Nessuno ci può giudicare

Mi è parso che in parecchi, mentre ero assente, si siano lamentati di alcuni post di Brontolo, invocando censure, scomuniche, punizioni divine, espatrio, esilio. Oggetto di tanto scalpore? Una battuta sul professor Di Bella: “‘Morto Di Bella, il medico che divise l’Italia’. Vero. Per certi era un coglione, per altri una testa di cazzo”.
Al di là delle mie personali considerazioni su Luigi Di Bella, il fisiologo modenese che convinse migliaia di malati di tumore ad abbandonare la chemioterapia per sostituirla con una specie di Herbalife, io non credo che Brontolo necessiti di alcun tipo di difesa. Eppure, in ogni caso, voglio dire (ripetere, semmai: l’argomento è più che abusato) la mia.
Che non si possa ironizzare sulla morte, sulla religione, sulle malattie è una gran puttanata. Probabilmente non è elegante, ma è la satira, di persé, a non esserlo. E non è che, da morto, uno stronzo cessi di essere stronzo.
A Cuore, una volta, pubblicammo in prima pagina una foto dell’allora Ministro della Famiglia Antonio Guidi, spastico dalla nascita, che si cimentava nel salto con l’asta. I lettori, sia di destra che di sinistra, si dichiararono indignati. E forse indignati è dir poco. Ma per il numero successivo il ministro Guidi ci inviò una lettera, nella quale ringraziava Cuore per non essersi fatto scrupolo a prenderlo per i fondelli e quindi non averlo discriminato a causa della propria condizione.
Di esempi ne potrei fare a centinaia. Bastino le prime pagine che riporto più sotto: nella prima, una vignetta di Vauro su Berlusconi dalla quale si dissociò persino il direttore Stefano Disegni; nella seconda, il più bel titolo in assoluto – a mio parere – apparso su Cuore.
Detto questo, spiacente: quale che sia il caso, chi auspica un bavaglio per la satira non mi avrà mai.

          
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46 Commenti

  1. Beh, la piu’ bella copertina di Cuore per me rimane “Pensiero Stupendo”. Ti giuro, ogni volta che canticchiato Patty Pravo, ci pensavo… PS: Neri, ma non e’ che le hai tutte le copertine? Metile online, ti prego.

  2. non mi sembra che tu abbia colto il senso della maggior parte dei commenti. solo in piccola parte chiedevano la censura (a cui sono contrario anch’io, per principio). la maggior parte criticava la qualità e l’efficacia della battuta, e ne contestava il giudizio intrinseco sull’uomo Di Bella. secondo me chi lo bolla come coglione tout court, è a sua volta un coglione, ma sono solo punti di vista.

  3. Neri, è uno dei tuoi interventi su cui mi trovi maggiormente d’accordo, laddove hai scritto “chi auspica un bavaglio per la satira non mi avrà mai”. La SATIRA VERA, e NECESSARIA, consiste nel poter ironizzare anche su argomenti che di solito, e spesso ipocritamente, vengono considerati tabù. L’importante è che non sia a senso unico, ma che colpisca bersagli equamente distribuiti ed appartenenti a tutte le categorie (ad esempio, nel caso di quella politica, diventa noioso, ripetitivo e sterile prendersela sempre e solo con il Premier attuale, come molti fanno; occorre invece pescare in tutti gli schieramenti, è molto più divertente). Sopprimerla o anche solo limitarla equivale a togliere la libertà, ed il grado di satira esistente in un Paese serve anche a misurare il grado di democrazia in atto. Fare satira significa cogliere il lato ironico delle cose e delle situazioni, evidenziandolo, ed anche estremizzandolo se occorre; l’importante, comunque, è non sconfinare nelle offese gratuite, perché in questo caso si tratta semplicemente di inutile e odiosa volgarità pura. Nel caso di BRONTOLO, che – come tu sottolinei – non ha bisogno delle difese altrui dato che comunque sa difendersi benissimo da solo, IO CREDO (e ribadisco: IMHO) che TALVOLTA venga EQUIVOCATO. Ossia, si è ormai capito che la sua caratteristica sia quella di lanciare provocazioni con il chiaro intento di creare scompiglio e discussioni, e per ottenere lo scopo crea battute a volte davvero “pesanti” ed esagerate, ma in ogni caso non del tutto fuori luogo (come, ad esempio, quella sul Prof. Di Bella). Infatti i suoi interventi spesso colgono un concetto o una opinione che molte persone si fanno su una determinata situazione, e che magari non hanno il coraggio di ammettere apertamente, e lo estremizza: in sostanza, fa emergere scomode verità che i cosiddetti “benpensanti” si scandalizzano ad esternare, ma che magari in cuor loro pensano. L’errore, sempre secondo me, che taluni fanno, è quello di identificare Brontolo con le sue battute, e cioè di pensare che ciò che lui dice sia lo specchio di Brontolo “persona”; perciò diventa stronzo quando cita Di Bella, razzista quando parla di extracomunitari, e così via. In realtà Brontolo è un’identità virtuale, che non fa altro che cogliere e rilanciare il “sentire comune” di una parte di persone su argomenti anche delicati e scottanti; logico che gli altri, quelli che nella fattispecie la pensano diversamente, si scaglino contro Brontolo, ma è come se si scagliassero contro quelli che sostengono quelle tesi. Brontolo, pertanto, è semplicemente una “cartina tornasole” che, a seconda del momento, rappresenta questa o quell’altra corrente di pensiero su una certa questione, e che dunque scatena le reazioni avverse di chi ha le convinzioni opposte. Nel citato caso della battuta su Di Bella, non ha detto “Io penso che Di Bella fosse…”, bensì – in maniera oggettiva – ha registrato che “in vita egli per certi era un coglione, per altri una testa di cazzo”, e che “ha diviso l’Italia”. E dov’è lo scandalo? Non ha fatto altro che fotografare ciò che è realmente avvenuto, e cioè che tale Professore è stato tacciato – a torto o a ragione, non voglio entrare nel merito – proprio degli appellativi da lui riportati, anzi pure peggio, ed anche da quei personaggi che ora molto ipocritamente lo hanno compianto. In sostanza, non è detto che la persona reale che sta dietro Brontolo la pensi come il personaggio da lui creato, che è un’astrazione. Stronzo effettivamente lo diventa quando fa battute del c**** in risposta a chi a sua volta lo provoca, ma purtroppo su questo non possiamo farci niente, perché quella santa donna della sua mamma lo ha fatto così… :-)

  4. Gianluca due osservazioni: la prima è che Di Bella non ha fatto abbandonare a nessuno la chemio per sostituirla con l’herbalife, il protocollo di Bella (che includeva chemioterapici oltre a multivitaminici e somatostatina) veniva di norma affiancato alle cure tradizionali, le sostituiva solo in specifici casi. Piccolo particolare: spesso funzionava, spesso nei casi in cui i medici del policlinico si erano arresi (sono di Modena, certe cose le ho viste capitare). La seconda osservazione è questa: nessuno auspica un bavaglio per la satira, ci mancherebbe, io auspico solo una satira che faccia ridere, la battuta che ricordi tu semplicemente non mi ha fatto ridere. Vediamo, se io dico: “lo sapete qual’è il sapore di un feto abortito? pollo crudo”. Fa ridere? No, è un esempio di abisso comico (non mio, è di Luttazzi) dal quale il comico intelligente si ritrae immediatamente. Brontolo questo non lo ha fatto ed io l’ho criticato. Perché mettere il bavaglio alla satira è sacrilego ma mettere il bavaglio alla critica della satira cos’è? Non vorrei che brontolo l’eroe solitario divenisse un’icona inattaccabile dalle cui labbra pendere in silenzio. E’ un cazzone, come tale lo tratto. Se poi lui si sente offeso… buh, pensi a quelli che sono vivi grazie a di Bella e se ne vada a quel paese. Libertà sì, ma per tutti.

  5. dott.GNU – glad everything’s ok. certo che mica mi riferivo alla di lei persona, quando ipotizzavo che codesto blog non esistesse più. ci mancherebbe! è che ultimamente sembra popolato di trolls mangiablog, so’ voracissimi, signora mia… — andrea – ‘sto commento “Qua, siamo al deprofundis.” già l’hai lasciato a un altro post. Quindi il sor Neri fa bene a grattarsi. Eccheccavolo.

  6. Gianluca io sono per la libertà su tutto e tutti, ma quando si comincia ad ironizzare sulla morte di due persone che hanno passato una vita di sofferenze (vedi le gemelle siamesi) definendole pure animali, no. Se per te questa è satira… la ritieni davvero tale? Se il tenerissimo Brontolo facesse una battutina così su un tuo caro morto di recente? Tanto è satira…

  7. La satira può essere elegante.
    Molto, elegante.
    Di esempi è pieno il mondo.
    Questo blog, invece, è alla frutta.

  8. caro Gianluca leggevo anch’io cuore e, pur non condividendo sempre le sue idee lo consideravo un giornale imperdibile. detto questo, accostare le sue indimenticabili prime pagine, fatte con intelligenza graffiante unita ad intuito satirico, ad una battuta di brontolo che da’ dell’animale a 2 gemelle morte, mi sembra non solo fuori luogo ma soprattutto in mala fede. non ricordo una sola battuta, di quel giornale da te prima citato in difesa di brontolo, che degenerasse in macabri insulti. ti sembra un voler chiudere la bocca alla satira? crederlo è da visionari. ti sembra un voler chiudere la bocca a brontolo? stia tranquillo, nessuno se lo sogna. brontolo può continuare a dire tutte le stronzate che vuole, tanto non sarà il primo e non sarà l’ultimo. risparmiaci però, caro Gianluca, la tua personale levata di scudi in difesa della libertà e del diritto di satira, che in questo, ti assicuro, basta un po’ di cervello

  9. Ehm… vorrei una informazione… sbaglio o mipare di aver letto tra le pagine infinite di gnu che esiste da qualche parte nel web un sito in cui è archiviato molto materiale su “cuore”??

  10. … speriamo allora di poter presto ironizzare sulla dipartita di messer Neri e messer Brontolo e speriamo questa avvenga in modo abbastanza singolare o truculento o entrambi, sì da poter facilmente ricamare sull’accaduto !
    Certo che non lo spero, tento solo di far satira anche io…
    ahime, quanta polenta ancora debbo ingurgitare per raggiungervi,messeri, ammesso di potervi riuscire !
    Ma forse autori di satira si nasce: ecco allora che diventa auspicabile una censura non sulla satira ma su quelli che la fanno, magari una censura sulle nascite secondo la scuola cinese !
    Ok, un altro tentativo fallito: posso solo migliorare…

  11. le copertine di Cuore… SIGH! quanto ci mancano. La migliore:
    “I difetti della democrazia: Troppi coglioni alle urne”

  12. Testa di cazzo non parlare di cose che non sai…l’herbalife con la cura di Bella non c’entra un cazzo , una persona a cui tengo molto e’ 8 anni che va avanti con quella cura non ha mai sofferto un giorno non e’ guarita ma fa una vita normale quando i tuoi luminari gli avevano dato un mese di vita,c’e’ da augurarti che succeda a qualcuno a cui vuoi bene e che ti scompaia davanti giorno dopo giorno grazie non solo al tumore ma grazie a quelle cazzo di chemio che permettono a Veronesi di girare in Ferrari..COGLIONE!

  13. Precisazione : sulla battuta di BRontolo niente da dire..e’ satira, e’ l’intervento del Primario Neri che mi va ribaltare lo stomaco…

  14. Non ci sono più i blog di una volta , signora mia.

    Brontolo non fa più battute di due righe, e se le fa scherza sui morti, signora mia.

    Qui ci scrivono in troppi, signora mia.

    Neri non ci scrive più, non è più lui, signora mia.

    Ai miei tempi i blog erano una cosa seria, signora mia.

  15. Qui il problema è che le siamesi avevano già vissuto una vita infernale… e forse questo non mi fa digerire bene la battuta, stavolta più stronza che simpatica. Non sempre intorno al buco c’è una ciambella… g.

  16. neri una cosa è dare dello stronzo a un dittatore, a un politico coglione a chissà quale altro demonio, ma ad un povero medico morto non mi sembra una cosa satirica, solo un tentativo di ostentare simpatia affinchè qualcuno in questo triste mondo se caghi un pò brontolo….

    punto

  17. mah. a me sembra che il problema sia nel non saper guardare oltre.
    e nel caso di brontolo nel confondere il prodotto: brontolo fa satira: genere artistico di carattere polemico che include anche il grottesco e la deformazione della realtà. chi si incazza lo scambia per opinionista. “lo sapete qual’è il sapore di un feto abortito? pollo crudo”. fa ridere? no, è un esempio di abisso comico”. premesso che a me dopo il primo istante di sbalordimento ha fatto ridere, mi trovo molto più vicino all’abisso di fronte all’accanimento della chiesa contro l’uso di sistemi contraccettivi – con tutte le tragedie che ne conseguono – che non nel leggere una freddura la cui unica conseguenza può essere quella, al massimo, di provocarti un conato di vomito.

  18. [OT] ma a proposito di copertine di Cuore: ma Disegni non aveva in progetto di renderle disponibili tutte in pdf? possibile? se no va a finire che lo facciamo io e un mio amico…

  19. Dice bene Livefast: un conto è censurare, un altro è giudicare. TUTTI hanno il diritto di giudicare le cose che scrivete in pubblico: se non accettate le critiche, inviatevi email tra di voi.

  20. Scusate, volevo sottolineare anche il reportage sul viaggio di Elstin in Italia quando “dopo aver preso a schiaffi il comandante dell’aereo si è messo personalmente ai comandi…” è stato uno dei pezzi che hanno contribuito alla mia formazione di giovane testa di cazzo (me lo dico da solo e facciamo prima).

  21. “scatta l’ora legale : panico tra i socialisti” anche per me è la migliore.
    Comunque uno citica e va bene, uno censura e va male, se non ci si sente affini ad una “linea editoriale”
    si scrive al direttore, se Lui prosegue si cambia giornale.

  22. Mah, sai, non sarebbe sufficiente che “riaprisse”: quello che mi manca è quella creatività dei primi tempi. E quella non è durata fino alla fine, a un certo punto leggendo cuore si intuiva che qualcosa si era rotto: io leggevo numeri interi senza un solo sorriso… A proposito di disegni: che dire, delle vignette di disegni e caviglia di allora, e di quelle di disegni degli ultimi tempi? (sigh) Non so, era diventato noioso: tempo fa stavo con una ragazza che aveva collaborato con la redazione durante il periodo della sua tesi, e lei mi disse che l’atmosfera in quel periodo era pesante. Ecco, io ho cominciato a sentirmi orfano già a quel punto, perché anche per me, che faccio parte di quella generazione di “giovani teste di cazzo”, alla fine il cuore dei primi tempi è stato uno degli “stimoli formativi” più definiti. E quando quella verve venne a mancare, mi sembrò di avere perso quasi una “guida”. Incredibile. In effetti ora, anni dopo, sto cercando di colmare le infinite lacune che il fatto di essermi affidato a cuore mi ha causato! ;)

  23. Ti devo correggere, mi scuserai: “il fisiologo modenese che convinse migliaia di malati di tumore ad abbandonare la chemioterapia per sostituirla con una specie di Herbalife”… il Professore non convinse proprio nessuno, la gente lo cercava, e l’herbalife la dà a voi il vostro Pusher (ma visti i risultati lo cambierei); “e non è che, da morto, uno stronzo cessi di essere stronzo”…La stronzaggine è sempre relativa, io per esempio molti di voi qui, li trovo stronzi, e voi troverete stronza me: ma io posso piano piano persuadervi, parladovi, scrivendovi magari, dimostrandovi che poi tanto stronza non sono…e voi con me; un morto non ha questa possibilità e se lo si dipinge come stronzo, per logica conseguenza rimarrà così, non per dimostrazione.
    Quindi, se tanto mi dà tanto, un vivo può apprezzare o meno una certa satira su di lui (per fine intelletto, per un fondo di verità o per un suo tornaconto), un morto la subisce, e così il suo lavoro.
    Fate pure satira sui morti, ma accettate che qualche vivo possa rispondervi, altrettanto liberamente, per loro.

  24. Gianlù, qui il problema è un altro: quanto vale Brontolo come satiro? Le azzecca sempre le battute? Cuore gli avrebbe fatto fare tutti i titoli? Io non credo.

  25. Suggestion: esprima il candidato la differenza che intercorre tra “satira” e “cinismo” (magari in analisi sinottica con le origini dell’idealismo da Kant a Hegel)

  26. ehi, neri, che te ne pare di questa? “ho appena ricevuto una mail dalle gemelline siamesi: ringraziano di cuore Brontolo per non essersi fatto scrupolo a prendere il loro cadavere per i fondelli”.
    come mi diveeeeeeeeeeeeeeerto… come sono fiiiiiiiiiine… quanto sono satiiiiiiiiiiiiirico… a me luttazzi piace, ma lui fa battute buone… in non ricordo quale sport al terzo strike uno è già fuori.

  27. senti, me sa che a neri brontolo je fà ride (…e spero solo quello!)
    quindi per coloro che amano gnueconomy non c’è speranza, saremo costretti a vita a sorbirci sta sagoma…..
    ma a zelig nun se lo pijano?! no eh!??!?!

  28. Ricordo anche una super-polemica per una vignetta con Muccioli all’inferno la settimana dopo che era morto per davvero.
    Scatta l’ora legale: panico tra i socialisti, la migliore di tutte.
    p.s.: posto che Brontolo è un ottimo battutista, quella sulle siamesi è davvero indegna per quanto è brutta.

  29. È satira e quindi va perdonata? Qui si rischia di andare a finire in un vicolo cieco (e io in manicomio non ci voglio tornare, dottore). Riassumiamo: si parte dall’assioma che la satira non debba essere imbrigliata. E su questo siamo tutti d’accordo, naturalmente, mica siamo in un regime (e qui avrei qualche obiezione, dottore). Siamo d’accordo, gridano da destra, ma questa non è satira!!! E qui la discussione diventa senza via d’uscita: basta dire che una battuta che non mi piace (su cui non sono in sintonia, che mi ha bruciato o simili) non è satira (perché non è satira prendersela con un morto, dottore, non è satira prendersela con il presidente del consiglio che rappresenta l’Italia e il popolo, dottore, non è satira prendersela con Dio e così via, dottore) e automaticamente posso affermare che non aveva il diritto di essere fatta.

  30. non è che grido da destra, sono apolitico. semplicemente quella cazzo di battuta del cazzo fa schifo al cazzo.

  31. Evviva il paese degli allegri cazzoni! Ha ragione quel simpaticone di Berlusconi: “noi italiani ridiamo di tutto anche dell’Olocausto”. Insomma Berlusconi stava a fa satira, chi non l’aveva capito? Ah Neri, li nessuno voleva censurà nessuno, è che la battutta non faceva ride, perchè non se la prendeva con i potenti come le battute di cuore. A te piace prende per il culo il barbone a cui dai due spicci? Insomma mi sembra che brontolo stia perdendo il suo smalto, non fa ride, semplicemente. Sta diventando come l’altro nano.

  32. “La parte schizzoide femminile di Facci”…ehm…potrebbe essere…però Sanmartina è strano: essendo una Sua parte putativa, dovresti sdilinquirti anche con me. Beh, se vuoi, possiamo proporre al Facci un “menage a trois”…io e lui metteremmo insieme le nostre parti “schizzoidi” per te…ne rimarresti sicuramente “colpita”.
    Pensaci (pensare è una cosa che un paio di volte al giorno si può fare, non fa male, tranquilla).

  33. Errata corrige: “la SCISSIONE (non la parte) schizzoide (notare le due zeta…) femminile di Facci”…Si si, si possono riunire volendo.

  34. Per votarxy, per tutti gli altri ed anche per lei dottore, quando dicevo “da destra” intendevo non la destra come parte politica ma la destra come una delle metà del mondo: mi spiego tipo destra e sinistra, davanti e dietro, prima e dopo, diritto e rovescio, alto e basso.

  35. Ciao, ricordo perfettamente quando Cuore prese per i fondelli il ministro Guidi! A scuola quella copertina divenne un culto! Io appartenevo a quei lettori che non si indignarono! Anzi immaginavo una reazione del ministro Guidi come quella che poi ebbe. Però se non ricordo male c’erano più foto: il ministro-ballerina, il ministro-alpinista, … fu davvero un capolavoro! E ancora un “grande Guidi” per la sua magistrale risposta, che fece tacere non pochi falsi moralisti! (Quelli sono peggio dei falsi invalidi!).

  36. Se non sbaglio quel “Marco” che ha scritto qui sopra sono proprio io, 12 incredibili anni fa…ma forse no, chissà?! Certo che, in ogni caso, rileggere questo tuo articolo oggi, cara Lia, ha un sapore proprio amaro. #jesuisCharlie

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