Amazing (Will &) Grace

Leggo Guia Soncini sul Foglio di oggi, che si rallegra per il fatto che il generalmente ignobile doppiaggio italiano di Will &amp Grace abbia risparmiato la seguente battuta:

Jack: “Come cammini spedita: ti sei disboscata lì sotto?”
Karen (guardandosi in mezzo alle gambe): “C’era un tale traffico che ho pensato di rendere più agevole il passaggio”
Will: “E’ quel che dice sempre Jack quando si leva un dente”.

E sarà. Io invece ho la netta sensazione che, in spregio al concetto di risparmio, il doppiaggio di alcune scene delle puntate in onda in prima serata su Italia 1 sia completamente diverso da quelle trasmesse su Fox. A quel che ne so, sarebbe la prima volta che la tv generalista preferisce la disdicevole riscrittura alle alltrettanto bieche forbici.
Per dire: io ricordo con precisione una scena in cui Jack raccontava a Grace del proprio partner e della notte di sesso consumata con lui a casa di Will e si concludeva senza alcun motivo con la frase “Poi Jack se l’è presa perché ha usato il suo spazzolino”. Quel che, mesi più tardi, ho sentito su Fox è stato invece: “Poi Jack se l’è presa perché ha avuto un orgasmo nel lavandino”.

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7 Commenti

  1. Ho rinunciato da tempo a seguire i telefilm americani in italiano: essendo, nella mia follia, un fan di “Friends” ho visto spesso le due versioni ed è una pena infinita. Non solo i doppiatori non hanno il “ritmo” necessario, ma le battute sono tradotte male, eliminate o lasciate fuori dal contesto. Di più: alcuni dei tormentoni della serie, che vanno avanti da anni, sono stati tradotti in modi diversi a seconda dell’episodio, alimentando l’idea che in fondo i traduttori non sappiano quello che stanno traducendo.

    Il motivo al fondo di tutto è la scarsa attenzione dedicata al doppiaggio, a cui vengono dedicati pochi soldi e soprattutto poco tempo. Per “Will & Grace” credo che ci sia un problema aggiuntivo: molte delle battute si basano su giochi di parole o assonanze che sono, semplicemente, intraducibili.

  2. un altro esempio banalissimo di adattamento: la TATA in originale non è ciociara, ma ebrea. La terribile traduzione della versione italiana ha retto per un po’ (anche se continuavo a chiedermi da quando i ciociari avessere quel fulminante e ‘cattivo’ senso dell’umorismo). L’apoteosi si raggiunge col matrimonio tra Fran(cesca) e Maxwell: tipico matrimonio ebraico spacciato per folklore ciociaro. Evviva Evviva!

  3. un altro esempio banalissimo di adattamento: la TATA in originale non è ciociara, ma ebrea. La terribile traduzione della versione italiana ha retto per un po’ (anche se continuavo a chiedermi da quando i ciociari avessere quel fulminante e ‘cattivo’ senso dell’umorismo). L’apoteosi si raggiunge col matrimonio tra Fran(cesca) e Maxwell: tipico matrimonio ebraico spacciato per folklore ciociaro. Evviva Evviva!

  4. mi sono sempre chiesto se sarebbe interessata qui la versione originale, con la Tata ebrea. E mi sono anche chiesto come hanno fatto i traduttori ad andare avanti a bugie (la su’ mamma che diventava la zia …)

  5. me lo potessi permettere metterei la parabolica solo per questo motivo.o il decoder.o quello che serve.
    per ora mi informo qui e mi incarognisco :/

  6. Come, quelli lì, quegli… omeosessuali… fanno… sesso? E ci scherzano pure sopra? Ma come possono permettersi di paragonarsi alla sana comicità in cui i caratteri sono quelli naturalmente stabiliti, tipo quelle belle figliole dei balletti? (continua su http://www.genitori.it)
    (PS: “omeosessuali” l’ho sentita davvero.)

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