Ora che Bush lo dice e Sullivan lo ripete, Camillo ci crede

Torture ad Abu GhraibSono successe cose tremende, dicono i rapporti dell’Amministrazione Bush. Ci sono stati 5 morti, si legge. Gente che è entrata viva ed è uscita morta. Su altri 23 casi c’è ancora un’inchiesta. Ci sono stati casi di prigionieri picchiati duramente, offesi sessualmente e religiosamente, alcuni anche sodomizzati con i manganelli. Sono stati usati cani per intimidire e alcuni prigionieri sotto interrogatorio sono stati lasciati nudi con le loro feci. Cose vergognose e indegne dell’America. Queste cose, però, va ricordato ogni due minuti, le sappiamo perché le inchieste sono state avviate dall’interno del Pentagono, della Cia e dell’Fbi. Cioè, è la stessa America che ha gli anticorpi giusti, scopre i terribili reati, processa e punisce i colpevoli.

(Christian Rocca, Il Foglio, 15/1/2005)

Sempre Rocca – ma otto mesi fa – citando Rumsfeld che citava Ulysses Grant:

In Iraq ci sono stati e ci saranno errori e grandi difficoltà ma, secondo il segretario alla Difesa, i soldati americani “un giorno si guarderanno indietro e saranno orgogliosi di quello che hanno fatto e diranno che ne è valsa la pena”.

(Christian Rocca, Il Foglio, 14/5/2004)

Retroscena: Christian Rocca mi ha tolto il saluto (che paraltro era già un semplice “buongiorno e buonasera”) il giorno in cui, discutendo via mail, ebbi l’ardire di affermare che a Saddam, di Al Qaeda, non avrebbe potuto fregare di meno. Delinquente e terrorista, insomma, ma non fanatico religioso. Lui rispose che non capivo un cazzo del mondo arabo. Io replicai di non dire fesserie: avendo una madre italiana nata in un paese arabo, era l’ultima critica che avrebbe potuto farmi. Poi la cosa è morta lì ma, prima, Camillo fece un gesto epocale, coraggioso, dovuto e benedetto da Dio: eliminò (addirittura!) il link a Macchianera dal suo blog. Ora chiedo a Rocca (il quale ignorerà, ma fa niente): prove, che Saddam – oltre che un criminale assassino – fosse un fanatico adepto di Al Qaeda e abbia finanziato il terrorismo per motivi religiosi piuttosto che per tornaconti di diverso tipo?

Detto questo, su una cosa Rocca ha ragione da vendere. Sono serio: nella maggior parte dei casi (aggiungo io: spesso grazie alla stampa americana) gli USA condannano i propri colpevoli. E le autorità magari non se ne assumono pienamente la responsabilità ma, almeno non negano l’avvenuto.

Qui è diverso.

Torture a GenovaLuglio 2001, caserma di Genova Bolzaneto, Italia:

  • TORTURATA n° 81 (straniera)
    Subiva minacce anche a sfondo sessuale da persone che stavano all’esterno: “Entro stasera vi scoperemo tutte!”. Percossa da parte di agenti al suo passaggio nel corridoio. Colpita con violenza con una manata sulla nuca. Costretta contro la propria volontà a firmare i verbali relativi al suo arresto mostrandole le foto dei suoi figli, prospettandole che se non avesse firmato non li avrebbe rivisti.
  • TORTURATO n° 11 (italiano)
    Percosso con calci e pugni alla schiena e insultato. Costretto a stare coricato a terra prono con gambe e braccia divaricate e testa contro il muro. Ingiuriato con frasi, ritornelli ed epiteti tipo “comunisti di merda”, “vi ammazzeremo tutti”. Percosso al passaggio nel corridoio e insultato anche con sputi. Costretto a stare a carponi da un agente che gli ordinava di abbaiare come un cane, e di dire “Viva la Polizia Italiana.
  • TORTURATA n° 21 (italiana)
    Percossa nel corridoio durante l’accompagnamento ai bagni. Le torcevano il braccio dietro la schiena e la colpivano con schiaffi e calci. Insultata con epiteti rivolti a lei e alle altre donne presenti in cella: “Troie, ebree, puttane”. Ingiuriata con sputi al suo passaggio in corridoio. Minacciata di percosse e di essere stuprata con il manganello. Costretta a rimanere numerose ore in piedi senza ragione plausibile.
(Chi desiderasse approfondire gli accadimenti nella caserma di Bolzaneto,
la Abu Ghraib nostrana, trova l’elenco completo cliccando qui).


A questo punto (il blog è come il maiale, eccetera eccetera) torna utile quanto scrissi il 20 giugno 2002:

FALSO E CALUNNIA: UN PO’ DI NOMI

La polizia ha falsificato le molotov che sono state presentate alla stampa come sequestrate nel corso del blitz all’interno della scuola Diaz nel corso delle manifestazioni contro il G8 di Genova: sono le conclusioni dell’inchiesta condotta dai pm Francesco Pinto ed Enrico Zucca, risolta con l’accusa di falso e calunnia per 25 funzionari. Di quest’ultimi riporto, con un certo compiacimento, più nomi che posso: il vice capo della polizia Arnaldo La Barbera; il poliziotto Massimo Nuocera, che aveva raccontato di essere stato accoltellato da un no-global nella scuola, mentre una perizia del Ris ha giudicato i tagli nel giubbotto “incompatibili” e replicati ad arte; il comandante Vincenzo Canterini; il direttore della centrale operativa Francesco Gratteri; il vicequestore Massimiliano Di Bernardini, in perlustrazione la sera del 21 luglio. La decisione di irrompere nella scuola sarebbe stata presa in seguito ad una sassaiola contro una volante e nella certezza che all’interno fosse nascosto un arsenale. Invece un vicequestore di Bari ha testimoniato di aver recuperato le due molotov nel pomeriggio, per strada, e di averle viste ricomparire la mattina dopo tra le armi sequestrate nella scuola. Non c’è stata neanche la sassaiola descritta nel rapporto da Di Bernardini che, oggi, sostiene di aver riportato «fatti riferiti da altri». Le spranghe, invece, c’erano. Ma provenivano da un cantiere all’interno della Diaz. «Cosa cambia se hanno trovato le armi all’interno della scuola? – si chiede uno dei 25 inquisiti – Io sono stato colpito da una squadra dei black block. Era di plastica, ma fa male lo stesso. Altri miei colleghi sono stati minacciati con un compasso o bersagliati da lanci di pennarelli, pastelli e gessetti colorati».

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13 Commenti

  1. Il numero due e di Saddam , Aziz, era cattolico. Basta questo per dire che il regime di cui sopra, poteva essere sì brutto sporco e cattivo, ma almeno era aconfessionale.
    Detto in altre parole, Gianluca Neri ha ragione, e Rocca ha torto. Marcio.

  2. Neri, hai mai sentito parlare di qualcosa chiamato responsabilità personale? Dunque, spiegami una cosa: le autorità americane individuano il marcio che c’è nelle loro fila e dunque questo proverebbe il marcio delle autorità americane? Non fa una piega. Ah!, Saddam era un laico? Sei un genio, Neri: dimostri di dare molto credito all’integrità e al senso di coerenza dei dittatori. Ma vai a qual paese, Neri.

  3. @Sebastian: non so di che fai uso, ma guarda che ti stai rovinando il cervello. io smetterei per un po’.

  4. rocca a chi non la pensa come lui, bush rice e ferrara, toglie il saluto e` il suo concetto di discutere democraticamente… (alla neo-con insomma o di la` o di qua` niente sfumature non abbiamo tempo da perdere qui…)

  5. Signor tenutario dell’orrido macchianera,
    Le segnalo che il titolo “Ora che Bush lo dice e Sullivan lo ripete, Camillo ci crede” non ha alcun senso. Neanche il resto ha senso comune, come capisce finanche un lettore medio dell’orrido macchianera. Ma mi limito alla sua premessa, ché quella basta.
    Non so che cosa, secondo lei, Bush abbia detto. Certo non è la stessa cosa che Sullivan “ripete”, visto che l’articolo di Sullivan è contro, ma non contro di poco, di moltissimo (e infatti è tornato a scrivere sul NYTimes), è contro, dicevo, sia Bush sia le cose che Bush, secondo Sullivan, “non” ha detto sulla tortura. Mi creda.

  6. Fantastico Rocca! C’ha pure il coraggio di fare la supercazzola! A’ tenutario del tuo angolo di vaccate sul Foglio: ma vedi di andartene…

  7. Neri, al prossimo giro cercherò di farti un disegnino:
    1) Bush non ha ammesso niente.
    2) Sullivan lo accusa indirettamente.
    3) Io non gli credo.
    4) L’orrido Macchianera non ha capito un ciufolo

    (E, ti giuro, sul resto delle cose che hai scritto hai fatto ancora più confusione)

  8. ” e passa e scpassa sott’à stù balcone , ma tu sì guagliooone…”

    ( slow, tu sei il mio tuttologo: l’ho scritto bene ? )

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