Siamo mica come lui

Interessante che la tv svedese abbia fatto (e mandato in onda – che non è la stessa cosa: anche noi facciamo un sacco di cose ma non è detto vadano in onda) uno spot nel quale per affermare la propria indipendenza ed obbiettività compare quale paragone negativo Silvio nostro. Non è che la consideri esattamente una presa per il culo, poiché, per quanto viene riportato da Repubblica, non mi pare che dicano cose così astruse. Epperò il mandolino che suona “Oh sole mio” me l’ha un po’ sfrangiato. Posso dire?

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21 Commenti

  1. Premetto che di quanto pensano di noi gli svedesi me ne importa poco o punto. Premetto anche che non ne faccio una questione di pro/contro Berlusconi. Il quesito che mi son posto, vedendo lo spot, è questo: come è possibile che un personaggio politico che dà alla propria immagine (intendendo per immagine: “come sono percepito dagli altri”) più importanza che al programma politico o, meglio, essendo l’attenzione all’immagine parte determinante del programma politico stesso, come è possibile, dicevo, che questo personaggio sia percepito in Italia come uno statista (anche se non da tutti) e all’estero, invece, come un pulcinella da evitare come la lue?
    Che interesse hanno in Svezia o in altri paesi, a dipingere l’attuale primo ministro alla stregua di una macchietta?
    Non sarà, forse, che la nostra capacità di percepire la reale statura politica del capo del governo sia alterata da come i media locali contribuiscono a descriverne le azioni?

  2. Poi, se vogliamo continuare a capire come ci vedono gli altri, puo’ servire leggere qui:

    4 – QUEI POTERI FORTI EUROPEI CHE CONTINUANO AD INSULTARE IL MAGGIORDOMO PRODI
    “Le riunioni con Prodi erano solo un casino”, ha rivelato un commissario europeo al giornalista inglese George Parker, corrispondente da Bruxelles del Financial Times. E la stampa italiana si è ben guardata dal riferire quello che avrebbe urlato a squarciagola se si fosse trattato di Berlusconi. Il quotidiano britannico sta ricoprendo di elogi il capo portoghese Barroso della nuova commissione. “Per ora Barroso ha ottenuto il rispetto dei 25 leader nazionali europei, requisito senza prezzo per un lavoro nel quale il successo dipende dalla capacità di convincere questo gruppo eterogeneo a procedere nella stessa direzione”.

    http://213.215.144.81/public_html/16000-16999/articolo_16425.html
    (punto 4)

  3. @Bongo: “questo personaggio sia percepito in Italia come uno statista (anche se non da tutti) e all’estero, invece, come un pulcinella da evitare come la lue”.
    E’ una contraddizione: se /non tutti/ qui lo reputano uno statista, non vedo perché invece all’estero /tutti/ debbano ritenerlo un pulcinella. Qualcuno sì, ma non capisco come fai a dire che lo facciano tutti.

    E’ sempre e solo il solito discorso di chi non ha altri argomenti[*]: cercare qualcuno che sia solo vagamente esotico a cui attribuire per questo un’autorevolezza superiore e indiscussa.

    A me, da italiano anche se non sostenitore di Berlusconi, dà fastidio il fatto che altri italiani plaudano chi dall’estero ci dipinge (tutti in quanto italiani) di volta in volta come macchiette, buffoni, mafiosi, inaffidabili, pizza-mandolino-robertobaggio.
    Se vi fa piacere, secondo me c’è qualcosa che non va: che Bersluconi sia un buffone, al limite, sono affari nostri e ce li dovremmo risolvere da noi. Immagino non manchino i buffoni nemmeno in Svezia.

    [*] per limite personale, o per pigrizia. Ché, di argomenti validi, ce ne sarebbero eccome.

  4. @ Joe. Non attribuirmi cose che non ho scritto, per favore. Non ho scritto, infatti, che all’estero “tutti” ritengono il primo ministro un pulcinella. Questo lo hai dedotto erronamente tu. Riferendomi a quanto avviene negli altri paesi, ho solamente evitato di ripetere, per una questione di stile, quanto in parentesi nella frase precedente.
    In ogni caso non hai risposto, come del resto io stesso, al quesito che ponevo: perchè in Italia è considerato un grande uomo (anche se non da tutti) e all’estero un gran pirla (anche se non da tutti)?

  5. che poi l’essere considerato un gran pirla (anche negli usa, giuro!)è la cosa più sbagliata, visto che ce l’ha messa nel culo a tutti

  6. @Bongo: da come l’avevi scritta si capiva esattamente cosi.

    E continuo a pensarlo perché mi riproponi la frase, che non ha alcun significato.
    Te lo dimostro, riformulandotela in due modi distinti ma dallo stesso significato della tua:

    perché in italia è considerato non da tutti un grande uomo e all’estero è considerato non da tutti un grande uomo?

    oppure

    perché in italia è considerato non da tutti un pirla e all’estero è considerato non da tutti un pirla?

    Ciao

  7. Bravo Silvestro!!!! E’ proprio così. Per noi (ma non tutti) uno è un grande uomo se si incula gli altri. E più se ne fa, tanto più grande ci pare.
    Povera Italia e poveri Italiani.

  8. … e comunque, nessuno si è accorto di una cosa, buffa, banalissima, e pazzamente milanese:

    “Oh sole mio”?

    Ma non c’è neanche un napoletano che sia insorto contro il massacro del suo dialetto? :D

  9. vedi bongo, il problema sta tutto nei media perchè l’immagine che il nostro paese da all’estero è fatta in buona parte dai suoi media e l’immagine che noi abbiamo di ciò che accade all’estero è filtrata dagli stessi media.
    per cui capita il cortocircuito per cui il più quotato giornale italiano va a dire in giro che il cav è un gran pirla e poi appena qualcuno all’estero ci casca loro se ne escono dicendo “vedete che avevamo ragione, lo dicono anche all’estero…”.

  10. a me hanno domandato se è un matto dopo le sparate che saltuariamente fa in mondovisione.
    ma sarà un caso, ti pare che non leggono tutti repubblica?

  11. Scusate, oggi come oggi io mi vergognerei molto di piu avere come presidente uno Chirac o Zapatero qualunque. Vedere come, uno tratta alla coloniale l’africa e politicheggia con la solita arroganza, l’altro affronta alla grande il problema dell’Eta.
    Schroeder… mica la Germania sta passando un periodo d’oro… o no?
    Poi non mi sembra che in Italia ci sia una diminuzione del livello di democrazia, la situazione è anomala, ma il tasso di democrazia non è sceso. Mica siamo in Russia. Quindi ragazzi, il vero problema è che una classe politica come quella Americana o Inglese noi ce la sognamo… eppoi siamo noi che votiamo, siamo noi che li scegliamo, ognuno ha quello che si merita! punto. In europa (inghilterra esclusa) non mi sembra che il livello della classe politica sia piu alto del nostro. Infatti siamo o no un continente in crisi?

    Quindi al diavolo gli sfottò svedesi.

    Berlusconi è democraticamente eletto, il problema semmai è un’altro, purtroppo ( o per fortuna, dipende) non fa quel che dice (o almeno lo fa ma all’acqua di rose). E quelli che dovrebbero prendere il suo posto non sanno quello che devono dire (nel senso che non hanno un programma altro che vincere, per fare cosa ancora non si sa).

  12. A me uno “Zapatero qualunque” andrebbe benissimo: non starà affrontando alla grande il problema dell’ETA (che certo si risolve dall’oggi al domani, come una lite di condominio), ma sta affrontando tutta una serie di nodi socio-politici che renderanno la vita migliore per gli spagnoli. La nostra maggioranza, invece, arraffa arraffa e fa le leggi tenendo in mano l’elenco puntato delle azioni da compiere per fare dell’Italia un paradiso piduista.

    Uno Zapatero qualsiasi mi andrebbe più che bene, ma chi lo eleggerebbe, in questo paese di boccaloni, che preferisce uno che trucca le statistiche sull’occupazione e dice “ho tagliato le tasse”, peccato che il taglio mensile ammonti a meno di sei cappuccini e cornetti alla settimana, mentre i miliardi evasi dagli imprenditori basterebbero da soli a tappare il deficit.

  13. giulia, dopo decenni che i sindacati paralizzano il paese con scioperi inutili e trascinano i lavoratori in piazza per ottenere meno di quei sei cappuccini, una volta che uno ce li da gratis noi gli sputiamo in faccia? ci meritiamo la carestia…
    il resto non lo commento nemmeno…

  14. giulia, dopo decenni che i sindacati paralizzano il paese con scioperi inutili e trascinano i lavoratori in piazza per ottenere meno di quei sei cappuccini, una volta che uno ce li da gratis noi gli sputiamo in faccia? ci meritiamo le piaghe bibliche e la carestia…
    il resto non lo commento nemmeno…

  15. Giulia, questa cosa del “paese dei boccaloni”, del “milione di boccaloni” è la seconda volta che la ripeti in questi commenti.
    Il corollario di questa tua -offensiva, lasciamelo dire- affermazione è che tu ti pensi migliore, e che tutti quelli che non votano berlusconi sono in qualche modo migliori.
    Sul resto delle tue affermazioni evito di chiederti le prove di quello che dici, perché non sono l’avvocato di Berlusconi, ma anche perché non riusciresti a trovarle.
    Solo una nota: è di cattivo gusto, oltre che stupido, prendere per il culo quei “sei cappuccini e una brioche”, soprattutto se a farlo è una persona come te che pare vicina a quei metalmeccanici che manifestano e scioperano per aumenti anche inferiori.

  16. Non mi sembra aznar avesse tutti questi problemi con l’eta.

    Quando per governare, si chiede aiuto a certe formazioni politiche, i risultati si vedono.

    Ciao

  17. Che professionisti! Forse nelle 5 ore in cui hanno dato la notizia della morte del papa erano impegnati a fare nuovi spot esaltanti la loro bravura.
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    Tratto da REPUBBLICA.it di oggi

    Per un grossolano errore la televisione pubblica svedese ‘Svt’ ha annunciato su Internet la morte di Giovanni Paolo II, inserendo nel proprio sito un necrologio del Papa che ivi e’ rimasto per ben cinque ore e oltre, prima che ci si accorgesse dell’abbaglio e fosse fatto sparire. Lo ha ammesso la stessa emittente scandinava, la cui portavoce Johanna Niemi ha parlato di un “malaugurato, malauguratissimo sbaglio”. E’ successo che un giornalista della ‘Svt’ stesse lavorando al necrologio confezionato in anticipo, quello che in gergo si definisce un ‘coccodrillo’, da avere pronto subito nel caso in cui dovesse scomparire all’improvviso una personalita’ di particolare notorieta’; il redattore ha pero’ inavvertitamente premuto un pulsante del proprio computer con cui ha inviato in rete il testo. E’ cosi’ apparsa la notizia, secca: “Papa Giovanni Paolo II e’ morto”, recitava il titolo, corredato da una fotografia dell’anziano Pontefice durante una passata udienza con i Reali di Svezia, Carlo XVI Gustavo e Silvia. “Il testo e’ stato immesso su Internet intorno alle 16, e vi e’ rimasto per circa cinque ore”, ha precisato con voce mesta la portavoce televisiva.

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