50 Commenti

  1. Mmmmh.
    A prescindere dalla questione dell’avvocato.
    Chi aveva un movente per uccidere Samuele?
    Nessuno.
    Era un bambino piccolo.
    Nessuno. A parte una madre che ossessivamente gli misurava la circonferenza della testa.
    Ed in testa è stato colpito, povero piccolo.
    Mah.
    Mah.
    Mah.

  2. mi è del tutto oscuro il motivo di tanto cinismo, soprattuto quando non sia ha niente di intelligente da dire (e sì che potrebbe costituire l’unica attenunate)…

  3. Detto che Michele Serra ha prodotto un pezzo su Repu odierna difficilmente superabile per equilibrio e compostezza dell’analisi, aggiungo nel mio piccolo che questa terribile vicenda svela come poche altre la vera antropologia degli uomini di destra. Taormina che ribalta i fatti, affermando il contrario di quanto emerge via via nel corso del processo, il padre della vittima che ha osato affermare che gli hanno ucciso il figlio per le sue posizioni in consiglio comunale, l’incapacità di vedere la propria torva ostinazione da parte della famiglia della madre. Tutto molto tipico, molto esemplare, molto italiano di destra.

  4. Tutto molto bello ed edificante Piti, se non fosse che i Lorenzi son legati a doppio filo (di ferro) al clan Prodi. Salvo che poi quando c’è da fare il lavoro sporco si chiama uno di destra e via.

    Quanto ad avvocati che ribaltano i fatti ce n’è di tutti i colori caro, ce n’è di quelli che difendono le BR per fare un esempio.

    Insomma un bel commento: molto tipico, molto esemplare, molto rancoroso, molto fazioso, molto italiano di sinistra.

    (ora direte “ah ma sei destra”. mi dispiace deludervi no, non sono di destra e non sono di sinistra, decido liberamente di volta in volta. lo so che questo per i più è inconcepibile, che volte che ci faccia? non riesco a delegare altri a pensare per conto mio. è una maledizione cazzo, altro che balle)

  5. il doppio filo di ferro deriva dal fatto che la moglie di Prodi, sig.ra Franzoni, è creduta parente della mamma di Cogne. Invece, caro Livefast, e te lo dico io che sono delle stesse parti, Franzoni in Emilia è un cognome molto diffuso e un’omonimia non causa nessun legame di nessun metallo.

  6. Si parla tutti delle stesse cose, sta Franzoni monopolizza.

    Così commentai ieri…

    Onestamente non me ne frega una cippa di chi è stato, se lei è colpevole o meno, se c’erano le macchie di cervello sulle ciabatte o sul muro e cosa questo voglia esattamente dire. Dico solo che se ti fai difendere da Taormina io non ci resto malissimo se ti danno la sedia elettrica. Poi la passione morbosa e interessata di Vespa (che starà morendo per non poterci fare 75 speciali in prima serata, lui e tutti i criminologi, gli psicologi e gli altri cialtroni della sua cricca) per questa storia mi ha inconsciamente portato ad ignorarla completamente.

    Però, però questa cosa che ho letto qua mi ha lasciato interdetto come non mai:

    Roma, 21:58
    Cogne, Annamaria Franzoni: diremo chi è l’assassino

    “Ora non possiamo più aspettare, dobbiamo dire chi è l’assassino”. Lo ha detto Annamaria Franzoni al suo difensore Carlo Taormina dopo la condanna a 30 anni per l’omicidio del figlio Samuele.

    In sostanza una madre, accusata dell’omicidio del figlio, innocente e che sa il nome, avendone presumibilmente le prove, della persona che lo ha trucidato ma non fa nulla per farlo assicurare alla giustizia e subordina il tutto ad una tattica processuale?

    Se non è un’assassina ha sicuramente l’atteggiamento di un’assassina.

  7. Tutto molto bello ed edificante Livefast, se non fosse che una parentela con Prodi non vuol dire automaticamente una collocazione politica. Non banalizziamo, per amor del cielo.
    Quanto al tono del tuo post, d’accordo con Sylvian, quale che sia il punto di partenza della sua considerazione (cioè: innocentista, colpevolista, o menefreghista che sia): il fatto è che allo stato degli atti (sottolineo: allo stato degli atti, cioè per quello che è emerso) la Franzoni avrebbe preso il massimo della pena davanti a qualsiasi giudice, di qualunque latitudine. Ma proprio ovunque, eh. Anche solo ventilare l’ipotesi che l’intensità della pena sia in qualche modo dovuta all’orientamento politico del difensore, non è nè di destra nè di sinistra (quantunque somigli in effetti a certe impostazioni difensive extra-forum berlusconiane): è, più banalmente, una minchiata.

    Giulia: mi piacerebbe conoscere la relazione tra il misurare ossessivamente la circonferenza cranica del proprio figlio (il che, di per sè, troppo normale non è, sono d’accordo) e l’avere un qualunque “movente”.

  8. 2034 tutto da vedere: c’è ancora l’appello e la cassazione, come minimo. E ciò è dimostrato dal fatto che la Franzoni resta a piede libero.
    Piuttosto mi chiedo perché questo sia ammesso.

  9. Concordo appieno con Gabriele. Mi sembra un po’ strano che dopo 2 anni di processi, telegiornali, speciali di Porta a Porta e cose del genere, la Franzoni se ne esca il giorno della sua condanna a 30 anni dicendo “Ora vi dico chi è il vero assassino”.
    Se non è infermità mentale, questa…

  10. Ammò con ‘sta storia? Ma cosa c’entra la destra, la sinistra… Constatiamo che la signora, con trent’anni sul groppone, è in libertà. La spiegazione tecnica l’ha già data Taormina. In sostanza, cavilli procedurali a parte, la condannata non sarebbe socialmente pericolosa… Deduco che sfracellare il cranio a un neonato in questo Paese non sia indice di pericolosità sociale. Sarà un raptus tipico dell’era moderna, allora.
    Visto che è stato segnalato “per il suo equilibrio”, sono andato a leggermi il prevedibile pistolotto di Serra, il tuttologo di pseudosinistra, il Crepet in salsa sociologica, il satiro a gettone. Adesso si occupa pure di processi. Onnipresente e onnisciente. Quanto buon senso ci dispensa dalla prima pagina di Rep… Dice che non si sentiva la necessità di commenti che non fossero su base giuridica: neanche io sentivo la necessità di quello suo, di un signore che usa la prima persona plurale riferendosi a sé stesso, che parla a sega di opinione pubblica dimenticando che è la SUA opinione a cui si dovrebbe riferire, o quella dei suoi colleghi che se ne ritengono interpreti. E mentre critica il giornalismo canagliesco e annusamerda non ci risparmia l’ennesima predica.
    Ma perché certa gente, come il buon Serra, non se ne va un po’ in vacanza? Magari a fare il turista per caso, pagato dalla RAI. Fa caldo, cazzo, un po’ di tregua!

  11. Piti, è vero, la moglie di Prodi, Flavia Franzoni, ha smentito ogni parentela con la mamma di Samuele Lorenzi.
    Resta il fatto che, secondo me, questo tipo d’omicidio non è ascrivibile all’essere di destra o di sinistra. Rientra negli omicidi frutto di una mente malata e la malattia mentale, come qualsiasi malattia, colpisce indistintamente a destra e a sinistra. E’ anche vero che la famiglia Franzoni è una famiglia clericale, quindi magari con più predisposizione alla repressione e alla rimozione, ma ciò non necessariamente conduce alla psicosi.

    La scelta di Taormina, come avvocato, più che una scelta di destra, mi sembra una scelta di gente con qualche quattrino di troppo, convinta che l’avvocato logorroico che va anche in televisione sia il migliore.

    Il tutto se la Cassazione alla fine confermerà il giudizio.

    Ps:anche a me l’articolo di Serra non è parso particolarmente ispirato

  12. Pare che Taormina si sia deciso, finalmente, a svelare l’identità dell’assassino, purtroppo per il momento ne ha rivelato solo la professione: maggiordomo.

  13. Vista la confusione si accuserà pure la protagonista di ogni rogna informatica da ufficio: la donna delle pulizie.

  14. Live, dillo allora che sei di coccio. La Franzoni di Cogne è OMONIMA della moglie di Prodi. Guarda, se da queste parti ti chiami Franzoni o Cavina o Baroncini è come chiamarsi Bianchin in Veneto o Esposito in Campania: ce n’è più di uno, diciamo varie migliaia, non tutti imparentati.
    Per Rina: non volevo dire che è un omicidio “di destra”. E’ di destra la strategia difensiva. Aggressivo e vittimistico, il padre ha osato dire che hanno fracassato la testa del figlio per la sua attività di consigliere di opposizione(chissà per quale schieramento), con il sottinteso che questi sono i metodi degli “altri”. E’ di destra delegittimare e offendere gli inquirenti, parlando di sentenza corporativa e di marescialli di paese indegni dell’indagine. E’ di destra imbrogliare le carte, rovesciando il senso della perizia specialistica che aggravava la posizione dell’imputata. E’ di destra usare Taormina e la TV per muovere l’emotività di questo paesucolo del terzo mondo che è l’Italia, e questo uso ha persino preceduto l’ingresso di Taormina nel processo (l’avvocato Grosso si dimise per questo). E di destra la chiusura a riccio della famiglia che rifiuta ogni autocritica, tenendo a un’immagine comunque distrutta, visto che in Italia nessuno crede innocente quella sventurata donna. Del resto anche tu parli di clericalismo. Scusa, ma l’antropolgia dei comportamenti è da manuale dei cattivi comportamenti dell’elettore di destra. Con buona pace degli equilibristi che sono tanto bravi da procedere in equilibrio con glo occhi chiusi.

  15. Processo con “rito abbreviato” a quattro anni dal delitto.Se rimandavano ancora diventava “processo lampo” forse…

  16. Mara, l’abbreviato è un rito alternativo a discrezione (entro certi limiti che non ti sto a dire) della difesa dell’imputato. La durata delle indagini preliminari non c’entra con la possibilità per Taormina di scegliere l’abbreviato, è una strategia processuale fondata sulla considerazione che così facendo il processo di formazione della prova si cristallizza ai soli elementi indiziari o probatori raccolti sino a quel momento dall’accusa, così ci sono maggiori probabilità di demolire il castello.

  17. non va in carcere perchè ancora fino alla sentenza definitiva è presunta innocente! il carcere in questi casi si dà solo a coloro che potrebbero inquinare le prove o potrebbero ricomettere nuovi reati, il fatto che vive con i genitori ed è costantemente controllata,la salva!.Oggi ho sentito il padre di Annamaria che diceva in tv che sua figlia in 8 minuti non avrebbe fatto in tempo…eh già invece un etraneo ci mette di meno a trovare gli zoccoli, mettersi il pigiama, uscire dal retro ecc…Inoltre concordo con alcuni di voi che non capiscono come una madre faccia il nome del “presunto vero assassino” del figlio solo 3 anni dopo(anche se fosse, valle a trovare le prove tre anni dopo!!!).

  18. Non ci capisco ‘na sega,
    por favor, uno come me, che è di sinistra e vota i’ Berlusca e ha un gran casino in testa chiede a

    quelli di “destra” di spiegarmi su quali basi ritengono la Franzoni, fra l’altro bella passerotta, innocente?

    quelli di “sinistra” di spiegarmi su quali basi ritengono la Franzoni, fra l’altro bella passerotta, colpevole?

    Grazie

  19. Gabriele te non hai detto una sega rispetto alla domanda che ho posto io. Tu sei uno di sinistra che è incazzato nero, e pieno di fiele, perché i’ difensore si chiama Taormina. Per te è un’assassina perché ha comportamenti da assassina, senza specificare quali e mano male, spero, che non sei un PM o un Giudice.
    Io ho chiesto ben altro al popolo di destra e di sinistra, che ambedue mi appaiono come due tifoserie da stadio che si lanciano cori da una curva all’altra. Il dramma è che non si bocia per una partita di calcio.

  20. Il delittto di Cogne, la giustizia e lo Stadio Italia

    E’ antipatica, ammettiamolo, con quella faccetta carina, superba, in fondo si, anche gelida. E’ strano, di sicuro, chè una mamma a cui massacrano un bimbo abbia voglia di andare dal parrucchiere prima del funerale; non dovrebbe averne. Ma chi diavolo…

  21. signor livefast, innanzitutto complimenti per il superbo post che raggiunge quasi la perfezione dell’osama – due torri.
    tuttavia la informo che a mio modestissimo parere, lei erra nella composizione del cocktail.
    io suggerirei le seguenti dosi:
    – dieci per il bimbo che ha ammazzato
    – dieci per l’avvocato che ha scelto
    – dieci per essersi fatta ri-ingravidare
    ancora omaggi.

  22. Riporto, per dare il contributo alla discussione il commento che ho lasciato da Rolli che ha commentato la sentenza di Cogne.

    Bè, Rolli ci sono anche i bambini della Franzoni che hanno diritto di vivere nella sicurezza e nella chiarezza, no? La Franzoni ha una storia traumatica, ha cresciuto tutti i suoi fratelli, 5 o 6, in una famiglia dove la prolificità aveva anche contorni religiosi, bruciando completamente la sua giovinezza, io penso, è solo una mia idea, bada bene, che nutra un sentimento di avversione verso i bambini e che il suo atteggiamento denoti una profonda immaturità psicologica. E’ una donna che prima di essere carnefice è vittima della sua rabbia inespressa. In questo tutti gli articoli di Galimberti sono esemplari per indicare quanto in una mamma convivano sentimenti ambivalenti, che in casi estremi, e fortunatamente rari, se non verbalizzati e risolti, possano rischiare di diventare patologici. Quando in televisione alla fine dell’intervista, fuori campo, chiese all’intervistatrice “se aveva pianto troppo”, rivelò un cinismo esibizionista ed una scissione patologica, che ha ripetuto in tante altre occasioni. Ora queste sono le sensazioni personali, ma anche collettive, a quanto pare; le prove di un processo, invece, sono ben altra cosa. Ma nessuno di noi conosce tutti gli atti e può giudicare la verità processuale. Quello che invece si può giudicare è l’atteggiamento dei Franzoni, sostenuto da una pubblicistica che inzuppa il pane nello scandalismo, che ha in Vespa l’untuoso sacerdote, e punta a vellicare i sentimenti peggiori della debolezza umana, in particolare quella italiana portata all’aggressività, al sensazionalismo, al mammismo e al vittimismo. In questo la destra italiana è maestra, in questo sono completamente con Piti nel suo commento su macchianera, nell’arte del “chiagni e fotti”, slogan che andrebbe benissimo per un partito come Forza Italia: l’uomo più ricco e potente d’Italia che si definisce il più perseguitato è la sintesi sublime di questo. Rifondare la destra dovrebbe essere il vostro imperativo categorico, Rolli, ci metterete i prossimi 10 anni e spero che alla fine potremo avere anche noi i nostri conservatori europei, anche se su questo rimango molto scettico. Concludo dicendo che 30 anni è un’assurdità, la donna dovrebbe essere e messa nella condizione di non nuocere e curata, riportata all’atroce realtà rimossa, ma la colpa dell’approccio processuale non è dei giudici, ma principalmente della difesa. Per una persona che uccide un bambino non c’è pena sufficiente, ma una mamma che uccide il figlio, la condanna e la pena reali stanno, purtroppo, già nell’atto commesso.

  23. Ventomare…
    tu non dai nessun contributo a chicchessia, non ce ne frega un cazzo della tua risposta a Rolli se non riporti anche i’ su’ messaggio.
    Mi state cominciando a rompere i coglioni con queste informazioni distorte. Continuate così, perchè è proprio quando mi rompo i coglioni che per me comincia i’ divertimento.

  24. Piti, a me più che di destra l’antropologia dei comportamenti della famiglia Franzoni-Lorenzi sembra da borghesia piccola piccola di provincia italiana, dove Costanzo-De Filippi diventano miti e dove un’apparizione in televisione diventa l’evento della vita, dove i bambini “devono” fare la festicciola per il compleanno e tutto deve sembrare in ordine e carino. Poi dopo nella credenza si trovano le mutande sporche. Come è successo a casa Lorenzi, dopo l’omicidio, quando gli agenti sono arrivati e hanno cominciato a indagare. E se accade che la mamma uccida il bambino continuano a voler conservare a ogni costo quella sembianza di perbenismo e a accusare gli “altri” d’essere invidiosi, cattivi, inadeguati, incompetenti.
    Gente di destra e gente di sinistra in fondo si confondono nella religione di Costanzo, che non si è mai capito se è di destra o di sinistra.
    Ripeto, le zie suore, gli ideali piccoli da villetta pretestuosa, il rinnegare il regolare svolgimento delle indagini caratterizzano di più un profilo antropologico di destra, ma conosco gente di sinistra con la villetta, la zia suora e solita dire che il sistema giudiziario è corrotto o almeno miope.

    L’unico elemento inconfutabilmente di destra della faccenda è Taormina.

  25. Dopo Benigni, Nuti, Panariello, Pieraccioni, di spiritosoni toscani non se ne può più. Figuriamoci poi se fegatosi come Azulejo.

  26. Rolli ha fatto il trackback e non ci vuole niente ad andare a vedere il suo pezzo. Mi sembrava interessante fare un crossposting, perché c’erano in ballo argomenti comuni visti da posizioni differenti. Che io non do contributo a chicchessia non lo puoi dire, parla per te. Attento alluso del plurale majestatis …

  27. Io credo che affidare una situazione del genere al calmo, equilibrato e notoriamente apolitico Avvocato Taormina – uno che ama difendersi dal processo e non nel processo – sia una dichiarazione d’intenti piuttosto chiara. è l’esaltazione della forma, signori, dei cavilli, degli attacchi ai magistrati, di tutto fuorchè del senso del processo stesso, dell’atto criminoso compiuto. Se si vuole distogliere l’attenzione dai fatti, dalla sostanza, dalle regole, Taormina è come il tonno nostromo: insusperabile.

  28. Beh, Rina, magari sbaglierò, ma tu stessa descrivi un quadro (che sottoscrivo) da “law & order” all’italiana che sfocia nelle semplificazioni del votante a dx. Detto ciò, possiamo parlare ore del conformismo di determinati attaggiamenti a sx: però, la nuance della storiaccia di Cogne, per me, odora indubbiamente di dx.
    Caro Ventomare, anch’io da un pezzo pensavo che aver fatto da vicemamma abbia rovinato la Franzoni. Ero partito dalla constatazione che la Franzoni ha giusti giusti dieci anni meno di me. Ho pensato alle mie compagne di liceo e ho concluso che nessuna aveva fatto quella vita lì nè l’avrebbe accettata: figuriamoci come deve aver vissuto l’imposizione al babysitteraggio una ragazza, ben dieci anni dopo le mie già irriducibili compagne. Si parla dell’Emilia degli anni ’80, mica della Lucania di cent’anni, dove era normale che la primogenita si sacrificasse per i fratellini. In più, nel paese piccolo non puoi fare incontri “diversi”, che ti aiutino a vedere le cose da un’altra angolazione. Non apri mai gli occhi fino in fondo, e il rancore inespresso e inconsapevole cresce…

  29. Livefast adesso ci dici quale è il filo che lega i Franzoni a Prodi oppure ti pigli del coglione o bischero (a tua scelta).

    La menata che la mamma sarebbe parente della moglie mi ha già sfracassato i coglioni. Va bene che tu sei uno di quelli che da del brigatista a Cofferati, ma anche questa cazzata mi pare troppo.

  30. Caro Piti, l’ipotesi sembra tanto di buon senso quanto assente dalla trentina di puntate di Porta a Porta sulla vicenda. Mai neanche una parola anche da quell’esibizionista di Crepet. Solo Galimberti, nell’unica trasmissione alla quale partecipò, si riscaldò, parlò in modo evidente seppur metaforicamente sia per il dubbio ipotetico, che sempre esiste, che per deontologia professionale che prevede l’approfondimento clinico. Questo la dice lunga sull’utilità di quelle trasmissioni.

    P.S: Quando parlo della destra, parlo di questa destra. Di quella di Berlusconi, che dice di trattare gli elettori come dodicenni, che invita a parlare alla parte più involuta ed infantile delle persone piuttosto che a quella adulta e buona. Devo dire tra parentesi che una certa sinistra non ne è immune. Quando vedo Schifani, Bondi, Vito, Previti, Taormina, l’allora Sgarbi, provare sempre a fare rissa, rumore mediatico, cercando in tutti i modi di evitare il confronto, l’analisi razionale dei problemi, non ridere mai, mai ironizzare. Quando vedo Berlusconi sfruttare le loro debolezze esistenziali a fini politici, penso che la politica italiana sia scesa al punto più basso della sua storia. Ma forse gli italiani avevano bisogno di vedere in faccia la loro parte peggiore per ricominciore a costruire un nuovo cammino di crescita. Spero.

  31. Ma fatemi un po’ capire, ora anche una cosa del genere deve avere valutazioni che variano con il “colore politico” di appartenenza? Basisco!

    Mi permetto di correggere Giuy: la Franzoni non va in carcere perché la procura di Aosta non ha fatto richiesta di arresto.

  32. A parte tutte le fregnacce dei media e della connotazione politica, quello che mi ha sempre stupito è stato il fatto che la pista seguita da subito è stata quella della madre senza dubbio alcuno. Perchè tutte le altre sono stata lasciate intentate? Perché per esempio i vicini privi di alibi, non sono stati indagati, come suggerito dalla prima sentenza?

  33. Secondo me, Ventomare, se uno certe cose non le capisce prima significa che manca degli strumenti per capirle anche dopo. Quindi, temo, vedere la parte peggiore di sè servirà a poco agli Italiani, perchè ciò che c’era da capire si capiva benissimo anche prima. Poi, magari, certe scelte cambiano. Ma solo perchè una nuova moda o un nuovo luogo comune si è fatto strada. Non sperare nelle prese di coscienza, in questo Paese…

  34. Premetto un bel arrivatiastopuntochissenefrega.
    Visto però che qui tutti sanno tutto io voglio chiedervi: l’ipotesi che sia stato il fratellino non la prende in considerazione nessuno?
    Mi spiego. L’incidente domestico poi trasformato in crudele delitto dalla mamma sconvolta è una cosa tanto strana? In fondo se ne sono dette tante!
    Forse dovrei smetterla di guardare CSI…
    p.s. bentornato bastardo!

  35. Trovo allibente l’attribuzione di qualita’ destrorse o sinistrorse alla strategia difensiva -fallimentare come non mai- di Taormina. (Intendiamoci: anche Perry Mason ne sarebbe uscito male).

    Indipendentemente da quello che si pensi sulla colpevolezza o innocenza dell’imputato -e io mi astengo- il prototipo della difesa extraprocessuale e’ quello del caso Sofri: prima la demolizione anche personale del pentito, poi campagne di stampa, infine un ex sodale dell’accusato -Marco Boato- che abusa del suo mandato parlamentare per promuovere una legge ad hoc.

    Non diamo colore politico a vizi comuni.

  36. Tieni Livefast, baloccati con questo, magari sei più bravo di me con Google.

    Non trovo la dichiarazione originale (rimane su Dagospia una lettera che ne fa riferimento), e mi limito a riprendere da un forum di studenti di giurisprudenza (http://www.studentibicocca.it/portale/forum/viewthread.php?tid=19748):

    ===
    SMENTITA – A PROPOSITO DELLA PARENTELA (INFONDATA) DI ANNAMARIA FRANZONI

    No. La signora Prodi e la Annamaria Franzoni non sono parenti, come insinuato nella home page del vostro sito Dagospia. E’ solo un caso di omonimia dal momento che i Franzoni emiliani sono migliaia e la signora Prodi è originaria della provincia di Reggio Emilia e non della montagna di Bologna. Secondo i nostri servizi giuridici, esistono tutti gli elementi per poter procedere per via legali nel caso la notizia continuasse ad avere diffusione.
    Distinti saluti

    Marco Vignudelli
    Ufficio Stampa
    Unione Europea
    ===

  37. Alberto, è chiaro che le questioni vanno separate. Un conto è la storia umana della Franzoni che prescinde ovviamente da qualsiasi ragione politica o comunicazionale, un conto è la sua gestione mediatico-processuale sarebbe meglio dire televisivo-extraprocessuale secondo un canovaccio ormai consolidato. Si crea un polverone, una sovraesposizione del dramma, per raggiungere il doppio obiettivo di fare audience e di svuotare di significato (cose che fino ad ora, grazie a dio e ai magistrati, però è stata sempre fallimentare) sia il fatto in sé che il contesto vero e legittimo dell’accertamento della verità processuale e, quando possibile, umana.

  38. Allora, avevo capito male. Siamo perfettamente d’accordo nel considerare la tesi di Livefast completamente inconsistente, anzi. Con un altro approccio sicuramente gli anni sarebbero stati molti meno. Ieri ho ascoltato proprio Taormina, che a Radio24, alla trasmissone della Maglie, rispondeva a domande dei radioascoltatori. In particolare nell’ipotesi, per lui da scartare che l’assassinio fosse stata la madre, non ci sarebbe stato movente poiché il reato sarebbe rientrato in un caso di incapacità di intendere e di volere. La pena enorme non tiene conto della specificità del caso proprio a causa della strada seguita dalla difesa, che ha portato a considerare la madre alla stregua di un persona sana e non gravemente turbata.

  39. Ma quale sentenza politica! La sentenza è chiara, come è limpida la colpevolezza di Annamaria!
    Chi al di fuori della madre(unica in casa, ed è chiaro che ci vuole una forza adulta che schizzare sangue fino al soffitto) avrebbe potuto in 8 minuti entrare in casa con le chiavi(Annamaria aveva dichiarato di aver chiuso la porta e l’assassino non può essere entrato altrove),doveva sapere che la madre rientrava di li a poco(ha dichiarato di non avere abitudini, e quindi l’assassino esterno è difficile che ci possa essere)mettersi il pigiama(pantaloni compreso)gli zoccoli, sapeva che il bambino era nella camera dei genitori(sapeva anche dove a quanto pare) ed uscire dal retro(idem) per non farsi vedere dalla mamma sulla via del ritorno!Inoltre la sua colpevolezza è provata dalle tante testimonianze, dalla guardia medica al fatto che era in cura dalla psichiatra! Cosa che forse fa sentire in colpa i suoi famigliari fino a spingerli a questa difesa spudorata e disperata dove prima hanno accusato la coppia che la sera prima era da loro a cena, poi i vicini di casa(che hanno chiesto il risarcimento dei danni), poi quella storia he era un complotto contro Stafano Lorenzi in quanto era assessore di minoranza a Cogne(ecchissenefrega!)ed adesso escono con questa storia che è da 3 anni che conoscono il nome dell’assasino, adesso lo denunciano, ma no, lo facciamo domani, ma dai, lo facciamo entro il mese, aspetta, prima facciamoli l’identikit!Per me a questo punto non ci sono dubbi perchè se io avessi un idea del presunto assassino di mio figlio, li segnalerei all’istante alla magistratura affinchè lo mettano subito in galera ed in modo da trovare più prove possibili a suo carico!

  40. Azulejo carissimo.

    Taormina lo odio, cordialmente, ma non mi metto certo a sperare che venga condannata ogni singola persona che lui difende, esiste sempre la possibilità che questa sia innocente.

    Lungi da me, tra le altre cose, dare un carattere politico ad un processo che non ha nulla di politico, aldilà del Taormina, ma come ho detto la cosa non m’influenza.

    Se poi dal mio primi commento non capisci qual’è “l’atteggiamento” da assassina magari non vuoi capire perchè sei uno di destra, incazzato nero e pieno di fiele.

    Magari eh.

  41. Cari kamerati (non miei), cari kompagni (non miei), cari cazzoni vari che credono di far riempire la colecisti di Azu (operazione impossibile vista la comprovata atonicità della stessa) cazzo c’entra i mi’ fiele e la mia fiorentinità nel contesto della domanda che ho posto all’inizio me lo dovete spiegare. Inoltre qui’ bischero mi deve spiegare perché io sarei di destra (invece sono all’opposto) non capendo quali sono gli atteggiamenti omicidi della Franzoni e ancora qui’ grullo mi deve spiegare che cazzo c’entra che ‘un ne può più di Benigni e co, in un trend dove si parla di una condanna a 30 anni di una persona. Si riferisce ad un mio commento sotto la Lia [Celi]? Bene mi risponda lì e avrà pane per i su’ denti.
    Cari camerati (non miei), cari kompagni (non miei), cari cazzoni vari, visto che avete tempo e voglia a commentarmi, perora col solo intento di farmi invano inviperire, mettete a miglior frutto le vostre meningi e spiegatemi, gli uni abbandonando la falce e i’ martello e gli altri i fasci littori perché la Franzoni è colpevole o no. Per i’ morboso curiosone che vuol sapere come la penso io, glielo dico subito: l’attraente passerotta io l’avrei inseminata molto prima , salvo poi attribuire a’ tonno di su’marito la paternità. E questo l’ho fatto capire nel mi’ primo commento.

    Voi ancora, non “non mi avete”, ma non avete argomentato una sega di niente le motivazioni delle vostre convizioni così tanto assolute.
    Da quello che ho letto finora, chi è nel dubbio argomenta, chi invece ha certezze spara e getta offese all’altra fazione.
    Una posizione sola, non qui espressa, condivido sul caso, quella di Brontolo, perché Brontolo è Brontolo e a lui tutto si perdona.
    Per i’ resto, se non avete altro da dire, l’è roba da comunisti (non kompagni miei) o fascisti (non camerati miei).

  42. Cazulejo, la fiorentinità spacamarroni è farina del tuo sacco, che non scrivi un articolo che è uno senza fare il fenomeno del lungarno.
    Quanto a vedersela con te, ma che paurona!! E cosa fai, povero psicolabile? Mi vuoi rompere la testa? Non sei mica la Franzoni, io non ho tre anni e anche Taormina difende gli idioti fino a un certo limite, poi li lascia ai cazzi loro. E la Franzoni è colpevole perchè nessun altro è stato visto nè rilevato in alcun modo, non c’era movente e lei è disturbata quasi quanto te. Ti sconsiglio la Satragni come psichiatra, non funziona.
    Abbaia fin che vuoi, poveretto. Per quanto mi riguarda, tu da ora non esisti più.

  43. A me sembra il classico delitto politico:
    -Samuele, in qualità di bambino, era dichiaratamente di sinistra, del correntone per precisione.
    -il padre e la mamma, avvistati in più di un’ occasione passeggiare con Bondi, appartengono alla corrente ex socialista di Forza Italia.
    -le indagini le hanno svolte la procura di Aosta, confinante con il Piemonte, il cui capoluogo è culla di Fassino e Bertinotti, quindi sono tutti di sinistra.
    -le perizie sono state svolte dal Ris di Parma, da un certo Garofano, che da ex socialista sembrerebbe di Forza Italia, ma è stato visto una volta prendere il fritto misto alla festa dell’unità di Livorno, quindi per forza è un comunista in combutta con il Pm.
    -sul pigiama della Franzoni c’era scritto Silvio Mon Amour.
    -gli zoccoli sono di destra.
    E poi c’è ancora gente che continua a rompere le scatole dicendo di smettere di dare connotati politici al caso, tsè.

  44. dunque colpevolisti ed innocentisti si son dati battaglia senza risparmio di colpi. io, per parte mia, ho dato con leggerezza della prodiana ad una signora che – probabilmente – è un’azzurra di ferro e di questo mi scuso (anche con lei), pare proprio ch’io abbia preso un abbaglio. mi piacerebbe però introdurre (per quanto tardivamente) nel dibattito un fatto che fino ad ora non mi pare sia stato menzionato: la Franzoni non aveva inizialmente un altro avvocato? tale Grosso mi pare di ricordare. e come mai poi ne nominò un altro? non è curiosa la cosa? non è – mi si perdoni la dietrologia – sospetta?
    in ultimo vi inviterei a limitare gli insulti, tra persone adulte non sono un bello spettacolo e per sfogare l’aggressività repressa ci sono luoghi migliori di un blog non proprio.

  45. Livefast,
    beato te che t’ha visto un bel confronto fra colpevolisti e innocentisti, io non ho visto che i soliti peones da varietà sfruttare una tragedia per fini politicocampanilistici.

    PT,
    questo tuo rinnegamento ne mi’ confronti l’è più grosso della tragedia di Cogne… ma mi ero premunito da un bel pezzo, fornendomi per telcomunicare, di una coppia di piccioni. Non dimenticherò mai però di versarti, all’occorenza come di dovere, la relativa tassa.

  46. Live, devo dire che sei stato ostinato un bel po’ a sostenere la tua tesi (già da anni smontata): sebbene ti avessimo avvertito in diversi commentatori dell’omonimia, hai insistito a fare del sarcasmo senza nemmeno leggere o tenere in conto ciò che Rina, io e forse altri ti stavamo scrivendo.
    Quanto al resto, leggiti la sequenza dei commenti a questo post e agli altri, per esempio quelli relativi a Cogne. Poi, entro luglio come Taormina, fai il nome del colpevole di livore malriposto, offese gratuite e umorismi del cazzo.
    Hai presente quelle piastrelline tipiche portoghesi? Ecco, il livello mentale è giusto quello di una scadente monocottura staccata dal cesso di casa e buona solo per turisti fessi…

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