, lievemente dall’alto in basso”. E’ questo il risultato dell’autopsia effettuata dal direttore dell’Istituto di Medicina legale, dott. Paolo Arbarello, e dal professor Giancarlo Umani Ronchi.

    Se il colpo è arrivato da destra a sinistra e dall’alto in basso, la tua ricostruzione dei colpi rimbalzati frontalmente dal blocco motore mi sembra perda qualche colpo (sicuramente meno dei 300 finiti sull’auto della Sgrena)…

  28. @Doc
    Forse non ci siamo capiti.
    1 – 300 colpi a prima vista sembrano una enormità, e quello che volevo dire è che invece probabilmente si è trattato di una o due “normali” raffiche di mitragliatrice della durata di qualche secondo, e non di un fuoco prolungato;
    2 – Non volevo dire che il colpo che ha ucciso Calipari fosse “di rimbalzo” (non sono un perito balistico, ma un colpo di rimbalzo solitamente non ha la forza necessaria per trapassare un osso spesso come quello del cranio), e mi sembra molto più probabile, vista anche la posizione alta della ferita, che il proiettile che lo ha ucciso sia passato dal parabrezza.
    Quello che volevo dire è che la maggior parte dei proiettili dev’esser stata fermata dal blocco motore, e questo potrebbe spiegare perchè gli altri siano scampati.

  29. C’è un fatto anomalo e abnormale e vanno chiariti sia le circostanze materiali in cui si è verificato, sia il contesto per cui è stato possibile si producesse. Senza tralasciare nè le ipotesi più assurde, nè quelle più sgradite, se suffragate da qualche evidenza.
    La guerra è la guerra o chi primo spara sopravvive non sono spiegazioni, sono slogan, stupidi.
    Attaccarsi a chi si è fatto già un’opinione come Pier Scolari (che poi dice le stesse cose della Sgrena) per buttarsi nella caciara e fare polverone è abbastanza indegno.
    I fatti lì rimangono e vanno verificati.

  30. Certo che se Santa Sgrena si fosse ricordata
    a) di ringraziare chi l’ha liberata e chi ha scucito i soldi per la sua liberazione (soldi nostri)
    b) di evitare di instillare il dubbio che gli americani volessero farla fuori
    c) di evitare di santificare i suoi rapitori

    Probabilmente avrebbe agito più correttamente e onestamente. Se gli americani avessero voluto farla fuori (ma che gliene frega agli americani della Sgrena) l’avrebbero già fatto già al primo check point, non all’ultimo, e avrebbero sparato qualcosa in più di 2/300 colpi (a proposito, chi li ha contati?)

  31. @Stefano

    X me non c’è problema.

    Quello che conta è che purtroppo c’è stata un’altra morte inutile.

  32. ENZO COFANI,
    il mondo è bello perchè è vario. Ognuno si diverte come può, tu con poco !! Contento tu !!

    NATALINO RUSSO SEMINARA
    non mi stancherò mai di ricordare (e citare) una frase di Montanelli: “Non tutti i comunisti sono imbecilli, ma tutti gli imbecilli sono comunisti”

  33. “Non tutti i comunisti sono imbecilli, ma tutti gli imbecilli sono comunisti”

    Tranne Nibbio e Natalino, che pur essendo di destra….

  34. Da quello che leggo e dalla frase di Montanelli (con la fine che sappiamo bene ha fatto) deduco che Nibbo e NRS sono in assoluto *più comunisti* di tutti noi messi insieme.

    Anche perché io non sono affatto comunista. E non ho un passato da comunista da rinnegare e da purificare. Al contrario di molti che oggi stanno a destra e vomitano su chi non ha bisogno di flagellarsi come loro.

    Tornando in topic: gli americani hanno sparato sul l’auto italiana perché non sapevano chi ci fosse e perché. Fate attenzione: alle 18:30 Al Jazeera informa tutto il mondo *via satellite* che la Sgrena è stata liberata. Due ore e mezza, dico due ore e mezza dopo, l’esercito più forte, organizzato e tecnologicamente attrezzato del mondo dichiara che non sapeva nulla della liberazione della Sgrena. Dunque non sapevano e hanno sparato.
    Facciamo una colletta per regalare una televisione satellitare al Pentagono? O ci stanno prendendo per il culo ancora una volta?

  35. Mi stavo ponendo una domanda. La sinistra ha sempre chiesto il ritiro dei militari italiani dall’Irak, ma se non ci fossero stati i militari del SISMI temo proprio che la santa Sgrena, amica dei terroristi, ci avrebbe rimesso la capoccia. Allora? Come la mettiamo? Alla pecorina?

  36. Silvestro,
    con qualche giro di parole in più, hai troppo poco cervello per capire quanto te ne manca.

  37. Mi fa specie vedere quanti antiitaliani ci siano.
    Qualcuno schierato con gli americani anche in questo caso.
    Fate schifo.
    Ai figli di Calipari cosa dite, che il loro papà è stato ucciso per fatalità dal “fuoco amico”, che tutto sommato gli americani non dovranno pagare perchè in guerra (ma non era finita?) può capitare??
    E se Calipari fosse stato ucciso da un irakeno??
    FATE SCHIFO!!

  38. Scatta la colletta per garantire al Nibbio, nel rispetto del concetto di democrazia e pluralismo, qualche giga di ram da inserire sotto la nuca, altrimenti parte svantaggiato.
    Vedrai Nibbio, qualche istante e ti si aprirà un mondo nuovo. Potrai finalmente capire, ad esempio, i concetti espressi da Low Resoluton. O instaurare un dialogo sereno e privo di preconcetti con i numerosi interlocutori di MN. L’unico inconveniente, è che non riderai più alle battute di NRS.

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