50 Commenti

  1. Carina, la vignetta.
    Ora, però, posso dire che fino a quando elettori ed eletti della sinistra continueranno a interpretare la realtà manifesto-style, ovvero secondo i loro desideri e non secondo i fatti, la sinistra italiana è condannata alla sconfitta?

  2. Caro slowhand la sinistra sarà sempre sconfitta finché presidente del paese più potente del mondo potrà diventare un uomo quasi analfabeta, cha rappresenta senza mezzi termini le lobby petrolifere e chimiche americane, che ha mentito al mondo su tutto, che ha scatenato una guerra irresponsabile contro l’opinione pubblica mondiale, dalla quale non sa più come uscirne…

    La sinistra sarà sempre destinata alla sconfitta finché in Italia potrà diventare presidente del consiglio un miliardario borioso e pregiudicato, ex-pidusita, ex-socialista mazzettaro, primo evasore fiscale d’Italia, che utilizza spudoratamente lo stato e le istituzioni per proteggere i suoi interessi privati, portandosi dietro tutta la masnada di stallieri mafiosi, avvocati prezzolati, dipendenti lecchini e giornalisti ex-comunisti…

    Si hai ragione, in questo mondo la sinistra continuerà a perdere. Ma preferisco stare da questa parte. Mi sento meglio, c’è meno merda in giro…

  3. così come finchè elettori ed eletti della destra continueranno ad interpretare la reltà giornale o libero-style, ovvero secondo i loro desideri e non secondo i fatti, perderanno sempre più il contatto con la realtà fino al punto di montarli davvero i cannoni, sulle coste. detto questo iersera al momento di andare in stampa molti giornali davano kerry davanti, certo il manifesto ha esagerato, toppando ed esponendosi alla più classica delle figure di merda, ma diciamo che il non aver mai titolato qualcosa con “gli amici dei no-global uccidono tizio” gli lascia ancora un minimo di credibilità da spendere.

  4. Tutto giusto, per carità. Resta il fatto che gli elettori di Bush (per sua fortuna) non siamo noi, ed evidentemente gli americani (una maggioranza degli americani) trovano che Bush risponda alle loro esigenze meglio di Kerry. E questo con tutto il petrolio, le guerre, le lobby e tutte le altre cose (giustissime) da voi citate.
    Noi, qui, possiamo continuare come si è sempre fatto, ovvero interpretare la realtà secondo idealismi inconcludenti (che sono, tra l’altro, fattori di divisione), e, come si è sempre fatto, perdere; oppure cercare di capire la realtà per come si presenta nelle esigenze dei cittadini italiani, e proporre delle risposte concrete, attuabili, condivisibili.
    La realtà libero-style è vergognosa, ma in tutta evidenza un sacco di gente la condivide. Vogliamo pensare che siano tutti un branco di cretini, pensare che noi siamo più bravi/belli/intelligenti/moderni, e andare avanti così, o vogliamo sforzarci di capire perché questo succede, e offrire un’alternativa condivisibile? La prima strada è sicuramente più facile, ma vi ricordo che, cretini o no, voteranno anche loro. E, se non ne abbiamo convinti un bel po’, non voteranno certo a sinistra.

  5. Ben scritto “Low Resolution”…condivido ogni virgola del tuo commento. Non ho la vocazione dello sconfitto (anche se sono interista), ma finchè la destra vincente sarà rappresentata da uomini dome Bush e Banana, allora preferisco far parte della schiera degli sconfitti.
    Sono comunque convinto che qualcosa cambierà…prima o dopo.

  6. bah… devo dire che pensare che se il President of the USA viene deciso da un contadino dello Utah, un vaccaro del texas o un operaio disoccupato dell’Ohio, invece che da un avvocato di Boston, un Medico di Chicago, un Architetto ebreo di New York o un cocainomane gay di San Francisco… mi rompe e parecchio. Sono proprio un’altro pianeta, un’altra visione del mondo. E’ come dare un uzi da 150 proiettili al minuto in mano a due liceali della provincia del midwest brufolosi e esaltati.

    La sinistra idealista e ingenua esiste certamente, così come una destra caciara e scoreggiona. La differenza e che di là sono stronzi e cinici abbastanza per mettersi al potere con Berlusconi (pur odiandolo – chiedete ai leghisti quella della base). Mentre di quà si sentono tutti duri e puri, anche con il 1,4% di “disobiddienti”, e preferiscono litigare in eterno in modo inconcludente con coloro con cui dovrebbero invece condividere battaglie e progetti, uccidendo tutto. Questa è la GRANDE differenza.

  7. Slow, tu dici:

    “Noi, qui, possiamo continuare come si è sempre fatto, ovvero interpretare la realtà secondo idealismi inconcludenti (che sono, tra l’altro, fattori di divisione), e, come si è sempre fatto, perdere;”

    non è vero, non si è sempre perso
    da dieci anni la sinistra ha vinto alcune importanti elezioni : alcune regionali, vinto e pareggiato le Europee, vinto le nazionali ( poi buttate via grazie a Bertinotti )…
    Non ti aggiungere anche tu alla solfa della sinistra italina sempre perdente se si comporta in un certo modo
    Che lo faccia Ferrara va bene,gli conviene, ma che lo si faccia anche a sinistra….

  8. Si vincono le battaglie, e poi si perdono le guerre. E le battaglie si sono vinte rinunciando alla faccia feroce, e cercando intese con gruppi (sociali, economici ed elettorali) che sono “di sinistra” senza retaggi o eredità marxiste/comuniste.
    Io ci terrei a essere governato per un periodo di tempo significativo da qualcuno che finalmente, oltre a farsi gli affari suoi e/o della lobby che lo sostiene, pensi un pochino anche a me.
    Perché questo accada, è opportuno che la sinistra abbandoni certe posizioni estremiste, giustificate solo dalla voglia di certi leaderini di mantenere quel serbatoio dello 0,65% di potenziali voti su cui costruiscono visibilità e carriera, e sappia andare incontro alle opinioni e ai desideri degli italiani. Il popolo a volte va educato, più spesso va ascoltato…

  9. Scusate, gente, ma sono solo belle chiacchiere.

    Guardiamo le cosa come stanno. Il centrodestra è un’ammucchiata incoerente dove stanno leghisti, ex(micatanto)-fascisti, ex(micatanto)-democristiani, ex(micatanto)-socialisti e una masnada di avvocati, dipendenti, e rispescati che si affolla in Forza Italia. Politicamente e ideologicamente non hanno nulla in comune, si odierebbero. Sono un Frankestien politico che infatti non funziona.
    Ma sono abbastanza cinici e figli di puttana da stare insieme per tenere il potere a tutti i costi. E cosa li tiene insieme: il potere economico e mediatico di Berlusconi. Roba da niente!
    Chiedete ai leghisti, loro l’hanno sempre detto: pur di avere il federalismo andrebebro con il diavolo. Pure con Bertinotti, se lui fosse in grado di garantirglelo. Senza il Berlusca questi sarebbero una curiosità politica locale della val brembana.
    Non c’è altro che li tiene insieme. E quando il nano piduista non ci sarà più questi si sfalderanno in due nanosecondi e si scanneranno ferocemente come la vecchia Jugoslavia dopo Tito.

    A sinistra. Ci sono troppi leaderini del 0,6% che non valgono una pippa ma tengono in scacco ideologicamente tutto il centro sinistra. Questo anche perché purtroppo a sinistra manca quel figlidiputtanismo che hanno a destra: litighiamo tra di noi ma governiamo uniti. Questo anche perché c’è un 5/6% di elettorato di sinistra che premia questa gente. E fa perdere le elezioni.

  10. Anche sul fare i moderati avrei i miei dubbi
    è quello che predica sempre il giornaletto della sinistra “riformista” fare i bravi , mostrarsi sereni
    volevano anche dare consigli a Kerry, sconsigliando il “bashing Bush”
    poi, succede che Bush nella campagna elettorale si mostri più aggressivo,fregandosene giustamente di fare il moderato, e che quando lo faccia Kerry guadagni consensi
    e in Italia si predica moderazione alla sinistra quando poi vince le elezioni Berlusconi che è entrato in conflitto con tutte le Istituzioni possibili .
    No, non sono d’accordo
    L’ unità è importante, ma la moderazione secondo me è relativa
    perchè devi anche coinvolgere emotivamente l’elettorato

  11. Non ho detto che si debba essere moderati. Ho detto che (IMMO) forse bisogna cambiare gli argomenti sui quali essere decisi, e magari anche qualche posizione.
    Tanto per dirne una: la guerra in Irak. Non si doveva fare, e farla è stato un crimine.
    Però ora c’è, e si è creata una situazione tale per cui abbandonare tutto creerebbe solo scompiglio nella regoine, consegnandola praticamente in mano agli estremisti: conseguenza contraddittoria di una guerra idiota prima ancora che sbagliata. Ora, si può accettare una deriva zapaterista: andarsene subito, dare la colpa a chi ha fatto la guerra, ed essere soddisfatti così. Solo che poi il problema dell’area destabilizzata resta, ed è un problema reale che avremo tutti. E allora, forse è meglio assumere una posizione più razionale, meno ideologizzata, e stabilire che, visto che siamo in ballo, balleremo fino a quando la musica non finirà in maniera che per noi non si riveli pericolosa.
    Realpolitik, signori. Votare per la 15a volta la mozione per il ritiro dall’Irak non serve a un cazzo, e anzi i voti li fa perdere.

  12. LOW RESOLUTION,
    Io credo che ogni mattina ed ogni sera dovreste accendere un cero al Belusca. Se domani il Berlusca decidesse di mandare tutto al diavolo e ritirarsi in un isola dei Carabi, con chi ve la prendereste?
    Cosa vi terrebbe ancora insieme?
    Una sinistra fatta da ex comunisti (mica tanto ex)
    Ex democristiani (mica tanto ex)
    Comunisti dichiarati
    Tenere margheritine
    Black block, pacifisti della domenica e filoislamici.
    E chi più ne ha più ne metta.
    Una sinistra che non ha un punto in comune e che stà insieme solo…grazie ad
    · un miliardario borioso(è peccato essere miliardario??
    · e pregiudicato,(bummmm…e pluriassolto, non scordiamolo),
    · ex-pidusita,(embè??)
    · ex-socialista mazzettaro (affermazione gratuita e tutta da provare),
    · primo evasore fiscale d’Italia (arri buuuuuum !!)

  13. Scusate, ma perché la vittoria di Bush negli USA, dovuta per la maggior parte a fattori interni per noi difficili da capire e valutare, deve sollevare una polemica simile sulla sinistra italiana?

    Negli USA non ha affatto vinto la moderazione. Al contrario ha vinto l’integralismo a tratti estremo catto-imperialista dei neocons. Ha vinto la bible-belt provinciale e sottoborghese, che è accorsa alle urne spaventata dal fin troppo liberal e snob Kerry.

    Il centro destra italiano è tutto tranne che moderato. Bossi e la Lega moderati? Fini moderato? Berlusconi? La verità è molto più bassa e cruda: chi ha votato questi signori pensava alla sicurezza del proprio portafoglio. Che a sinistra non sanno ancora dare. Anzi.

  14. ha ragione nibbio slow. dobbiamo ringraziare iddio per avere il nano. saremmo tutti disuniti e ci odieremmo. con silvio invece ci sorridiamo e ci prendiamo per mano guardando tutti il sol dell’avvenir. ora vado che devo accendere un cero

  15. Nibbio, va bene scrivere palle, ma crederci è troppo, non credi?
    le sentenze di assoluzione per merito di Berlusconi saranno due o tre
    la maggior parte sono assoluzioni per prescrizioni
    informati
    Slow, magari continuamo su OCE

  16. piduista embè

    non è male

    quando non si può essere dal lato giusto

    conviene esaltarsi per quello sbagliato

    come sempre è una questione psicologica

  17. Direi che i commenti che fotografano meglio la realtà della scena politica italiana di oggi sono quelli di Low Resolution !
    Vi si legge una critica a sinistra (giustamente) ed alla destra (giustamente).
    PS :
    Chiedo a Nibbio di iluminarmi circa il significato che dà lui al termine filoislamico !!
    Vuol dire essere terrorista ???
    Ed islamico cosa vuol dire ???
    Fammi sapere.

  18. MARIA JOSÈ,
    Ma tu dov’eri negli ultimi 10/15 anni? In Italia o in Alta Savoia??

    LOW RESOLUTION,
    Passare per idiota agli occhi di un imbecille è una voluttà da raffinati buongustai.
    (Mia nonna)

  19. nibbio, ecco perchè! dovresti vedere gli ultimi vent’anni, quando il tuo silvietto si serviva del pentapartito per farsi gli affari suoi. ti ricordi? o pensi che al governo ci fossero i comunisti e craxi lottava contro l’ingiustizia dei potenti al grido di forza alta savoia?

  20. per esempio il decreto per la costituzione di un network nazionale privato, per esempio eh! ti serve altro?

  21. STEFANO,
    si….mi serve altro.
    Primo perchè non mi hai dimostrato se e come il Berlusca si sarebbe servito del pentapartito.
    Secondo perchè in quel periodo e in successivi (compreso quello delle sinistre al governo)c’erano migliaia di imprenditoriche si facevano gli affari loro grazie (o nonostante) gli interventi del governo. Nomisma insegna !

  22. Fatti. Eccoli i fatti.

    Sulla storia del signor B, delle sue fortune e delle vicende di contorno sono stati scritti vari libri, risultato d inchieste documenti e testimonianze, mai ritirati dal mercato e mai contestati legalmente.
    Altro che fatti, ci sono documenti, prove, testimonianze. Inoltre bastava leggere i giornali degli ultimi vent’anni e avere un pò di memoria.

    Fose a qualche smemorato distratto potrebbe essere utile informarsi sull'”attacco alla Mondadori”, e la conseguente vicenda della più colossale corruzione di un Giudice di Cassazione, tale Squillante, che convolge un avvocato, tale Previti. All’epoca in cabina di regia vi era un signore con villa estiva ad Hamamet, che non voleva che il gruppo Mondadori passasse nelle mani del gruppo Espresso / Repubblica. Per risolvere la vicenda fu necessario l’intervento personale di Giulio Andreotti, il quale cristianamente e salomonicamente separò le due aziende e relativi destini.

    Secondo un’inchiesta della Banca d’Italia (pubblicata su l’Espresso di qualche anno fa) Tra la metà degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 intorno al singor B e le sue società, nascevano e morivano in poche settimane società con la circolazione di veri miliardi (dell’epoca), tra prestanomi e partite di giro senza alcuna traccia contabile. Tutto riconduce alla Popolare di Lodi, da molti indicata come la cassa del PSI, in cui era confluita la Banca Rasini, e un avvocato di nome Umberto Previti. Casualmente tutti i dati di quei movimento contabili sono scomparsi e anche la Banca d’Italia non è stata in grado di capire da dove partivano e finivano i soldi.

    Devo continuare?
    Basta informarsi e di cose se ne trovano.

  23. low, il problema è che per certe persone centra la fede più che la razionalità e la memoria.

  24. Ottobre porta fortuna al signor B.
    Il 20 ottobre 1984. Il presidente del Consiglio Italiano Bettino Craxi rientrò precipitosamente da una missione ufficiale a Londra per firmare nella notte un Decreto Legge per permettere alle tv del singor B di continuare a trasmettere.
    Queste erano state oscurate dalla magistratura perchè violavano varie sentenze della Corte costituzionale, trasmettendo su tutto il territorio nazionale con la finta diretta dell’«interconnessione».

    Il decreto Craxi si basava sull’assunto che non esisteva in Italia una legge sulle emittenze. Il decreto è bocciato dalla Camera il 28 novembre. Ma Craxi ne ripresenta un altro il 6 dicembre, che sarà approvato poi in via definitiva il 31 gennaio del ’85. La Tv berlusconiana è salva.

    Dettagli sempre qui su Macchianera.
    http://www.macchianera.net/archives/2004/04/sua_emittenza_biografia_non_autorizzata_di_silvio_berlusconi_3.html

  25. LOW RESOLUTION,
    questi non sono fatti…sono parole. Fossero fatti il Berlusca avrebbe avuto almeno un paio di dozzine di condanne, e non mi risulta che così sia stato?
    Corruzione di un giudice di Cassazione?
    Ahhhh…alludi al quel procedimento che si basa su una testimone attendibilissima quale la sedicente contessa Ariosto?
    Quello che è iniziato su INESISTENTI intecettazioni telefoniche?
    Quello che ha come prova un CD inavvertitamente rotto? (prova a rompere un cd).
    Ah beh…se questi sono i fatti siamo a cavallo.

  26. 10 miliardi in cerca d’autore.
    Nel 1988 Reteitalia (gruppo Fininvest) acquista il 45% della casa di distribuzione cinematografica Medusa. Prezzo ufficiale: 28 miliardi e 800 milioni. Prezzo reale, secondo la procura di Milano: 18 miliardi e 600. I restanti 10,2 miliardi vengono «restituiti con assegni circolari intestati a nomi di fantasia e poi versati su 5 libretti al portatore, tutti appartenenti a Silvio Berlusconi». Inquisito per appropriazione indebita e falso in bilancio, il Cavaliere tenta di guadagnarsi un’attenuante in più risarcendo 10 miliardi più 8 di interessi alla sua stessa so­cietà (Reteitalia)

    Al processo si salva dalla prima accusa per prescrizione. Quello della prescrizione diverrà un tema ricorrente nelle vicende giudiziare del Cavaliere.
    Ma per la seconda viene condannato nel ‘97 a 1 anno e 4 mesi (nuovamente coperti da condono), insieme al presidente di Reteitalia Carlo Bernasconi. Nel 1999 la Corte d’appello conferma che il reato c’è stato, il prezzo di Medusa era gonfiato. Infatti ricondanna Bernasconi a 1 anno e 4 mesi. Ma as­solve Berlusconi, sostenendo che non è dimostrato inoppugnabilmente che sapesse dei 10 miliardi finiti nelle sue tasche, visti i vorticosi movimenti di denaro che le contraddistinguono e il fatto che neanche la Banca d’Italia è in grado di fornire indicazioni precise.

  27. I regali a Bettino.
    Fra il ‘91 e il ‘92, il Cavaliere dovette sborsare la bellezza di 22 miliardi di lire, attraverso la All Iberian, una delle società offshore della Fininvest con sede nelle isole britanniche del Canale.

    I soliti teoremi delle solite toghe rosse? No, lo dice la sentenza della Corte d’appello di Milano che il 26 ottobre 1999 ha mandato prosciolti Berlusconi, Craxi & Co. dall’accusa di finanziamento illecito al Psi, non per innocenza, ma per prescrizione. (Ancora!)

    I legali del Cavaliere, per la verità, avevano chiesto l’assoluzione con formula piena. Ma i giudici hanno risposto: «In base al materiale probatorio disponibile, per nessuno degli imputati emerge dagli atti l’evidenza dell’innocenza». La prima tranche doveva essere di 10 miliardi, ma quel cuore d’oro di Silvio ne spedì 15, il che – a detta di Giorgio Tradati – provocò nell’amico Bettino «un moto di ilarità», dopodiché lo statista di Hammamet rimandò il surplus al mittente. Berlusconi ha sempre sostenuto di non averne mai saputo niente, giurando che All Iberian non era roba sua. I giudici hanno scoperto che la società era al cento per cento controllata della Fininvest, nelle persone di Giancarlo Foscale (cugino del Cavaliere) e poi di Giorgio Vanoni (alto dirigente del Biscione).

    Il Cavaliere ha ripiegato su un’altra versione di fantasia, sostenendo che quei soldi (suoi) erano destinati allo sceicco arabo Taraq Ben Amman in pagamento di fantomatici business nel settore cinematografico e, avendo Ben Amman lo stesso avvocato di Craxi, ecco spiegato perché i quattrini erano finiti sui conti dell’ex leader socialista. Peccato che di quel business non esista «alcuna traccia documentale». Insomma, su Berlusconi gravano tali e tanti «dubbi e indizi» che so­no «certamente incompatibili con l’evidenza dell’innocenza degli imputati, ed in primo luogo del Berlusconi». Che l’ha fatta franca per prescrizione dall’accusa di finanziamento illecito, ma è ancora sotto processo per il corrispondente falso in bilancio.

    Un falso mica da ridere: 1200 miliardi di fondi neri, utilizzati – secondo l’accusa – per operazioni occulte, riservate e/o ille­cite in Italia e all’estero.

  28. Capitali svizzeri e società romane a Segrate

    Milano 2 (situata nel comune di Segrate. poco oltre l’estrema periferia della metropoli lombarda) è la “città satellite” che consacra Berlusconi alla ribalta dell’imprenditoria nazionale.
    L’area, di 712 mila metri quadrati, apparteneva al conte Leonardo Bonzi, il quale già nel 1962 e nel 1965 aveva stipulato convenzioni col Comune di Segrate: in cambio dell’impegno a provvedere alle opere di urbanizzazione (strade, servizi, ecc.), l’ente pubblico autorizzava l’edificazione di abitazioni per 2 milioni e mezzo di metri cubi. Bonzi, tuttavia, non aveva velleità edilizie: aveva chiesto e ottenuto i permessi al solo scopo di valorizzare il terreno e venderlo al miglior prezzo; aveva così edificato sull’area soltanto cinque “villette civetta”.
    Il 26 settembre 1968, il conte Bonzi vende tutto alla Edilnord sas di Berlusconi per la somma di oltre 3 miliardi di lire, circa 4.250 lire al metro quadro.

    Insieme all’area, la Edilnord rileva dal conte Bonzi anche le convenzioni col Comune di Segrate il quale Coniune, in data 12 maggio 1969, concede alla Edilnord la prima licenza edilizia. Tuttavia, la lottizzazione è in aperto contrasto con il Piano intercomunale milanese, e la Giunta provinciale amministrativa vi si oppone con il veto. Il Consiglio comunale è allora costretto a ridimensionare l’area edificabile.

    A quel punto comincia un gioco delle parti: il Comune di Segrate finge di imporre la sua volontà alla Edilnord ma la regia è di Berlusconi e dei suoi progettisti (se le opere di urbanizzazione non fossero già parte caratterizzante del modello residenziale progettato, è dubbio che il Comune riuscirebbe a ottenerle di tale ampiezza); il balletto si protrae nel tempo per una ragione precisa e concreta: il 1° aprile 1972 decade la Giunta provinciale amministrativa, organo burocratico, e le sue competenze passano alla Commissione regionale di controllo. che è di formazione politica. Con i politici, per Berlusconi l’intesa è facile, e lo dimostrano i fatti: il 29 marzo 1972, il Comune di Segrate (giunta pentapartita guidata dal sindaco Renato Turri, esponente del Partito socialista italiano) approva una nuova convenzione a vantaggio della Edilnord, e poco dopo la Commissione regionale la ratifica in un lampo. La realizzazione di Milano 2 può così procedere celermente – verrà completata entro il 1979.

    Chi finanzia l’operazione Milano 2 del “costruttore” Berlusconi. Ufficialmente, si tratta anzitutto – e ancora una volta – di misteriosi capitali svizzeri (come nel caso della operazione di Brugherio), ma non solo.
    Secondo una vecchia regola “prudenziale” mai trascurata dai palazzinari conclusa una operazione è opportuno chiudere la società che l’ha attuata, voltando pagina. La Ldilnord sas di Silvio Berlusconi e C., curati i residui interessi di Brugherio, si avvia alla liquidazione con effetto 1° gennaio 1972; il bilancio finale di liquidazione è risibile: gli utili degli ultimi anni ammontano complessivamente a poco più di 4 milioni di lire, che uniti al capitale sociale e al fondo accantonamento imposte portano a 13,2 milioni, depositati presso la Banca Rasini.
    Nel frattempo entra in scena una nuova società. la Edilnord centri residenziali sas di Lidia Borsani e C., costituita il 29 settembre 1968 proprio per attuare l’iniziativa di Milano 2. La Borsani, nata a Milano il 9 luglio 1937. è una cugina di Berlusconi, e funge in questo caso (la suo prestanome: della società, lei è socia accomandataria, con diritto a percepire per l’opera prestata 600 mila lire sugli utili d’esercizio. Il socio accomandante, cioè quello che versa il capitale iniziale (50 mila franchi svizzeri) e i successivi aumenti, è l’Aktiengesellschaft fùr Immobilienanlagen in Residenzzentren Ag di Lugano, rappresentata ancora una volta dall’amministratore unico Renzo Rezzonico cittadino svizzero. Come nel caso della Finanzierungeselkchafi fùr Residenzen Ag, che aveva fornito a Berlusconi i capitali per edificare il centro di Brugherio, è vano domandarsi a chi faccia capo la nuova, misteriosa finanziaria, e quale sia la provenienza dei capitali di cui essa dispone (capitali depositati presso la International Bank di Zurigo).
    Il 15 giugno 1970, la Borsani si dimette, e le subentra sua madre Maria Bossi vedova Borsani (impiegata), socia d’opera senza quota; la società diviene Edilnord centri residenziali sas di Maria Borsani e C., e la variazione viene apportata “a tutte le intestazioni e partite ovunque esistenti presso privati e pubblici registri, comprese quelle catastali e ipotecarie relative agli immobili di proprietà della società siti nel Comune di Segrate”.
    Il 22 maggio 1974 il capitale sociale della società viene portato a 600 milioni di lire, e il 22 luglio 1975 a 2 miliardi, “interamente sottoscritti e versati dal socio svizzero”. Dopo ulteriori mutamenti dei soci d’opera, il 6 dicembre 1977 accomandatario diventa il commercialista Umberto Previti, il quale subito dopo viene incaricato di liquidare la società a far data dal 1° gennaio 1978.

  29. low, ora aspettati una risposta con telekom serbia di mezzo. credo che discutano più per orgoglio, come se si trattasse di squadre di calcio e non di un manigoldo che si sta fottendo tutto alla luce del sole

  30. da “la Padania” giornale di partito della Lega Lombarda – Lega Nord, Direttore Umberto Bossi.

    “La Fininvest è nata da Cosa Nostra” (7.10.98)
    “Berlusconi, metodi mafiosi” (6.10.1999)
    “Silvio riciclava i soldi della mafia” (7.7.98)
    “C’è una legge inapplicata: Berlusconi è ineleggibile” (25.11.99)
    “Imprenditore o politico, è il momento della scelta” (9.11.98)
    “Fu Craxi a spingere Berlusconi in politica” (10.6.98)
    “Un biscione di miliardi in Svizzera” (3.11.98)
    “Le sedici casseforti occulte” (29.9.98)
    “Soldi sporchi nei forzieri del Berlusca” (2.7.98)
    “La Fininvest è nata da Cosa Nostra” (27.10.98)
    “Così il Biscione si mise la coppola” (16.7.98)
    “Le gesta di Lucky Berlusca” (31.8.98).

    “Lucky Berlusca” non è davvero male :-)

  31. Parliamo di fatti più recenti.

    Quando la Telecom Italia viene conquistata da Tronchetti Provera, trova in dote nel pacchetto la SEAT Pagine Gialle. Questa aveva fuso TMC, MTV e Virgilio e grazie al suo capillare sistema commerciale stava per entare in collisione diretta con Publitalia. Ai Telegiornali Berlusconi dichiara testualmente “L’ingresso di Telecom nel mercato televisivo potrebbe eavere effetti devastanti”. Per lui ovviamente.

    Come già era successo per Repubblica / Mondadori parte un’attacco a Telecom e l’operazione SEAT Tv viene uccisa nella culla, con programmi, investimenti e palinsesti pronti.

    Quello che pochi sanno che dopo pochi mesi, SEAT compra da Fininvest “Pagine Utili”. Uno dei fallimenti più colossali, su cui era entrata la stessa Marina Berlusconi in persona. La società era sommersa dai debiti e sull’orlo del fallimento. Eppure la SEAT per mandato di Telecom appena “provettizzata” paga alla Fininvest “Pagine Utili” ben 500 milardi di vecchie lire. Un concorrente inesistente, senza brand, senza rete commerciale: un’operazione completamente priva di senso imprenditoriale.

    Ma al danno si aggiunge la beffa. In meno di un anno SEAT PG si stacca da Telecom Italia, e subisce subito una procedura d’infrazione dall’Antitrust per “Abuso di posizione dominante”. Rea di aver incorporato e tenuto in vita con il polmone artificiale “Pagine Utili”, SEAT PG si becca una bella multa e viene costretta a svendere per meno di una dozzina di miliardi “Pagine Utili” a un consorzio di imprenditori. Nel frattempo il titolo in borsa langue ai minimi della sopravvivenza.

  32. Parliamo di fatti più recenti.

    Quando la Telecom Italia viene conquistata da Tronchetti Provera, trova in dote nel pacchetto la SEAT Pagine Gialle. Questa aveva fuso TMC, MTV e Virgilio e grazie al suo capillare sistema commerciale stava per entare in collisione diretta con Publitalia. Ai Telegiornali Berlusconi dichiara testualmente “L’ingresso di Telecom nel mercato televisivo potrebbe eavere effetti devastanti”. Per lui ovviamente.

    Come già era successo per Repubblica / Mondadori parte un’attacco a Telecom e l’operazione SEAT Tv viene uccisa nella culla, con programmi, investimenti e palinsesti pronti.

    Quello che pochi sanno che dopo pochi mesi, SEAT compra da Fininvest “Pagine Utili”. Uno dei fallimenti più colossali, su cui era entrata la stessa Marina Berlusconi in persona. La società era sommersa dai debiti e sull’orlo del fallimento. Eppure la SEAT per mandato di Telecom appena “provettizzata” paga alla Fininvest “Pagine Utili” ben 140 milioni di euro. Un concorrente soffocato da 300 milioni di euro di debiti, inesistente, senza brand, senza rete commerciale: un’operazione completamente priva di senso imprenditoriale.

    Ma al danno si aggiunge la beffa. In meno di un anno SEAT PG si stacca da Telecom Italia, e subisce subito una procedura d’infrazione dall’Antitrust per “Abuso di posizione dominante”. Rea di aver incorporato e tenuto in vita con il polmone artificiale “Pagine Utili”, SEAT PG si becca una bella multa e viene costretta a svendere per meno di una dozzina di miliardi “Pagine Utili” a un consorzio di imprenditori. Nel frattempo il titolo in borsa langue ai minimi della sopravvivenza.

  33. A me piace leggere e conoscere opinioni di gente che la pensa diversamente da me.
    Nibbio, tu, in altre occasioni su questo blog, hai mostrato di possedere qualità superiori alla media del forzista standard, che oltre due slogan messi in fila come argomentazione non riesce ad andare.
    Ora, visto che sei qui, vorrei che, ovviamente a tuo piacere, mi spiegassi su quali basi ideali-idealistiche-ideologiche un uomo di destra dovrebbe non dico apprezzare Berlusconi, ma difenderlo nel suo operato politico.
    Se parliamo di una destra liberale / liberista, siamo agli antipodi.
    Se parliamo di una destra cattolica, siamo molto molto lontani.
    Se parliamo di una destra fascista, siamo lontani uguale.
    Se parliamo di una destra nazionalista, siamo sempre più lontani.
    E allora, mi chiedo: in cosa Berlusconi rappresenterebbe l’elettore di destra, un qualsiasi elettore di destra?
    Non sarà che la destra -ufficiale e popolare- si è turata il naso (e occhi, orecchie, bocca…) e si è accodata al primo che passava, in grado di poter coagulare tutti su un generico programma populista, il cui unico scopo era la conservazione degli interessi di alcune lobby particolarmente potenti?
    Non dico che ciò non accada anche dall’altra parte. Mi pare però che, almeno nella scelta dei leader, siano un po’ più accorti.

  34. Slow hai finito male il tuo post.

    Primo perché è discutibile che nella scelta dei leader siano accorti.
    Secondo perché a destra il leader non se lo sono scelto. Ci si è messo da solo, ha fatto valere al massimo il suo peso mediatico e si è imposto sul centro destra, diviso e frammentato che altrimenti sarebbe stato spazzato via dal centro sinistra (parole dello stesso).
    Terzo perché ti esponi ingenuamente alle facili ironie sul fatto che di là comanda un padrone e gli altri o ci stanno o tornano nell’angolo (vedi come sta facendo B con Fini in questi giorni). mentre di qua non è ancora chiaro se un leader è mai stato scelto, o c’è. E di chi.

  35. Giusto. Allora, chiarisco: quando parlo di “accortezza”, intendo dire che neanche il più impresentabile dei tanti leader e leaderini che affliggono la sinistra italiana è impresentabile quanto Berlusconi.
    Nel senso che, anche a volerne dire male a ogni costo (e da destra ci provano in continuazione, a costo di coniare vere e proprie menzogne: vedi la Franzoni cognese presunta parente di Prodi, la STA romana proprietà di Rutelli, ecc. ecc.), nessuno di loro accumula neanche la metà delle malemerenze (esisterà, tale vocabolo?) che Berlusconi ha assommato nella sua in fondo breve carriera politica.
    nsomma, ecco, io vorrei capire perchè la destra italiana faccia quadrato intorno a uno che, secondo i dettami di ogni tipo delle summenzionate “destre” comunemente intese, starebbe bene in tutt’altro posto che Palazzo Chigi.

  36. Un cero al Berlusca??
    Io ne accenderei uno per mandarlo ai Caraibi…
    non per farlo rimanere!
    Uniti di che?? Non mi pare che la Dx sia così unita.
    Mia nonna alla sua bell’età di 84 anni dice” Dio in cielo e Berlusca in terra?? ma chi si crede di essere e di fare??
    Nibbio…
    ma le belle promesse del berlusca si sono spente insieme ai ceri??
    Buona serata a tutti!

  37. Credo che mi travolgerete con una valanga di insulti però lo dico:

    Premesse
    1)Bush presidente USA per la II volta (non c’è bisogno di commentare)
    2)Putin Presidente Russia post comunista (ma non era un elemento di spicco del KGB?)
    3)Berlusconi fa i cazzi suoi a nostre spese e guida la destra liberista (liberista? Ma prima di AN il partito non si chiamava movimento SOCIALE italiano? Da oggi a domani tutti liberisti. Strano per un paese di dipendenti pubblici e falsi invalidi)

    Conclusioni
    Forse la democrazia non è una cosa così positiva.
    Forse la gente non dovrebbe avere parte (seppur minima) alla gestione della cosa pubblica.
    Forse bisognerebbe dimostrare adeguate capacità intellettive per meritare il diritto di voto.
    Forse un governo decente è solo una questione di culo.

  38. Cercherò di rispondere in modo “terra terra” come si conviene ad un ignorante uomo di destra.
    Che Berlusconi sia l’uomo giusto, l’uomo temibile, l’uomo insostituibile lo dimostra la veemenza con la quale la sinistra si scaglia contro di lui e si “unisce” grazie a lui e le sue reazioni scomposte non appena apre bocca.
    Ma guardatevi, prendete questo blog e rileggete gli ultimi mesi. C’è qualcuno che critica le idee della destra, i programmi della destra? Nossignori, si critica il Berlusca e chi parteggia per lui (da Feltri, a Ferrara fino a Bush, Blair e ultimamente Putin).
    La cosa ovviamente mi provoca una perversa libidine.
    Certo, se al posto del Berlusca ci fossero delle mezze calzette tipo Mortadella o Cicciobello nessuno si scomporrebbe più di tanto.
    Ma c’è lui, il più amato ed il più odiato degli italiani, uno che, piaccia o non piaccia (diciamo pure non piaccia) ci ha due marroni grossi così.
    E come lo freghi uno così??
    Con la Ariosto?? Naaaaaa. Con la Boccasini? Naaaaaa. Con i libri spazzatura? Naaaaaa.
    Tesori miei….con uno così sono cazzi!!
    Le belle promesse del Berlusca? Diciamo la verità….siete terrorizzati che le mantenga (in buona parte le ha già mantenute), siamo al paradosso che i sindacati sciopereranno contro….. la diminuzione delle tasse!
    Non c’è più religione. La Destra fa gli interessi dei lavoratori e la Sinistra non riesce più a fare nemmeno i suoi interessi.
    Daiiiii….forza contro il Berlusca !

  39. Io credo Nibbio che avere “due palle così” non sia un pregio a prescindere.
    Molti altri personaggi della storia hanno avuto “due palle così” ma sono sicura che se ti ricordassi, che so’, uno Stalin, non attribuiresti alla “pallatura” alcun merito.
    Per altro, consentimi, le critiche sono rivolte a Berlusconi e non ai programmi della destra perchè “Lui” è un accentratore che lascia molto poco spazio alle idee e alla ribalta degli alleati.
    A me, per esempio, mi piacerebbe poter criticare Forza Italia ma Forza Italia è solo Berlusconi e le sue idee e allora tanto vale criticare direttamente lui che c’ha pure la faccia giusta.

  40. Giusto per rimanere sul livello “terra terra” mi permetto di rispondere a Nibbio:

    Siii, ancora, … aaaaahh …, … sto sborrando …

  41. Nibbio, per prima cosa grazie per la cortese risposta.
    Se ho ben capito, quindi, la legittimazione di Berlusconi da parte della destra avviene unicamente per le sue capacità di essere inviso alla sinistra.
    Cioè, lo stesso processo mentale che da destra (e, intendiamoci, con buone ragioni) rimproverano alla sinistra, ovvero quello di concentrarsi su una persona.
    Mi viene il dubbio che a destra abbiano finito per condividere la sorte di quelli che andarono per suonare e furono suonati: se intendevano “usare” Berlusconi per realizzare dei programmi, si sono trovati a essere usati da Berlusconi per i propri scopi, dato che (e qui siamo in semplice polemica libera), IMMO, a parte il tentativo (riuscito) di proteggere il capo durante il semestre europeo, e quello (non riuscito) di estendere tale protezione oltre questo lasso di tempo e ad altri esponenti a rischio galera, le realizzazioni del programma della destra siano sostanzialmente:
    1) una legge sul falso in bilancio che lo stesso attuale ministro dell’economia sta sollecitando a rivedere con urgenza;
    2) una riforma scolastica i cui effetti sono tutti da verificare, ma che non si è presentata gran che bene, visto che siamo a novembre e ancora non sono state completate neanche le graduatorie;
    3) la legge Gasparri, cui posso pure concedere l’attenuante delle buone intenzioni, ma che ha avuto, al momento, il solo effetto di paralizzare la RAI e garantire lo status quo; a vantaggio di chi, è inutile ora stare a sottilizzare.
    4) La Bossi-Fini, sull’immigrazione: una legge confusa e in parte incostituzionale, che per mera voglia di propaganda è andata a sostituire una legge (Turco-napolitano) che aveva sì bisogno di qualche ritocco, ma che nel complesso funzionava;
    5) la legge sulla fecondazione assistita: a costo di fare la figura del troll, mi pare che almeno in questo caso le modifiche da adottare siano sostanzialmente pochine.
    6) una riforma costituzionale da rabbrividire, riguardo la quale c’è solo da augurarsi (da buoni e onesti cittadini italiani, senza distinzione fra destra e sinistra) che venga cancellata integralmente il prima possibile.
    C’è poi il progetto di una riforma della giustizia che al momento ha ottenuto il mirabile effetto di mettere d’accordo Ciampi, il CSM, i giudici e gli avvocati: fa schifo.
    Io non so, fra queste cose, quali fossero (avrebbero potuto essere) nel programma di una destra non berlusconizzata.
    Però so che, a parte alcuni rarissimi principi, non ne condivido alcuna. E Berlusconi, in questo, non c’entra.

  42. Caro Nibbio…
    anche il signor Brusca e il signor Reina si sono fatti da soli, hanno accumulato soldi a palate (non è peccato!) e sicuramente nel loro campo hanno dimostrato di avere due palle così.
    Un inciso… mi sembra che il vangelo di Roccone in realtà qualche volta si sia pronunciato sui ricchi e sugli aghi nonchè sui mercanti nel tempio.
    E per finire… qua il Signor B è così liberale che in Europa se lo prendono tutti a cozzetti, compresi i liberali inglesi (noti comunisti) e una grossa fetta dell'”amico” PPE (vedi Roccone silurato).
    Ah dimenticavo l’amico Vladimir difensore delle libertà e capo del KGB nei liberali anni 70 Russi.

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