Non senza fatica, torno ad ammettere che la Svezia esiste

Indescrivibile il piacere nel constatare che anche a x§°nalità Confusa è piaciuto Fucking Åmål, la prima cosa svedese che sono riuscito ad assimilare dopo anni di rigetto dei biscottini frumento e cioccolato dell’Ikea dovuti all’indigestione di questo. Tra parentesi: mentre cercavo l’immagine della locandina per questo intervento mi sono imbattuto in una curiosità e in un sito curioso. Vado con la prima: Åmål è un paesino svedese di provincia (si legge Omòl). Negli USA han preferito tradurre il titolo originale (troppo simile all’espressione “Fucking ‘em all”) nel più burroso “Show me love”. Poi sono finito qui: un servizio molto simile al Touch Graph GoogleBrowser (di cui parlammo qualche giorno fa, che però era dedicato esclusivamente ai blog). Qui, invece, è sufficiente digitare il titolo di un film per vedere volteggiare per lo schermo i nomi delle altre pellicole apprezzate dallo stesso tipo di spettatori. Con me ne ha azzeccati credo 3 su 30, ma ha anche indovinato il più difficile perché più lontano, come genere, dal film di Lukas Moodysson: My cousin Vinny. Se vi capita, se trovate in giro Fucking Åmål, guardatelo.

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5 Commenti

  1. My cousin Vinny, non Willy, in italiano diventò Mio cugino Vincenzo. Ed è uno di quei filmetti di serie B che a sorpresa si rivelano molto più divertenti della maggior parte delle commedie “a tavolino” di serie A. Una scena che mi porto impressa: Marisa Tomei che batte con lo stivale lo scandire del suo orologio biologico.

  2. Anche a me è piaciuto “Mio cugino Vincenzo”. Penso che Marisa Tomei abbia preso l’Oscar per quel film.
    Cmq un grazie a Neri per la segnalazione.

  3. Ho controllato. Ricordavo bene. Marisa Tomei l’Oscar l’ha vinto nel 1992 come miglior attrice non protagonista. Mitica!

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