Il Cavaliere? E’ sovietico

Tanto per abbaiareMa davvero in Italia c’è il capitalismo? Tutto quanto dipende dalla parola di un politico o di un ministro. E quando i ministri cominciano pure a litigare fra di loro…

Stato sovietico. Meno male che in Italia non c’è il communismo. Col communismo tutte le aziende sono pubbliche e dipendono dal buon comportamento del governo. Un ministro viene sorpreso con uno spacciatore di coca? Immediatamente il suo ministero (poniamo, quello dell’economia) smette praticamente di funzionare. Un altro ministro viene colto a dire “La compagnia aerea popolare è un cesso!” e immediatamente la linea aerea, abbandonata da tutti, è costretta a mettersi gli aerei all’asta. Il popolo tumultua? Immediatamente il presidente del Soviet annuncia: “domani leveremo tutte le tasse!” e se ne va a letto tranquillo. (Della faccenda degli aerei, c’è il filmato: si vede il ministro suddetto, con cappottone colbacco e tutto, che annuncia: “Fuorse duopoduomani chiudiamo l’Aeroflot e chi s’è visto s’è visto!”: alcuni secondi dopo si vede un Ilyushin-47 cominciare a piegare le ali, accartocciarsi gli alettoni, sgonfiarsi le gomme del carrello e adagiarsi delicatamente sul prato.

Rai. L’amore è quella cosa che ti fa battere più forte il cuore. L’amicizia è una delle cose più importanti della vita. I prepotenti prima o poi la pagano. E così via. Ciascuno di questi originali concetti, allargato a centosessanta pagine di un apposito libro, ha fruttato al “sociologo” Alberoni la palma di autore più soporifero e banale dell’intera letteratura italiana dal Ritmo Laurenziano in poi. Eliminata, dopo il garbato dibattito (“ti prendo a calci in culo”) propedeutico, l’Annunziata, all’Alberoni è toccato presiedere, sia pure pro-tempore, i vertici aziendali della Rai. Semplicemente meraviglioso.

• (Poichè il Banale è prolifico, c’è pure un’alberonessa che, sulla scia del consorte, non ha mancato di contribuire con qualche volume analogo ai Baci Perugina. Mi aspetto, se non c’è già, di ritrovarla in pompa magna alla Rai, assieme alla segretaria di Berlusconi, al direttore della Padania e all’altra fauna congiunta. Ma perché tener fuori la Vanna Marchi, a questo punto?).


• Noi come individui siamo sotto la dittatura di noi come massa.

Titolo. “Sopravviverà l’America fino al 2014?”.

Muri di Roma. “Oggi 11-3-94 mi sono fitanzata con Valerio”

• Sono stati due i genocidi, almeno due. Uno fu l’Olocausto, scientifico e concentrato in pochi anni. L’altro, quello del Nuovo Mondo, ha richiesto due secoli – non c’era ancora un Hitler, nè come tecnologia nè come cultura – per andare a buon fine. Entrambi fanno parte di noi, entrambi c’insegnano qualcosa. Entrambi sono le tentazioni costanti della nostra parte malata.
Dei due, in questo momento, il più pericoloso e attuale è il secondo. Spingere indietro, escludere, colonizzare. Avere una fase eroica, di rischi affrontati insieme, disciplinarsi fermamente, tener testa ai selvaggi, senza paura. E in premio di questo coraggio, alla fine, una famigliola felice che tranquillamente semina la terra (adesso sua) rimuovendo le ossa che affiorano, ultimo involontario lascito di altri esseri umani. Il genocidio riuscito, insomma.
La nostra bella civiltà – “bella” senza ironia; quasi con tenerezza – si basa anche su questo. Non rimuoviamo questo fatto. E non ripetiamolo, soprattutto.

Tito wrote:

“L’Italia è piena di patrioti in Svizzera…”. Noi italiani in Svizzera vivremmo in Italia se ci trovassimo lavoro, veniamo in vacanza e in seconda e terza generazione storpiamo l’Italiano rimescolandolo tra veneto e calabrese, siciliano e abbruzzese, svizzerotedesco e francese, ma ci aggrappiamo all’italiano come ad un’identità e lo continuamo a parlare a costo di sforzi immensi, di generazione in generazione. Ma dell’Italia abbiamo un’idea precisa, sole, disoccupazione, mare, mafia, Ferrari, abusivismo, pallone, parenti lontani, mangiare e pazienza, tanta pazienza che si mischia all’odio per la pioggia, la neve, per il destino che abbiamo avuto a starcene altrove e per chi non ci ha dato lavoro o per chi ce l’ha fregato, gente piccola, un capomastro, l’appaltatore, l’azienda, andare via non è stato un gesto di patriottismo è stata una necessità, è molto più patriota chi dall’Italia si ricorda di noi.

Io veramente mi riferivo a quei signori che prendono la cittadinanza svizzera (o, come nel caso della Fallaci, americana) per non pagare le tasse in Italia.

Alberto Martano wrote:

Ho scritto ai direttori di tg1, tg2, e tg 5 (agli altri mi pareva inutile scrivere), questa mail: Caro direttore, sono un ragazzo di 25 anni e abito a Chieri vicino a Torino. Sono stupito e un po’ preoccupato per il fatto il suo telegiornale, come del resto gli altri maggiori telegiornali nazionali, abbia trascurato una notizia a mio avviso molto importante e meritevole di attenzione. Il 5 aprile infatti si è aperta a Palermo la requisitoria del processo Dell’Utri. Spero che sia solo una svista e non una scelta editoriale e mi auguro che in seguito possiate raccontare il maniera obiettiva il processo, le tesi dell’accusa e le ragioni dei difensori, tenendo la popolazione italiana informata di un fatto così importante e dando spazio ai fatti più che alle opinioni.
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7 Commenti

  1. E che dire di quell’altro coup de soviet che è l’avere un ministro, con relativo ministero, FANTASMA. Uno che non si sa niente se è vivo o morto, se sragiona come prima o se è cerebroleso peggio di prima, se ha capacità deambulatorie e se ha conservato il dono della parola. Insomma, silenzio assoluto, buio assoluto da mesi, ma il ministro Bossi, oltre ad essere ancora tale è pure candidato alle prossime elezioni. Miracolo a Milano.

  2. Il triciclo sbanda,teme un improvviso spostamento di voti, da alcuni mesi infatti,Bossi ragiona e si esprime come un candidato di sinistra.

  3. Riccardo,
    hai ragione a dire almeno due… difatti i genocidi nella storia sono stati centinaia… dove c’era una risorsa scarsa (la terra) non era possibile che due popoli convivessero ed allora se ne sterminava uno… tralasciando tutto quello che è successo prima dei romani, si può dire che il più grande genocidio della storia è stato quello di Cesare sui Galli, circa 2-3 milioni di morti su 4-5 milioni di popolazione della Francia… però lo ricordiamo come un eroe…poi gli spagnoli nelle Americhe, nel 1916 i turchi hanno sterminato gli Armeni, i giapponesi ci hanno provato contro i coreani, pochi anni fa tutsi contro hutu (o viceversa non ricordo), serbi contro tutti… non è giusto ricordarne solo due…. inoltre lo ripeto, laddove gli uomini sono pochi e le risorse sono abbondanti (vedi caraibi, americhe, oceania) è improbabile avvengano stermini del genere…
    ciao ciao
    RAf

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