Trapianto di Renis

Tony RenisSanremo 2004Puntuale come uno starnuto, ciclico come le mestruazioni, inesorabile come il virus dei polli, torna anche quest’anno il Festival di Sanremo.
L’ex cantante Tony Renis, nuovo direttore artistico di quella che un tempo era considerata una languida e scialba manifestazione canora che tornava buona per gli ingaggi delle sagre estive ha impresso cambiamento epocale al grido “Qui, o si rifà Sanremo, o si muore”: un’impresa per compiere la quale, secondo molti, si sarebbe dimostrato più adatto il medico britannico Harold Shipman.
L’operazione di svecchiamento inizia dai conduttori: per la prima volta, quest’anno, a salire sul palco sarà una soubrette simpatica, affascinante, poliedrica, preparata, sexy ed incantevole allo stesso tempo. Poi, oltre a Paola Cortellesi, parteciperà anche Simona Ventura.
Subbuglio in sala stampa per la velata anticipazione fatta da Renis a “Domenica In” annunciando una sorpresa “Grande grande grande”. La maggior parte dei giornalisti conviene che potrebbe trattarsi di Mina. Altri pensano che per risollevare le sorti di questo festival non sarebbe sufficiente neanche il tritolo.
Giungono intanto le prime testimonianze a sostegno della tesi difensiva di Renis alle accuse di collusione mafiosa lanciate da Nando Dalla Chiesa: gli eredi di Joe Adonis smentiscono categoricamente che il boss potesse essere in contatto con uno che, d’abitudine, cantava.
Momenti di panico all’Ariston, dopo la definizione di “cagasotto” affibbiata da Tony Renis agli artisti che si hanno opposto un rifiuto alla partecipazione Festival in qualità di ospiti: un giornale ha titolato “Renis spara sui cantanti”, e in parecchi hanno preso la frase alla lettera. Alle forze dell’ordine, accorse in massa, il pubblico del teatro è apparso caldissimo ed intento ad inscenare una monumentale “ola”. Successive verifiche han permesso di determinare che, molto più semplicemente, molti spettatori erano terrorizzati e con le mani in alto.
Pare essersi ricomposta, infine, la frattura tra il direttore artistico e la conduttrice. All’origine della diatriba pare essere stata l’abitudine da parte di Renis di curare ogni singolo particolare in prima persona, sordo ai consigli dei propri collaboratori. L’ostinazione dell’ex cantante nel voler supervisionare il guardaroba della presentatrice è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Ora però è tutto tornato alla normalità – rassicura Renis: Simona ha perfino lasciato che fossi io a scegliere il tipo di scarpe che calzerà sul palco». La Ventura conferma l’avvenuta riappacificazione, pur trovando ancora piuttosto scomodo trascinare qua e là per la scenografia i due blocchi di cemento armato.

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14 Commenti

  1. Renis aveva ragione da vendere nel dare del cagasotto ai cantanti che prima dicono che si’, vengono a cantare, e poi che no, la casa discografica non vuole.

    Comunque Renis e’ un grande.

  2. Sanremo *NON E’* un monumento nazionale, e proprio per questo invito tutti quelli che dicono che barba ma una sbirciatina la danno lo stesso (per poi affermare invece che loro non lo vedrebbero neanche se li pagassero…), ad essere coerenti, spegnere la tv e dedicarsi ad altre attività molto più soddisfacenti, come leggere un libro, uscire e farsi una passeggiata, trombare, ecc.

    P.S.: Lascio alla vostra immaginazione quale sarà la mia scelta.

  3. La NASA esulta: scoperte forme di vita a Sanremo

    La sonda Renis Explorer scopre brandelli di cervello nel corpo della Ventura. Pacifico pronto a farsi esplodere all’Ariston con un carico di do bemolle. Paola Cortellesi – un alieno con sei ascelle pilotato dai venusiani – minaccia le massaie liguri…

  4. Russo seminara è impagabile(come provocatore)perciò gli risponderò: Nando Dalla Chiesa ha fatto il servizio militare nell’arma dei Carabinieri, Lei Seminara dove lo ha fatto?
    Ribadisco però che le masse amano Sanremo che lo organizzi Aragozzini, amico di Craxi o Forlani,piuttosto che Baudo, amico di D’Antoni o Tony Renis, amico di Berlusconi.
    Meglio non toccarlo ed evitare di passare per snob.

  5. a gianlù il trapianto d’organi é una cosa troppo seria perché il tuo neuorone lo possa capire.mi riribolle il sangue quando lo vedo trattato a mò di barzelletta!auguro a te e ai tuoi cari di non aver mai bisogno di un trapianto.chiedo scusa per te a tutti quelli che sono in attesa di trapianto e li invito a non frequentare questo sito mabel

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