Consiglio da un marito…

Contributo da marcomonet sull’ultimo Quarantadue, dal forum della rubrica: “Nell’articolo che ho letto ho avuto modo di riflettere sulla mia stessa situazione. Solo che sono io il cattivo, e mia moglie potrebbe essere la donna che scrive. Penso sia inutile nascondersi dietro alle parole e trovare delle scuse per se stessi è sempre stato facile. Ritengo che in parte la risposta del “Padre Letizia” possa essere vera, nel senso che la colpa non è quasi mai da una parte sola, ma questo non lo autorizza a colpevolizzare la persona che, in questo caso, è la sola vittima. Peraltro, se fosse davvero in contatto con la divinità, il suddetto “Padre” non dovrebbe arrogarsi il diritto di giudicare, essendo semmai il Padre una persona che aiuta e non un giudice e, se si crede in Dio, si dovrebbe lasciare a lui il giudizio (vedasi il caso della Maddalena, e si ricordi il detto “chi è senza peccato…”). Da parte mia, visto che sono stato io a prendere le distanze da mia moglie e considerato che lei avrebbe tutte le ragioni di lamentarsi di me, sarei assolutamente indifeso davanti ad una sua richiesta di divorzio. Da una parte, anzi, ne sarei egoisticamente sollevato, ma soprattutto mi piange il cuore pensare di essermi disamorato di una persona che, comunque, di amore ne merita, come merita la benedizione di diventare madre. Mando un messaggio quindi alle donne che si trovano in questa situazione: pensate a voi stesse, amatevi e prendete decisioni chiare. Il tempo passa, ma il tempo buttato via non torna più. La felicità che non si cerca, non si è degni di ottenerla. Vogliatevi bene.”

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