Strawberry Fuel Forever

“Ormai è chiaro. Il presidente George W. Bush è rinchiuso nella sua bolla di sapone, ma è nei guai. Il suo governo non aveva una strategia per la guerra in Iraq e ora non ne ha una per uscire dal pantano in cui è sprofondato”, scrive la columnist del New York Times Maureen Dowd.

Non credo che questa grossolana analisi renda giustizia a quanto l’amministrazione Bush sta facendo in Iraq. Il nuovo petrolio al gusto fragola, ad esempio.

Grazie ad alcune informative del Pentagono, datate gennaio 2003 e dirette alla Casa Bianca, fatte trapelare agli organi di stampa si è potuto appurare che, prima di firmare la dichiarazione di guerra, il presidente Bush ha intrattenuto una lunga e stretta corrispondenza con il Pentagono per avere la certezza che ‘Iraq’ si scrivesse proprio con la ‘q’ finale.
I talebani, nel 2001, hanno realizzato che quella che tenevano fra le mani era rivolta a loro con qualche giorno di ritardo, dopo aver invano cercato sull’Atlante il misterioso regno dell”Afgamistam’.

Per la fine di gennaio in Iraq si dovrebbero tenere le elezioni e per gli iracheni c’è anche qualche buona notizia: Rutelli non fa parte di alcuno schieramento.
E’ prevista un’alta affluenza alle urne. Destinata a scendere bruscamente quando verrà annunciato che non è permesso entrare nei seggi con indosso cinture di esplosivo.
Ma in altre zone del paese sarà difficile che tutto vada per il meglio; in alcune città irachene la situazione è talmente critica che non è ancora stato aperto nessun McDonald’s.
Intanto, in questi giorni, Donald Rumsfeld, segretario alla Difesa, sta cercando di migliorare i suoi rapporti con le truppe impegnate nel paese, dopo l’aspra contestazione subita per alcune sue dichiarazioni: il suo gradimento fra i soldati raggiunge attualmente quello di un giornaletto porno con tutte le foto strappate.

Secondo un recente sondaggio il 94% degli iracheni è pienamente convinto che, entro la fine del 2005, tutti i problemi del loro paese saranno risolti, le truppe americane se ne saranno definitivamente andate e l’economia irachena tornerà ad essere un faro per l’intera regione.
Un sondaggio confortante, se non fosse che per il calendario musulmano ci troviamo nel 1426.

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9 Commenti

  1. Buono Vlad, è uno che ha cambiato argomento e in in questo momento anche se uscisse un post in cui Topo Gigio parla di autoerotismo, sarebbe una manna dal cielo!
    Bravo! bravo! continua!

  2. Dark, dipende….se al Dr.Strangeblog puzza l’alito, potrebbe danneggiare gravemente le mie mucose nasali.

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