Il sogno di una vita: Dagospia su SUOR JO di Squizzato

Gianluca lo può capire: non potevo crederci. Nel Tempio Del Potere, che è ormai Dagospia, il primo sito che Cattaneo e Piersilvio aprono appena svegli il mattino, si parla della nuova fiction di Gilberto Squizzato. La fiction si intitola SUOR JO, una cacofonia in perfetto stile squizzatesco e, vorrei dire, miserabile (infatti, più avanti, lo dirò). Si tratta di un serial in quattro puntate che racconta di tutto: satanisti varesotti, speculatori finanziari, reality ambientati in una comunità alloggio, cospiratori a Zurigo, kamikaze di Al Qaeda, inaugurazioni di hard-discount, neonate abbandonate dentro un frigorifero, suicidi che si suicidano sigillandosi dentro una cassa, mortali gioielli di corallo ustionante, ex spogliarelliste di night, un’azienda che produce latte pronta a fallire, un castello gotico nell’hinterland milanese, l’ispettore Lopez. In pratica: è l’emulazione povera e nostrana di Alias , ma girata con tempi bressoniani.
Di seguito, la notizia pubblicata con tempismo inquietante da Dagospia. Se trovo la Gola Profonda che ha fatto la spia a Dago, la bacio.

da DAGOSPIA
Alla sede Rai di Milano fiction, “low budget” contrariamente a Roma che spende e spande. Primo ciak oggi per Rai Tre di SUOR JO del regista Gilberto Squizzato, autore di numerosi lavori televisivi a basso costo al confine fra cronaca e racconto cinematografico, il cosidetto “real movie”, dove imperversano i giovani con i loro problemi (satanisti, affaristi, speculatori finanziari, ecc.) Come sempre nei film di Squizzato interpreti alle prime armi e attori presi dalla strada. L’unica professionista è l’attrice Rossella Gardini da sempre sul set dei film del regista milanese, abituato a tirare la cinghia realizzando però prodotti di qualità, spesso premiati dalla critica durante le rassegne internazionali.

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9 Commenti

  1. E’ impossibile che a qualcuno possa piacere Squizzato e le sue PESSIME produzioni. E’ ancora vivo in me lo sgomento di quando parlava di internet (mi pare) lo sgomento e’ vivo ma la mia parte razionale cerca di eliminarne il ricordo.

  2. Perchè non si trattava di una fiction su internet. Quella serie fece inorridire anche Gianluca, che la stroncò su Cuore – ed ecco spiegato l’incipit dell’articolo.
    Io sono un assoluto estimatore di Squizzato e a me quella stroncatura suona allo stesso modo di uno che inorridisce perché Bresson, ne L’ARGENT, che sembra un film sul denaro, si occupa di tutto tranne che del denaro. E’ un giudizio di parte, il mio: ormai da anni scrivo su Squizzato, e in futuro ne scriverò di più, finendo a proposito anche in libreria.

  3. Ricordo che mi urtava sia esteticamente che per i contenuti. Se poi ci fu un grosso lavoro di ricerca questo non traspariva. Non vorrei si giustificasse una indubbia (?) incapacita’ tecnica con ‘ricerca di un linguaggio nuovo’.
    Squizzato come Bresson? Diciamo che forse Gneri aveva stroncato un water scambiandolo per un bidet. Se non voleva essere una fiction cosa voleva essere? Testimonianza storica?

  4. L’accostamento con Palahniuk lo vedo; comunque il paragone con Wallace non lo trovo inopportuno. Houellebecq lo conosco troppo poco, non posso giudicare.

  5. Se ti capita, Meno, prova con ESTENSIONE DEL DOMINIO DELLA LOTTA, Bompiani: l’accostamento con Squizzato è motivato dal nitore, dall’apparente povertà e dalla lentezza della scrittura di Houellebecq, una cifra piatta e vitrea…

  6. Desidererei riuscire a scaricare o poter riuscire a vedere suor jo ….1a e tutte le puntante….grazie mille

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