Ego anagrafi

Quando ricevevo le telefonate dalla redazione ero solita chiedere le novità.
‘Nulla; non c’è nulla’ – mi rispose una volta – ‘quattro pagine di politica da inventare’ poi, come sempre, chiuse il telefono senza lasciarmi parlare del mio amore disperato, bastardo.
Quella telefonata, assieme a tante altre in cui compartecipavano altri ignari e scomodi interlocutori, fanno parte del mio bagaglio di racconti che esibisco al momento giusto tanto per sentirmi più radicalchic e credibile. Discretamente snob lo sono di nascita.
Va così la vita per noi, abbiamo bisogno di fare nomi e cognomi, raccontare che con quello ci siamo andati a cena, e con quall’altro a letto, che quello lo abbiamo insultato e quell’altro ci ha aiutato. Possiamo anche essere nessuno, ma abbiamo i cognomi e le storie giuste da sfoderare al momento (in)opportuno per sentire che il nostro attico, come il nostro ego, non è poggiato sul vuoto.
Va così la vita per noi, abbiamo bisogno di sentirci importanti, fieri, grandi.
Va così la vita. Quelli come noi hanno bisogno della loro memoria. Per sapere di essere migliori.
Vi dicevo, quindi, che quell’altra volta, quando cenai a casa di quello scrittore…

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25 Commenti

  1. Ieri ho visto Vera Slepoj ad un concerto a Padova.
    E con questo sono game, set ed incontro.

  2. Se a qualcuno può interessare, io a otto anni ho incontrato Enrico Beruschi al ristorante..

  3. Quando mia mamma era incinta di me, Gino Cervi le ha fatto gli auguri per la gravidanza.

  4. cominci a capire come si contrasta brontolo: sicumera camuffata da confessione, spacconeria camuffata da confessione o, all’occorrenza, minaccia camuffata da confessione. sei sulla strada giusta.

  5. io a otto anni ho chiesto l’autografo a Fiordaliso a Perugia, a dodici a Piero Angela a Verona (stava osservando due piccioni..giuro!),a 14 mi sono lanciata a Riccione sulla macchina cabrio di Linus per chiedergli di autografarmi il braccio (che figura!! tra l’altro saltando in macchina sono saltata su una tizia che si stava pomiciando – non l’avevo vista – …cmq lui gentilissimo), a 16 a Londra dopo un suo concerto cercavo di raggiungere Robert Smith nel camerino, un anno prima rincorrevo nella stessa città Boy George x Carnaby Street,poi vi sono stati alcuni anni bui dove rincorrevo non mi ricordo più chi, a 22 anni dopo il concerto di Carboni l’ho incontrato all’autogrill e gli ho chiesto se ci stavo nel suo portapacchi (cercando di prendere le misure), a 24 anni a Vienna al concerto di Vasco (eravamo solo in max 200 persone) me la tiravo (cacchio ero davanti a lui almeno un peluche glielo potevo tirare!),a 29 anni ho chiesto l’autografo a Lilly Gruber…sul suo libro di pupù perchè la mia amica si vergognava…’nsomma…che vita e che evolution di merda (Gianluca permetti?)….mi sento un pò cavalla pazza, ora si spiega perchè sono finita a scrivere commenti su macchianera…

  6. dimenticata una cosa: snob lo sei di nascita e va bene ma non basta ché ci vuole anche la classe: in lui strabocca.

  7. a Luisa: non vedo grossa evolution (di merda od altre sostanze) da fiordaliso a lilly gruber. piuttosto una stasi molto mainstream, io la trovo . ma de gustibus…

    a Ursula: discretamente snob *vorresti* esserlo di nascita. sad, sad, sad.

  8. Ho visto tre volte jimmy il fenomeno e con questa vi ho stesi.

    Un’altra vosta ho visto chiambretti con pulzella (le cui quotazioni sono però scese da quando ogni sera è a cordusio con la sua cabina) e in concomitanza mi hanno fregato la bici. Non so che significhi.

    Luisa: non è che sei una delle due matte che ha trafugato il diario di paul mcarty?

  9. Vidi il mio ego riflesso dentro di loro e me ne innamorai. Vidi il mio io riflesso dentro di loro e me ne innamorai.

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