I Tipi Sensibili

I Tipi Sensibili in un paio di settimane hanno imparato l’arte e ci hanno insegnato come metterla da parte. Prima, per proteggere tutti i loro omologhi, o presunti tali, dalle emozioni suscitate da una rappresentazione (Milano, caso Cattelan – vaq), hanno gridato che quella non è arte. Poi, per giustificare la pubblicazione dei fotogrammi più cruenti di un’esecuzione, hanno tirato in ballo Caravaggio, cavalcando il diritto-dovere d’informare. L’unica arte che paiono conoscere assai bene è quella di mentire. Senza neanche più prendersi la briga di rendere credibile la maschera che mettono secondo l’occasione.

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21 Commenti

  1. C’è davvero un caso di sovrapposizione, di contraddizioni concrete e conclamate? Non si corre il pericolo, in questa, di generalizzare eccessivamente?

    Sono dubbi, eh, non domande retoriche.

  2. A chi si riferisce Spinato? Non riisulta che nè Ferrara nè Feltri – cioè quelli che hanno pubblicato sui loro giornali le foto dell’assassinio di Nick Berg – abbiano mai proposto di censurare l’installazione di Cattelan. Dunque dove sta l’incoerenza?

  3. L ‘arte di mentire , la conosce assai meglio lei.
    Lei è un Bugiardo, in malafede.

  4. Si riferisce, credo, ad un orrido momento nel salotto di Vespa dove sono state mostrati i quadri di Caravaggio con decapitazioni. Davvero… ma come si fa? E poi sparano su Cattelan…

  5. quella di cattelan è arte alright. che per essere arte debba essere *bella da vedere* è una cosa che per fortuna abbiamo superato un centinaio di anni fa. nick berg sgozzato invece non è arte, è informazione che messa a disposizione su internet va più che bene (infilata a forza nelle case degli italiani attraverso un telegiornale molto meneo). i Tipi Sensibili esistono da sempre, si chiamano “ipocriti” e compongono il 98% della clsse politica italiana ed il 90% della popolazione generale. nothing new under the sad old sun.

  6. Trovo di pessimo gusto, più che semplice la visione del capo vagolante del povero decollato, il suo accostamento al tema anti-questo o anti-quello. Libero occupa la sua prima pagina con questa foto, evidentemente fuori scala (più che una prima pagina è un manifesto), sovrastando il tutto con la frase: “la civiltà islamica”. Strumentalizzare la barbarie per rinfocolare l’odio tra i popoli è un fatto gravissimo che non ha nulla a che vedere con quel diritto all’informazione cui si appella il direttore del giornale in questione. Una cosa è utilizzare una testata giornalistica per informare, altra è farlo per istigare alla violenza, nella prima pagina di libero trovo ci sia molta più violenza che nel suo stesso contenuto. L’accaduto infatti viene strappato dal suo reale contesto e collocato nel diverso piano della lottta tra le civiltà, cosa questa indegna per chi dovrebbe limitarsi a fare il professionista dell’informazione. Quella in prima pagina di Libero non è la civiltà islamica, quindi o si tratta di un titolo stampato per errore, oppure qualcuno vorrebbe far passare il messaggio che civiltà islamica=barbarie e questo un professionista responsabile non dovrebbe farlo, perché radicalizzare lo scontro adesso è l’ultima delle cose da fare. Come ci potremmo sentire noi se una testata Egiziana anziché tunisina titolasse con “la civiltà cristiana” la sua prima pagina in cui giganteggiasse la foto dei fidanzatini di Novi Ligure o quella della macchina sventrata di Falcone?

  7. Radicalizzare lo scontro? Ma più radicalizzato di così cosa vuoi che facciano?

  8. ok, il titolo di libero fosse becero e sbagliato, ma allora era altrettanto becero e sbagliato quello del Manifesto, che un paio di giorni prima mostrava a tutta pagina la foto del prigioniero iracheno torturato, accompagnata sarcasticamente dalla scritta “Civiltà superiore”. il concetto era perfettamente speculare a quello di feltri, cioè siccome alcuni soldati hanno commesso degli abusi (e, aggiungo io, saranno puniti per questo), allora la civiltà occidentale=barbarie.

  9. L’arte è creativa e spontanea!!E cosi deve rimanere.E giusto che ci sia qualche persona vera con idee vere.A mio parere,questa è stata solo una scusa per nascondersi alle vere crudeltà a cui ogni giorno tutta l’umanita è sottoposta.E vero ci sono crudelta piu o meno pesanti,ma chiunque ma chiunque le subisce e le commette.
    Oramai anche noi italiani iniziamo ad essere tanto incivili e banali quanto gli americani,basta che ci venga dato una cosa su cui discutere per dimenticare tutto quello che capita attorno.E che ne dite delle discussioni che ci hanno idealizzato riguardanti le esecuzioni degli italiani??Ammetto che possa essere una cosa brutta…..ma la guerra non si è mai combattuta a suon di violini…..e dietro questa scusa hanno nascosto tutto il resto delle orribili cose che stanno accadendo.La mia paura è che molto in fretta cercheranno di farci dimenticare tutte le altre crudelta che noi come gli americani stiamo facendo,per farci ricordare solo quelle subite.

  10. due o tre cose che ha fatto il direttore Vittorio Feltri.
    Durante un periodo di alla rme pedofilia (mostro di Marcinelle) pubblicò decine di nomi e cognomi di persone condannate per reati di pedofilia. Senza indicare data di nascita o città di residenza. Ci furono centinaia di casi di omonimia. Persone che videro il loro nome nell’elenco e dovettero affannarsi a dire che non si trattava di loro.
    Durante la campagna elettorale del ’96 pubblicò in prima pagina una foto rubata col teleobiettivo del ministro Melandri con le tette da fuori.
    Quando fu chiamato da Berlusca a dirigere il Giornale al posto di Montanelli, eseguendo gli ordini, martellava quotidianamente Di Pietro con il famoso “tesoro” che si rilevò inesistente. In seguito alle numerose condanne per diffamazione che subì accettò le condizioni che gli impose lo stesso Di Pietro: pubblicare in prima pagina il titolone “il tesoro di Di Pietro era una bufala.” Poi si dimise (fu licenziato dal padrone).
    Però i giornali li vende. Gli italiani lo comprano. Colpa di Feltri? O colpa degli Italiani?

  11. gli Italiani hanno eletto con libere elezioni Silvio Berlusconi. Che ci piaccia o no. Queste sono le regole della democrazia. Che ci piaccia o no.

  12. Popolo di misere pecore!Ma verrà il momento che gli illuminati ti redimeranno.Vive la libertè!

  13. “liberté” si scrive con l’accento acuto, non con quello grave. Per amor di precisione…

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