Torturare Saddam?

12 anni fa (quando facevo ancora l’inviato di guerra) raccontai il massacro dei Kurdi sul confine fra Iraq e Turchia.Intorno a me,sotto la pioggia gelata,morivano
1000 persone al giorno.Morivano di fame e di freddo.Come in tutti i grandi genocidi,si moriva in silenzio,come se fosse diventato “naturale” uscire di scena o seppellire i figli avvolti in carta di giornale.L’ultima città di frontiera,Zakho,era caduta in mano agli uomini di Saddam. Dodici anni dopo non posso che rallegrarmi della cattura del dittatore e penso che una “Corte di Norimberga” sia necessaria anche in Iraq ,poi accendo il Tg1 e sento che Jacchia (Istituto di Studi Strategici) ipotizza con pudico imbarazzo che Saddam possa essere torturato a morte da Americani…. Boh…i gerarchi nazisti non furono torturati….
Ora : è accettabile torturare Saddam per evitare altre stragi come quella di Nassiryia ? La domanda si era posta ad Algeri tra il 1954 e il 1962 ….
Dato che difficilmente verrà posta in tv la giro a voi….

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16 Commenti

  1. no non è accettabile, e non vedo come “serva” per evitare altre stragi. Un processo giusto mi sembra indispensabile. E diffido sempre dei membri degli Istituti di Studi Strategici.

  2. Proprio sull’argomento della liceità morale o meno dell’impiego della tortura qualora sia l’unico modo di evitare perdite di vite civili è stato pubblicato qualche mese anche in italiano fa il saggio “WHY TERRORISM WORKS” dell’avvocato americano ALAN DERSHOWITZ (è edito da Carocci con il titolo “TERRORISMO. CAPIRE LA MINACCIA, RISPONDERE ALLA SFIDA”, 18 euro, ISBN 8843024760), testo di cui mi sento di consigliare la lettura. È pieno di argomentazioni, dilemmi e paradossi morali del tipo “Se ho catturato un terrorista che ha messo una bomba che esploderà tra 12 ore nel centro di una grande città, e non vuole dirmi dove la ha collocata, è moralmente accettabile estorcergli tramite la tortura le informazioni sull’ubicazione dell’ordigno, se questo è l’unico mezzo per evitare una carneficina di innocenti?”. È un libro che fa davvero pensare, e che pone degli interrogativi inquietanti ma che sarebbe ipocrita ignorare.

  3. No. Non è accettabile che possa essere torturato.
    E’ ancora meno accettabile, che un celenterato come Jacchia appaia nella Tv di Stato.

  4. Ma dico, la pena di morte cosa l’hanno inventata a fare? Almeno almeno le torture, in diretta nazionale con megaschermo in piazzale Loreto, rigorosamente in esclusiva per SKY.
    Chissà la faccia si Saddam …
    … e se Amnesty International si lamenta, la bombardiamo!

  5. La tortura non è accettabile. Tutto il mondo si è schierato per impedire la lapidazione di quella donna africana stuprata e ora, perchè ci fa comodo, si vuole sottoporre a tortura Saddam? Troppo comodo. Si potrebbe obiettare a questo mio esempio dicendo: “La donna in questione è innocente, Saddam è un dittatore!”. E allora? Mi pare che la regola “Occhio per occhio, dente per dente” fosse abolita da secoli. Torturandolo ci abbasseremmo al suo livello, per questo dobbiamo ottenere le informazioni in modo del tutto “legale”.

  6. Io proporrei di munire saddam di pala.. e di fargli cominciare gli scavi per le fondamenta delle nuove torri a NY.
    Forse è meglio aspettare che prendano il suo compare.. in due viene meglio.
    :)

  7. I casi limite non possono cambiare i principi di base di una società civile: non si tortura nessuno, tantomeno un barbone triste ed impaurito.

  8. se un tizio conosce un amico cugino del macellaio della nonna di un compagno di classe di un ragazzo che forse ha messo la bomba (ab limitum) e l’unico mezzo per appurare il tutto è torturarlo, è tale cosa moralmente accettabile? chiedetelo ai desaparecidos argentini!

  9. L’argomento che si usa per delegittimare ogni forma di terrorismo è che il fine non giustifica i mezzi. Il sistema economico può essere ingiusto, ma si sostiene che non sia lecito sparare a un industriale, a un caporeparto o a un giornalista schierato. I poveri della Terra hanno tante ragioni, ma si dice che ciò non giustifica attentati, bombe, stragi. E allora, se ciò è vero, se il fine non giustifica i mezzi ( ma io, personalmente non ne sono per nulla convinto, riporto solo la morale corrente adoperata contro ogni giustificazione ai terrorismi), dicevo, allora è evidente che non si può torturare.

  10. dal momento che torturare una…..persona (scusate, ho difficoltà) non salverà nessuno da niente, certo che non si deve torturare. ne approfitto per ricordare che un governo americano ce l’ha messo, un altro ce l’ha tenuto e un terzo, ora che non gli serve più, l’ha tolto. ma i curdi non morivano anche prima?

  11. La cosa sconcertante è che a qualcuno sia venuta in mente una simile idea. Appena ho finito di leggere questi commenti ho pensato che è sconcertante anche il fatto che se ne parli, invece di mettersi tutti ad urlare “TORTURARE? MA SIETE TUTTI RINCOGLIONITI?” Alla fine però credo che la cosa migliore è una discussione pacata sul perchè non bisogna torturare. Comunque quello che penso veramente l’ho scritto in maiuscolo…

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