Mangio cioccolata davanti alla tv

Oggi ero lì seduta sul divano a rimpinzarmi di cioccolata, sapendo che dopo me ne sarei pentita, e peccando di lascivia ho guardato la tv.
C’era il solito Michele occhioazzurro Cucuzza, in collegamento con una cicciona coperta da una decina di persone che cercavano di trasformarla. M’aspettavo, alla scopertura, di vedere apparire la solita Platinette, ma quando le hanno inquadrato il faccino, paffutello e tondo alla cui estremità superiore v’era un asciugamano bianco degno del miglior turbante della Moira Orfei, ho scoperto di non sapere chi fosse.
I sottotitoli riportavano però illuminanti frasi: “Luciana sta cambiando il proprio look per amore”. E chi sarebbe sta Luciana? E che ci fa a La Vita in Diretta?

La cioccolata, per la gioia della mia ciccia, dei brufoli e soprattutto della Lindt, continuava a diminuire, mentre la Lucianona apriva gli occhi davanti ad uno specchio ritrovandosi con smalto rossissimo e ricciuti capelli biondi.
I sottotitoli mutavano con le scene, riproponendo frasi ad affetto: “Luciana ha cambiato il suo look per sentirsi più bella”. Portando alla bocca un altro quadratino di cioccolato m’immaginavo la cara anonima Luciana prima del cambio del look.
Il collegamento stacca, a questo punto, Cucuzza esibisce l’occhio, lo strizza, e si collega in diretta con un’inviata che, pensate un po’, è a casa di Luciana, vestita di verde fosforescente, truccata e addobbata con un boa verde piumato attorno al collo. Mah. Ingurgito l’ultima gocciolina di cioccolato sciolto in bocca e mi ficco un nuovo quadratino facendolo passare in giro panoramico in tutta la bocca per poi parcheggiarlo sotto il palato, pressato dalla lingua.
Lucionona non ha ancora un cognome, ma prende un nomignolo: pandolina. Come si fa ad avere un nomignolo del genere e non vergognarsi non lo so. (Prego il Bastardo e i miei ex fidanzati di non rendere pubblica la lista di nomiglioli con cui ogni volta mi hanno ribattezzata).
Inizia un drammatico racconto d’amore, in cui lei, che è di mezza età e si vede, rifiuta la dicitura e s’incazza quando il fidanzatino dal nome impronunciabile, che è più giovane di lei di una decina d’anni, che la fa sofffffire da morire, che è la causa di tutti i suoi guai ed anche del suo cambiamento di look, entra in gioielleria, in un filmato ai limiti del comico, per comprarle un anello di San Valentino e lo chiede per “una signora di mezza età”.
Come se non bastasse lo sfigato sceglie un anello, ma poi quando si inizia a parlare di prezzi e sente la modica cifra di 8 mila euro, declina verso un altro più brutto anellino di soli 900 euro.
Apriti cielo! Lei, che sta guardando il filmato, s’incazza e gli urla contro un bel “cafone”, per la gioia di Cocuzza che pensa già al suo picco d’ascolti.
Il cafone, che sarà pure cafone, ma non stupido, chiama in studio ed inizia ad insultarla per il covone di paglia che si è fatta installare sul capo, dicendo, da bravo innamorato paraculo, che lui l’amava rossa com’era prima e soprattutto per quello che ha dentro. Le telecamere indugiano su un portafoto con lei e lui in posa natural-buzzicona posto casualmente sul tavolino davanti alle due donne.
Lei continua con la storia che definirla di mezza età è un insulto, e che poteva pure spenderli 8mila euro per l’anello dell’amore. I sottotitoli, implacabili, sanciscono il momento con un emblematico: pandolino al telefono in diretta con pandolina.
Sono alla fine della stecca di cioccolata. Cucuzza si rende conto che la situazione sta degenerando. Mordo l’ultimo quartino di paradiso. Appallottolo la carta. Guardo la buzzicona spogliarsi dal boa mentre lui gli dice che l’amava com’era prima, tutta ciccia e capelli rossi. Penso alla cioccolata che ho appena mangiato. Localizzo con uno sguardo il secchio della spazzatura in cucina. Spengo la tv. Lancio la carta nel secchio. E mi metto le dita in gola.