Sondaggio marrone

Sto conducendo una ricerca di psico-sociologia comprendente e anche un po’ antanica.
Voi, quando dovete andare al bagno – nel senso di dirigibile marrone senza elica e timone – utilizzate il cesso del vostro ufficio?
Naturalmente mi fido di quanto asserirete.
Questa non sarà mai – e sottolineo “mai” – una ricerca sul campo.

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13 Commenti

  1. Penso che non possa fregare di meno a nessuno, ma la tentazione di mettere il primo commento era troppo forte!

    Lo usi solo in rari casi.

  2. Di continuo: non si pretenderà che mi faccia una sbiciclettata fino a casa tutte le volte eh?

  3. Io non riesco proprio in ufficio…. è proprio una cosa psicologica devo essere tranquillo a casa mia e devo leggermi un giornale o un libro…

  4. Per vincere le paure, consiglio la lettura di “Cani sciolti e sassi legati”, la storia di un muratore che stava cagando in pieno inverno, mentre un cane gli abbaiava contro. Cercò un sasso da tirargli ma il terreno era gelato…..è una storia breve, potete leggerla anche durante uno squaraus…..

  5. Io l’ho appena fatto. E mi sono portata l’Unità di oggi. Volevo usarlo alla fine al posto della carta, ma l’ho riconsegnato intonso all’ufficio stampa. E’ bastato il suo uso come stimolo.

  6. Premetto che l’argomento mi intriga assai, non avendo superato totalmente la fase anale ed essendo stato un bimbo molto lodato per la sue feci. Allora: per anni, complice il lassismo ahimè scomparso, della P.A. per la quale lavoro, evadevo ed evacuavo. Cioè, uscivo e andavo a farla a casa, che non è molto lontana dall’ufficio. La mia collega, complice, mi copriva, e la parola d’ordine, mutuata dal pronto soccorso, era “codice marrone”. Il più urgente di tutti. Il più pressante. La ragione dell’evasione per l’evacuazione sta nel bidet. Io, dopo, esigo di lavarmi. Noi maschi, poi, avendo il deretano peloso, siamo ad alto rischio di impiastricciamento, e la carta conta poco. Avete mai provato cosa vuol dire i peli del didietro che formano una rete pizzichina per scarsa abluzione idrica ? Ora, essendo il mondo sempre meno a misura d’uomo e di conseguenza a misura di stronzo, incontro difficoltà ad assentarmi immotivatamente. In più, hanno messo le turche, che odio perchè o ti spogli o rischi di cagarti sui tacchi e sul fondo delle braghe. Inoltre, manca sempre il bidet. Mi arrangio con un consumo ipertrofico poco rispettoso dell’ambiente di salviette umidificate. Che per vendicarmi di questo corso lavorativo così poco attento a un aspetto primario della vita, getto nello scarico nella speranza di intasarlo. Avevo anche preso un bidettino di plastica floscia da camping, ma era imbarazzante uscire dall’ufficio sotto gli occhi di dirigenti e solenni amministratori della cosa pubblica brandendo una così inequivocabile dichiarazione di intenti. Ora, lo uso solo in vacanza. Poi, se volete, vi parlo della gratificazione del culo beante dopo una bella cagata da 8 hg ( ho una bilancia pesa persone molto precisa, da usare prima e dopo).

  7. L’argomento non mi appassiona in modo particolare, ma certamente più dei teatrini tra nani e pseudogiornalisti pieni di effe, cui, ahinòi ci sta abituando il Neri. Dunque per la casistica: sgancio tranquillamente in ufficio, peraltro dotato di cesso confortevole. Manca il bidet, è vero; per cui, in quel giorno, vado a fare un’ora di nuoto libero nella piscina del centro sportivo accanto. Quelli del turno successivo faranno i fanghi.

  8. oggi è una giornata triste su GNU, fuori da questo post. Sembra di essere a San Gimignano, dove signorotti locali fanno a gara su chi sputa più lontano dalla sua torre. Ringrazierei Gilera per questo post, per averci riportato alla nostra essenza più genuina. Ho fatto la cacca nel post di Mantellini e il bidè in quello di Brontolo. Occhio a dove mettete i piedi.

  9. Non ho problemi cago in ufficio, in treno, all’università, in case nuove e soprattutto il primo giorno all’estero che sia in america o in inghilterra. La tecnica è sempre la stessa: con il primo pezzo di carta igenica netto la tavoletta, poi taglio altri quattro pezzi li piego e ne appoggio (è importante l’ordine) uno davanti, uno a sinistra partendo da sopra quello davanti e uno dietro sopra quello di sinistra e uno a destra sopra quello di dietro, il finale lo infilo sotto quello davanti, cosicché il cerchio si chiude (una specie di bootstrapping della tavoletta). Come bongo non mi faccio troppi problemi di tarzanelli, non ho tanti peli come sticazzi, quando torno a casa, mi faccio il bidet e cambio le mutande. La tecnica tra l’altro vi permette di lasciare un bagno più pulito di quando entrate, di cui a parte la puzza potrete andarne fieri con l’eventuale prossimo. A onor del vero non riesco a fare la cacca e neppure la pipi nei cessi chimici, la puzza mi da il voltastomaco.

  10. Da quando ho preso il ritmo di farla alle 9 appena timbrato, la vita mi sorride. Per il bidet ci si arrangia…

  11. Se non hai il bidet fatti un impacco!!!
    Ci sono 3 tipi di impacchi, il primo è detto “il fuggivo bagnato” (prendi la carta igenica, la bagni la metti in mezzo e schiacci le chiappe con le mani, quando non cola più niente butti tutto e nel caso ripeti l’operazione)
    “duraturo umidiccio” dopo la cagata ti metti un pezzo di carta igenica umida in mezzo alle chiappe e te lo porti in giro per tutta la giornata. Ricordarsi di toglierlo prima di rapporto sessuale.
    “dito amico umido” in mancanaza della carta usare il dito + lungo della mano bagnato e fare movimenti delicati e precisi per eliminare i residui. (anche questo va ripetuto + di una volta nella arco della giornata).
    Un saluto a tutti gli impacconi d’Italia e ricordatevi che quando siamo seduti sul cesso siamo tutti uguali!!!

  12. Se non hai il bidet fatti un impacco!!!
    Ci sono 3 tipi di impacchi, il primo è detto “il fuggivo bagnato” (prendi la carta igenica, la bagni la metti in mezzo e schiacci le chiappe con le mani, quando non cola più niente butti tutto e nel caso ripeti l’operazione)
    “duraturo umidiccio” dopo la cagata ti metti un pezzo di carta igenica umida in mezzo alle chiappe e te lo porti in giro per tutta la giornata. Ricordarsi di toglierlo prima di rapporto sessuale.
    “dito amico umido” in mancanaza della carta usare il dito + lungo della mano bagnato e fare movimenti delicati e precisi per eliminare i residui. (anche questo va ripetuto + di una volta nella arco della giornata).
    Un saluto a tutti gli impacconi d’Italia e ricordatevi che quando siamo seduti sul cesso siamo tutti uguali!!!

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