Bloggers per conto terzi

Inquietanti clausole (che si credevano soppresse) tratte dai contratti sottoscritti tra Splinder e il Cannocchiale e i rispettivi bloggers…

Dalle condizioni di servizio di Splinder:

Splinder“Qualora l’Utente metta a disposizione di Splinder, per la diffusione tramite il sito, materiali o pubblicazioni in relazioni ai quali sia titolare dei relativi diritti di proprietà intellettuale, Splinder s’intenderà autorizzata dall’Utente allo sfruttamento economico di tali diritti che sia connesso alla suddetta pubblicazione o diffusione, con rinuncia da parte dell’Utente a qualsiasi corrispettivo, fermo il diritto morale di esserne riconosciuto autore.”

Dalle condizioni di utilizzo de il Cannocchiale:

il Cannocchiale“Qualora l’Utente metta a disposizione del Riformista, per la diffusione tramite qualsiasi strumento di rete (Internet, telefono, sms, …), materiali o pubblicazioni in relazioni ai quali sia titolare dei relativi diritti di proprietà intellettuale, il Riformista s’intenderà autorizzata dall’Utente allo sfruttamento economico di tali diritti che sia connesso alla suddetta pubblicazione o diffusione, con rinuncia da parte dell’Utente a qualsiasi corrispettivo, fermo il diritto morale di esserne riconosciuto autore.”

A quanto pare, il sottoscritto non è l’unico a gestire un blog che, alla fin fine, non è di proprietà.

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26 Commenti

  1. OK, con questo dimostri che non ti è mai andata giù questa cosa…ma a me non interessa. Adesso spiegami per quale motivo non apriamo un dibattito molto più interessante sui sondaggi lanciati dal sito di Forza It.? Qualche giorno fa qualcuno lo ha fatto notare ma oggi….Non che il post non sia interessante…

  2. Siamo al limite della classificazione di “clausole vessatorie” e quindi nulle. La materia delle clausole abusive nei contratti stipulati dai consumatori è disciplinata dalla legge 52/96 che attua la direttiva CEE n. 93/13. Si considerano vessatorie (e quindi nulle) le clausole che comportano, a carico del consumatore, un “significativo squilibrio” dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto (squilibrio normativo). Possiamo definirci noi “consumatori”? Davanti ad un giudice quella parole potrebbero essere rese inoffensive. Rimane comunque discutibile la policy di Splinder e Cannocchiale.

  3. ohibò!

    Come tutti sapete nella italica blogosfera ci sono varie comunità.Ognuna alla fin fine è una sorta di cittadina virtuale,ed è
    ——
    Ieri sera mi sono fatto la mia classica navigata per la blogosfera,ho letto un pò qua e là e naturalmente
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    Ieri sera mi sono fatto la mia classica navigata per la blogosfera,ho letto un pò qua e là e naturalmente

  4. Ne Clarence ne Virgilio hanno clausole simili….La policy di Splinder è inqualificabile, come pure il cannocchiale…..

  5. Ne Clarence ne Virgilio hanno clausole simili….La policy di Splinder è inqualificabile, come pure il cannocchiale…..

  6. concordo con Grimmo e vado oltre. Io sto lavorando da un bel po’ ad un software che possa maneggiare un blog. Se a Natale mi viene l’ispirazione, lo finisco..

  7. Vorrei fare due appunti a Gianluca:
    1 – Non c’è scritto che ne prende la proprietà quindi la parte “non è di proprietà” non è esatta.
    2 – Viene semplicemente detto che il sito ospitante è autorizzato allo sfruttamento commerciale del post attraverso il sito stesso (“sfruttamento economico […] connesso alla suddetta pubblicazione o diffusione”) che vuol dire: il portale ci può mettere su un banner o pubblicarlo in prima pagina (come ha fatto clarence http://blabla.clarence.com/archives/043975.html, chissà perché clarence non viene nominata nella tua rassegna).

    A chi capitasse qui per caso: il caro Gianluca ha ricevuto una critica e ha cercato di tirarsi gli altri nella merda tacendo sulle SUE manchevolezze e facendosi falso paladino blogger. Che tristezza!

  8. Vorrei fare due appunti a Gianluca:
    1 – Non c’è scritto che ne prende la proprietà quindi la parte “non è di proprietà” non è esatta.
    2 – Viene semplicemente detto che il sito ospitante è autorizzato allo sfruttamento commerciale del post attraverso il sito stesso (“sfruttamento economico […] connesso alla suddetta pubblicazione o diffusione”) che vuol dire: il portale ci può mettere su un banner o pubblicarlo in prima pagina (come ha fatto clarence http://blabla.clarence.com/archives/043975.html, chissà perché clarence non viene nominata nella tua rassegna).
    A chi capitasse qui per caso: il caro Gianluca ha ricevuto una critica e ha cercato di tirarsi gli altri nella merda tacendo sulle SUE manchevolezze (= di Clarence) e facendosi falso paladino dei bloggers. Che tristezza! Che caduta di stile! Meglio dormire.

  9. Vorrei fare due appunti a Gianluca:
    1 – Non c’è scritto che ne prende la proprietà quindi la parte “non è di proprietà” non è esatta.
    2 – Viene semplicemente detto che il sito ospitante è autorizzato allo sfruttamento commerciale del post attraverso il sito stesso (“sfruttamento economico […] connesso alla suddetta pubblicazione o diffusione”) che vuol dire: il portale ci può mettere su un banner o pubblicarlo in prima pagina (come ha fatto clarence http://blabla.clarence.com/archives/043975.html, chissà perché clarence non viene nominata nella tua rassegna).
    A chi capitasse qui per caso: il caro Gianluca ha ricevuto una critica e ha cercato di tirarsi gli altri nella merda tacendo sulle SUE manchevolezze (= di Clarence) e facendosi falso paladino dei bloggers. Che tristezza! Che caduta di stile! Meglio dormire.

  10. E allora? CI si lamenta per cosa? Movable Type si impara ad usare in mezzora, un dominio+spazioweb per hostarlo costa 25€ all’anno…..non vedo il problema. Splinder e il cannocchiale fanno cagare? Non usateli…stop….che ci stiamo qui a ricamare sopra…

  11. Ma chi volete che si prenda il disturbo di sfruttare economicamente la roba che mettiamo su Splinder o su il Cannocchiale? Magari! Almeno avrei un po’ di fama gratuita, che in questi tempi di magra non è poco.
    Meglio restare coi piedi piantati “nella terra”. E tanto fa.
    Ciao ciao,

    Giuseppe Iannozzi

  12. Chi produce materiale per il Blog e pensa che ciò che fa abbia valore commerciale oltre che “artistico”, non usi piattaforme pubbliche e gratuite. Visto che ci crede, deve investirci, oltre al tempo, anche denaro e se quello che scrive è veramente valido ne raccoglierà, forse, i frutti. — Se invece è un gioco, un passatempo, e non ci crede neppure lui, usi pure spazi gratuiti: se per caso ciò edita viene poi sfruttato da altri, e ha successo, che ringrazi e usi il fatto come stimolo per crescere.

  13. Pisolo: forse repetita juvant, ma noi avevamo già capito alla prima. Poi: devo essermi perso la “critica”, non so di cosa parli. Oltre al fatto che, se ti informi, scoprirai che – pofferbacco – non sono più il proprietario di Clarence.

  14. Vorrei dire che alla fin della fiera se i portali che ci ospitano sfruttano economicamente le sciocchezzuole che noi scriviamo come hobby non è poi la fine del mondo,in fondo ci offrono un servizio gratis.Si tratta di scegliere, se pensate di essere dei grandi artisti e un giorno vorreste guadagnare sui vostri scritti vi conviene pubblicare su un sito di vostra proprietà.Se invece è solo un hobby restate pure su queste comunità e se vi capita di essere pubblicati sul supplemento cartaceo del Riformista o sull’homepage di Clarence meglio così,più gente guarderà i vostri scritti e se loro ci guadagneranno qualcosa pazienza:è un rimborso per il servizio gratuito offerto a migliaia di utenti.Insomma per me non c’è nulla di male se qualcuno lucra sui nostri contenuti in cambio dei servizi che ci offre,basta che sia chiaro e che il blogger lo sappia,in modo da poter scegliere se accettare questo compromesso o andare a comprarsi un blog tutto suo.

  15. Il post del Neri evidenzia ulteriolmente lo status di “caccoline dell’universo” di voi bloggers. Sappiate che nella lontana ipotesi che riusciate a creare qualcosa di memorabile, anche il più scalcinato degli avvocati saprà far valere le vostre ragioni. Ma non ci perdete il sonno.

  16. segnalo a chi fosse interessato che http://www.livejournal.com ha ripreso a permettere iscrizioni gratuite senza bisogno di inviti da gia’ iscritti. e ora che e’ tornato a essere una piattaforma free, direi che e’ di gran lunga la migliore nella categoria, per qualita’ dei servizi offerti e serieta’ dei gestori. (e non c’e’ nessuna forma di pubblicita’ ne’ clausole come quella di cui qui si discute…)

  17. per la prima volta trovo una ragione per aver passato notti e notti a scrivermi il mio software! poi, detto per rinciso, le clausole in questione sono una gran porcheria. Mi sfugge completamente come possa essere una accettabile che ciò che venga scritto su un blog ‘passi di mano’ in questo modo, al di là della qualità dei contenuti. I brontoli del caso si facciano le agende da sé prima che debbano andarsele a comprare in edicola

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