…E, in più, di cognome fa “Curcio”

Radio GapLo scorso 15 novembre la procura di Cosenza ha arrestato 20 persone, notificando ad altre 22 di essere indagate. L’accusa formulata dal gip Nadia Plastina parla di “cospirazione politica mediante associazione al fine di turbare l’esercizio delle funzioni di governo, effettuare propaganda sovversiva, sovvertire, violentemente, l’ordinamento economico costituito nello Stato e attentato contro organi costituzionali”. A proposito di una delle persone arrestate, a pagina 128 dell’ordinanza si legge: Anna Curcio racconta al telefono che è in viaggio per Genova dove lavorerà «… a un progetto di comunicazione con delle radio indipendenti che trasmetteranno in rete sul sito www.radiogap.net»… Gap, come la formazione eversiva ideata da Giangiacomo Feltrinelli che operava per propagandare in Italia e in Europa, i fondamenti strategici e i principi organizzativi della guerriglia urbana”. E ancora: “Per il pm il ricorso a tale sigla non può essere casuale, ma voluto da persone ben informate sui trascorsi eversivi e che accarezzano l’idea di sfruttare la forma ‘anomica’ del movimento antiglobalizzazione per riattualizzare la lotta armata storicamente fallita”. Ripassìno di storia per Nadia Plastina: l’acronimo dei GAP di Feltrinelli significava “Gruppi di Azione Partigiana”. Quello di Radio GAP sta, invece, per “Global Audio Project”. La faccenda è talmente surreale da riportarmi alla mente una serie di strip di Silver in cui Lupo Alberto ed Enrico La Talpa decidono di fondare un movimento denominato i Bravi Ragazzi”: per simbolo vogliono qualcosa che esprima la vastità dell’universo (cosa meglio di una stella?) e la ferma volontà di rimanere con i piedi per terra (un cerchio attorno alla stella). Poi scendono in strada con il simbolo dipinto su un cartello e si chiedono perché tutti scappano terrorizzati.

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4 Commenti

  1. Il nome “Radio GAP” potrebbe essere ispirato da questo:

    “RADIO CLANDESTINA”
    Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria

    Monologo di e con Ascagno Celestini
    tratto dal libro di Alessandro Portelli
    “L’ordine è già stato eseguito” (ed.Donzelli – Premio Viareggio 1999)

    …il 23 marzo 1944 i Gruppi d’Azione Patriottica (GAP) attaccano una colonna tedesca di polizia in via Rasella. Il 24 marzo per rappresaglia i nazisti uccideranno 335 persone in una cava sulla via Ardeatina. Il 25 marzo sui giornali compaiono le parole dei nazisti che annunciano tanto l’azione dei partigiani quanto l’eccidio che seguì.

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