Religiosamente corretto (ma scomodo)

“Metti a Cassano, vota Emiliano” è così che il neo sindaco di Bari, Michele Emiliano, si è fatto conoscere dall’elettorato nazionale durante la campagna di giugno 2004 che lo vedeva in corsa per la poltrona di primo cittadino della città.
Emiliano, che ha conquistato la carica invertendo la rotta politica del capoluogo pugliese, è, ve l’assicuro, un uomo incredibile, dalle idee progressiste e dagli imprevedibili sprizzi creativi.
Un uomo che ha lanciato una proposta che non può che trovare la mia ammirazione, ma che sta scatenando non poche polemiche in tutta Italia.

L’antefatto
In seguito alle molestie razziste di cui è stata vittima la signora Aisha, moglie dell’Imam di Bari Abdhu Rahman, una pugliese convertita all’Islam, Emiliano scende in piazza in un incontro pubblico e difende la donna e le sue scelte. Il sindaco accusa e condanna gli atti razzisti e dichiara di voler impostare in città una cultura che preveda pace, convivenza e dialogo tra le diverse culture che la popolano.

Il fatto
Durante il discorso Emiliano annuncia anche di voler inviare “una proposta alla direzione regionale del Ministero della Pubblica Istruzione, chiedendo di concedere agli studenti esentati dall’insegnamento della religione cattolica nelle scuole cittadine, la possibilità di incontrare insegnanti di religione musulmana, per studiare storia e dottrina islamica”

Le conseguenze
E’ inutile dirvi quali e quante sono state le conseguenze della proposta, potete immaginarlo.
C’è chi è perplesso, chi si infuria ed accusa di proselitismo Emiliano, e chi, invece, trova interessante lo spunto del primo cittadino, proponendo uno studio approfondito delle religioni mondiali, e ricordando come nel marzo 2003 il Papa esortò la scuola ad ampliare l’insegnamento religioso con una storia di tutte le religioni.
Emiliano, dal canto suo, non ha fatto marcia indietro. Precisando che non vuole certo fare proselitismo islamico, e sottolineando d’essere cattolico (ma praticante discontinuo), si dice deciso a portare avanti la sua iniziativa, per il bene della città e dei suoi multietnici e multireligiosi cittadini.

Il futuro
A che punto sia adesso la proposta di Emiliano non ci è dato saperlo. Di certo però, chi vi scrive, convinta sostenitrice del sindaco del capoluogo della sua terra, sa bene che non saranno le polemiche a fermare un uomo che da anni Bari aspettava e che finalmente ha avuto (in una Provincia anch’essa rinnovata a sinistra, ed una Regione votata a destra che trema per le imminenti elezioni).
La proposta di istituire un insegnamento “religioso” alternativo all’ora di religione cattolica – proposta che bene si sposerebbe anche con il nuovo piano scolastico Moratti, che prevede un orario flessibile, con 6 ore di insegnamenti caratterizzanti e facoltativi – rappresenterebbe un’ottima apertura alla vera realtà multietnica italiana, e – in quanto indirizzato ad un determinato tipo di studenti, ovvero quelli che hanno precedentemente scelto di esonerarsi dall’insegnamento – una valida alternativa didattica.
Auspicabile è comunque che si prenda seriamente in considerazione, nell’ordinamento scolastico nazionale, l’istituzione dello studio di Storia delle religioni, fin’ora confinato alle università con indirizzi particolari.
Chissà se qualcuno lì al Governo, avrà l’intelligenza di capire il valore di tutto ciò.

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49 Commenti

  1. “impostare una cultura” ?

    si possono impostare le culture?

    bello, non lo sapevo

    pensavo le culture andassero rispettate, tutte

    tipo che l’infibulazione e’ cultura, la lapidazione delle adultere e’ cultura, insomma vanno rispettate tutte, no?

    meno la nostra, mi pare, la nostra va ‘impostata’

  2. M, l’infibulazione sta all’islam come il rogo al cristianesimo. sono entrambi culture. ah, per rispettarle le culture bisognerebbe capirle, ergo studiarle, forse

  3. impostare 1im|po|stà|re
    v.tr. (io impòsto)

    2 CO fig., organizzare nei punti essenziali ponendo le premesse per successivi sviluppi: i. un progetto, una nuova attività | delineare in modo schematico, abbozzare: i. la traccia di un romanzo

  4. quindi, QP, si possono fare tutte quelle belle cosine li’ alla cultura di un popolo?

    ‘organizzare nei punti essenziali’ la cultura di un popolo

    ‘delineare in modo schematico’ la cultura di un popolo

    ‘abbozzare’ la cultura di un popolo

    guarda, era meglio che te ne stavi zitto, no?

  5. M, Emiliano quando ha parlato di “impostare in città”, non intendeva imporre una cultura, ma impostare le basi per il cambiamento di rotta in una città che ha dimostrato in diverse occasioni di avere una base in cui vi sono ancora discriminazioni razziste che penso non facciano piacere a nessuno. Che poi impostare è un termine che non ti piace, vabbhé, ma non fraintendiamo il senso delle cose.
    Ciao!

  6. guarda, io sto sui contenuti, del termine me ne sbatto

    no, e’ giusto, per debellare una cultura carica di intolleranza e discriminazioni (la nostra) insegnamo l’islam, che ha dato luogo a una culturina cosi’ a posto, aperta e tollerante e che non discrimina affatto, ad esempio, tra lapidare un’adultera e segare via la testa di un infedele

    no, mi sembra giusto, e’ senz’altro un bel miglioramento

  7. guarda, appiccicare le etichette sta a zero, ma da mo’

    e’ la risorsa di chi non sa che cazzo dire

    tantovale non dire niente

  8. dire che il cristianesimo è o è stato più tollerante dell’islam è una gran cazzata. il cristianesimo da noi è tollerante altrimenti non se lo caga nessuno, visto che abbiamo i soldi per leggere per studiare e quindi per capire.ah, un’ultima cosa, dio non esiste

  9. Ma invece di inserire l’insegnamento di un’altra religione, io eliminerei anche quello che già c’è… Pensassero ad insegnare ciò che va davvero imparato, una religione non va inculcata in nessun modo con delle nozioni: dovrebbe venire da sé…

  10. kontrasto – sul punto che la religione non debba essere “inculcata”, sono perfettamente d’accordo con te. “inculcare” ha un che di costrittivo, mentre secondo me seguire un credo religioso dev’essere una scelta, non un obbligo.
    sul punto in cui sostieni che la religione “venga da sé”, invece, non mi trovi d’accordo – semmai è la fede che viene da sé, in quanto personale: o credi in dio, o in più dei, oppure non ci credi.
    la religione, invece, è un sistema di dottrine ovvero di regole, che, sebbene non vada “inculcato”, va comunque studiato, perché la gente non ha in sé la conoscenza della bibbia, del corano o di altri libri sacri, non credi?
    il fatto è che, spesso, a scuola invece che studiare queste dottrine (che poi siano quelle della fede cattolica o quelle della fede musulmana o quelle buddiste fa poca differenza per questo ragionamento) si fa catechismo, che è altra cosa rispetto allo studio della religione.

  11. e’ incredibile

    la stessa parte politica che fino a ieri ha lottato per rendere facoltativa l’ora di religione (cattolica), oggi lotta per avere l’ora di religione (islamica)

    siete impagabili

  12. fosse per me si dovrebbe insegnare sul serio educazione civica, sessuale o quant’altro al posto della religione. ma se serve per capire ben venga l’insegnamento di tutte le religioni. di questi tempi andrebbe spiegato cos’è l’islam evidentemente, giusto per non dire stronzate sui nostri “nemici” attuali. no?

  13. si, Stefano?

    poi lo spieghiamo che le donne devono stare a casa, non possono guidare, eventualmente vengono lapidate, e tutte quelle altre belle robine li’?

    il taglio della mano per i ladri lo spieghiamo? la guerra santa la spieghiamo? il martirio e le vergini che ti aspettano in paradiso li spieghiamo?

    le spieghiamo, ai bambini, queste cose?

    spieghiamolo pure, ma ho paura che ‘sti bambini se vedono un musulmano si cacano addosso, poi

  14. M, ti stimo troppo per chiederti di non dire scempiaggini. se vai in giordania o in marocco e provi a tagliare le mani a qualcuno vai dentro. parli della nigeria, dell’afganistan talebano e di un paese in guerra, paese che era laico per giunta. poi una cultura che proibisce di guidare alle donne è senz’altro superiore

  15. taglio della mano, guerre sante, martirio, vergini che aspettano in cielo…

    Che c’e M hai cambiato idea? no vuoi + ce si legga la Bibbia?

  16. (lo so era un commento banale e poco intellligggente, ma mi sono fatto trascinare dal livello di quelli come M)

  17. Ah, se è l’unico un neo…

    Conosco un bravo dermatologo se vuoi.

    PS: “Quelli come …” non è una bella frase. Scusa.
    Ma anche sbattere (quasi) mezzo globo dal lato dei cattivi non è un granché

  18. Giorgia, hai ragione sulla Religione. Ma secondo me, per quanto essa debba essere studiata, non credo sia giusto doverlo fare nelle scuole, dal momento che sono pochi i ragazzini che prima dei quindici anni possono in effetti farsi un’idea di tali dottrine.
    Credo che l’ideale sarebbe rendere il catechismo un qualcosa per fasce d’età dai 16 anni in su, a quel punto si sarebbe effettivamente liberi di dedicarsi allo studio di questa o quell’altra religione, in base alla propria fede che, come tu stessa hai detto, dovrebbe venire da sé. Se non si è interessati a nessuna religione, se non si crede in nulla, ben venga l’ateismo. In fondo, come ho già detto, non val la pena di credere a qualcuno/qualcosa per volontà altrui…

  19. Cara Proserpina, scusami se non affronto il tema principale sulla religione. Piuttosto vorrei chiederti alcune cose su emiliano (che io non ho votato, anche se non mi è dispiaciuto abbia vinto) e sulla mia città. Lo spot elettorale su cassano a Bari lo conoscevano in pochissimi e, credimi, io non ho mai visto nè un manifesto nè uno spot pubblicitario che riportava la frase da te citata. Invece , secondo tutti i quotidiani e settimanali (da ultimo corriere magazine) sembra davvero che il binomio cassano (che qui odiano quasi tutti)-emiliano fosse la trovata geniale e vincente.
    Secondo punto: parlami di altre idee progressiste o imprevedibili sprizzi creativi che ha avuto emiliano (il quale come di pietro incarna valori di destra, altro che chiacchere. Sta a sinistra solo a causa di Berlusconi) Sono ansioso di conoscerli, visto che nei primi mesi, a sinistra hanno badato solo a spartirsi poltrone e incarichi vari e a litigare sul presidente del consiglio comunale. E te lo dice uno che si augura che emiliano faccia bene perché ci vive nella città che lui guida. Tu però non mistificare la realtà. Ciao
    p.s. ah ecco l’unica cosa di rilevante che ha fatto (e io l’ho applaudito per questo) è stata cacciare quei bastardi di parcheggiatori abusivi da piazza battisti. Do you remember Cito?

  20. Premetto che non sono cattolico, o per lo meno lo sono solo in quanto quando ero incapace di intendere e volere mi hanno pucciato dentro l’acquasantiera come un savoiardo.
    Premetto anche che non nutro una particolare simpatia per i preti ma…. c’è un ma..
    Il Cristianesimo, ci piaccia o no, fa parte della nostra cultura, anche di quelli atei come il sottoscritto.
    Il Cristianesimo ha prodotto i roghi ma anche le cattedrali gotiche ed ogni tipo di arte.
    Ha arrostito un po’ di streghe, è vero, ma si dà il caso che sia accaduto qualche secolo fa mentre invece mi risulta che nella maggior parte di stati islamici il taglio delle mani o la lapidazione sia di estrema attualità.
    Ora io non nutro particolare amore per le religioni in generale in quanto, quasi tutte, tendono a manipolare il libero pensiero con i loro dogmi, le loro verità rivelate che sfociano nell’assurdo pretendendo di propinarci ora madri vergini, ora 70 vergini in paradiso.
    Ciò premesso ho studiato a suo tempo religione perché fa parte della mia cultura, della nostra cultura e sono contento di averlo fatto.
    Se i mussulmani vogliono riunirsi nelle loro moschee, liberi di farlo, ma pretendere di insegnare a scuola una religione che contraddice i più elementari principi di civiltà penso che….per dirla alla Fantozzi….sarebbe una CAGATA PAZZESCA !
    Ho detto.

  21. Dico, veniisero in mente a qualcuno strani apparentamenti e filiazioni, ribadisco che gli alakaluf sono un popolo ESTINTO, impossibilitato a risorgere.
    Per cortesia, non mescoliamo i culattoni con Tremaglia: io russo solo quando dormo.
    Non mi fate rivoltare nella tomba.
    Ri-adieu.

  22. si ho un po’ esagerato

    volevo solo dire che l’islam non mi sembra abbia dato luogo a una cultura cosi’ tollerante, aperta e non discriminatoria

    pertanto, volendo ispirare nei giovani sentimenti di questo tipo, non lo prenderei esattamente a modello

    va bene cosi’? sembro normale, cosi’?

  23. Ah, se le religioni non esistessero….
    … che mondo di pace sarebbe !!
    Il paradiso cristiano e quello islamico, l’inferno cristiano e quello islamico…
    come li avranno divisi ???
    E gli israeliani ed i palestinesi morti ??
    Boh, staranno costruendo un muro pure lassù/laggiù.
    Aveva ragione Mao !

  24. M, non vedo nessuna incoerenza nel fatto che la stessa parte politica che ha voluto la facoltatività dell’insegnamento della religione cattolica adesso voglia introdurre l’insegnamento *facoltativo* della religione islamica.
    Ciò detto, a mio parere non ha senso a scuola l’insegnamento di una qualunque religione (che è cosa ben diversa di “storia delle religioni”, che in Italia avrebbe comunque una preponderanza cattolica perché altrimenti non si capirebbero tante cose del nostro passato e presente…)

  25. Non vedo perché il passaggio di saperi ulteriori rispetto a quelli usualmente offerti dovrebbe essere un problema.
    In genere i problemi sono causati da una mancanza di informazioni, non dal contrario. Sapere più cose non fa altro che fornire maggiori strumenti per costruire il proprio giudizio.
    Essere molto meglio informati farebbe capire a molti che non in tutto l’Islam si usa la legge coranica, che non in tutto l’Islam le donne vanno velate né subiscono infibulazioni, che la Jihad è considerata da molti Islamici come la guerra contro il male che si ha dentro, non contro un nemico esterno, che non tutti gli Israeliti sono convinti che tenere sotto i Palestinesi sia un suggerimento divino, che per molti Ebrei fondamentalisti l’uso delle armi è considerato come bestemmiare, che per molti Cristiani “non uccidere” significa “anche in caso di guerra”, che mai Gesù Cristo si è espresso contro le puttane, contro il matrimonio dei preti, contro gli omosessuali, ma è stato molto pesante contro i ricchi (senza distinguere fra buoni e cattivi, basta che siano ricchi) e tante altre cosette che sarebbe bene sapere tutti.
    Perché se è verissimo che Dio probabilmente non esiste, è altrettanto vero che le religioni esistono eccome, e che una quantità di persone si preoccupano molto di più di rispettare le supposte indicazioni di un Padre che nessuno ha mai visto, che di evitare che venga quotidianamente stuprata la Madre Terra che ci dà non ipoteticamente da vivere.

  26. Perché non ammettere che le religioni si rivolgono alle coscienze e quindi non è la scuola il loro luogo di espressione? Le religioni si possono studiare oggettivamente già in Storia, Filosofia, Educazione Civica (esiste ancora?)… Inserire una concezione del mondo piuttosto che un’altra nei curriculum scolastici è sempre un privilegio rispetto a chi non è ascoltato.
    E’ triste che in Italia (ma non solo qui) non si riesca a convivere senza contrapporre un’idea a un’altra e garantendo il pluralismo per tutti.

  27. nibbio, che la lapidazione ed il taglio delle mani sia in uso nella maggior parte degli stati a religione islamica è una boiata e dimostra che ti dovresti informare meglio prima di giudicare. regà, non sapete nemmeno di cosa state parlando e viaggiate un pò!

  28. beh, M, potresti spiegarmela con parole chiare e comprensibili, così potrò riscattarmi dal mio errore, no?
    Ti do anche un aiutino, e mi rispiego, anche se non so cosa aggiungere.

    Situazione al tempo T=0: c’è l’obbligo dell’insegnamento di una specifica religione.

    Primo intervento di una certa parte politica: non ci può essere obbligo di insegnamento di una specifica religione, ma ci deve essere facoltatività. Vale a dire, non c’è il DOVERE, ma il DIRITTO a potere avere un certo insegnamento religioso.

    Secondo intervento della stessa parte politica: si può anche avere la facoltatività di insegnamento di un’altra religione. Vale a dire, non si limita il DIRITTO a una certa parte della popolazione, ma si afferma che il diritto è di tutti.

  29. Stefano,
    mai sentito parlare-non dico di Afganistan-ma di Emirati Arabi (e sono diversi)? Iran? Stati islamici dell’Africa?
    E che mi dici del “moderato Egitto” dove è vietata la conversione al Cristianesimo?
    E di quella donna in Iran che si è rivolta al Tribunale per chiedere che il marito la picchiasse solo…una volta alla settimana e non tutti i giorni?
    Che meravigliosa civiltà !!
    A parte la Turchia, stato islamico ma laico che ha fatto e sta facendo molti sforzi (e molti deve farne ancora) il resto è una tragedia.

  30. ciccio: giordania, marocco, tunisia,siria, indonesia etc, etc (gli stati a religione prevalentemente musulmana sono tantini sai?). in iran non ti tagliano le mani ed egitto la conversione non è proibita per legge, informati meglio. se ti rileggi qualche commento più sopra vedrai che avevo già detto che gli stati “incriminati” sono la nigeria e l’afganistan talebano, stati poverissimi dove la vita umana, purtroppo, ha un altro valore. l’islam è un’altra cosa. viaggia, fatti un giro, conosci qualcuno di religione musulmana e renditi conto. di solito si ha paura di quello che non si conosce.

  31. nibbio, cominci a diventare noioso. il primo link non aggiunge nulla a quello che hai detto prima: paesi in guerra o poverissimi dove ‘ste cose esisterebbero pure se fossero valdesi. l’omosessualità è proibita anche in paesi cristiani (in texas hanno tolto il reato quest’anno),comunque dove c’è ignoranza e povertà ci sono queste cose, la religione non c’entra. ti rinnovo la domanda: sei mai stato in un paese musulmano? hai mai conosciuto un musulmano? c’hai mai parlato con un musulmano? ufff. poi se vuoi essere convinto che i cristiani sono buoni ed i musulmani cattivi che ti devo dì? comunque sono sicuro che stai parlando di una religione che non conosci e di persone che non conosci, altrimenti avresti altre idee un pò più argomentate

  32. cristiano=buono
    musulmano=cattivo
    due equazioni che non rispecchiano la realtà dei fatti.
    Cosa dire degli USA, paese che prevede la pena di morte ?
    Deve essere più divertente morire in una camera a gas, quando i polmoni ti si riempiono di vapori velenosi, quando trattieni il più possibile il respiro, quando stai per scoppiare, non ce la fai più, gli occhi ti schizzano fuori dalle orbite, diventi rosso, blu e poi viola e poi alla fine sei costretto a respirare tutto d’un botto il quasi ultimo respiro di morte…
    Mah… questo in un paese democratico nel 21° secolo.
    E’ la morte democratica !!!
    ripeto: mi fate ridere quando fate il tifo, quando, con il paraocchi dovete per forza di cose, anche contro l’evidenza e contro la coerenza di un’idea, tenere per gli uni o per gli altri.
    Sono stato in Marocco e Tunisia in vacanza, sono stato in Turchia per lavoro (con i colleghi musulmani…che paura……) e sono stato con i miei colleghi statunitensi (che paura anche con loro…brrrrrrrrrrrrrrrr), in pace ed armonia.
    Pace ed armonia anche a voi, esseri umani.

  33. Stefano,
    sono stato in Turchia, Egitto, Marocco, Algeria, Pakistan, Indonesia, Malesia, Qatar e Bahrain probabilmente quando tu portavi ancora i pantaloni corti.
    Non sono convinto che i cristiani siano buoni e i mussulmani cattivi, sono però arciconvinto che la civiltà “cristiana” sia di gran lunga più avanzata e tollerante di quella islamica.
    E tanto mi basta!
    Se poi in Iran non lapidano più le donne in un eccesso di bontà ma le bastonano a sangue la cosa non cambia.
    Tu continua pure a sostenere l’insostenibile e a fare inutile polemica

  34. certo nibbio, certo. qindi tu hai visto che in marocco tagliano le mani ed in malesia le donne vanno in giro col burqa? se lo affermi non credo che tu ci sia stato perchè io queste cose non le ho mai viste, ecco tutto. se fosse per i nostri integralisti cristiani, aggiungo, staremo ancora con mastro titta. allora è la religione che c’ha portato la tolleranza o è l’emancipazione data dal benessere e dalla possibilità di studiare? ti chiedo di riflettere su questo

  35. Religiosamente corretto (ma scomodo)

    La vicenda dell’Ora di Islamismo, proposta da Michele Emiliano, sindaco di Bari. (Pezzo scritto su Macchianera, ma riportato anche qui sotto)…

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