Sogno o son Vespa?

Non perdete, su Panorama di questa settimana, l’articolo Rai, la fantastica guerra di Silvio”, dedicato all’uscita del nuovo libro di Bruno Vespa. Il magazine di Mondadori offre l’imperdibile opportunità di leggere in anteprima il capitolo nel quale è riportato un colloquio immaginario tra due organi di Silvio Berlusconi: la pancia e il cervello. A renderlo immaginario è, in particolare, la presenza di quest’ultimo. Riporto pari pari: Pancia: «Silvio, adesso che comandi, devi finalmente cacciare tutti comunisti della Rai. Biagi, Luttazzi, Santoro. Via tutti. E anche a quel Vespa, tagliagli le unghie». Cervello: «Vespa? Comunista anche lui?». Pancia: «Non è comunista, ma è troppo autonomo. Invita a Porta a Porta troppa gente di sinistra, e non ci chiede in anticipo chi vogliamo mandare noi. E poi l’anno scorso ti ha tagliato una volta diciassette minuti e un’altra venti per metterti alla pari con quell’anima bella di Rutelli. E non dimenticare che non ha accettato che portassi le tue cartine in studio»”. Propongo una standing ovation: Vespa, aprendo al giornalismo frontiere oltre le quali neanche l’Enterprise è mai stata, è riuscito a condensare in poche righe riverenza per il potere e autocertificazione di autonomia; asservimento all’“editore di riferimento” ed emancipazione dalle posizioni del leader del Governo; riprovazione della censura e scherno per i giornalisti censurati. A corredo del pezzo solo una minuscola foto dell’autore, per evitare la gaffe compiuta dalla Settimana Enigmistica. Mesi fa, infatti, la rivista che vanta “innumerevoli tentativi d’imitazione” scelse l’immagine del conduttore di Porta a Porta per il cruciverba in copertina: parecchi lettori furono tratti in inganno e unirono, senza alcun risultato, i punti neri da 1 a 23.

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