Uomini in finta pelle

Lo so chi sei. Leggi i libri di Giulio Cesare Giacobbe, che di suo non c’è niente di male se non che te ne vergogni e allora dici che te li compri solo per affetto verso chi l’ha scoperto, che è “ttttannnnto” amico tuo. Leggi tutti i periodici e di tutti dici che ti fanno ridere (però intanto li leggi). Ti piace la musica di consumo, ma siccome anche di quella ti vergogni hai fatto tua l’espressione “gioiello del pop”. Joss Stone? Gioiello del pop. I N.E.R.D.? Gioiello del pop. Gigi D’Alessio? Gioiello del pop (però qua non ci crede nessuno).
Sei di quelli che se c’è da fischiare fischia, e se gli dicono che c’è da fischiare fischia sentendosi cool. Se nel film c’è Accorsi, fischi doppio. Michael Moore era simpatico finché non hanno cominciato a filarselo in troppi, e da allora è fazioso.
Ti ho riconosciuto, è inutile che ti nascondi. Sei un Borsello.

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4 Commenti

  1. Uff: ce n’erano già sei… e all’autore del borsello manca un anello: la tracolla si chiama tracolla perchè usa la tracolla (idem per il resto delle infinite definizioni di Dea Verna), il borsello ha poco a che fare col tipo che rappresenterebbe.

  2. Vincenzo, per amor di verità e successione temporale DEVO fare presente che l’autore in questione ha parlato di “tracolle” prima di Dea Verna, per cui casomai è lei ad essere in debito con lui, e non viceversa…

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