17 Commenti

  1. A me qui la vera notizia mi sembra il fatto che ci si dia tranquillamente dei coglioni in parlamento tra alleati di maggioranza. Nonostante la mia giovane età sono legato ad una concezione vecchio stile della politica e queste cose secondo me non stanno bene. A quando i duelli rusticani al posto dei voti di fiducia? ;)

  2. Secondo me come si dice a Roma, se la so’ sonata e se la so’ cantata da soli. A Sofri non lo vonno fa usci. Ti pare che Taormina cada nelle trappole di AN.

  3. Credo che l’ira di La Russa e di AN sia una commistione tra la preesitente allergia per il discutibile e discusso soggetto innestata sulla più o meno palese allergia per la grazia a Sofri. Una miscela esplosiva dunque.
    …ciao Antonello!

  4. La boccona di La Russa che si mangia il Taormina mi farebbe morir dal ridere, se non fosse che Adriano resta in galera.
    Innocente.

  5. Credo invece che nelle parole di La Russa ci sia tutta l’invidia di chi vorrebbe essere Taormina ma non lo è. Detto questo, che si ammazzino a vicenda.

  6. Una domanda. C’è un motivo particolare per cui Sofri dovrebbe uscire di galera?? Sbaglio o è stato riconosciuto colpevole in diversi gradi di giudizio?

  7. Nibbio: io rigirerei la domanda. C’è un motivo particolare per cui Sofri dovrebbe stare in galera? (aiutino: articolo 27 della Costituzione)

  8. Nibbio: a me risulta che Sofri sia stato condannato in maniera definitiva,al terzo grado di giudizio.Poi
    bisogna vedere di che stato sia la costituzione che hai tu….:)

  9. Carissimo Darkripper, neanche a me certe cose stanno bene, ma li abbiamo mandati noi in Parlamento quelle teste d’asino.
    Forse dovremmo iniziare noi a cambiare qualcosa, a partire da quando entriamo in una cabina elettorale: anziché votare con la pancia, cerchiamo di votare con il cervello tenendo in mano il cuore e sono certo che le cose cambieranno. E mi raccomando, continua a conservare una concezione vecchio stile della politica: non sei il solo.
    Ciao Domiziano!!

  10. MAU, rispondo volentieri alla tua domanda “rigirata”. Sofri deve ( e non “dovrebbe) stare in galera perchè è stato riconosciuto colpevole. Non è abbastanza?? Oppure dovrebbe (in questo caso il condizionale è d’obbligo) usufruire della grazia perchè è un “fine” intellettuale, alla faccia dei poveri cristi che non posseggono questa qualità e la galera se la fanno tutta??

  11. MAU, rispondo volentieri alla tua domanda “rigirata”. Sofri deve ( e non “dovrebbe) stare in galera perchè è stato riconosciuto colpevole. Non è abbastanza?? Oppure dovrebbe (in questo caso il condizionale è d’obbligo) usufruire della grazia perchè è un “fine” intellettuale, alla faccia dei poveri cristi che non posseggono questa qualità e la galera se la fanno tutta??

  12. Per Mau
    Art. 27 Costituzione

    La responsabilità penale è personale.
    (non ci piove, Sofri è stato condannato a titolo personale)

    L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
    (é stato condannato nei vari gradi)

    Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato [cfr. art. 13 c.4].
    (d’accordo anche su questo, pare che in galera si stia rieducando, quindi gli fa bene)

    Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.
    (Per carità!! Nessuno lo vuole morto !)

  13. Nibbio: evidentemente ho frainteso il senso del tuo post. Sono anche io d accordo sul fatto che Sofri non sia andato in galera per sospette incostituzionalita. Solo un appunto:Sofri è un detenuto piu “visibile” di altri e se la grazia gli andra addosso è sopratutto per questo.Altri nn hanno quella visibilita. Percio,se si ritiene innocente la grazia “si sforzi” di chiederla. Altri nn hanno questa scelta.

  14. Nibbio: il ragionamento che sottende alle richieste di liberazione è che sia stato condannato pur in assenza di un quadro accusatorio credibile proprio in ragione della sua visibilità, emblematicità e ruolo politico (ricoperto allora). Quindi non il contrario, cioè essere meritevole di grazia per queste caratteristiche.
    Da molte parti poi si ritiene che la vicenda trascenda il caso individuale e che l’accanimento giudiziario nasconda a livello più collettivo una non volontà di chiudere i conti col passato.
    Comprensibile al di là del giudizio sul merito, che tanta attenzione trasversale nei confronti di questo caso possa fare insorgere delle perplessità.
    Personalmente penso che la via Boato sia scorretta, che una grazia è tale perchè impolitica e non contrattata e quindi non ha senso che sia il parlamento a occuparsi della vicenda. Però spesso la realtà richiede meno rigidezza di quanto esigono i nostri pensieri.

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