Con le mani

Non si è ancora spenta l’eco della clamorosa eliminazione dell’Italia dai mondiali in Corea e Giappone. L’indignazione della tifoseria ha toccato punte mai raggiunte prima nel corso dei talk show serali: parecchi telespettatori hanno intasato i centralini della Rai protestando per la sostituzione di Luisa Corna con Bruno Vespa. Aldo Biscardi, nel corso del sempiterno “Processo”, ha indetto una campagna di boicottaggio contro la FIFA, invitando a scrivere e-mail di protesta all’indirizzo di Joseph Blatter. La FIFA, dal canto suo, ha ammesso di essere stata messa in seria difficoltà dall’iniziativa: in un primo momento, per evitare che il sistema di posta elettronica andasse in tilt, i tecnici hanno suggerito, senza successo, di bloccare tutti i messaggi scritti in italiano. Solo in seguito, dopo l’inevitabile intasamento dei server, si è scoperto che il testo da inviare che si era fatto beffe dei filtri era stato dettato in diretta da Biscardi in persona. In momenti come questo, in cui le prime pagine dei quotidiani sono ostaggio di scorribande di titolisti ancora incazzati con l’arbitro Byron Moreno, con Blatter e Carraro, invidio gli americani, che col calcio han deciso non voler avere nulla a che fare. Non che non gli siano state spiegate le regole, o abbiano difficoltà a capirle: molto più semplicemente ritengono inconcepibile e in fin dei conti stupido uno sport in cui si è lecito utilizzare solo i piedi. Il concetto è stato espresso in maniera magistrale da David Letterman nel corso del suo “Late Show“: «In occasione dei mondiali di calcio, ogni 4 anni credo o qualcosa del genere, le prostitute di Times Square propongono l’offerta speciale dei mondiali: per 20 dollari in più non usano le mani».

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