Me la dia ben cotta

Anni di studi, la tesi, i sogni, il cielo, il rinvio l’anno scorso a causa dei problemi di Ariane. Eppoi quell’attesa interminabile per il lancio.
Ma alla fine la sonda Rosetta è partita dalla colonia francese della Guyana; viaggerà per un decennio e passa, manderà un lander ad atterrare su una cometa e ne penetrerà la struttura con un radar.
Non ve la meno con l’importanza della ricerca, ma questi progetti che costano miliardi (di euro) hanno ricadute enormi sull’economia. E sono esattamente le cose su cui investire, investire, investire.

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8 Commenti

  1. io vorrei sapere che cazzo di utilita ha andare a mettere un dito in culo a una cometa…si, trovo anch’io interessantissimo l’argomento, ma avrei preferito che i miei e i vostri soldi fossero utilizzati x qualcosa di piu concretamente utile…x risolvere problemi, non per alimentare le pippe mentali di qualche cervellone…

  2. Provo a risponderti, magari ti può interessare.
    Vedi la tua vita di oggi? Guardati intorno, e prova a contare quanti strumenti tecnologici hai o utilizzi: l’autobus, l’auto o il motorino, il telefonino, il frigo, l’ascensore. la TAC, etc etc.
    Ecco, ce ne sono alcuni che sono cose superflue o non cosè necessarie (diciamo il telefonino) eppoi ce ne sono alcuni che sono importanti per vivere degnamente: frigo, lavastoviglie e lavatrice per citertene tre. Ma ad esempio la TAC o la risonanza magnetica anche.
    Ecco, prova a immaginare come si è arrivati a produrre questi oggetti che rendono la tua vita migliore, o che te la salvano.
    Se vai a ritroso troverai un’industria che ci ha investito e parecchi anni prima un’università con un cervellone che si faceva le pippe mentali. Ecco, se tu non sapessi che da ricerche informatiche e fisiche un giorno potresti avere una macchina come la TAC, diresti che chi lavora su un sistema di tomografia computerizzata si fa delle pippe mentali.
    Allora, se mi hai seguito fino a quà, prova a fare il percorso temporale opposto. Tutto quello che oggi è ricerca pura ricadrà nella ricerca applicata delle industrie e un giorno te lo troverai a migliorarti la vita e a renderti più libero.
    Capì? Se ti va andiamo indietro fino a Galileo, iniziatore della rivoluzione scientifica e tecnologica che stiamo vivendo…

  3. oltretutto che la tecnologia porti soldi non gli viene in mente a nessuno.ma tutti i paesi più ricchi che continuano ad investire nella ricerca sono dei poveri stronzi?

  4. non sono dei poveri stronzi, sono piu’ furbi degli altri.
    come i cinesi che stanno facendo sforzi immani (con successo) per conquistare lo spazio anche loro. se all’uomo della strada poteva sembrare inutile la corsa degli anni ’50-’60 al primo uomo nello spazio, che utilita’ potrebbe avere mandare il primo cinese nello spazio? eppure la leadership cinese e’ estremamente concreta, quindi potete stare sicuri che l’utilita’ c’e’.
    nota a margine: mentre la Cina e il Giappone investono sempre piu’ in ricerca pura (un ministro della ricerca giapponese ha pianificato 20 nobel in Giappone nel giro di 30 anni), l’Italia e’ scesa dallo 0.7% del PIL allo 0.6% (sembra un cambiamento da poco lo 0.1%? be’, e’ una riduzione di un settimo! pensate un’industria che debba ridimensionarsi di un settimo…) contro una media UE del 3% (considerata eccessivamente bassa dai vertici europei, che vorrebbero correre ai ripari).
    la mancanza di lungimiranza del governo italiano ci portera’ alla lunga nel terzo mondo.

  5. dr.psycho,sono d’accordo con te, la mia era ironia, solo quella mi è rimasta

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