Tony, i bei tempi dell’Ammmerica

Sono in redazione sommersa da carte, memorie usb, cd e flash card. Mi interrogo su come riempire pagina 4 del giornale evitando accuratamente di a) sparare cazzate; b) prendere qualche buco; c) inventarmi un coccodrillo tanto per passare il tempo.
Tra i materiali giunti, che da brava caporedattrice sto leggendo tutti, trovo il gioiellino della settimana.
Non posso che condividerlo con voi.

Quella volta con Tony Renis
Ero stato invitato a cena da Carlo Rambaldi e ai miei dissi di avviarsi perchè avevo un appuntamento con Clint Eastwood.
Arrivai tardi ed il rumore della Ferrari che guidava fece uscire tutti fuori…
Fui presentato agli altri ospiti tra i quali c’erano Tony Renis ed Arturo Testa: ci fu subito una buona intesa con i due ospiti. Tony manifestò il desiderio di incontrare Clint Eastwood e gli dissi subito che tutto ciò era possibile.
Chiamai subito Clint il quale si mostrò dispiaciuto perchè doveva andare il giorno dopo ad El Paso, per gli esterni del film che stava ultimando, ma aggiunse che lo avrebbe fatto al suo ritorno.
Tony dovette ripartire per l’Italia e non se ne fece niente. Mi chiese se poteva avere una foto con dedica di Paul Newman per la moglie Elettra, cosa che gli feci avere il giorno dopo.
Durante la serata ad un certo punto Rambaldi mi disse: “Pierino ascolta questa musica!”. Quello che ascoltavo era veramente piacevole, era interpretata da Mina. Dissi che era bellissima e a quel punto Carlo mi disse “Tony ha scritto le parole e Arturo Testa la musica”. La canzone era Grande Grande Grande.
Testa rimase in America per diversi anni, mentre Tony tornò in Italia.
Ho in mente di invitare Tony a visitare le nostre Grotte e sono convinto che, dempo permettendo, lui verrà.

Piero Iurilli

Lo penso anche io, lui verrà. Almeno potrà dire che il FlopFestival non è stata la sua discesa più profonda.

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