7 Commenti

  1. E’ che questo giornalista e’ troppo zelante, voleva proprio usarle tutte le W del giornalismo, anche la Where… che si meriti anche lui un mandato? magari a quel paese…?

  2. Comunque mi sembra che, indicando quel titolo della Nazione, del mandato linguistico di cui tanto si parla, Fabrizio non abbia capito un tubo.

  3. Grazie del tubo :-) La mia era ovviamente una provocazione, lungi dal ridere sul piano di uccidere un magistrato Fiorentino. Era per dire che sull’aggettivo “strano” è scoppiato un bel casino. Se dovessi rapportarlo con l’affermazione “antropologicamente diverso” il casino sarebbe dovuto essere stato all’ennesima potenza; insomma, per me le dimissioni del nano ci sarebbero state benissimo, così come una rettifica dello “strano” da parte di chi l’ha scritto. Troppo terzista?

  4. la ricostruzione data da “il nuovo” della querelle ferrara vs. tabucchi-colombo-etc. è frutto della penna assai svogliata di un redattore disattento. La questione, peraltro noiosa, non giustifica tanto pressapochismo da parte di chi percepisce un pur lauto stipendio da giornalista. credo.

  5. rabbi’, un giornale pubblica l’indirizzo del magistrato e poi siamo noi le personcine a cui tirare le orecchie?

  6. Mah, continuo ad essere convinto che con la questione del “mandato linguistico” c’entri poco o nulla. Se si voleva sollevare la questione e fare un po’ di poemica era meglio ricorrere a spunti meno indiretti e discutibili. Il Rabbì parla di Vigna e si vede che la sa più lunga degli altri. Io ad es. non sapevo che Vigna abitasse a Firenze. E’ sicuro Rabbì o tira solo ad indovinare? Per altro forse Vigna abita a Firenze, non so, però non è magistrato a Firenze e dunque è possibile che non si parli di lui. Più che mandato linguistico quella della Nazione (il giornale linkato) mi sembra semplice e piatta cronaca, ripresa pure da altri giornali.
    Gli esempi di mandato linguistico prevedono a quanto risulta, ma se ne può discutere, sopratutto i modi, il lessico, i nomi che qui mancano e una accusa più o meno calunniosa nei confronti di singoli soggetti in modo da renderli visibili ed esposti. Davvero non pare che la notizia (perchè è una notizia) di un progetto delle BR per eliminare un magistrato fioentino sia un “mandato” contro il magistrato; chi vuole fargli del male sono le BR mica la Nazione, e le BR non hanno bisogno della Nazione per scegliere le loro vittime e sapere dove abitano; e questa è forse la principale differenza, sembra, con i mandati linguistici dei giornali.
    Fatico a comprendere il post di risposta di Fabrzio; evidentemente è colpa mia; mi sembra che sottintenda delle considerazioni che io forse non conosco. Ma che c’entrano le invocate dimissioni del nano p.d.c. con l’articoletto della Nazione? E che c’entra l’antropologia? Ecco, direi che invece di polemica si sta facendo solo casino.

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