Nipotismo: benvenuto Leon Pappalardo!

Io non ho un figlio. Cioè: ne ho avuta una, ma non era mia, anche se, come ho scritto spesso, era “come se lo fosse”. La cosa che più mi dispiace di non averla ancora a scorazzare per casa è che io ho sempre ritenuto di non essere in grado di crescere un figlio, dal momento che non riesco ad occuparmi nemmeno di me stesso. Eppure, nel suo caso, quel mestiere mi è riuscito bene. Oh: quando le cose van dette van dette.
E malgrado io in fondo non sia cambiato; malgrado abbia trascorso l’estate a compatire i papà che cambiavano i pannolini e rosolavano al sole per sostenere il pargolo nella piscina; malgrado preferisca persino “Porta a Porta” a quell’horror reality che si chiama “Reparto maternità”, su Fox Life; malgrado io abbia trovato la mia già impacchettata (perché avevo lasciato il lavoro sporco ad altri: l’ho conosciuta che aveva 4 anni e se n’è andata via con la mamma quando ne aveva nove, e chissà com’è cresciuta); ecco, malgrado tutto questo e tante altre cose, io, senza nemmeno sforzarmi, riesco perfettamente a capire che il 15 gennaio scorso per Selvaggia e Laerte sia stato il giorno più bello delle rispettive vite. E mica parliamo di due qualsiasi, ma di due cui la vita non ha lesinato fortune. Non ultima quella di incontrarsi.

Tutto questo per dire: “Auguri”.

E, in secondo luogo: caro Leon, esiste la remota possibilità che quando sarai grande questa pagina esista ancora e tu l’abbia rintracciata grazie a Microsoft Google™. Se sei lì dietro e stai leggendo, perdona mamma e papà per averti dato il nome di un film la cui sceneggiatura prevedeva battute come questa: “E non farlo mai più!”, “OK!”, “E piantala di dire OK!”, “OK!”.
Sappi però che in quella pellicola Gary Oldman è stato davvero grande per la prima e ultima volta nella sua vita, e in una sola scena. E che in quel film ha esordito Natalie Portman in versione per pedofili. Ora ha 24 anni (ma era brava persino a 13, e ieri ha persino vinto un Golden Globe) e, anche se ai tuoi tempi è ormai antiquariato, oggi ha ancora un suo perché.

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14 Commenti

  1. caro Leon,
    quando un giorno rintraccerai questa pagina grazie al nuovo servizio Archeo-Google, sappi che ti chiami come un film in cui la battuta migliore e’ “Leon. Che nome cazzuto.”.

  2. Gianluca, mi hai fatto venire le lacrime agli occhi. Ma non per Leon, per il quale ho già lanciato la mia bella quota di “Yeppa!” e auguri.

    Comunque, non si festeggia mai abbastanza, per cui: BENE ARRIVATO, LEON!

  3. Gianluca, quanto ci scommettiamo che non appena trovi la persona giusta ti sposi e fai il figliolo anche tu? Senza lasciare il lavoro ‘sporco’ ad altri? Certo, non lo farai con Selvaggia, di cui sei perdutamente innamorato nel profondo del tuo cuore, ma son certa che avrai al fianco una degna ‘protagonista di vita’.

  4. Per Selvaggia e Laerte (anche se le ho mandato una mail dal suo blog): AUGURI

    Per Gianluca: hai commosso anche me. E mi hai convinta ancora di più che non c’è bisogno di essere fanatici di bambini per essere bravi genitori. Anche io quando sento quei pupi che strillano al supermercato e vedo i loro genitori che impazziscono per farli star zitti penso che sono fortunata a non dovermene occupare io. Non per questo desidero di meno un figlio.
    Un padre (o una madre) non è quello che va pazzo per i bambini piccoli o che adora l’idea di cambiare pannolini, ma che ama suo figlio quando se lo ritrova nella sua vita. Tutto qui.

  5. Tanti auguri :)

    P.S.
    “Fai intervenire tutti”

    “Che vuoi dire tutti?”

    “VVOGLIO DIIIRE TUUUUTTTTTIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!”

  6. Selvaggia è donna di spirito e perdonerà: certo che il piccolo Leon è fortunato, e almeno nel primo anno di vita non rischia la denutrizione.

  7. Da fonti certe posso aggiungere che il pupo in questione, Leon, è proprio un bel pupetto.

    E non so se questa cosa ve la posso dire ma lui era lì, appena nato da neanche due ore, e non faceva un fiato, non rompeva a nessuno, stava tutto caldo dentro la sua supertutina blu, e invece lo abbiamo dovuto svegliare per fargli scegliere il colore dello sfondo del suo nuovo blog.

    Certo, Selvaggia il sito lo avrà anche pagato a cavoli e cicoria ma posso dirvi che oltre a suonare al matrimonio della donna che ti ha detto “Scegli, o me o la musica!” anche vedere quel miracolo della vita piccolo piccolo dolce dolce…non ha prezzo.

  8. è stato saltato un “ok”. il dialogo preciso è:
    non farlo mai più!
    OK.
    e piantala di dire sempre OK! OK?
    OK.

  9. Anche io quando sento quei pupi che strillano al supermercato e vedo i loro genitori che impazziscono per farli star zitti penso che sono fortunata a non dovermene occupare io. Non per questo desidero di meno un figlio.

  10. anch’io mi associo agli auguri per il pupo…
    …il nome per me è bellissimo perchè resta il mio film preferito, da quando l’ho visto penso che se un giorno avrò una figlia si chiamerà Mathilda…. magari un giorno si conosceranno!

  11. Leon…..se sei in gamba, nella vita riuscirai… e non sarai solo, uno dei tanti…sembra una frase fatta, ma mai frase, fu cosi’ vera….e la tua mamma lo sa’ bene…e tuo zio, non molla…….see you later….

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