Six Feet Under is coming

Dopo la gloriosa anteprima al Telefilm Festival 2003 Six Feet Under approda finalmente sulla Tv italiana. La messa in onda della serie ideata da Alan Ball per la HBO, dopo essere stata ripetutamente posticipata, è attesa per stasera alle 22.50 su Italia 1. E non è tutto. Six Feet Under parte anche su FOX (SKY) dal 5 aprile alle ore 21.50, e per i più insaziabili sugli scaffali più forniti è già disponibile uno dei più strepitosi cofanetti Dvd di sempre.

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10 Commenti

  1. Qualcuno mi sa anche dire che differenza c’è (se c’è) tra quello che va in onda su Fox e quello che va in onda su Italia 1? Prima e seconda stagione? Purgato e integrale? Illuminatemi, per favore.

  2. Fox propone la versione integrale in Lingua Originale. Integrale = non censurata. Sono quasi certo che la versione su Italia1 subirà perlomeno qualche taglio, visti i contenuti di SFU. La stagione invece è sempre la stessa, a rincorrere gli USA (as usual) che sono già alla terza. Già che ci siamo, mi permetto di segnalare anche “OZ”, sempre su Fox, il giovedì sera. Quello mi sa che sulle terrestri non passerà mai.

  3. L’ho visto l’anno scorso a casa di un amico gay a New York, credo sia un passo avanti nel panorama comunicativo della TV, dopo aver assistito alla comicità surreale intrinseca a Will and Grace, dopo aver assistito alla copia di fatto con figlio della pubblicità Knor, per la prima volta nel clima noir dei sei piedi sotto terra vi è la storia più normale di un rapporto gay…. che sia la volta buona

  4. E pure questo…Se lo semo portato a casa.
    Però non me lo dovevano censurareeee…T___T
    E la plebaglia come me che fox nun ce l’ha!?!Eh?EH?EHHHH?!?

  5. direi che e’ ora di finirla con queste serie americane, piene di palestrati, gente con il ciuffo sempre impomatato, modelle, starlet, etc.
    a sto punto e’ meglio il commisario Rex, o qualsiasi cosa targata bbc.

  6. La morte è il concept, ma in realtà è un pretesto forte, crudo, azzeccatissimo per raccontare la vita, senza falsi pudori, senza moralismi.
    Una vita in cui si può avere un amore – e magari lasciarlo – a sessantanni senza essere fuori tempo massimo, con tutta la dignità e la naturalezza di trent’anni prima. in cui si può avere una storia gay normale, che riguarda due uomini, senza che questa comporti per forza voci in falsetto, mossettine slapstick e storie borderline. In cui si può superare anche il tabù del fallo eretto, che pure compare attaccato ad un cadavere. In cui i giovani si fanno le canne, sono ribelli, fanno sesso, hanno voglie e desideri che seguono le naturali pulsioni e inclinazioni della loro età. In cui si può ironizzare sul caro estinto, sui prodotti per renderlo presentabile nel suo passaggio a un mondo migliore, sul suo ritornare come presenza/coscienza. Quando si riesce non dico a far ridere (confesso che non ho riso quasi mai) ma perlomeno a sorridere, parlando di un tabù così forte come la morte, si è costruito qualcosa di grosso. E tutto il resto non è più tabù, è vita vera. Questa storia di morte è in realtà un meraviglioso inno alla vita. (perdonate il “pippone” ma ci tenevo particolarmente).

  7. …che dire raga?
    a me piace, anche per quel suo gusto desueto per noi italiani di vivere questa esperienza, diciamo, poco discussa, come la morte.
    Staremo a vedere che si dirà di questo nuovo “caso” televisivo…ma sicuramente l’attenzione si sposterà sicuramente sulla storia gay dei protagonisti ! che sono un bianco e un nero pergiunta!
    …mi aspetto già l’ira del colle romano.
    un saluto!

  8. non c’è nessuno ke sa dirmi qnd riprende six feet under su italia 1???!!!!!!dai palinsesti di medeiaset non si capisce davvero nulla!!!!

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