Deliri di un pignolino

Furio & MagdaEsilio coatto, ora, subito, per quelli che condividono file Mp3 senza scrivere il nome dell’artista o del brano o, peggio ancora, che non compilano le tag (esistono programmi che lo fanno automaticamente e in serie: mica crederete che davvero uno si mette lì a editarli uno per uno?), o che invece lo fanno, ma solo per scriverci dentro “Ripped by Pinco”.

Ritorsioni per i creatori di iTunes, il sedicente “miglior programma mai scritto per Windows, il quale, una volta che hai finito di catalogare tutti i tuoi Mp3 inserendo tutte le tag giuste (artista, brano, album, anno, foto di copertina e genere), te le cambia. Così, automaticamente, senza chiedere.

Punizioni esemplari per quelli che scelgono di condividere i propri dati attraverso i servizi che si occupano di sicronizzare le rubriche telefoniche degli iscritti, e utilizzano uno pseudonimo. Così tu avevi in rubrica tale “Massimo Rossi” (uno che, essendo dotato di nome e cognome, per te ha anche una faccia), lui si iscrive, il programma aggiorna il suo nominativo e tu ti ritrovi nella rubrica del telefonino un tizio chiamato, che so, “Zapotek”. E’ sempre lui, ma tu non lo saprai mai: per te, da quel momento, diventa un perfetto sconosciuto. Massimo Rossi lo fa perché ci tiene alla privacy. E allora si installi il Tetris e non vada ad infestare rubriche altrui.

Pane e acqua per quelli che riportano correttamente il nome e il cognome, ma poi non aggiungono il “+39” davanti al numero di telefono o, sacrilegio, ancora antepongono lo zero ai prefissi dei telefoni cellulari.

Gogna pubblica per quelli che invece non conosci, ma si sono iscritti a LinkedIn e lo usano per lo scambio di figurine: “Tu non mi conosci, è vero, però se accetti il contatto saliamo in classifica e possiamo raggiungere più persone”.

Nessuna pietà per gli sconociuti che ti contattano via messenger e scrivono “Ciao”. Tu non rispondi. Loro: “Ciao”. Tu ignori. Loro: “Come va?”. Tu taci. Loro: “Di dove sei?”. Tu fai finta di niente. Loro: “Io di Bollate”. Tu glissi. E loro, finalmente, piccati: “Ho capito, vado: non è aria. Volevo solo fare due chiacchiere. Comunque rispondere è cortesia, eh?”. Due chiacchiere? Sono le cinque del mattino. Và a dormire, pirla! (e vale sia per me che per lui).

Galera per quelli cui presti un libro e, invece delle orecchiette sull’angolo, fanno dei calzoni ripieni utilizzando l’intera pagina. Articolo 41bis per quelli che te lo sottolineano. Ergastolo per quelli che lo fanno utilizzando uno Stabilo Boss fosforescente giallo. Pena capitale per quelli che, mentre lo leggono, piegano il libro in due e spaccano la rilegatura.

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16 Commenti

  1. “Galera per quelli cui presti un libro e, invece delle orecchiette sull’angolo, fanno dei calzoni ripieni utilizzando l’intera pagina. Articolo 41bis per quelli che te lo sottolineano. Ergastolo per quelli che lo fanno utilizzando uno Stabilo Boss fosforescente giallo. Pena capitale per quelli che, mentre lo leggono, piegano il libro in due e spaccano la rilegatura.”

    son d’accordo su tutto, ma per quest’ultima in particolar modo faccio pure da guardasigilli.

  2. Gneri non vanno bene neanche le orecchiette, esistono delle cose che si chiamano segnalibri e che possono essere ricavati da qualsiasi foglio a4 bianco.

  3. “Nessuna pietà per gli sconociuti che ti contattano via messenger e scrivono “Ciao”. Tu non rispondi.”

    io ho avuto a che fare con un tizio (tale “Ciclope”) che negli ultimi sei mesi mi ha mandato circa (non esagero) 100 request per aggiungermi alla sua contact list di ICQ, sempre rifiutate poiché non avevo la minima idea di chi fosse. Verso la decima request gli avevo anche inviato un messaggio chiedendo chi fosse, ma niente…nessuna risposta e via con altre request. C’è grossa crisi.

  4. E quelli che si fanno prestare un libro, te lo restituiscono sottolineato, con la piega sulla costina, le orecchie, ma sopratutto il cerchietto marroncino della tazzina di caffè che ha appoggiato sulla copertina?
    E se gli dici che ti ha rovinato il libro non capiscono di cosa stai parlando…
    Come dice Marcellus in Pulp Fiction: “ho una cura medievale per il tuo culo”.

  5. A quanto pare l’intolleranza alle 5 di mattina raggiunge il suo culmine :) Si può aggiungere un: nessuna pietà per i cookie del type key che scompaiono? Sono tre giorni consecutivi che mi loggo. Forse per voi è un bene se mi passa la voglia di commentare, ma non è giusto, ecco. Sigh.

  6. Nel commento precedente ho fatto un uso scorretto di singolare e plurale.
    Questo succede perché i torturatori di libri sono tanti, ma ogniuno di noi ha in testa il suo personale…

  7. il cerchietto di fondo-tazza-caffé sulla copertina e’ una delle mie specialità. Se vi restituiscono un libro in tal guisa sappiate che il putribondo ha preferito sputtanare la copertina del VOSTRO libro piuttosto che rovinare il SUO mobilio di legname targato IKEA. salam.

  8. L’art. 41 bis della legge penitenziaria ha gia’ incluso i reati di terrorismo e di eversione tra i reati associativi contemplati dall’art. 4 bis che subordina i benefici carcerari e le misure alternative, alla collaborazione. E così ha esteso il carcere duro, stabilito per i boss, agli elementi politici:
    prendere a pretesto la Mafia per estenderlo anche a chi ti e’ antagonista ti squalifica moralmente e civilmente.
    VERGOGNA!

    PS:
    E poi a me la rilegatura la rompeva sempre il mio papa’ torturando ignobilmente i MIEI ‘Topolino’ quando andava in bagno per fare il ‘grosso’.
    Posso mai chiedere il ‘carcere duro’ o la pena capitale per il mio babbo?

  9. A dir la verità Itunes non ha mai cambiato una tag.
    Una cosa la fa, ma solo su richiesta: ordina gli mp3 in cartelle per album e per artista. Io la trovo una cosa comodissima, tanto gli mp3 li apro solo da Itunes (ho delle magnifiche playlist smart che uso su Ipod e che si tengono aggiornate con i contatori di Itunes). Un tempo, quando Winamp era ancora un programma decente, avevo una cartella mp3 con tutti i file ben nominati. Ma erano 2.5 gb non 20!! :)

    Per quanto riguarda i ripped by negli mp3: appartengono giustamente ad un’altra era, in cui rippare era quasi pratica alchemica.

  10. E cosa fare con quelli che ti prestano un libro e ti fanno notare che lo registrano nel Protocollo dei Libri in Uscita? Restituirlo subito fingendo di essere analfabeti?

  11. c’entra relativamente poco, ma qualcuno mi sa dire un programma freeware windows che mi recuperi i dati via freedb e me li permetta di salvare in un formato non proprietario?
    (i segnalibri sono bellissimi, tra l’altro, e possono essere di tutti i tipi. Quando presti un libro, puoi lasciare ad esempio un vecchio biglietto del bus)
    ((Ah, Paolo: mettere il nome della persona cui è stato prestato il libro nel Grande File delle Cose Prestate mi sembra il minimo per quelli che come me sono completamente rincoglioniti e hanno dovuto ricomprarsi più di un libro)

  12. A proposito delle perplessità su LinkedIn: io mi sono trovato molto bene, mi è stato utile in molte occasioni. In effetti però molti contatti rimangono virtuali…
    A Milano però abbiamo il Business Club Milan IN ( http://www.milanin.com ) di utenti Linkedin dell’area milanese. Li’ ci si incontra veramente perchè tutti gli iscritti sono di Milano o dintorni.

  13. A proposito delle perplessità su LinkedIn: io mi sono trovato molto bene, mi è stato utile in molte occasioni. In effetti però molti contatti rimangono virtuali…
    A Milano però abbiamo il Business Club Milan IN ( http://www.milanin.com ) di utenti Linkedin dell’area milanese. Li’ ci si incontra veramente perchè tutti gli iscritti sono di Milano o dintorni.

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