Il Signore degli Anelli

Con il passaggio vicino alla luna Phoebe, inizia domani la più complessa opera di astronautica robotica di tutti i tempi: la sonda Cassini, nata dalla collaborazione di NASA, ESA e Agenzia Spaziale Italiana, si metterà in orbita intorno a Saturno e compirà nei prossimi anni i più disparati studi di planetologia.


Dopo un viaggio di quasi sette anni effettuerà un modifica orbitale tale da permetterle di rimanere legata gravitazionalmente per sempre a Saturno.
Un’occasione unica sarà poi lo sgancio del Lander Huygens che si andrà a posare su Titano, l’unica luna del sistema solare dotata di atmosfera; peraltro un’atmosfera molto simile a quella primordiale della Terra.
Ci sono molti apparecchi sofisticati a bordo: dal sistema fotografico al radar al classico sistema per analizzare la propagazione delle onde elettromagnetiche tra la sonda e la terra.
E soprattutto ci saranno diversi contributi italiani, tra cui segnalo sciovinisticamente quello al sistema di analisi dei dati radar, sviluppato a Roma.
Forse un’occasione per ripensare la via italiana alla ricerca. Servono soldi e tanti, ma questo è il futuro. Cari signori perduti nel vostro cappuccino e cornetto, lettori di fogli vari, politici alla TeLoSpiegoIoDoveAbiti, giornalisti dalla penna bella: con la scienza e la tecnologia applicata, e non con le riforme smaronate, ci pagheremo le nostre pensioni e lo stipendio dei nostri figli.

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14 Commenti

  1. ehm…

    normalmente io sono quello che è sempre a favore della tecnologia, degli ogm (con moderazione), della ricerca.

    ogni tanto però mi chiedo che senso abbiano certe cose.

    ok sapremo tutto di saturno con l’ausilio di nadia cassini ma i “soldi e tanti” che serviranno per questa ricerca non potranno essere usati per altre e più urgenti opere. certo meglio nello spazio che in tasca ai malintenzionati ma proviamo a pensare quanto si potrebbe fare se tutti i soldi della ricerca spaziale fossero utilizzati per la ricerca di energie alternative al petrolio, vera peste del secolo scorso e speriamo non di questo, portatore di inquinamento, guerra, morte (cormorani e delfini docent).

    quindi bizio ben venga la ricerca e te lo dice uno che quando la voyager 2 stava esplorando gli ultimi pezzi lontani del nostro sistema solare seguiva incantato i tg (ero piccolo).

    oggi non so, forse sono solo disilluso ma guardando il cielo e vedendo le stesse (quando la cappa di smog lo consente) non penso + a cosa c’è lassù ma a come mi piacerebbe godermele + tranquillamente da qui.

    adesso datemi del cattocomunista fascista o cancellate il post ma tra opportunity su marte e un desalinizzatore in sicilia….

  2. sapere torna utile sempre. se non adesso domani sicuramente. almeno fin’ora è quasi sempre andata così.

  3. Io sto con l’astronauta ;)
    La “ricerca” dovrebbe essere, secondo la mia ignorantissima opinione, proprio quello che x3n0n non vuole: o meglio, anche quello. Il desalinizzatore in Sicilia è utile, ma non è ricerca.
    Io sono un pò più sognatore: sono attratto da quello che non conosco più che da quello che conosco, ed il pragmatismo che regola i miei giorni non deve essere quello che regola la vita di tutti. Se tutti pensassimo solo a come utilizzare quello che già conosciamo, staremmo ancora accendendo fuochi con i legnetti. Cercare nuove informazioni, capire come siamo arrivati a quello che siamo, è importante almeno quanto capire cosa siamo ora. Nelle stelle credo si possa trovare la mappa storica della terra, e forse anche il futuro per quanto riguardo materiali ed ampliamento delle risorse. Metti caso che si scoprano resti di bombolette di Flit su Marte a giustificarne i passati rovesciamenti climatici: noi bassopadani vedremmo con nuovi occhi le zanzare rispettandole maggiormente

  4. mai detto di essere contro la ricerca.
    ho detto di impegnarli nella RICERCA di energie alternative (cosa che invece non interessa a chi detiene il vero potere).

    è ovvio che la ricerca deve sempre avere il primo posto ma la ricerca senza l’applicazione pratica è nulla.

    certo si possono trarre molte informazioni all’esplorazione dello spazio ma quali di queste davvero utili?

    chi siamo e dove andiamo sono domande che lascio ai filosofi.

    mi accontento di risolvere ben + bassi problemi come la desertificazione che avanza, l’inquinamento ecc ecc.

    quanto alle zanzare padane ieri sera ne avrò sterminate un centinaio.

  5. conosco perfettamente i riscontri che a lunghissimo termine hanno le invenzioni nate per le ricerche spaziali nella vita di tutti i giorni.
    altrettante sono quelle che dalla formula 1 arrivano nelle nostre macchine.

    l’altrissima tecnologia prima o poi arriva in tutte le case nelle forme + innocue.

    resta il fatto che secondo me invece di chiedere 1000 mila miliardi di dollari per una sonda che magari si schianta pure a metà strada bhè ci sarebbero cose + urgenti e magari le stesse invenzioni si realizzerebbero lo stesso avendo meno fondi da impegnare in altre cose.

    questo perchè per ora è un periodo che mi sento così. pronto tra una settimana a inseguire l’ultima utopia tecnologica.

  6. Xenon, tu dai per scontato che i soldi spesi per una sonda che si pianta a metà strada siano dirottati da altri progetti meritori. Innanzitutto, pensare che esiste un aut-aut, ovvero che i soldi debbano finira da una parte o da un’altra, è approssimativo; secondariamente, vi sono progetti molto più costosi di una sonda spaziale che vengono finanziati: tutto l’ambaradàn dello “scudo spaziale”, resuscitato da Dubya, costa molto di più, e non ha praticamente mai dato risultati – se mai è possibile che li dia; infine, se dai un’occhiata a quanto le agenzie spaziali riescono a fare con il budget ridotto all’osso che si ritrovano, ti renderesti conto di come anche una sonda che si pianta a metà strada è comunque un mezzo successo. senza contare che un desalinizzatore in sicilia non serve ad un benemerito tubazzo: basterebbe portare l’efficienza delle tubazioni esistenti al 70%, e non ci sarebbero più problemi di siccità. ovviamente, a qualcuno conviene che questo non accada, e chiede costosissimi desalinizzatori.

  7. La scienza applicata, si dice.
    Ma senza ricerca di base (quelle menate a prima vista inutili, che sembrano interessare solo trecento persone sul pianeta a dir tanto), la scienza applicata si ferma. Sempre.

    Uno dei motivi per cui la scienza è in crisi negli Stati Uniti: anni a cercare risultati di immediata applicazione. Ma non appena ci si trova davanti a un problema la cui soluzione avrebbe richiesto ricerche di lustri su idee astrattissime ci si attacca al tram: perché nessuno ha perso tempo su quelle robe troppo astratte.

    Viceversa, l’esempio classico: se Einstein è riuscito a tirare fuori la relatività generale (Einstein, non l’ulitmo pisquano) lo dobbiamo anche ai signori Riemann & Lobachevskij che si sono passati la vita sulle geometrie non euclidee – anche se ai tempi dei signori R. & L. le geometrie non euclidee erano una (ahem) sega mentale per pochi matti.

  8. La scienza applicata, si dice.
    Ma senza ricerca di base (quelle menate a prima vista inutili, che sembrano interessare solo trecento persone sul pianeta a dir tanto), la scienza applicata si ferma. Sempre.

    Uno dei motivi per cui la scienza è in crisi negli Stati Uniti: anni a cercare risultati di immediata applicazione. Ma non appena ci si trova davanti a un problema la cui soluzione avrebbe richiesto ricerche di lustri su idee astrattissime ci si attacca al tram: perché nessuno ha perso tempo su quelle robe troppo astratte.

    Viceversa, l’esempio classico: se Einstein è riuscito a tirare fuori la relatività generale (Einstein, non l’ulitmo pisquano) lo dobbiamo anche ai signori Riemann & Lobachevskij che si sono passati la vita sulle geometrie non euclidee – anche se ai tempi dei signori R. & L. le geometrie non euclidee erano una (ahem) sega mentale per pochi matti.

  9. Il denaro, le energie e il tempo che una nazione investe nella ricerca sono una indicazione della civiltà, dell’intelligenza e della lungimiranza del paese stesso. Il delirio della “politica del risparmio” e dell’investimento del denaro nelle opere di “pubblica utilità” che sta attuando l’attuale governo, ci sta lentamente e progressivamente portando in un nuovo oscuro medioevo.

  10. Restodelmondo, mi inchino alla citazione di Riemann. omunque anche Fourier ce lo metterei dentro, come visionario che ci ha regalato gli mp3..

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