Un discoduro da 20 gigambotti

Renzo Carlini wrote:

Un bel giorno sullo schermo (non monitor!) del mio ordinateur hanno cominciato a comparire i numeri della Catena. Continui pure a mandarmela, ma purgandola – se possibile – di tutti quegli orribili termini in e-pidgin english (del tipo forwardare etc.) che tanto mi fanno rivoltare le viscere. Se Lei usasse termini tedeschi o spagnoli o russi o turchi o persiani o indonesiani o magari papuasi la cosa potrei trovarla anche divertente. Ma quell’inglese trasformato ormai in lingua-spazzatura (anche questo un orribile calco dall’inglese!) che con gusto sado-masochistico proprio i “progressisti” ci/si propinano ad ogni pie’ sospinto mi provoca reazioni allergiche violente e molto preoccupanti. Me lo risparmi, La scongiuro!

Beh, proviamo. Il computer, naturalmente, in mano all’amico di Prato diventerà un computiere. Col suo bravo monitore, il suo sorcio e il disco duro (da almeno 20 gigambotti). Il file lo manterrei come filo, nel senso di concatenazione. La tastiera c’è già, per scannare non c’è problema, il morbidaio sarà il software e l’hardware il robadura. Lo scannatoio, il tostadischi, la stampatrice, il compaddisco… La nostra, naturalmente, sarà un’elettrogazzetta, che viaggia sull’elettroposta insieme con le normali e-missive. “O tu, mandami un po’ quel filo nel disco duro!”. Alla fine, tuttavia, dovremo quittare anche noi, perché uscire dall’uscio col computiere non si può. Del resto, ahimè, quittent anche i francesi.

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Apolide toscano, bit-worker

4 Commenti

  1. e-missive?!? e-pistole, casomai!
    Comunque Renzo Carlini non ha tutti i torti. Alcune parole sono di gergo comue, e sarebbe stupido usare un incomprensibile termine equivalente in italiano, ma alcune volte si arriva a veri e propri obbrobri linguistici.
    Quittare? Uscire. Chiudere il programma.
    Cosa si fa con lo scanner? Si scansiona.

  2. Con lo scanner secondo me si scandisce.
    E, tra le traduzioni, hardware significa esattamente ferramenta, che va benissimo per buona parte dei computer (esclusi i nostri bellissimi macintosh). Storicamente, alcuni autori italiani traducevano file con fila (si nota in anziani libri di informatica). Calcolatore ed elaboratore sono traduzioni sensate di computer, ma volendo fare gli spiritosi si potrebbe risalire al senso primo di computer, che era una categoria di impiegati dediti ai conti (forse computista?). Vabbè, il problema è che stavolta le usualmente simpatiche note di Orioles mi sanno di bambinate…

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