Zanzare & Tigri /16

dal quotidiano .COM del 30/1/2004
La nuova tv si prepara nello scantinato del condominio di fronte al numero 14 in viale Mazzini. Con in testa un preciso modello di servizio pubblico, Bruno Pellegrini (32 anni, con consapevolezze professionali ben più mature), amministratore delegato del progetto Nessuno, mi accoglie in mezzo agli operai che trasformano l’open space nella redazione di Giancarlo Santalmassi. Dal 9 marzo sulle frequenze di Planet, che per alcune ore ospiterà il palinsesto di Nessuno, l’ex giornalista Rai e Radio24 proporrà il suo “Inside – Dietro le notizie”. Due ore di programma, ospiti, telefoni sempre aperti, interattività; garantendo molteplici e diversi punti di vista. A seguire arriveranno le strisce di satira sociale firmate Stefano Disegni e le inchieste del duro e puro Andrea Purgatori, commercializzate anche in edicola. Con Fabbrica è invece allo studio un magazine sulle tendenze. La tv di nessuno, e di tutti, attraverso l’azionariato popolare la cui campagna sta per cominciare, è quasi pronta per sferrare l’attacco alle reti generaliste e a SkyTg24 di Carelli.

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5 Commenti

  1. Azionariato popolare in Italia?
    Ma quando mai?
    Gli (noi) italiani ci facciamo incannare dai Bond Argentini, Cirio e Parmalat perchè con i soldi ci piace solo speculare. Non ce ne fotte nulla d’investirli a babbo morto in progetti etici e/o per principio di parte.
    Non siamo neppure capaci di boicottare chi critichiamo (con giusta ragione) e il sistema che lo sostiene(vedi il fallimento dell’ottima e più che attuabile proposta lanciata due anni fa da Umberto Eco: “La pasta Cunegonda” ).

    Faccio anch’io tutti i miei auguri ai coraggiosi, anche se mi pare più un tentativo di darsi visibilità per altri scopi, visto che li immagino consapevoli dell’utopia del progetto.

  2. Grazie per gli auguri ragazzi. Eccome no? Siamo consapevoli della portata utopica del progetto ed è proprio per questo che lo portiamo avanti anche senza che ci sia un grande editore alle spalle. Perché lo facciamo? Perchè crediamo veramente che l’unico modo di ottenere una tv diqualità (altra, diversa, che stimoli la riflessione, etc.) sia farla. E’ ovvio che le adesioni del pubblico non basteranno mai a coprire i costi di un editore che trasmette in TV, ma la testimonianza “contraria ad ogni logica di mercato” di persone disposte a pagare per garantire la messa in onda di due ore di trasmissione di qualità assume davanti a tutti (canale ospite o piattaforma sky, sponsor, partner, etc.) un valore che si centuplica e che non può essere ignorato. Se ci pensate bene questo è l’unico modello realmente alternativo alle televisioni commerciali (dove l’editore e gli sponsor la fanno da padroni) e a quelle di servizio pubblico (nelle mani di partiti politici). Sono i sogni e le utopie i veri motori del cambiamento…
    B

  3. Proprio oggi riflettevo sul caso Tarek Ben Ammar, il finanziere tunisino che è tornato sulla scena economica italiana per fare concorrenza alle “nostre” televisioni. Alla fine quest’uomo è riuscito a farsi una televisione tutta sua, ma come ha fatto? La risposta è semplice come bere un bicchiere d’acqua: amico di Berlusconi.Bon. E poi leggo te Bruno che dici che hai fondato una nuova televisione. Esterefatta ma contenta mi chiedo cosa stia bollendo in pentola, sicuramente molta scontentezza e tanta voglia di fare. Consolante.
    Tararasta

  4. Manca poco e comincieranno le prime trasmissioni. Non ti nascondo che stiamo lavorando a dei ritmi vertiginosi e che siamo giustamente preoccupati. Quello che ci conforta, però, è lo spirito che anima tutti quelli che stanno lavorando al progetto ma anche quelli che stanno aderendo all’iniziativa. Sentiamo che possiamo far crescere qualcosa di importante e ci proveremo fino in fondo. Ne vale la pena.
    Ciao
    PS Il sito, http://www.nessuno.tv, anche se con qualche piccolo bug, è on line con tutte le informazioni sul progetto e su come aderire. Fra meno di una settimana si potrà fare tutto on line.

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